Superbonus: partenza a rilento
GLI INTERVENTI CHE POSSONO RIENTRARE NELLA MAXI AGEVOLAZIONE NON DECOLLANO ANCORA, SOPRATTUTTO PER LA POCA CHIAREZZA DI ALCUNI PASSAGGI E PER LE COMPLESSITÀ BUROCRATICHE. TUTTAVIA IL SETTORE È FIDUCIOSO: GIÀ PER I PRIMI TRE MESI DEL 2021 CI SI ASPETTA UN BOOM DI INSTALLAZIONI. E, PER SODDISFARE L’ELEVATA DOMANDA, LE ASSOCIAZIONI CHIEDONO DI ESTENDERE LA MISURA AL 2024
Per il mercato del fotovoltaico italiano si conclude un anno, e se ne sta per aprire un altro, sulla scia del Superbonus. Continuano infatti le iniziative da parte della filiera del fotovoltaico e del risparmio energetico a seguito della pubblicazione dei due decreti attuativi sui requisiti tecnici e sulle asseverazioni avvenuta a inizio ottobre, e iniziano anche a vedersi le prime realizzazioni che accedono alla maxi agevolazione. Tuttavia, continuano anche a emergere molte criticità e incertezze che stanno di fatto rallentando e limitando le opportunità di business offerte dal Superbonus. In un sondaggio realizzato da SolareB2B in collaborazione con ClientiPerTe, emerge in generale un giudizio negativo sul Superbonus da parte dei piccoli installatori, soprattutto per le difficoltà nell’attuarlo. Difficoltà che vengono associate ai numerosi passaggi burocratici che la norma porta con sé e che continueranno a costituire un freno anche nei prossimi mesi. A causa delle numerose incertezze, alcuni installatori vedono il meccanismo del Superbonus non ancora pienamente operativo. Secondo un’altra indagine condotta a fine settembre dalla Confederazione nazionale dell’artigianato e della piccola e media impresa (CNA), e rivolta a circa 2.000 imprese, fino a oggi il grande interesse verso il Superbonus non si è ancora tradotto nell’apertura di nuovi cantieri. Per il 54,4% delle imprese intervistate, infatti, meno del 10% dei clienti potenziali che le hanno contattate per richiedere informazioni ha poi richiesto un preventivo di spesa. Tra le motivazioni, vengono sottolineate l’impossibilità di far rientrare gli interventi nell’agevolazione, difformità catastali e complessità burocratiche. Proprio in merito a quest’ultimo punto, l’84,9% degli intervistati dichiara che dovrà avvalersi di intermediari per affrontare al meglio le fasi di pianificazione amministrativa e finanziaria. Le difficoltà interpretative riguardano sia gli adempimenti richiesti sia il passaggio cruciale della cessione del credito d’imposta.
Vista la necessità di realizzare interventi complessi per garantire il salto delle due classi energetiche dell’edificio, le imprese che hanno ricevuto un numero maggiore di manifestazioni di interesse sono quelle più strutturate, con più di dieci dipendenti. Nonostante tutti questi aspetti, ci sono installatori che si sono organizzati e attrezzati per lavorare con il Superbonus. Anche se al momento molte delle attività sono di tipo propedeutico, e quindi legate ad analisi di fattibilità e asseverazioni, una fetta importante degli operatori resta ottimista sulle vendite del 2021, che secondo loro aumenteranno in maniera significativa. E qui sorge un’altra domanda: basterà il 2021 a soddisfare la domanda che il Superbonus genererà?
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Sales Manager Italy presso Trina Solar
4 anniComplimenti Michele. Ho letto tutto l’articolo e l’analisi è fatta bene, oltre ad essere chiara.