Leadership=fiducia,  fiducia=disponibilità

Leadership=fiducia, fiducia=disponibilità

Molti pensano ancora che più un professionista occupa una posizione “apicale” e più giustificabile può essere la sua “irreperibilità”.

La realtà è quasi sempre diversa e trascurarla può fare la differenza fra essere “un buon professionista” (che rimane rinchiuso in quattro pareti e dà un contributo nel breve periodo) o essere “il miglior professionista nella storia dell’azienda” (quello che verrà ricordato nei corridoi per la sua capacità di parlare a tutti e di essere un punto di riferimento per l’intera organizzazione)

Se c’è una delle poche cose su cui quasi tutti i “guru della leadership” sono d’accordo è che una gran parte delle capacità di esercitarla sia riconducibile all’ottenimento del rispetto e della fiducia dei propri collaboratori.

Un rapporto di fiducia si instaura quando le parti possono contare l’una sull’altra ovvero quando le persone possono essere sicure di poter fare affidamento sui propri contatti, con la sicurezza di poterli “raggiungere” in qualsiasi momento.

Essere disponibili non vuol dire sempre di sì, né rispondere sempre al primo colpo: essere disponibili vuol dire dare quella sensazione di sicurezza ed onestà che rende un collaboratore confidente di poter fare affidamento su di te in qualsiasi momento.

Per testare questo semplice concetto basta riflettere sul nostro quotidiano: ci fidiamo di un’azienda che ha un servizio clienti che non risponde, che ci mette in attesa per ore o che non ci richiama se lasciamo un messaggio?

Quando è che ci fidiamo di un’azienda? Quando possiamo raggiungerla facilmente, contare su un servizio assistenza efficiente ed un servizio clienti disponibile ad ascoltare le nostre richieste e le nostre necessità.

Come non potremo mai avere fiducia in un’azienda “irreperibile” (o che dà la netta impressione di percepire le richieste dei propri clienti come un “fastidio”) , così non potremo mai fidarci in una persona che non dedica sufficiente tempo e risorse ai propri “stakeholders” (o che si rende “inaccessibile” per la maggior parte del tempo).

Così come un’azienda deve prestare attenzione al servizio clienti (visto che “i clienti” sono la fonte del suo reddito nonché il motivo per cui esiste), così un leader deve prestare attenzione ai suoi “clienti” interni (che insieme a quelli esterni costituiscono la sua risorsa maggiore)..

E’ evidente quanto questo concetto sia applicabile a qualsiasi professionista… ma è altrettanto evidente  come sia ancora più importante via via che si sale nella scala gerarchica: più persone si gestiscono, più è necessario essere “credibili” e richiamare fiducia… più si assumono ruoli di responsabilità e maggiore è l’eco delle proprie azioni (e l’effetto “leva” che si può ottenere).


IN CONCLUSIONE


Essere disponibili è un investimento ad alto rendimento nel lungo termine e dedicare tempo a girare per i corridoi, prendere caffè con dipendenti, colleghi o collaboratori non nella propria sfera diretta è un modo per allargare i propri orizzonti, per conoscere aree e rami d’azienda difficilmente raggiungibili e per togliere ogni dubbio sul proprio “stile” di leadership.

Chiunque aspiri a ruoli di responsabilità dovrebbe considerare la comunicazione come parte integrante della propria giornata: più si sale di livello, meno l’operatività è importante e più conta quello che si riesce a comunicare per far sì che le persone che si gestiscono siano motivate ed ispirate a produrre risultati sempre maggiori.

Chi riesce ad accaparrarsi la fiducia di centinaia di persone ottiene un eco ragguardevole… che va al di là di qualsiasi singolo contributo si possa mai raggiungere singolarmente.

La fiducia potenzia l’effetto leva, crea un ambiente fertile sia per la produttività che per l’espressione dei talenti e fa sì che le cose accadano senza ricorrerle….

Per questo motivo costituire un “sistema aperto” produce più risultati (oltre a dare la possibilità di conoscere molto meglio l’organizzazione che si gestisce senza farsela “raccontare” da qualche adepto per convenienza poco incline a “dire la verità” ).

La disponibilità dovrebbe essere un pre-requisito di qualsiasi professionista; è qualcosa di estremamente semplice e logico e genera un contorno per cui i risultati vengono da soli e non c’è bisogno di ricorrerli e spendere ore per rappresentarli…. chiudendosi in 4 pareti e rendendosi “irreperibili”..


Cleo Li Calzi

Manager, docente di Leadership & Empowerment

4 anni

Proprio così, la fiducia ha bisogno di trovare dall'altra parte la consapevolezza di essere il terminale di un legame https://cleolicalzi.it/2021/03/10/mi-fido-di-te/

Massimo Segato

Direttore Vendite e Reti commerciali | Sviluppo Reti vendita | Franchising | Retail | Business Development | Sales Team Management | Innovazione modelli commerciali

4 anni

Sul principio mi trovo al 100%, nella pratica spesso i livelli medio/alti della scala gerarchica vengono assorbiti quasi totalmente dai rapporti verso il loro alto e questo puo' generare una frattura fra la componente aziendale rivolta al proprio alto, normalmente piu' autoreferenziale, e quella che dialoga con il mercato, piu' sensibile e focalizzata sulle esigenze che esso esprime, con problemi di reciproca comprensione non di poco conto.

Barbara Montali

Operaia presso Ferrarini Group

4 anni

Concordo in tutto, una grande leadership si mette sempre alla pari dei collaboratori, interagendo con loro. Questo porta stima, rispetto e sicuramente si crea una squadra che amplifica la produttività.....senza mai dimenticare il rispetto per il ruolo

Caterina Lopez

Gestore locazione turistica | Customer Care | Public Relations | Addetta alla segreteria | Recruiter |Selezione Personale | Internet banking |Telemarketing | Addetta alle vendite.

4 anni

Interessantissimo il tuo post, Enrico. Nelle realtà in cui ho lavorato io, purtroppo, quello che per te sembra logico però non si è mai realizzato. Anzi. E per quanto ci si sforzi, nella speranza di creare un varco che possa in qualche modo avvicinare le due opposte posizioni, spesso si finisce per inciampare nell'ottusità di quelle vecchie convinzioni a cui tu alludi. Probabilmente, sarò stata sfortunata io ma quanto leggo nei diversi commenti mi dà speranze e fiducia. Ho finalmente la prova e la dimostrazione che la "disponibilità" e "l'accessibilità " non sono poi solo chimere nella e della mia mente. Grazie!

Tiziana Ricchiuto

Dipendente presso hotel

4 anni

Sono convinta che la disponibilità la reperibilità e l'accessibilità non possono non dare ottimi risultati

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