Su come una boa diventa il bersaglio
Allenare la consapevolezza grazie ad una boa
La vedo: è lontana abbastanza da apparire come un punto arancione nel blu profondo.
La punto: faccio un respiro profondo, annuso l’aria, un breve check up del corpo: che dici, te la senti?
La luna piena ha terminato il suo effetto sulla marea ed il mare è un liquido invitante dal quale sale profumo di salsedine. Saraghi piccoli, medi, grandi fanno balenare l’anello nero che hanno al termine della coda. Cosa aspetti a tuffarti? Sembrano dire. Il bagnino è distratto, pareggia la sabbia: il momento è buono.
Okay si va!
Qualche colpo di gambe per saggiare temperatura e forma fisica; ci siamo.
Sguardo fisso come un segugio che insegue la preda: da questo momento siamo solo io e lei.
Accordo il respiro al movimento degli arti: il ritmo è fondamentale.
Mai forzare, mai accelerare, ma un movimento costante, inesorabile in avanti.
Mi arrivano voci: il cane di nome Lara non ne vuole sapere di uscire dall’acqua e l’umano che l’accompagna si sgola:” vieni fuori, andiamo!”
Per gioco, Lara mi starà seguendo?
Non mi giro, perderei il ritmo e il contatto visivo con il mio bersaglio e sarebbe un errore.
Lascio andare il pensiero di Lara che potrebbe starmi dietro.
Ogni tanto allargo lo sguardo, senza perdere l’obiettivo, è importante capire cosa c’è attorno: se ci sono ostacoli da evitare, se è necessario attuare micro aggiustamenti alla rotta.
Sono a metà percorso.
Il mare cambia: è più blu e sembra diversa anche la sua consistenza. Tutto è silenzio a parte il rumore cadenzato del corpo che scivola in avanti. Ascolto l’unico suono e per un istante mi sgomento.
È talmente profondo che inizio a pensare a cosa potrebbe esserci lì, in fondo: e allora arriva la paura di quello che non conosci, di quello che non vedi, del nuovo.
Mi distraggo ed ecco altri pensieri e per un attimo perdo il focus, ma so che se non resto concentrata sul respiro, sulla percezione dei sensi e lascio vagare la mente a caso, il corpo si irrigidisce mi stanco o – peggio – potrebbero arrivare i crampi.
Ed allora mi fermo: riprendo a respirare con calma e ritmo, ritrovo il centro, ripunto gli occhi su quello che oramai non è più una macchia arancione ma si staglia netta: la boa, il mio bersaglio.
Per gli ultimi metri, osservo l’impazienza apparire e dissolversi nel mare, infine le ultime bracciate. Eccola di fronte: le giro attorno, mi aggrappo, assaporo il piacere di essere lì in mezzo al nulla con il cielo sopra, e davanti la distesa colorata di ombrelloni che, da qui sono diventati macchie multicolori.
Il punto di osservazione fa cambiare percezione, plasma i pensieri, modifica le azioni.
La tentazione di restare, irrazionale d’accordo, mi sfiora.
Il ritorno è uguale all’andata: ritmo cadenzato, attenzione al respiro, occhi puntati alla spiaggia, e piano piano le forme indistinte riprendono i tratti di una donna che è appena arrivata, di due bambini che si tuffano urlando, di Lara che vuole tornare in acqua.
Riprendo contatto con la realtà. Qualche centinaio di metri e pochi minuti sono bastati a farmi fare un’immersione nelle mio mare interiore. Emergo arricchita del bene più raro e prezioso che possiamo cercare e trovare: la consapevolezza di essere.
Sono Maris Vozza e della consapevolezza di sé ne ho fatto una ragione di vita e una professione. In questa newsletter mensile approfondisco temi che riguardano la conoscenza di sé e l’evoluzione spirituale.
Se hai domande e argomenti che ti piacerebbe conoscere in particolare scrivimi nei commenti o in privato, e ti condividerò quello che so, che ho sperimentato.
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3 settimaneLeggo più tardi
Racconto di come la scrittura può cambiare la vita.
3 settimaneBello, Maris. Grazie. Non l'avevo ancora letto. Per me inedito. Sei stata pochi minuti alla boa. Alla partenza immaginavo rimanessi molto più a lungo. Ma sono comunque sufficienti. Il contenitore di percezione che portiamo con noi, si colma in un istante, indipendentemente dal tempo in cui stiamo alla boa.
Coach & Mindfulness Counselor - Filosofia e Psicologia Buddhista
3 settimane"Mi fermo riprendo, a respirare, ritrovo il centro" Il processo perfetto da mettere in atto per superare gli ostacoli che incontriamo quando vogliamo raggiungere la nostra boa ..