Contenuti online su salute/benessere: l'importanza delle fonti giuste

Contenuti online su salute/benessere: l'importanza delle fonti giuste

Quando si scrive un contenuto è fondamentale individuare fonti autorevoli e super partes, onde evitare il ricorso a qualcosa che ha attraversato più di un livello di filtro.

Sì, perché se ti affidi ad un blog, un magazine o un giornale online, passi necessariamente attraverso una selezione dei fatti, raccontati in un certo modo, da qualcun altro.

È uno sbattimento, me ne rendo conto, soprattutto quando si scrive di argomenti complessi, molto delicati, come quelli su salute e benessere.

Però, l'unico modo per produrre un contenuto davvero valido è eliminare gli intermediari e rivolgersi direttamente alla fonte, anche se questo vuol dire leggere paper scientifici in lingua inglese, spesso ostici e iper tecnici.

A volte, però, una fonte autorevole non basta, e nemmeno due.

Vi faccio un esempio.

Dovevo scrivere un articolo all'apparenza semplice, sul rapporto tra punture di zanzare e coronavirus. Lo spunto per scrivere questo contenuto giunge da un recente comunicato stampa dell'Istituto Superiore di Sanità, dedicato proprio a questo argomento (lo trovi qui).

I dati preliminari dell'ISS sono stati ripresi anche dal Ministero della Salute, che li ha riportati sul sito (qui).

Quanto riportato da entrambi mi è apparso un po' scarno, troppo poco per produrre un contenuto efficace.

Così, ho allargato il raggio di azione, cercando altre fonti, seguendo due step:

  • approfondire il legame tra le zanzare e la diffusione delle malattie trasmissibili, che giustifica ovviamente gli studi sulla relazione tra zanzare e coronavirus;
  • trovare dei dati più recenti e più elaborati di quelli dell'ISS.

Per quanto riguarda il primo step, sono andato alla ricerca di un contenuto autorevole che trattasse la capacità delle zanzare di diffondere malattie trasmissibili, e così mi sono imbattuto in un opuscolo del Ministero della Salute (qui) e una sezione dedicata alle malattie trasmesse da vettori (qui)

Il secondo step, invece, mi ha condotto ad una FAQ dell'OMS dedicata ai morsi di zanzara (qui), con tanto di infografica.

Non contento, ho continuato a cercare, fino a quando non mi sono imbattuto in un paper scientifico, pubblicato su Scientific Reports (qui) lo scorso 17 luglio (quindi quasi venti giorni dopo il comunicato dell'ISS, datato 26 giugno).

Finalmente uno studio con i risultati di un esperimento condotto proprio sulle zanzare, con lo scopo di dimostrare un eventuale capacità di queste ultime di trasmettere il virus.

Ma non finisce qui.

Nello studio non c'era solo scritto che le zanzare non trasmettono il virus, ovvero la stessa informazione fornita già da ISS, Ministero della Salute e OMS, ma ho trovato anche un'altra informazione, che ho reputato molto pertinente e interessante.

Gli studi condotti, in passato, sulla SARS e sulla MERS - le due precedenti epidemie da coronavirus registrate negli ultimi vent'anni - hanno dimostrato che il virus non si trasmette attraverso il sangue.

Essendo il nuovo coronavirus, ovvero il SARS-CoV-2, molto simile a quello della SARS (come suggeriscono i nomi "SARS-CoV" e "SARS-CoV-2"), è probabile che si comporti allo stesso modo (eventualità, tra l'altro, già dimostrata da diversi studi compiuti negli ultimi mesi).

Insomma, se mi fossi accontentato delle prime due fonti, per quanto autorevoli e attendibili, avrei prodotto un contenuto meno esauriente e completo.

Invece, ho approfondito, anche se questo mi ha costretto a leggere un contenuto più complesso e ostico e a lavorare di più.

Silvia Bonasegale Camnasio

Medico Veterinario ⭐️Strategie di comunicazione on- offline per veterinari e mondo pet

5 anni

Eh si, ne so qualcosa...è complesso anche per chi deve scrivere. La ricerca della fonte autorevole non è scontata anche se vai su siti molto importanti... Anche gli studi debbono essere valutati con senso critico e, a volte si da davvero fatica.... è un mondo complicato questo. Grazie Francesco Ambrosino, bel contenuto!

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