10 Prompt per Apprendere con l’AI
📌 L’Intelligenza Artificiale sta trasformando l’apprendimento.
La differenza non sta solo nell’avere più informazioni, ma nel saper formulare domande efficaci (prompt) e scegliere l’AI più adatta al momento.
Per rendere l’apprendimento progressivo ed efficace, i prompt devono seguire una sequenza logica: dai concetti base, all’approfondimento, fino alla creazione di output pratici.
Ecco 10 prompt ordinati che chiunque può adattare al proprio contesto utilizzando cinque modelli di AI: ChatGPT, Perplexity, Claude, Gemini e Copilot.
Ecco 10 prompt ordinati in sequenza didattica.
🔟 Prompt
1. Fondamenti – ChatGPT - “Agisci come un formatore esperto che deve spiegare a uno [STUDENTE] i concetti chiave di [ARGOMENTO]. Usa un linguaggio semplice, esempi pratici e analogie concrete che rendano immediatamente comprensibile il tema anche a chi non ha esperienza aziendale.”
2. Trend e contesto – Perplexity - “Ricerca e riassumi i principali trend globali e nazionali legati a [ARGOMENTO]. Includi dati recenti, articoli, report di settore e casi reali. Presenta le fonti citandole chiaramente e indica quali implicazioni questi trend hanno per chi si occupa di formazione aziendale.”
3. Glossario essenziale – Claude - “Genera un glossario completo con i termini fondamentali relativi a [ARGOMENTO]. Per ogni voce fornisci definizione, esempi pratici di utilizzo in contesto aziendale e possibili errori comuni da evitare.”
4. Mappa concettuale – Gemini - “Crea una rappresentazione schematica e visiva dei concetti chiave che compongono [ARGOMENTO], mostrando le relazioni logiche tra loro. Evidenzia come ciascun concetto contribuisce alla costruzione di un percorso didattico.”
5. Piano di studio – ChatGPT - “Definisci un percorso formativo step-by-step che uno [STUDENTE] potrebbe seguire per apprendere [ARGOMENTO]. Organizza il percorso in moduli progressivi (dal livello base a quello avanzato), indicando obiettivi di apprendimento, attività pratiche, materiali da consultare e criteri di valutazione.”
6. Casi reali – Perplexity - “Individua e descrivi almeno 3 case study di aziende che hanno implementato [ARGOMENTO]. Riassumi il contesto di partenza, le scelte adottate, i risultati ottenuti e le lezioni apprese. Fornisci link o fonti verificabili.”
7. Workshop operativo – Claude - “Progetta un workshop di 2 ore dedicato a [ARGOMENTO]. Includi obiettivi didattici, agenda dettagliata, esercitazioni pratiche, materiali di supporto e modalità di verifica dei risultati.”
8. Strumenti digitali – Gemini - “Fornisci un elenco di strumenti digitali, piattaforme e applicazioni che possono supportare la realizzazione di [ARGOMENTO]. Descrivi per ciascuno i punti di forza, i limiti e le possibili integrazioni con gli strumenti già utilizzati in azienda.”
9. Materiali di supporto – Copilot - “Genera una bozza di slide PowerPoint per presentare un corso su [ARGOMENTO] a [STUDENTE]. Ogni slide deve contenere un titolo chiaro, 3-4 punti essenziali, grafici o schemi di esempio e spazio per note del relatore. Prevedi circa 10 slide.”
10. Checklist finale – Claude - “Crea una checklist operativa che sintetizzi tutti i passaggi fondamentali per implementare [ARGOMENTO] in azienda. La checklist deve essere strutturata per fasi (analisi, progettazione, implementazione, monitoraggio) e deve essere facilmente utilizzabile.”
🎯 Perché usare più AI insieme?
Questa combinazione permette di trasformare un percorso di studio in strategie, materiali e strumenti subito applicabili in azienda.
🚀 Conclusione
L’AI non sostituisce la formazione, ma la rende più rapida, personalizzata e concreta. Con prompt mirati e modelli diversi, è possibile costruire competenze di valore.
💡 E voi? Usate già più di una AI in combinazione? Quale vi sembra più utile: quella che spiega, quella che porta fonti, quella che sintetizza… o quella che costruisce direttamente materiali pronti per l’aula?