La via dell'emergenza a una vita perfettamente imperfetta
Questi giorni di isolamento forzato sono un antidoto efficace a un mondo che si muove sempre più velocemente e che è sempre più orientato al consumo: ci incoraggiano a rallentare, a ripristinare un rapporto autentico con la natura di cui sentiamo distintamente i suoni anche in città, a semplificare la nostra quotidianità e a concentrarci su ciò che conta veramente per noi. Questo periodo ci sta insegnando a vivere al ritmo delle stagioni e a rendere accogliente la casa, a essere più indulgenti con noi stessi e ad apprezzare la bellezza di una vita "perfettamente imperfetta".
In questi giorni abbiamo due piccole occasioni di distrazione: il mondo che vediamo scorrere lento fuori dalla finestra e le stanze degli altri, che sbirciamo durante i collegamenti “da casa” in tv o le call con i nostri colleghi, cogliendo scorci domestici, lasciandoci incuriosire da quel soprammobile kitsch in un angolo dello schermo del nostro collega, aspettando un movimento della testa che lasci scorgere il letto disfatto di un amico o cercando di leggere i titoli dei libri schierati ordinatamente alle spalle del nostro capo.
Siamo tutti curiosi, e siamo tutti critici: perché ha scelto quella lampada così cheap? Bella cucina!
Le trasmissioni televisive la sera sono una cuccagna: come Sanremo, ma con tutto il tempo di una canzone per spiare le case dei cantanti italiani. A differenza degli scorci perfetti delle foto postate su instagram, le videocall, con le loro immagini un po’ sfocate e le inquadrature storte, ci regalano il brivido di scorgere qualcosa che non era previsto, di notare un dettaglio sfuggito al controllo, di vedere passare un gatto evaso dai suoi confini…
Anche se il nostro capo ci sta parlando di progetti importantissimi non possiamo fare a meno di fissare quel quadro appeso sopra la sua testa. L’avrà scelto lui? O è sua moglie l’appassionata di futurismo?
Sono piccole cose, dettagli marginali, che aiutano a ricostruire le personalità oltre l’immagine formale che diamo a noi stessi quando ci incontriamo in ufficio o al bar. Intrusioni semi-autorizzate nella sfera privata delle persone che suscitano ammirazione o riprovazione, simpatia o invidia, con il fremito dell'imprevisto.
In questi giorni è ancora più chiaro che per essere felici l’unica soluzione è quella di apprezzare la nostra vita, caratterizzata da mille imperfezioni, da momenti difficili. La vera bellezza sta nell’osservare qualsiasi cosa in modo diverso, cogliendone il valore di ogni ognuna, anche della più piccola.
Building Engineer | PMP® | BIM Manager | ICMQ Certified BIM Coordinator | BIM Specialist | ACP Revit |
5 anniBella riflessione Marta Olivieri. Io ho una speranza sincera: che questo lato "vero" delle persone, questo lato umano, che quell'angolo di casa che volevano tenere nascosto, sia sempre visibile d'ora in poi, perché quel quid in piú che ora si é mostrato, é una ricchezza, e ci mostra un lato nuovo, una nuova prospettiva (e fa essere piú team).
Architect | Co-Founder and CEO at DVArea | CEO at DVision Architecture | Innovation Manager MISE
5 anniBella riflessione, a tratti poetica... devo dire che questa nuova condizione ci sta facendo scoprire nuovi punti di vista, sul mondo ma soprattutto sulle persone, che mi sembra di percepire un po’ più vere.
Architetto; Phd researcher; membro CdA IUAV ALUMNI; consulente BiM; Docente universitario a contratto
5 annihttps://youtu.be/3lgmvS_bCyE