Cloud e Sostenibilità: aumentare la redditività garantendo un pianeta più verde

Cloud e Sostenibilità: aumentare la redditività garantendo un pianeta più verde

Cittadini e imprese affrontano ormai ogni giorno le sfide legate al compromesso tra crescita e sostenibilità ambientale: come coniugare innovazione e sostenibilità nell’offerta di prodotti e servizi?

In collaborazione con Valentina Giuliani e Marcello Palumbo, consulenti della nostra practice di Technology Strategy & Advisory, ho riflettuto su come il passaggio al cloud possa essere un abilitatore della trasformazione, fornendo un doppio beneficio ad azionisti e stakeholder: aumentare la redditività e ridurre allo stesso tempo l’impatto ambientale del business.

Twin Transformers: il valore creato dalla combinazione di tecnologie e sostenibilità

Il valore per un’azienda si trova sempre più spesso all'intersezione delle tecnologie digitali con la sostenibilità, che si traduce nei principi ESG - Environmental, Social e Governance. Trasformazione green, responsabilità sociale e governo aziendale etico rappresentano infatti oggi un imperativo per i business a livello globale. Infatti, secondo l’ultimo “Global Compact delle Nazioni Unite - Accenture Strategy CEO Study on Sustainability (2019)”, più del 99% dei CEO di grandi aziende concorda che la “sostenibilità è importante per il futuro successo delle loro aziende", e il 44% dei CEO vede un futuro net-zero (in termini di emissioni di carbonio) per la l’azienda nei prossimi dieci anni. Le aziende che saranno in grado di adottare una strategia che combina la trasformazione digitale con quella sostenibile - che in Accenture chiamiamo “Twin Transformers” - hanno 2,5 volte più probabilità di essere i leader di domani.

Quali sono gli abilitatori chiave di questa trasformazione?

  • Promuovere modelli di business guidati dalla sostenibilità e abilitati dalla tecnologia, dove la sostenibilità rappresenta un'opportunità di business così come un impegno sociale
  • Unire le risorse per adeguare la tecnologia a pratiche sostenibili, abbracciando l'idea che sostenibilità e tecnologia non siano priorità separate
  • Coltivare e potenziare talenti per sostenere la “Twin Transformation”, per guidare e sostenere fonti di valore nuove e non solo finanziarie

Può quindi la tecnologia essere un volano di innovazione e allo stesso tempo di sostenibilità?

L’impronta ambientale dell’IT rappresenta un ostacolo per la sostenibilità?

L’IT è diventato negli ultimi anni un pilastro fondante del business, con la rapida penetrazione della tecnologia nelle grandi aziende. Nel mondo del Banking, per esempio, è sempre più frequente leggere su testate internazionali come Forbes, Fortune e il Financial Times (rif. Figura 1) di grandi banche che si aprono alla tecnologia Blockchain, di come l’Intelligenza Artificiale stia scuotendo il mercato bancario e finanziario o di come l’emergenza da Covid-19 abbia dato una spinta senza precedenti alla digitalizzazione e alla transizione verso il cloud.

D’altro canto, un IT in crescita si porta dietro il proprio impatto ambientale. Nel 2018 i data center consumavano circa il 2% di elettricità a livello globale, e si stima che entro il 2030 il dato possa salire all’8%. Inoltre, tecnologie come la Blockchain o i modelli di AI e Deep Learning si portano dietro un’importante impronta ecologica: uno studio riportato nella MIT Technology Review spiega come addestrare un singolo modello AI possa causare emissioni di carbone pari a quelle di cinque automobili nel corso della loro vita.

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Figura 1:  IT come pilastro nel settore bancario vs. IT come fattore di impatto ambientale

La sostenibilità passa quindi anche dall’evoluzione dell’IT. In particolare, le previsioni di business sono per un cloud sempre più diffuso, con la possibilità di risparmi significativi sia in termini economici che di emissioni. Basti pensare che il numero di data center di larga scala è più che raddoppiato negli ultimi 5 anni, e continua a crescere con una media di +16 nuovi data center a trimestre.

Con l’esplosione di dati e dispositivi, il cloud pubblico non farà che rafforzarsi, e ogni business diventerà un business cloud-first. Ed è per questi motivi che bisogna guardare al cloud pubblico per garantire che l’evoluzione dell’IT già in atto sia maggiormente sostenibile.

I benefici del Cloud verso una maggiore sostenibilità green

Il cloud è ormai una leva di evoluzione necessaria e imprescindibile in ogni settore industriale. La migrazione verso il cloud può fornire un doppio vantaggio per azionisti e stakeholder: ridurre simultaneamente i costi e le emissioni di carbonio, se affrontata in ottica di promozione della sostenibilità.

Dove risiede quindi la sostenibilità del cloud? Il cloud è abilitatore della service-based economy, che permette a cittadini e imprese di accedere a soluzioni tecnologiche distintive e di frontiera, diventando quindi motore della crescita sociale e culturale su larga scala. Al tempo stesso, i fornitori di servizi cloud devono garantire processi strutturati di gestione del rischio, della sicurezza informatica, della compliance normativa, in linea con le regolamentazioni internazionali, che si traducono per le imprese e i clienti finali in una maggiore trasparenza che è fondamento dei principi della governance ESG.

E per quanto riguarda l’impatto ambientale? Nell’ultima ricerca sul Green Cloud, Accenture mostra come una migrazione di tutti i workload globali verso il cloud pubblico potrebbe ridurre le emissioni di CO2 di 59 milioni di tonnellate all’anno, che equivale ad eliminare 22 milioni di automobili dalle strade. Fattori come una maggiore flessibilità e scalabilità nell’uso delle risorse, elevata affidabilità e infrastrutture più efficienti dal punto di vista energetico rendono il cloud pubblico più conveniente rispetto a quello privato. Inoltre, una migrazione verso il cloud può sbloccare nuove opportunità sostenibili: transizione verso energia pulita abilitata da analisi geografiche abilitate dal cloud o riduzione dei rifiuti grazie a migliori insight dai dati.

Gli approcci alla migrazione cloud non sono tutti uguali, sia se si guarda alla tecnologia e all’architettura IT, sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale. Se si guarda a quest’ultima, il cloud può rappresentare un fattore abilitante; la trasformazione richiede un approccio a tre step:

1.    SELECT WITH PURPOSE

Il primo passo verso un viaggio sostenibile nel cloud inizia con la scelta di un provider attento alle emissioni. I cloud hyperscalers (Microsoft Azure, Google Cloud, Amazon Web Services (AWS) e Alibaba) offrono sempre più soluzioni efficienti e a basse emissioni, che possono dare un contributo significativo alla riduzione dell’impatto ambientale dell’azienda. Per esempio:

Nella scelta del cloud provider, diventa quindi importante considerare tra gli altri aspetti:

  • Obiettivi carbon-neutral o carbon-negative
  • Fonti di energia utilizzate e percentuale di energia rinnovabile
  • Efficienza energetica dell’infrastruttura
  • Catene del valore circolari per le componenti hardware

2.    BUILD WITH AMBITION

Un’azienda che intende intraprendere un percorso sostenibile verso il cloud può combinare differenti azioni trasformative:

  • Migrazioni Infrastructure-as-a-Service, per una mass migration senza un ridisegno massivo
  • Pratiche di Sustainable Software Engineering, basate su Green Programming (ovvero scelta di linguaggi, framework, pattern energeticamente efficienti), tecniche Green ML per il DevOps e gruppi di sviluppo organizzati per ridurre l’impatto ambientale
  • Ottimizzazione di architetture IT per il cloud e sviluppo di applicazioni cloud-native

I benchmark Accenture (rif. Figura 2) mostrano come le migrazioni Infrastructure-as-a-Service possano ridurre l’emissione di carbonio fino al 75-80% rispetto ad un’infrastruttura on-premises tradizionale. L’applicazione di pratiche di Sustainable Software Engineering, assieme al design di applicazioni native cloud, possono dare un impulso ancora maggiore alla riduzione dell’impatto ambientale dell’IT.

3.    INNOVATE FURTHER

Le aziende possono ottenere ulteriori benefici, sia in termini economici che ambientali, facendo leva sulle opportunità di scala offerte dai cloud provider e adottando l’economia circolare per le componenti hardware (in senso esteso). Per esempio, piattaforme cloud possono supportare gli utilizzatori per una tracciatura rigorosa delle materie prime e dei prodotti venduti, per recuperare valore attraverso un utilizzo più attento dei materiali e grazie al riciclo.

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Figura 2 – Riduzione delle emissioni di carbonio (intervalli stimati basati su ricerche e analisi Accenture) Fonte: The green behind cloud, Accenture Strategy, 2020

In conclusione, le aziende che cercano di coniugare innovazione e sostenibilità ambientale avranno più chance di diventare i leader di domani. Queste possono guardare al cloud come fattore chiave abilitante per un’evoluzione tecnologica che può portare, oltre all’aumento dei profitti, una maggiore sostenibilità ambientale, se la transizione viene realizzata con un approccio attento agli obiettivi green dei provider, all’impatto dell’infrastruttura e del software sulle emissioni e ai benefici dell’economia circolare sull’hardware.

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