Quesiti

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GC-008 || Il codice di classificazione D, relativo ad esplosivi desensibilizzati, è associato a:

  1. Materie della classe 1
  2. Materie della classe 3
  3. Materie della classe 4.1

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GC-009 || Cosa sono i codici di classificazione?

  1. Elementi identificativi del pericolo delle varie materie, presenti in tutte le classi RID/ADR/ADN
  2. Elementi identificativi del pericolo, specifici per ogni classe RID/ADR/ADN
  3. Sequenze numeriche progressive per la classificazione delle miscele

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GC-011 || Una miscela acquosa contenente, pentanoli e sorbitolo è identificata come:

  1. Alcoli, n.a.s.
  2. Liquido infiammabile, n.a.s.
  3. Pentanoli

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GC-012 || Una materia classificata liquido infiammabile e tossico, n.a.s. è:

  1. Una materia con lo stesso livello di pericolosità sia come infiammabile sia come tossica
  2. Una materia di cui non si sa se il pericolo principale sia quello dell'infiammabilità o della tossicità
  3. Una materia pericolosa appartenente ad una rubrica collettiva

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GC-013 || Un chetone liquido, infiammabile, non avente altre caratteristiche di pericolosità, non nominativamente elencato nella Tabella A del capitolo 3.2, deve essere assegnato alla rubrica:

  1. Chetoni liquidi n.a.s., se il suo gruppo di imballaggio è I
  2. Chetoni liquidi n.a.s., se il suo gruppo di imballaggio è II
  3. Liquido infiammabile n.a.s., se il suo gruppo di imballaggio è II


Commenti

Nell’ultima newsletter è stato già specificato che le domande di tipo GC hanno per oggetto la fase di classificazione di una merce pericolosa, nelle premesse, invece, sono state fornite alcune indicazioni utili a comprendere lo scopo della classificazione che, attraverso le prossime domande, andremo ad esaminare più nel dettaglio

Nel caso l’avessi persa la trovi a questo link https://www.linkedin.com/pulse/classificazione-di-merci-pericolose-giovanni-adamo-mmjjf ed è consigliabile rivederla dato che, alcune delle considerazioni sono alla base delle prossime risposte

Nel gruppo di domande selezionate, per questo articolo, è possibile una prima suddivisione dei quiz in base al tipo di informazioni richiesto: i quesiti GC-008 e GC-009 ruotano intorno al concetto di codice di classificazione; la GC-012 è di natura concettuale; i due quesiti restanti (GC-011 e GC013) si propongono invece come un breve esercizio di classificazione

 GC-008 e GC-009

Partiamo dall’assunto che non esiste una vera e propria definizione di codice di classificazione, per cui, quella che segue è una descrizione funzionale mirante a descriverne i requisiti principali

Possiamo definire il codice di classificazione: un codice alfanumerico rappresentativo della natura del pericolo di una materia (merce o rifiuto che sia) e delle sue caratteristiche chimico-fisiche, osservate dal punto di vista del trasporto

Per la classe 2 (inerente ai gas) il codice 2F (vedasi la sezione 2.2.2.1) individua:

  • 2 = gas liquefatto ovvero un gas che, quando è imballato sotto pressione per il trasporto, è parzialmente liquido a temperature superiori a -50°C
  • F = infiammabile ovvero gas suscettibili di produrre un incendio quando sono in miscela uguale o inferiore al 13% (volume) in aria, oppure che hanno un campo d’infiammabilità con l’aria di almeno 12 punti percentuali qualunque sia il loro limite inferiore d’infiammabilità

Ma codice di classificazione lo sono anche M5 ed M11, associati alle materie di classe 9, che descrivono, rispettivamente:

  • M5 = Dispositivi (o mezzi) di salvataggio
  • M11 = Altre materie ed oggetti che presentano un pericolo durante il trasporto ma che non corrispondono alle definizioni di nessun’altra classe

Due ulteriori fondamentali precisazioni sono le seguenti:

  1. Il codice di classificazione NON è attribuito a tutte le classi, ne sono privi, infatti, le materie radioattive appartenenti alla classe 7
  2. Il significato associato alla parte alfabetica rimane immutato quando utilizzato in classi diverse

In altre parole, la lettera F è sempre utilizzata per rappresentare un pericolo di infiammabilità a prescindere dalla classe di pericolo

  • 2F, è un gas infiammabile
  • F1 per la classe 3 definisce liquidi infiammabili aventi un punto d’infiammabilità inferiore o uguale a 60°C
  • F1 per la classe 4.1 definisce i solidi infiammabili di natura organica

Con queste premesse sarà semplice, adesso, trovare una risposta alle due domande proposte

Partendo dalla GC-009 rileviamo, agevolmente, che tutte e tre le risposte fornite sono errate ed infatti, per quanto già espresso sopra:

  1. Non sono presenti in tutte le classi (abbiamo citato la classe 7)
  2. Non sono specifici per ogni classe (vedasi il riferimento alla lettera F)
  3. Non si tratta di sequenze progressive
  4. Non fanno riferimento alle miscele, essendo associate anche agli oggetti

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Più operativa è la domanda GC-008 per rispondere alla quale è necessario andare a consultare i codici di classificazione riportati in ogni classe

Per le classi 3 (rif. 2.2.3.1.2) e 4.1 (rif. 2.2.41.1.2) rileviamo che la lettera D individua esplosivi (liquidi o solidi) desensibilizzati

Utile precisazione è che per la classe 1 il codice di classificazione è costruito in maniera differente, essendo una combinazione di divisione (parte numerica) e gruppo di compatibilità (parte alfabetica)

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 Tuttavia, molto banalmente, alla sezione 2.2.1.1.6 rileviamo che la lettera D descrive, ad esempio, una materia esplosiva secondaria o polvere nera

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GC-012

La risoluzione di questa domanda è fondata su due differenti chiavi di lettura (una parte delle quali, rammento, è stata già descritta in questo articolo https://www.linkedin.com/pulse/classificazione-di-merci-pericolose-giovanni-adamo-mmjjf)

Le prime due risposte fanno riferimento al concetto di preponderanza (tabella 2.1.3.10), del pericolo; la terza si basa sulla definizione di rubrica (sezione 2.1.1.2)

La prime due risposte sono concettuali, pertanto immediate: per il principio di preponderanza non è vero che hanno lo stesso pericolo, altresì errato è che non sia possibile individuare il pericolo principale

Trattandosi di liquido infiammabile e tossico è automatico associare questa sostanza alla classe 3 (liquidi infiammabili) seppure con rischio sussidiario di tossicità

Vi lascio come esercizio l’individuazione del numero ONU più pertinente

La terza, come già indicato, si risolve mediante la consultazione della sezione 2.1.1.2

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GC-011e GC-013

Le domande 11 e 13 sono invece dei piccoli esercizi a cui è necessario prestare la dovuta attenzione poiché possono rivelarsi particolarmente insidiose, soprattutto nel contesto dell’esame, in cui avete a disposizione unicamente i volumi ADR o RID

Per risolvere la GC-011 bisogna partire dalla identificazione delle tre componenti che troviamo in miscela:

  1. Acqua
  2. Pentanoli
  3. Sorbitolo

Lo scopo è di capire quali sono le rispettive caratteristiche di pericolo e sulla base di queste, mediante la tabella 2.1.3.10 (o più in generale il processo descritto alla sezione 2.1.3), capire se le soluzioni proposte sono corrette o meno

Escludendo, per ovvietà, l’acqua, l’attenzione deve essere portata ai Pentanoli ed al Sorbitolo

Dalla tabella B (ordinamento alfabetico delle merci pericolose) rileviamo che i pentanoli sono materie di classe 3 individuate dal numero ONU 1105

Con lo stesso metodo, rileviamo che il sorbitolo NON è riportato nella lista alfabetica il che apre lo spazio a due considerazioni, necessarie per arrivare alla soluzione del quesito

La prima è valutare se questa materia sia riportata sotto forma di un sinonimo chimicamente più corretto o semplicemente più diffuso (un esempio è quello dell’anidride carbonica, nota anche come biossido di carbonio o diossido di carbonio)

Esclusa questa opzione, ai soli fini di questa domanda, si può ritenere che la sostanza sia da considerarsi NON pericolosa e quindi ininfluente ai fini della classificazione, ed infatti il sorbitolo è uno zucchero presente nella frutta

Completate queste valutazioni, resta da decidere quale rubrica utilizzare per la classificazione di questa miscela, rammentando di doversi attenere al principio di gerarchia delle rubriche, come definito alla sezione 2.1.2.5

In ogni caso, si deve scegliere, secondo la gerarchia indicata nel 2.1.1.2 dalle lettere B, C e D, la rubrica collettiva più specifica corrispondente alle proprietà della materia o dell’oggetto. Se la materia o l’oggetto non possono essere classificati sotto le rubriche di tipo B o C secondo 2.1.1.2, allora e allora soltanto, essi devono essere classificati sotto una rubrica di tipo D.

Con queste considerazioni sarà facile individuare corretta la terza risposta e, automaticamente, errate le ulteriori due opzioni

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La chiave di lettura della domanda GC-013 è parzialmente contenuta nelle considerazioni esposte al quiz precedente, in merito al concetto di gerarchia delle rubriche

Sarà quindi semplice riconoscere falsa la terza risposta mentre la prima e la seconda potrebbero essere entrambe vere o false

Per arrivare al risultato bisogna anzitutto risalire alla rubrica dei chetoni. Dalla consultazione della lista alfabetica rileviamo che i chetoni liquidi n.a.s. sono individuati dal numero ONU 1224

Questo dato, tuttavia, non ci è sufficiente poiché manca l’informazione sul gruppo di imballaggio che possiamo acquisire solo dalla consultazione della tabella A (o lista numerica).

Da questa rileviamo che i chetoni possono essere solo di PG II oppure III ma non possono essere di PG I, con la conclusione di poter confermare falsa la prima risposta e vera la seconda

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