Nulla è per sempre…forse.
Stamattina ero in macchina, sveglia all’alba (no in realtà l’alba è arrivata quando avevo già percorso un po’ di strada), il mio solito bulletproof coffee e via per una settimana piena di formazione, affiancamenti e lavoro in Toscana.
Tra una canzone e l’altra della radio, parte la pubblicità e sento che l’Agenzia Italiana del Farmaco, in collaborazione col Ministero della Salute, consiglia di usare il minimo indispensabile gli antibiotici e soprattutto di non prenderne di propria iniziativa in quanto a lungo andare potremmo assuefarci e quindi non avrebbero più effetto sul nostro organismo.
E così ho detto addio al mio momento di spensieratezza e mi è partito subito un pensiero: ci abituiamo a tutto e le conseguenze non sono sempre le stesse…praticamente in ogni campo della nostra vita.
Ok a questa conclusione ci ero già arrivato, ma il bello è proprio quello: se anche sai una cosa, capita che passa in secondo piano e se qualcosa te lo riporta in primo piano, è quasi come riscoprirla e ti si attivano nuove connessioni.
Ma torniamo ai miei ragionamenti autostradali, a quanto pare abituarsi alle cose non sempre fa bene (sicuramente non nel caso di una medicina), quindi dovremmo evitarlo, ma al tempo stesso, sono proprio le abitudini che ci rendono quel che siamo e ci servono tantissimo in chiave di economia cognitiva.
Come avrai intuito, di lì in poi è stato un viaggio cognitivamente molto impegnativo.
La voglio prendere in chiave positiva: quel che ci fa bene e che quindi vorremmo ripetere quanto più possibile, a lungo andare perde di efficacia e quindi per stare bene dovremmo fare non troppo spesso quel che ci fa bene. Ah che bello essere nella mia testa, ci si diverte sempre.
Molte persone si impegnano a creare abitudini virtuose (e fanno bene), ma è importante mettere in conto che prima o poi ne dovremo creare di nuove, o trovare modi diversi per ottenere gli stessi risultati. In pratica è una meta abitudine, imparare a creare abitudini e mettere in conto che anche la cosa più bella, prima o poi diventerà una normalità e perderà fascino.
Non posso fare a meno di pensare alla fioritura dei ciliegi in Giappone, un anno intero in attesa di qualcosa che durerà solo qualche giorno…forse sta proprio lì il fascino, è bello proprio purché dura poco tempo e non puoi fare in tempo ad assuefarti.