Quesiti
GC-008 || Il codice di classificazione D, relativo ad esplosivi desensibilizzati, è associato a:
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GC-009 || Cosa sono i codici di classificazione?
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GC-011 || Una miscela acquosa contenente, pentanoli e sorbitolo è identificata come:
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GC-012 || Una materia classificata liquido infiammabile e tossico, n.a.s. è:
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GC-013 || Un chetone liquido, infiammabile, non avente altre caratteristiche di pericolosità, non nominativamente elencato nella Tabella A del capitolo 3.2, deve essere assegnato alla rubrica:
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Nell’ultima newsletter è stato già specificato che le domande di tipo GC hanno per oggetto la fase di classificazione di una merce pericolosa, nelle premesse, invece, sono state fornite alcune indicazioni utili a comprendere lo scopo della classificazione che, attraverso le prossime domande, andremo ad esaminare più nel dettaglio
Nel caso l’avessi persa la trovi a questo link https://www.linkedin.com/pulse/classificazione-di-merci-pericolose-giovanni-adamo-mmjjf ed è consigliabile rivederla dato che, alcune delle considerazioni sono alla base delle prossime risposte
Nel gruppo di domande selezionate, per questo articolo, è possibile una prima suddivisione dei quiz in base al tipo di informazioni richiesto: i quesiti GC-008 e GC-009 ruotano intorno al concetto di codice di classificazione; la GC-012 è di natura concettuale; i due quesiti restanti (GC-011 e GC013) si propongono invece come un breve esercizio di classificazione
GC-008 e GC-009
Partiamo dall’assunto che non esiste una vera e propria definizione di codice di classificazione, per cui, quella che segue è una descrizione funzionale mirante a descriverne i requisiti principali
Possiamo definire il codice di classificazione: un codice alfanumerico rappresentativo della natura del pericolo di una materia (merce o rifiuto che sia) e delle sue caratteristiche chimico-fisiche, osservate dal punto di vista del trasporto
Per la classe 2 (inerente ai gas) il codice 2F (vedasi la sezione 2.2.2.1) individua:
Ma codice di classificazione lo sono anche M5 ed M11, associati alle materie di classe 9, che descrivono, rispettivamente:
Due ulteriori fondamentali precisazioni sono le seguenti:
In altre parole, la lettera F è sempre utilizzata per rappresentare un pericolo di infiammabilità a prescindere dalla classe di pericolo
Con queste premesse sarà semplice, adesso, trovare una risposta alle due domande proposte
Partendo dalla GC-009 rileviamo, agevolmente, che tutte e tre le risposte fornite sono errate ed infatti, per quanto già espresso sopra:
Più operativa è la domanda GC-008 per rispondere alla quale è necessario andare a consultare i codici di classificazione riportati in ogni classe
Per le classi 3 (rif. 2.2.3.1.2) e 4.1 (rif. 2.2.41.1.2) rileviamo che la lettera D individua esplosivi (liquidi o solidi) desensibilizzati
Utile precisazione è che per la classe 1 il codice di classificazione è costruito in maniera differente, essendo una combinazione di divisione (parte numerica) e gruppo di compatibilità (parte alfabetica)
Tuttavia, molto banalmente, alla sezione 2.2.1.1.6 rileviamo che la lettera D descrive, ad esempio, una materia esplosiva secondaria o polvere nera
GC-012
La risoluzione di questa domanda è fondata su due differenti chiavi di lettura (una parte delle quali, rammento, è stata già descritta in questo articolo https://www.linkedin.com/pulse/classificazione-di-merci-pericolose-giovanni-adamo-mmjjf)
Le prime due risposte fanno riferimento al concetto di preponderanza (tabella 2.1.3.10), del pericolo; la terza si basa sulla definizione di rubrica (sezione 2.1.1.2)
La prime due risposte sono concettuali, pertanto immediate: per il principio di preponderanza non è vero che hanno lo stesso pericolo, altresì errato è che non sia possibile individuare il pericolo principale
Trattandosi di liquido infiammabile e tossico è automatico associare questa sostanza alla classe 3 (liquidi infiammabili) seppure con rischio sussidiario di tossicità
Vi lascio come esercizio l’individuazione del numero ONU più pertinente
La terza, come già indicato, si risolve mediante la consultazione della sezione 2.1.1.2
GC-011e GC-013
Le domande 11 e 13 sono invece dei piccoli esercizi a cui è necessario prestare la dovuta attenzione poiché possono rivelarsi particolarmente insidiose, soprattutto nel contesto dell’esame, in cui avete a disposizione unicamente i volumi ADR o RID
Per risolvere la GC-011 bisogna partire dalla identificazione delle tre componenti che troviamo in miscela:
Lo scopo è di capire quali sono le rispettive caratteristiche di pericolo e sulla base di queste, mediante la tabella 2.1.3.10 (o più in generale il processo descritto alla sezione 2.1.3), capire se le soluzioni proposte sono corrette o meno
Escludendo, per ovvietà, l’acqua, l’attenzione deve essere portata ai Pentanoli ed al Sorbitolo
Dalla tabella B (ordinamento alfabetico delle merci pericolose) rileviamo che i pentanoli sono materie di classe 3 individuate dal numero ONU 1105
Con lo stesso metodo, rileviamo che il sorbitolo NON è riportato nella lista alfabetica il che apre lo spazio a due considerazioni, necessarie per arrivare alla soluzione del quesito
La prima è valutare se questa materia sia riportata sotto forma di un sinonimo chimicamente più corretto o semplicemente più diffuso (un esempio è quello dell’anidride carbonica, nota anche come biossido di carbonio o diossido di carbonio)
Esclusa questa opzione, ai soli fini di questa domanda, si può ritenere che la sostanza sia da considerarsi NON pericolosa e quindi ininfluente ai fini della classificazione, ed infatti il sorbitolo è uno zucchero presente nella frutta
Completate queste valutazioni, resta da decidere quale rubrica utilizzare per la classificazione di questa miscela, rammentando di doversi attenere al principio di gerarchia delle rubriche, come definito alla sezione 2.1.2.5
In ogni caso, si deve scegliere, secondo la gerarchia indicata nel 2.1.1.2 dalle lettere B, C e D, la rubrica collettiva più specifica corrispondente alle proprietà della materia o dell’oggetto. Se la materia o l’oggetto non possono essere classificati sotto le rubriche di tipo B o C secondo 2.1.1.2, allora e allora soltanto, essi devono essere classificati sotto una rubrica di tipo D.
Con queste considerazioni sarà facile individuare corretta la terza risposta e, automaticamente, errate le ulteriori due opzioni
La chiave di lettura della domanda GC-013 è parzialmente contenuta nelle considerazioni esposte al quiz precedente, in merito al concetto di gerarchia delle rubriche
Sarà quindi semplice riconoscere falsa la terza risposta mentre la prima e la seconda potrebbero essere entrambe vere o false
Per arrivare al risultato bisogna anzitutto risalire alla rubrica dei chetoni. Dalla consultazione della lista alfabetica rileviamo che i chetoni liquidi n.a.s. sono individuati dal numero ONU 1224
Questo dato, tuttavia, non ci è sufficiente poiché manca l’informazione sul gruppo di imballaggio che possiamo acquisire solo dalla consultazione della tabella A (o lista numerica).
Da questa rileviamo che i chetoni possono essere solo di PG II oppure III ma non possono essere di PG I, con la conclusione di poter confermare falsa la prima risposta e vera la seconda