Che cosa e' la "netiquette"?

Che cosa e' la "netiquette"?

Buongiorno a tutti!

Non solo nei gruppi Usenet ma in tutte le aree di incontro e scambio telematico, e anche nella corrispondenza privata, ci sono comportamenti che è meglio seguire. Non esistono regole fisse, imposte da qualcuno, se non quelle che ciascun sistema può stabilire al suo interno (Regolamento); ma ci sono "usi e costumi" abituali nella rete, e dettati dall’esperienza, che è meglio rispettare, per non dare fastidio agli altri e per evitare spiacevoli conseguenze (come le flame). 

Queste usanze sono definite scherzosamente Netiquette, l’etichetta della Net (rete). 

Ecco i concetti fondamentali tratti dalle netiquette disponibili in rete: 

Non usare un eccesso di quoting 
Limitare la citazione del messaggio cui si risponde al minimo indispensabile. Ci sono persone che riportano per intero un lungo messaggio per aggiungere solo una riga che dice "sono d’accordo" o "non sono d’accordo". Questa è pessima netiquette. 

 Essere brevi; ma anche "essere bravi"

Le persone che frequentano abitualmente la rete ricevono una grande quantità di messaggi e non amano un ingombro eccessivo. Inoltre è faticoso leggere sullo schermo testi molto lunghi. In generale un testo che occupa più di due schermate sul monitor è da considerare "troppo lungo". Spesso si può dire molto in poche righe. 


Non siamo in Chat 
Non scrivete con le abbreviazioni come in uso in chat o con i messaggi sms. E’ una pratica poco gradita nei forum di discussione in quanto vi è la possibilità di scrivere con calma rendendo il messaggio più comprensibile. 

Ascoltare prima di parlare 
Cercare di capire le abitudini di ogni gruppo o area di discussione, il "filo" degli argomenti in corso, prima di intervenire. Ci vogliono parecchi giorni, anche settimane, per capire: meglio aspettare un po’ più a lungo che entrare a sproposito. 

Non fare citazioni lunghe 
Quando si consiglia la lettura di un testo, è meglio non citarlo per esteso, ma indicare dove lo si può trovare oppure proporre "chi vuole me lo dica e glie lo mando come messaggio personale" (in questo caso sarà accettabile, anzi gradito, un messaggio "multiplo" mandato alle persone che lo chiederanno). 

Scusarsi (ma non troppo) 
Se si commette un errore, meglio non insistere, ma semplicemente chiedere scusa, soprattutto se è un errore "ingombrante" (come un messaggio troppo lungo, o inserito nel posto sbagliato). Però non vale la pena di scusarsi per una piccola svista, come un errore di ortografia. Errori di questo genere sono accettati quasi sempre senza problemi. È anche opportuno evitare di essere "pedanti", di correggere gli altri per dettagli secondari. 

Non fare "risse" 
Meglio evitare le flame e meglio non portare mai in un’area pubblica un dibattito privato, specialmente se polemico. Se proprio si considera necessaria una "rissa", meglio tenerla in uno scambio di messaggi personali. 

Capire prima di reagire 
Può capitarci di leggere qualcosa che ci dà fastidio: ma prima di reagire è meglio pensarci bene. Siamo sicuri che è un’aggressione? È una vera polemica o è uno scherzo? È intenzionale o è un banale errore? Abbiamo capito bene le abitudini, le usanze, il linguaggio del "luogo"? Ci conviene rispondere subito o aspettare un poco per vedere se interviene qualcun altro? La migliore risposta può essere il silenzio, o un messaggio privato? Molte flame si scatenano per un malinteso; e una volta che la "fiamma" della polemica è accesa diventa difficile spegnerla. Meglio pensarci prima. 

Non fare spamming 
Prima di diffondere lo stesso testo in diversi "siti", o mandarlo a diverse persone, meglio pensarci due volte. Siamo proprio sicuri che interessa a tutti? Una delle cose meno apprezzate nella rete è trovarsi la mailbox ingombra di messaggi "non richiesti". 

Non annoiare 
Ogni tanto uno scherzo o un argomento "futile" può essere piacevole, soprattutto se è detto in modo divertente. Ma non è il caso di esagerare, specialmente in "luoghi pubblici", con il racconto di fatti personali o con ciò che a noi sembra divertente ma agli altri magari no. Se una cosa interessa solo a noi o a due o tre amici, meglio scambiarcela in messaggi privati che annoiare tutti gli altri. Accade, purtroppo, spesso che due o tre persone, che si "dilettano" fra loro con argomenti poco interessanti, svuotino uno spazio di dialogo, perché gli altri, annoiati, presto o tardi se ne vanno. 

Non essere "grafomani" 
Non ripetersi, non dilungarsi, non scrivere troppo spesso. È una tentazione diffusa quella di ripetere lo stesso concetto, o mandare "raffiche" di messaggi. Prima di "inondare" un’area di discussione, meglio sempre chiedersi: "ma davvero gli altri troveranno interessante quello che dico"? 

Badare al "tono" 
Molti malintesi nella comunicazione in rete derivano dalla mancanza della presenza "fisica", delle espressioni e del tono di voce con cui diamo un senso e una tonalità alle nostre parole; e anche della possibilità di correggerci subito se un’altra persona non ci capisce. Per questo sono state inventate le "faccine" e per questo, come abbiamo visto, è sempre meglio scrivere offline. È utile rileggere ciò che si è scritto, prima di spedirlo, e chiedersi: si capisce bene in che tono mi esprimo, se dico sul serio o scherzo, se sono in polemica o sto semplicemente ragionando? Chi non mi conosce, capirà le mie intenzioni? 

Non usare il "tutto maiuscolo" 
Scrivere una parola, o (peggio) una frase IN LETTERE MAIUSCOLE è considerato l’equivalente di "urlare": quindi una villania. Se si vuole mettere in evidenza una parola è meglio farla precedere e seguire da una sottolineatura _ o un asterisco * come per esempio _evidenza_ o *evidenza* . L’uso del "tutto maiuscolo" è da evitare nei titoli come nei testi. 

Scegliere bene il titolo 
Specialmente nei gruppi di discussione o liste che sono lette da molte persone, la scelta dei titoli è importante: il titolo dovrebbe riflettere il più chiaramente possibile il contenuto del messaggio. Spesso nella grande mole di corrispondenza si fanno ricerche "per titolo" (che possono essere fatte "manualmente", cioè scorrendo tutti i titoli, o "automaticamente", cioè usando una "chiave di ricerca"). 

Rispettare la privacy 
Non è corretto citare "in pubblico" messaggi privati senza il consenso di chi li ha scritti. C’è ovviamente una differenza fra una legittima citazione e una violazione della riservatezza, che non è difficile valutare in base al normale "buon senso" e alle regole abituali della cortesia. 

Non essere impazienti 
Non possiamo aspettarci di ricevere sempre una risposta immediata. Solo in teoria i messaggi in rete viaggiano "alla velocità della luce". Il percorso non è semplice, spesso è tortuoso. Un messaggio può arrivare in pochi minuti o parecchie ore. Talvolta un "ingorgo" in nodo della rete può causare un ritardo di giorni. Non tutti leggono frequentemente la loro mailbox. Non tutti hanno computer portatili o sistemi di collegamento "fuori sede". Ognuno ha i suoi impegni, non sempre ha il tempo di risponderci. Inoltre, se il destinatario del nostro messaggio ha molta corrispondenza o è abbonato a molte liste o gruppi di discussione, la sua "cassetta della posta" può essere molto affollata.

Silvano Protasoni

phenomenhunters.com - MP Silva - Silva International

7 anni

ogni tanto, e' buona cosa rileggerlo

Alessandra Vegro Amistani

Produco Prosecco docg e Fondante Integrale®, lo spumante antico delle terre di Venezia

10 anni

Grazie, davvero interessante!

Grazie Giuliano Sciuto per aver postato l'articolo. Pienamente d'accordo con Massimo Tacchini!

Silvano Protasoni

phenomenhunters.com - MP Silva - Silva International

10 anni

l'essere gentleman evidentemente non e' chiaro a tutti Massimo

Massimo Tacchini

co-founder eCure© Digital Home Care Network | co-founder Past President Italiassistenza Spa - PrivatAssistenza | Entrepreneur-Founder-Owner | Journalist | Creator of New Business

10 anni

Carissimo @Silvano Protasoni, non viene citata la "maleducazione" con l'uso improprio di termini volgari. Mi capita spesso di leggere male parole, usate in modo inutile e assolutamente fuori luogo. Non ho mai amato l'utilizzo di questi termini come intercalare di un discorso o per (credere) di darsi "un tono". E' veramente un segno di bassissimo livello, che toglie ogni valore all'eventuale intervento anche pieno di aspetti interessanti. Noto questo atteggiamento sopratutto nel genere maschile, quasi inesistente in quello femminile. Altra ottima occasione perduta per non dimostrare la nostra stupidità. Infine: un po' di galanteria con il genere femminile non guasterebbe. Anche se capita di leggere idiozie, meglio evitare di coalizzarsi contro una donna come se fossimo una banda di teppisti. Si tratta pur sempre del "gentil sesso" :-)

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