Come cambiare

Come cambiare

Durante un attimo di relax, in questo Gennaio 2018, ho fatto un po’ il punto della situazione in merito allo scorso anno.

È il primo anno effettivo che mi occupo al 100% di Web Marketing e Copywriting come libero professionista e i risultati sono ottimi, tanto da esser stato contattato come ospite persino sul libro di un altro professionista di settore.

In quest’anno sono riuscito a ritagliarmi uno spazio sul mercato come professionista e consulente. Ho aumentato il fatturato grazie all’incremento dei corsi da me tenuti sull’utilizzo dei Social Media e dei Blog come strumenti per l’autopromozione. Naturalmente non è stato semplice e non ti nascondo che i primi periodi non sono stati sempre rose e fiori.

Le gratificazioni sono arrivate anche da colleghi molto affermati i quali hanno iniziato a propormi collaborazioni ed eventi che mi vedranno partecipe durante quest’anno. La soddisfazione più grande, però, è arrivata dal messaggio di un caro amico del Web, il testo diceva:

“Oreste, voglio incontrarti e conoscerti di persona perché tu, a differenza di tanti oratori del web, sei in prima linea a sporcarti le mani ogni giorno e sei un che ce l’ha fatta. Hai fatto della tua passione un lavoro.”

Beh, a me il messaggio ha fatto molto piacere e a breve incontrerò questo ragazzo, ed è proprio grazie a lui che ho deciso di tirare le somme degli ultimi mesi e scriverle in questo post.

Innanzitutto io sono una persona normale, come te, e quando mi sento dire che “ce l’ho fatta” è perché per anni ho studiato e cercato di focalizzarmi su un obiettivo ben chiaro: migliorare la mia qualità di vita.

Ho scritto in tanti altri post di com’ero stanco di essere una pedina all’interno di un sistema lavorativo obsoleto e senza gratifiche ed è stato proprio questo a farmi andare avanti. La voglia di cambiare.

Io non scrivo post, e consigli, su come mollare il lavoro e aprire un’attività web per vivere delle tue passioni e girare il mondo. Il lavoro ci sarà sempre, nessuno ci regala nulla.

Io non faccio video dai bar degli aeroporti dove millanto la mia mobilità lavorativa, perché se sono in vacanza, mi godo la vacanza e chi ho intorno.

Io non perdo tempo, intasandoti le bacheche, con post che informano che Facebook ha cambiato il proprio algoritmo o perché Instagram ha aggiunto un nuovo filtro.

Io cerco di studiare questi cambiamenti per dare delle soluzioni concrete che verranno applicate alla promozione delle aziende.

C’è da dire anche che i miei lettori, o follower, non sono colleghi di settore bensì professionisti di altri rami che hanno bisogno delle mie consulenze, o servizi, per migliorare la loro immagine sul web.

Io, col mio lavoro, cerco di dare il massimo ogni giorno e migliorare, aggiornandomi, in maniera costante.

Cambiare si può ma prima bisogna volerlo e per fare ciò c’è da fare anche delle rinunce.

Quando altri amici, dopo la giornata lavorativa, andavano a farsi un aperitivo nei locali più in di Milano, io tornavo a casa per studiare e fare prove su prove. Il lavoro è stato lungo, perché ho impiegato più di 5 anni per arrivare al mio obiettivo e in questo percorso ho visto un sacco di altri amici mollare. Io ho continuato, perché volevo la mia libertà.

Essere freelance non è un mondo idilliaco, fatto di viaggi e relax. Non abbiamo malattia e ferie pagate. Se abbiamo bisogno di un finanziamento probabilmente ci verrà rifiutato perché dobbiamo presentare il bilancio degli ultimi due anni e, nonostante il lavoro non manchi, spesso gli istituti di credito ci dicono che i nostri fatturati non sono per loro una garanzia.

Il nostro mondo è fatto di picchi lavorativi che spesso non vengono pagati o verranno saldati con mesi di ritardo.

Dal nostro fatturato annuale dobbiamo togliere il versamento dei contributi e le tasse che ci massacrano come se fossimo delle grandi aziende.

L’unico vantaggio è che possiamo decidere con chi e come lavorare ma ti assicuro che finirai per lavorare più ore che da dipendente. Non avrai mai la testa libera nel weekend perché, indirettamente, penserai sempre a quel contratto che ancora non arriva. Poi un giorno l’email tanto attesa arriva e comunica che il lavoro è stato dato a un’altra azienda. Così sei costretto a ripartire da zero.

Per licenziarsi da un’attività a tempo indeterminato, e reinventarsi, oggi ci vuole fegato perché quello che ci propina la rete non è del tutto veritiero.

Lavorare online è possibile, per tutti, ma quello che fa la differenza è la determinazione.

Ho tantissimi amici e conoscenti che continuano a chiedermi come ho fatto a “realizzarmi” e quando spiego il tutto, molti di loro, dicono che ho avuto fortuna.

La fortuna non esiste, la vita ci da delle opportunità, poi sta a noi coglierle e saperle sfruttare a nostro favore. Se sei capace a fare qualcosa e vuoi davvero farla diventare un lavoro, buttati a capofitto in quella cosa, studia e applicati giorno e notte; vedrai che i risultati arriveranno da sé.

Non aver paura di fare domande e chiedere aiuto a chi ha più esperienza di te. Non farti intimorire dai commenti degli altri, focalizza il tuo obiettivo e vai avanti. Accetta le critiche costruttive e ignora le distruttive.

Qualche mese fa in un pub, un amico e collega mi ha detto:

“Eh però i tuoi post sui social hanno un sacco di apprezzamenti e visualizzazioni ma rispetto a XX hai pochissimi commenti.”

Ho sfilato il mio smartphone dalla tasca e abbiamo analizzato assieme la qualità del traffico delle mie attività social e gli ho fatto notare come le mie “minori” interazioni siano di valore maggiore rispetto a XX. Come mai? Perché sono interazioni di clienti, o potenziali tali, e non sono frutto di complimenti da altri colleghi amici che non porterebbero assolutamente a nulla. La differenza sta proprio qui. Chi fa un lavoro che ha sempre voluto fare e chi tenta di farlo ma ha risultati scarsissimi; però può vantarsi di like e commenti.

Ora non so tu ma visto che ancora non vivo nel mondo della famosa serie Tv BLACK MIRROR, io non pago le bollette grazie ai Like e ai Follower.

Ciao!

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