Fatica
Ciò che è facile non educa. Ovvero si impara sostanzialmente di fronte a cose difficili e che richiedono molta fatica per essere affrontate. La fatica, che spesso viene considerata qualcosa da cui sfuggire, per una persona profonda diventa amica e segnale di dove stare per migliorare (se questo è un obiettivo ovviamente). Non tutte le forme di fatica sono equivalenti e quindi bisogna essere attenti a quelle buone rispetto a quelle inutili o addirittura negative.
Ripetere all’infinito cose che sappiamo già fare molto bene non è una fatica utile. Potrebbe rappresentare per noi una fonte di guadagno o soddisfazione ma non ci aiuta più di tanto a migliorare
La fatica provata nel rimanere dentro a relazioni tossiche non aiuta, anzi distrugge energia, tempo, passione. Quindi va evitata come la peste, cambiando le relazioni.
La fatica che spezza, fisicamente e psicologicamente, non va bene. Bisogna conoscere il nostro limite oltre il quale ci facciamo male e fermarci prima.
Tolte di mezzo le forme di fatica da evitare, le altre forme sono invece fondamentali per imparare e stare bene con se stessi. La metafora più semplice per capire la fatica è l’allenamento del muscolo. Si stanca (prova fatica) ma si rafforza allenamento dopo allenamento. E quando lo lasciamo troppo a riposo si affloscia.
Una vita con troppa poca fatica è una vita che non “cresce”, che si affloscia, si deprime.
La fatica poi è quello stato che ci fa apprezzare profondamente il riposo. La ragione giace nel funzionamento dei nostri neuroni. Questi sparano segnale non a fronte di un certo stimolo assoluto ma a fronte di una differenza tra lo stimolo precedente e quello presente ora. Ecco quindi che dopo aver fatto molta fatica la distanza di stato con il riposo è alta, mentre se ci siamo riposati fino a quel momento l’ennesimo riposo è poco rilevante per come ci sentiamo.
Guardate come le persone vivono e dove vedete poca fatica vedrete persone poco interessanti.
Referente amministrativa Area Fisiatria IRCCS Ospedale Galeazzi Sant'Ambrogio, Gruppo Ospedaliero San Donato
6 annie aggiungerei...poco motivate a raggiungere obiettivi
co-founder eCure© Digital Home Care Network | co-founder Past President Italiassistenza Spa - PrivatAssistenza | Entrepreneur-Founder-Owner | Journalist | Creator of New Business
6 anniIn genere si prova stima e rispetto proprio in coloro che hanno raggiunto determinati obiettivi o solo hanno tentato di ottenerli, più di chi è stato “fortunato” senza sforzo e impegno. Una sana fatica premia chi sa affrontarla.
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6 anniProprio così Luca, sono molto d'accordo