5 Errori di GTM Server-Side da Evitare Subito
Google Tag Manager server-side è una potente soluzione per gestire e tracciare i tag di un sito web; tuttavia, come per ogni tecnologia, la configurazione non è sempre semplice e può portare a errori che compromettono l’efficacia del tracciamento e la sicurezza dei dati. Ecco i cinque errori più comuni nella configurazione di GTM server-side e i consigli su come evitarli.
1. Non Configurare un Custom Domain
Molti utenti configurano il server GTM utilizzando il dominio predefinito fornito da Google Cloud, come https://example.com/appspot.com. Questo può causare problemi di tracciamento e ridurre la fiducia degli utenti poiché i cookie sono legati a un dominio non personalizzato.
Come evitarlo: Configurare un dominio personalizzato per il tuo container server-side (es. https://tag.tuosito.com) garantisce un migliore controllo e la compatibilità con i browser, migliorando anche la sicurezza dei cookie. Google offre documentazione dettagliata per fare questo passo durante la configurazione.
2. Non Gestire Adeguatamente la Privacy dei Dati
La configurazione di tag manager server-side offre la possibilità di gestire meglio i dati degli utenti, ma se non viene impostata correttamente, si rischia di esporre dati sensibili a terze parti non necessarie.
Come evitarlo: Filtra i dati sensibili e invia al server-side solo le informazioni essenziali per le tue analisi. Puoi impostare regole nel Tag Manager server-side per mascherare, eliminare o non inviare dati personali prima che vengano inviati a strumenti di terze parti.
3. Non Allocare Risorse Sufficienti al Server
Una configurazione server-side richiede una potenza di calcolo variabile in base al traffico del sito. Molti utenti iniziano con la configurazione di base senza considerare la scalabilità, il che può portare a rallentamenti o addirittura alla sospensione del server durante i picchi di traffico.
Come evitarlo: Analizza il traffico del tuo sito e scegli una configurazione server su Google Cloud o altri provider in grado di gestire il volume dei dati. Imposta anche una politica di scaling automatico per evitare interruzioni durante i periodi di alto traffico.
4. Dimenticare di Aggiornare le API di Terze Parti
Molte configurazioni di GTM server-side richiedono l’interazione con API di terze parti per inviare eventi, come quelli di Google Analytics, Facebook Ads, ecc. Spesso gli utenti non aggiornano le impostazioni delle API, causando problemi di tracciamento.
Come evitarlo: Verifica regolarmente la documentazione delle API utilizzate e aggiorna le configurazioni nel tuo server-side quando necessario. Inoltre, testa periodicamente le integrazioni per assicurarti che i dati vengano inviati correttamente.
5. Non Testare la Configurazione prima del Deployment
Uno degli errori più comuni è non testare il setup prima di pubblicarlo in produzione. Questo può portare a tag non funzionanti, dati non tracciati correttamente, o peggio, alla perdita di informazioni importanti.
Come evitarlo: Usa l’ambiente di debug di Google Tag Manager per testare la tua configurazione server-side prima di pubblicarla. Verifica che tutti i tag funzionino come previsto e che i dati vengano inviati correttamente agli strumenti di analisi. Inoltre, testa diversi scenari, come l’accesso da vari dispositivi e browser.
Google Tag Manager server-side offre un’opportunità preziosa per ottimizzare la gestione dei tag e la privacy dei dati. Tuttavia, per sfruttarne appieno i vantaggi, è essenziale evitare gli errori più comuni durante la configurazione. Un setup corretto non solo migliora la precisione del tracciamento ma offre anche una maggiore sicurezza e controllo sui dati degli utenti. Investire del tempo nella configurazione iniziale ti farà risparmiare molte frustrazioni in futuro!