“La reputazione è ciò che dicono di te quando esci dalla call”

“La reputazione è ciò che dicono di te quando esci dalla call”

(Ovvero: come non rovinarsi la carriera in 3 click e un post su LinkedIn)

C’era una volta l’identità professionale. La costruivi con anni di lavoro, un biglietto da visita elegante e qualche raccomandazione sincera. Oggi invece, il biglietto da visita è il tuo profilo LinkedIn (aggiornato una volta all’anno, magari il giorno del tuo compleanno), e le raccomandazioni… le scrivi tu, nel tuo post autocelebrativo in terza persona, con tanto di “grazie al team meraviglioso che mi ha supportato”. Spoiler: il team spesso non ti sopporta.

Eppure, nel grande mare del digitale, la tua reputazione è diventata il vero oro. E non lo dico io, lo dice Jeff Bezos (sì, proprio lui, quello con il razzo):

“La tua reputazione è ciò che le persone dicono di te quando esci dalla stanza.”

E siccome oggi la “stanza” è spesso una chat su WhatsApp o un gruppo privato su Slack, il rischio è che qualcuno stia parlando di te mentre tu stai postando un selfie con l’hashtag #Leadership.

Cos'è davvero il Personal Branding? No, non è mettersi la cravatta per farsi il selfie del lunedì. È molto di più. È l’arte sottile (e faticosa) di comunicare chi sei, prima ancora che gli altri decidano chi credono tu sia. È costruire coerenza tra ciò che fai, ciò che dici e – soprattutto – ciò che gli altri percepiscono.

E se pensi che basti un logo, una palette colori e una bio scritta da ChatGPT (ops!) per costruire un personal brand… be’, ripensaci. Perché il personal branding non si fa per piacere a tutti. Si fa per attirare quelli giusti. Quelli che ti scelgono non nonostante come sei, ma proprio perché sei così.

Perché la reputazione è una questione di scelte piccole, Ti sei mai chiesto perché qualcuno ti ha tolto il like, non ti ha più chiamato per una consulenza, o ha “visualizzato e mai risposto”? Forse è colpa di quella battuta infelice. O di quella mail scritta di fretta, con il tono passivo-aggressivo tipico del lunedì mattina. O di quel post su LinkedIn in cui hai scritto “buongiornissimo” con l’emoji del sole. Ecco, a volte basta poco per erodere una reputazione costruita in anni.

La verità? Il personal branding è come lavarsi i denti. Non lo fai una volta al mese. Lo fai ogni giorno. Con costanza, umiltà e un po’ di ironia. Perché, se ti prendi troppo sul serio, sei fregato. Nessuno si fida di chi sembra un volantino motivazionale ambulante. La gente si fida di chi è vero. Di chi sa ridere di sé, di chi chiede scusa quando sbaglia, di chi non ti vende la luna ma ti ascolta quando piove.

Reputazione = Relazione + Tempo + Coerenza Non c'è scorciatoia. E no, nemmeno un corso da 997€ con la scritta “ULTIMI 3 POSTI!” potrà dartela. La reputazione si costruisce quando non hai bisogno di vendere nulla. Quando commenti un post per il piacere di farlo. Quando ti ricordi il compleanno di un collega senza che ti avvisi Facebook. Quando rispondi anche se non hai nulla da guadagnare.

E se ti dicessi che il miglior personal branding è la gentilezza? Sì, quella roba demodé che però, nel mondo del business 4.0, fa la differenza. Perché, alla fine, la reputazione è come un’eco: restituisce quello che lanci nel mondo. Se spari ego, torna silenzio. Se semini valore, torneranno persone. Le persone giuste.

Non sei un brand, sei una persona. E proprio per questo, il tuo valore è irripetibile. Non serve gridare per farsi notare, basta essere riconoscibili, autentici, imperfetti. E se un giorno ti troverai a pensare “ma a che serve tutto questo personal branding?”, ricordati di Jeff Bezos. Lui ci ha messo un razzo nello spazio (ecco questa forse potevo evitarla... ma Katy Perry è andata davvero nello spazio??😁❤️) Tu magari ci metti un post fatto bene. Ma, in fondo, il principio è lo stesso: lasciare una scia.

Se ti va, comincia oggi. Magari… senza hashtag. Ma chi è quello della foto??


Antonio F.

Data-Driven Marketing | Digital Marketing | verifica finanziaria e reputazionale stakeholder | Recupero Crediti

4 mesi

Mi piace, Enrico

Tiziana Galli

Consulente senior presso Apricot Studio srl

4 mesi

Interessante. Chi ti ascolta quando piove.

Michele Renna

Head of International Trade Finance Sales Manager | Esperto di strumenti di pagamento internazionali | TEDx speaker 🎙️| Inventore di giochi da tavolo 🎲 | Mental Coach 🧠

4 mesi

Post da salvare e da rileggere di tanto in tanto 👏🏻👏🏻👏🏻

Luciana Redaelli

socio co-fondatore e amministratore presso Q-print srl società benefit

4 mesi

Grazie Enrico, “centri” come al solito! 😉 La Reputazione è il giusto mix di Relazione, Tempo, Coerenza e Gentilezza! E soprattutto la reputazione si costruisce quando non hai bisogno di vendere nulla! E il tempo ha sempre la capacità di rendere evidente quello che siamo realmente!

Federica Di Mario

Skin and Hair specialist , agenzia C2C per Pierre Fabre

4 mesi

Molto istruttivo.. l ho ricondiviso sulla mia pagina 😜

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