Dal prompt engineering al context engineering: le nuove competenze per usare i LLM al meglio
#56 - 6/7/2025
Bentornati su The Sunday Prompt!
Oggi parliamo di un concetto che sta diventando sempre più cruciale nel mondo dell'Intelligenza Artificiale: il context engineering. Un termine venuto alla ribalta in questi ultimi giorni grazie a un interessante articolo di Philipp Schmid che lo definisce come l'arte di fornire a un Large Language Model (LLM) tutto il contesto necessario per svolgere un compito in modo plausibile e brillante:
Se fino a poco tempo fa sentivamo parlare tantissimo di "prompt engineering", cioè l'arte di scrivere la domanda perfetta per ottenere la risposta desiderata da un'AI, ora ci stiamo spostando su qualcosa di più grande e complesso.
Dal Prompt Engineering al Context Engineering: Una Rivoluzione Silenziosa
Immagina di voler ottenere una torta perfetta. Il prompt engineering è come dare al fornaio la ricetta giusta, con le istruzioni chiare e precise. Ma il context engineering va ben oltre: significa assicurarsi che il fornaio abbia a disposizione tutti gli ingredienti di qualità, gli strumenti giusti, un forno alla temperatura ideale e magari anche una memoria delle torte che ha già preparato per te in passato.
Mentre il prompt engineering si concentra sulla singola istruzione che dai all'AI, il context engineering è un approccio molto più olistico. Non si tratta solo di quella "stringa di testo" che immetti, ma di un vero e proprio sistema dinamico che gira in sottofondo, preparando il terreno per l'LLM. Il context engineering pone l'accento sulla cura delle informazioni all'interno della "finestra di contesto" degli LLM, a prescindere da dove provengano (https://www.llamaindex.ai/blog/context-engineering-what-it-is-and-techniques-to-consider)
Ma quali sono le caratteristiche del context engineering?
Questo nuovo approccio ha delle caratteristiche ben precise che lo rendono così potente:
Gestione intelligente della finestra di contesto: Gli LLM hanno una capacità limitata di "memoria" per ogni interazione (la cosiddetta finestra di contesto). Il context engineering usa tecniche come i riassunti, la compressione o la prioritizzazione per far entrare le informazioni più cruciali.
Perché è così importante? Lesempio dellassistente AI
Perché a volte un assistente AI sembra "magico" e altre volte risponde in modo generico? La differenza sta proprio nel contesto.
Immagina di chiedere a un assistente AI di fissare una riunione.
Un assistente "base" vedrebbe solo la tua richiesta e darebbe una risposta standard, magari chiedendoti la data. Un assistente "magico", invece, grazie al context engineering, prima di risponderti farebbe il "lavoro sporco" in background: controllerebbe la tua disponibilità sul calendario, recupererebbe le email precedenti per capire come ti piace comunicare, e magari userebbe strumenti per inviare inviti in automatico. Il risultato? Una risposta personalizzata ed efficace, come suggerirti un orario alternativo e inviare un invito diretto. La "magia", come spiega Philipp Schmid, non è un modello più intelligente, ma fornire il contesto giusto per il compito.
Questo è il cuore del problema: gli LLM, per quanto potenti, sono “predittori di testo” che si basano solo sull'input che ricevono. Se il contesto manca, possono "allucinare" (cioè inventare fatti), dare risposte incoerenti o semplicemente non avere le informazioni necessarie. Molti errori degli agenti AI, infatti, non dipendono dal modello in sé, ma da un contesto insufficiente o inaccurato.
In pratica, il context engineering porta la progettazione delle modalità di interazione con gli LLM un passo più avanti, in quanto:
In sintesi, il context engineering sposta l'attenzione dalla semplice formulazione della domanda alla creazione di un ambiente informativo completo e dinamico per l'intelligenza artificiale. È una competenza che diventerà sempre più indispensabile per chi vuole lavorare al meglio con queste tecnologie, soprattutto alla luce di come si stanno evolvendo.
Happy Prompting! 👋🏻
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