Una visione .... visionaria?
TEMPI ULTRAMODERNI
In questi ultimi tempi ho preso consapevolezza che il mio spazio mentale si è modificato: sempre meno confortato dalle abitudini, sempre più affascinato dall’esplorazione di questo nuovo contesto. Credo che chiunque abbia avuto modo di ascoltare il fermento ed il laborioso “clicchettio” delle connessioni neuronali che ci circonda …. è il cambiamento, credo, quello vero però, da non confondere con le evoluzioni naturali o tecnologiche che ci hanno accompagnato nel secolo scorso; trasformazioni importanti che ci hanno traghettato dall’analogico al digitale che ci hanno modificato gli strumenti del lavoro, delle relazioni sociali, che hanno sconvolto la distribuzione demografica. Il tutto però sempre congruente, finalizzato e riconducibile al ciclo naturale dello stesso modello economico di riferimento: iniziato con l’accentramento della società industriale e che si sta concludendo con il decentramento, la liquefazione delle organizzazioni sul territorio.
Grande opportunità questa! Chiudete un attimo gli occhi e fatevi trasportare da questa mia visualizzazione …….. immaginate borghi medioevali sugli appennini, paesini del sud ma anche montani del nord che vedono il riaprirsi degli usci, le finestre illuminate la sera, il vociare allegro dei bambini che giocano nella piazza davanti la chiesa. Il fornaio ha riaperto i battenti dopo 30 anni e così ha fatto l’alimentari in fondo alle scale; si mormora che a breve riaprirà anche il barbiere ed il parrucchiere, anche la scuola elementare a settembre riprenderà le lezioni con due nuove classi.
Maria, responsabile dell’ufficio “Relazioni con il pubblico” di una banca ha una riunione importante questa mattina, anche Giorgio che si occupa di progettazioni informatiche e Pia, caporedattore di una rivista tecnica, devono recarsi alla Job House, hanno degli incontri importanti. Francesco, che ogni mattina ci si reca (ha scelto di lavorare li), si è offerto di dare loro un passaggio.
Magnifica idea questa delle Job House: strutture ultra moderne con design futuristico, altamente tecnologiche e layout studiati per il massimo confort per gli avventori. Sono il frutto dell’investimento congiunto delle Aziende che ospitano i propri dipendenti e delle istituzioni locali, generalmente sono allocate in modo da servire comodamente Centri che distano al massimo 20 chilometri. In questi luoghi abitati dalle più diverse professionalità e conoscenze merceologiche, è facile imbattersi in discussioni e confronti multidisciplinari dove ognuno impara qualcosa dall’altro.
Non vi preoccupate, comprendo il vostro smarrimento, probabilmente avete ragione nel pensare che sia un folle visionario …… ma se non fosse così? Se fossimo realmente sull’uscio di una nuova era economica? Sono fortemente convinto che la pandemia stia rappresentando un acceleratore di una rivoluzione che in realtà è già in atto. I vecchi modelli organizzativi gerarchico/funzionali da tempo scricchiolano; le aziende non sono organizzazioni militari, la creatività e la velocitò del cambiamento mal si addicono con strutture rigide e linee di comando predefinite. Penso sia arrivato il momento di rivedere profondamente lo stile di leadership: ha ancora senso l’attuale modello di management incentrato sul controllo della performance, se non addirittura del comportamento della persona? O forse non è più utile un profondo conoscitore dei flussi lavorativi che abbia l’autorevolezza e la capacità di canalizzare adeguatamente le energie di cui si dispone? Ed è davvero necessario lavorare tutti in uno stesso edificio, a volte stipati come polli in batteria? O viceversa è più utile essere tutti allineati su obiettivi, modalità lavorative e conoscenze anche se a distanza?
Non credo di essere il solo ad immaginare un prossimo futuro diverso ……
…….. A me piace pensarlo.
Life coach
3 anniMi trovi allineato
Associate Partner at Cornerstone International Italia
4 anniE' una bellissima immagine Angelo e sono certa che come sempre hai colto nel segno! Ieri leggevo su Repubblica un articolo dell'architetto Stefano Boeri intitolato "La pandemia ci ha fatto riscoprire i borghi storici". Questo sarà il futuro ne sono certa! Mi auguro solo che venga fatto con rispetto. E' un'opportunità troppo importante e dovrà essere difesa con le unghie e con i denti dalla speculazione e cementificazione che è sempre in agguato. Allora Angelo, a breve ci si vede in piazzetta per un aperitivo al bar centrale? 🙂
Non è quel che faccio, ma è quel che sono
4 anniBella visione. Oggi ci stiamo alternando, nell'ufficio dove lavoro. I pendolari dalla Campania non stanno venendo (giustamente) a Roma e si fermano negli uffici di Napoli, sinora poco sfruttati. Ci voleva la pandemia per capire che non c'è necessità di stare (sempre) fianco a fianco? Gli spazi di co-working già esistono: si tratterebbe di considerarli non solo come destinati a professionisti privi di uno studio o di un ufficio proprio, bensì come 'la norma'. Pragmaticamente, quanta economia di scala potrebbero fare le aziende, in termini di affitto dei locali? Sempre nella mia esperienza: siamo tanti e sparsi in diversi edifici, per cui viene anche a cadere l'immagine dell'azienda con la sede 'fashion', a pareti specchiate, con un'immagine di grande impatto. Per cui la visione è assolutamente positiva. Hai poi toccato altri importanti aspetti nel tuo post. Uno fra questi: lo stile di leadership. Forse qua potremmo migliorare. Sempre ai miei occhi: la situazione attuale ha evidenziato una leadership fatta di un gruppo di senior manager indispensabili 'in presenza', e tutti gli altri pressoché invisibili, a distanza o meno, ma sempre invisibili. Ecco, questo andrebbe elaborato meglio, altrimenti c'è il rischio che traslochiamo i polli dalle rispettive batterie, ma sempre polli rimangono. :-) Rido. Quasi non mi riconosco in questo lungo commento. Un abbraccio, Angelo.
Head of International 🔔 Account Manager 🔔 Sales
4 anniStupenda visione, pensare di rivivere gli spazi che sono stati abbandonati e non valorizzati...in provincia, campagna, montagna, mare... quanto ci guadagneremmo anche in salute! Pensare di interrompere questa corsa folle alla città che sola può dare opportunità professionali, sacrificando così la vita in spazi minuscoli, con prezzi esorbitanti, tempo libero prosciugato da ore sui mezzi o nel traffico. Vivo in una delle città con la più alta densità abitativa del Mondo e grido ad alta voce, che qualcuno ci dia le Job House al più presto! 😄
Responsabile area Wellbeing & Welfare, Senior trainer e business coach presso Hermes Consulting
4 anniCaro Angelo, sono d'accordo. Stiamo vivendo un'accelerazione incredibile che ci sta portando a rivedere tante abitudini che non funzionano da tempo. E' l'occasione per cambiare finalmente i vecchi modelli che in organizzazione non funzionano più, o comunque non sono in armonia col nuovo che bussa alla porta con vigore. Il lavoro a distanza, se ben gestito, credo possa essere anche più efficace di tante vecchie modalità andate avanti "perché si è sempre fatto così". Una nuova era si apre davanti a noi, colma di innovazione interiore ed esteriore! Se sapremo portarla avanti efficacemente e nel rispetto dell'essere umano ricco di potenzialità, ognuno potrà finalmente esprimersi e mostrarsi in un modo nuovo, così da contribuire con dinamicità alla creazione di un mondo migliore!