La dittatura della mediocrità
Qualche giorno fa ho letto un post, pubblicato sulla pagina Instagram di una testata giornalistica molto importante, che mi ha fatto molto arrabbiare.
Questo post suggeriva di sostituire obiettivi chiari come "fare mezz'ora di movimento tutti i giorni" con alternative "più realistiche" come "provare a fare qualche minuto di movimento ogni giorno ma senza forzarsi" e io, leggendo quelle parole, ho sentito un'urgenza fortissima: È il momento di dire basta.
Quel post è la sintesi perfetta del progressivo rammollimento generale che vedo da 15 anni nel mio mestiere di consulente, coach e formatrice; una corrente di pensiero subdola e dilagante che convince molte persone ad accontentarsi, ad abbassare drasticamente i loro standard, ad abbracciare la mediocrità come unica opzione possibile.
Il meccanismo è subdolo, perché i social amplificano a dismisura questa narrazione rassicurante del "va bene così", questa assoluzione di massa che ci deresponsabilizza. Ed è proprio così che le grandi ambizioni vengono disinnescate e le scuse trasformate in alibi plausibili: il "vorrei cambiare lavoro, ma è rischioso" o "vorrei scrivere un libro, ma è difficile" o ancora, "vorrei rimettermi in forma ma è faticoso" non vengono più percepiti come rinunce, ma come una saggia protezione dalla fatica. Il risultato è che restiamo fermi, bloccati, paralizzati in una mediocrità che può solo renderci infelici e che è un insulto allo splendore a cui siamo naturalmente destinati come esseri umani.
Questa narrazione tossica funziona perché si traveste da empatia. Ci dicono che "andiamo bene così", che non dobbiamo pretendere troppo. Sembra un messaggio gentile, ma è veleno puro: ti toglie la pressione del fallimento, certo, ma ti inchioda esattamente dove sei. È un'illusione di benessere che, a lungo andare, si trasforma in frustrazione.
E non è un'opinione, è scienza. La Teoria dell'Autodeterminazione lo spiega chiaramente: la nostra felicità dipende dal soddisfare bisogni concreti. Uno su tutti è il bisogno di competenza: la necessità umana di sentirsi capaci, efficaci, di ottenere risultati. In parole povere, di portare a casa risultati. È per questo che la famosa autostima non si costruisce ripetendosi frasi allo specchio: la stima per te nasce quando fai cose degne di stima, quando ottieni risultati ambiziosi, appunto.
Questa frustrazione da immobilità ha conseguenze reali, visibili. La manifestazione più eclatante è quella corporea: l'obesità dilaga in Europa e negli Stati Uniti non perché il nostro corpo sia programmato per questo, ma perché la nostra mente ha deciso che muoversi è "faticoso" e mangiare bene è una "costrizione".
La frase "è difficile" è diventata il pass per arrendersi. Ma scrivere un libro o fare una telefonata scomoda non è "difficile", nel senso che ci mancano le capacità o le conoscenze. Quelle sono facilmente reperibili ovunque, sono ormai a portata di click. Quelle azioni sono in realtà "faticose", che è diverso: significa che sappiamo come si fanno, ma ci richiedono energia. E noi quell'energia non vogliamo più spenderla.
Il risultato? Meno fatica facciamo, meno diventiamo capaci di sopportarla, e più restiamo intrappolati in una vita mediocre.
Basta con la storia che "un po' è meglio di niente". Basta con l'alibi di "ascoltare il corpo" solo quando suggerisce di riposare e mai quando urla di muoversi, di correre, di uscire all'aria aperta. Basta.
Ho deciso che è il momento di dire basta a questa deriva. È per questo che ho dato vita alla Performance Evolutiva™, una disciplina che si pone in modo deciso contro la dittatura della mediocrità. Un metodo strutturato e scientifico per fare l'esatto opposto di quello che ci dicono: per restituire alla fatica il suo valore, per trasformarla da nemico ad alleata, per tornare a costruire la forza che serve per ottenere risultati ed essere felici. Davvero.
Roberta
Consulente per PMI | Fondatore di SPINTA PMI
1 settimanaCondivido appieno . Questi messaggi rafforzano e giustificano un mindset statico che ti porta a generare scuse e additare l'esterno come causa dei tuoi insuccessi.