Assoholding Weekly Recap: entrate tributarie, compensazione IVA, stretta fiscale Cina, dazi USA–UE
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Le principali notizie che interessano le holding
Nei primi sei mesi del 2025 le entrate tributarie e contributive sono aumentate complessivamente di 33,8 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2024 (+8,4%), trainate dall’IRES (+9 miliardi), dall’IRAP (+36,8%) e dai contributi INPS (+10,3%). Stabile l’Irpef (+0,4%) per effetto del taglio al cuneo fiscale; il MEF segnala anche il ruolo di effetti di calendario nei versamenti.
La Cassazione, con ordinanza n. 19787/2025, ha confermato la legittimità della sanzione per omesso versamento IVA in caso di compensazione oltre i 50.000 euro senza la garanzia prevista. La cauzione è considerata requisito essenziale per rendere valida l’operazione.
La Cina rafforza l’enforcement fiscale sui redditi globali degli investitori, applicando in modo più rigoroso regole già esistenti. Grazie a nuove tecnologie e accordi internazionali, aumentano i controlli e l’accesso ai dati offshore, con effetti sul rientro dei capitali e sulla pianificazione delle imprese estere.
UE e USA hanno raggiunto un accordo sui dazi con tetto massimo al 15% su auto, farmaci, chip e legname, in cambio di massicci acquisti europei di energia e difesa dagli Stati Uniti. Restano esclusi dalle esenzioni vino e alcolici, mentre le norme digitali UE non sono state oggetto di negoziato.
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