Fatti, fiducia e futuro

Fatti, fiducia e futuro

Viviamo l'epoca dell'esposizione mediatica e dell'esserci a tutti i costi.

Durante i corsi di Project Management, un argomento che tratto è la gestione della Comunicazione: uno dei miei aneddoti preferiti è la domanda relativa all'albero che cade in mezzo alla foresta, senza che nessuno lo veda. "L'albero è caduto davvero?"

Al tempo del voyeurismo mediatico la risposta è: assolutamente no! Tutto ciò che non è esperienziale, o che non viene raccontato, è come se non fosse accaduto.

Leggo di episodi sull'applicazione dello smart working, su manager che si sono tagliati lo stipendio, su permessi e ferie dati ai dipendenti semplicemente perché li chiedono, raccontati come eventi estremi ed eccezionali.

All'interno delle società che amministro, lo smart working l'abbiamo introdotto due anni fa: due giorni a settimana per ciascun dipendente. Abbiamo implementato tutti gli strumenti necessari per lavorare da remoto e formato le persone. Io non so nemmeno dove siano le dipendenti quando sono in smart, anche in piscina per quanto mi riguarda (con buona pace dell'inail). Nessuna di loro in questi due anni ha bucato un obiettivo, ha perso una mail o non ha risposto ad una telefonata.

In condizioni di normalità, l'azienda ha due settimane di ferie "ufficiali" all'anno, una ad agosto e una a Natale, per il resto dell'anno le persone si organizzano e decidono quando utilizzare le giornate di ferie. Dall'inizio del Covid, tutto il cda dell'azienda di cui sono AD ha sospeso le proprie retribuzioni. Abbiamo scelto di pagare direttamente la cassa ai dipendenti e di sospendere i nostri compensi per non compromettere la liquidità.

E' buon senso. E' imprenditoria. E' rispetto per il lavoro e per le persone.

Suscita in me una certa perplessità il leggere storie di questo tipo come eccezionalità.

Se davvero ciò che facciamo noi in azienda è così raro, dove stiamo andando? Quale futuro stiamo costruendo? Stiamo davvero incentivando le risorse umane (i nostri asset strategici) ad essere responsabili, pro-attive e davvero produttive?

Il Talent Development passa anche da qui: dare l'esempio, creare fiducia, promuovere il self-engagement. Solo così creiamo valore e sopratutto, creiamo il futuro.

Avete davvero paura che i vostri dipendenti e/o collaboratori non lavorino se non li controllate?

Un contributo che va oltre i due minuti di lettura.

Fabio Genellina

Consulente di direzione e formatore | Ingegnere meccanico esperto in ottimizzazione della produzione | Partenr Ciessegi Srl | Partner associato di My Way Consulting S.a.s.

5 anni

Lo spero! Sono convinto che un team coeso che funziona non ha bisogno di essere controllato: si autocontrolla. Sono i risultati che i collaboratori danno, il migliore controllo.

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