Essere pessimista è più facile.

Essere pessimista è più facile.

 

La costruzione di una ferrovia è una complicata faccenda tecnica. Invece basta una putrella messa di traverso sulle rotaie per far deragliare un treno. Piazzare lì la putrella non richiede una particolare abilità. E' sempre più facile distruggere che costruire. Lo stesso vale per il pessimismo. In fondo, diceva un famoso comico statunitense, un pessimista costruisce sempre prigioni in aria.

Il pensiero pessimistico attrae perché porta a risultati immediati ed esaurienti. Per un perverso motivo dimostrare che qualcuno ha torto procura una soddisfazione immediata. Paradossalmente, invece, l'idea costruttiva non produce risultati finché qualcuno non la accetta e non se ne dimostra la validità. Ma per questo, in genere, ci vuole tempo e tanta pazienza, che a volte finisce e uno, poi,...ci rinuncia.

Attaccare un'idea ci dà subito un senso di stupida superiorità. Invece accettare un'idea ci fa sentire in qualche modo inferiori a chi l'ha prodotta (ma come, non ci sono arrivato prima io?). Insomma, criticare è molto facile: basta scegliere un criterio: "...Qui ci vuole un'idea semplice, pratica. La sua proposta è troppo elaborata e complessa. Non potrà mai funzionare". E poi bla bla bla,...

Ma se la proposta è semplice e diretta, allora il criticone adotterà un criterio diverso.

"...E' un modo troppo semplicistico di affrontare il problema. E' una proposta da asilo infantile. Mio figlio, che ha sei anni, avrebbe saputo trovare di meglio. Dobbiamo tenere conto di tutti i fattori." E poi bla bla bla,...

Da notare che il rifiuto netto in entrambi i casi è più facile della formulazione di una nuova proposta. Da notare anche che la critica non è diretta alla sostanza della proposta, ma al suo carattere "troppo complesso" o "troppo semplice". E' incredibile quante critiche rientrino sostanzialmente in questa categoria.

Di solito si pensa che chi muove una critica mettendo in luce qualche particolare difettoso, rende un buon servizio, in quanto è come se dicesse:"Tutto il resto va bene; eliminiamo quel piccolo difetto e il risultato sarà perfetto". Questo è senz'altro vero quando l'autore sta ancora plasmando il prodotto, ma quando il prodotto è finito allora fare delle critiche è come dire: "Devo trovare a ogni costo qualche cosa da criticare".

Ho tratto quanto scritto, dalla rilettura del libro "Sei cappelli per pensare" di Edward de Bono

" La maggiore difficoltà che si incontra nel pensare è la confusione...Emozioni, informazioni, logica, aspettative e creatività, si affollano in noi. E' come fare il giocoliere con troppe palle"

Il metodo dei sei capelli consente di scomporre il nostro modo di pensare e di affrontare una questione di gruppo, in modo efficace. Si tratta di interpretare ruoli fissi (i cappelli) che incarnano diversi punti di vista, anche quello più lontano dalla nostra indole. Il metodo è facile da applicare, permettendo agli ottimisti di esprimere pensieri negativi, ai pessimisti quelli positivi, ai timidi di farsi avanti, ai razionali di provare a essere creativi. 



Sono nato a Reggio Emilia, nel lontano 1959. Asilo e scuole elementari dalle suore "Figlie di Gesù" dove ho imparato tutte le preghiere. Studi in Italia e negli USA. Cattolico praticante, ho giocato a baseball e mi sono divertito facendo motocross (KTM). Ora ho una "mucca" Bmw. Sposato a 25 anni con Cristina, separato a 50; due figli Gian Marco e Maria Vittoria. Mi curo per il colesterolo e spero di vivere abbastanza a lungo per poter giocare con i miei nipotini (quando ci saranno). Sono un inguaribile ottimista.

Se hai tempo da perdere o niente di meglio da fare, segui il mio blog

Massimo Tacchini

co-founder eCure© Digital Home Care Network | co-founder Past President Italiassistenza Spa - PrivatAssistenza | Entrepreneur-Founder-Owner | Journalist | Creator of New Business

9 anni

Perdoni la "spiegazione" banale, di cui lei certo non ha bisogno, ma bisogna cercare di non fare prevalere, nonostante tutto, il pessimismo sul nostro stato d'animo. Perché l'ottimismo è uno straordinario atteggiamento contraddistinto dalla positività o quantomeno dal suo prevalere sulla negatività. L'ottimismo non aiuta di certo ad arrivare a fine mese, lo so molto bene, ma è fondamentale per avere la forza di arrivarci credendo (e facendo) di poter cambiare le cose. Come un malato che non si crede spacciato, nonostante la patologia. Ma è convinto di farcela. Con tutte le sue forze. E sappiamo tutti quanto questo sia fondamentale per ogni cura. Anche la peggiore.

ADOLFO GUZZETTI

Recupero Archivi Storici - Documentazioni

9 anni

Se mi spiega come si può essere ottimisti, se non si arriva alla fine del mese, magari mi può convincere. Grazie.

ADOLFO GUZZETTI

Recupero Archivi Storici - Documentazioni

9 anni

Buongiorno Massimo, ritengo che non sia proprio vero quello che afferma. Sono fortemente convito che chi è pessimista, a volte è un ottimista con troppe informazioni, di conseguenza diventa un pessimista. Le mie esperinze professionali, e non, mi hanno fatto decidere che prima di parlare mi devo documentare, altrimenti diventa polemica sterile, in merito a vari problemi, che troviamo davanti al nostro cammino quotidiano. Gli esempi dapoter raccontare sono tantissimi, sicuramente lo avrà potuto notare qui su Linkedin. Grazie per l'attenzione.

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate