World Cancer Day 2020, oltre i tabù

Oggi, 4 febbraio, è il #worldcancerday.

Per me, è il giorno della gratitudine nei confronti di tutti coloro che mi hanno aiutato a ricominciare.

Da un punto di vista professionale, è stato fondamentale incontrare persone che mi hanno dato una possibilità senza chiedermi conto delle mie cicatrici e incoraggiandomi con il loro supporto ogni volta in cui la paura dei controlli mi distraeva dalle incombenze lavorative quotidiane.

I primi colloqui della mia vita dopo il cancro furono con tre persone che voglio pubblicamente citare perché è giusto essere riconoscenti: Davide Bertagnon, Mariasveva Dagnino ed Elisabetta Bianchi. Mi ricordo che allora mi chiesi se era il caso di coprirmi le braccia con una giacca lunga e il collo con dei foulard per la paura di fallire a causa del mio aspetto, ma alla fine mi convinsi che non avrei voluto lavorare in un posto in cui i segni dell'aver attraversato una simile difficoltà venissero inquadrati come un problema. La neutralità e la professionalità con cui vennero gestiti i colloqui furono per me uno stimolo ad andare avanti e anche il simbolo che la mia vita professionale stava finalmente prendendo il volo di nuovo.

Quest'anno voglio dare voce alla campagna lanciata dalla Union for International Cancer Control (UICC), che ci sfida a lanciare un messaggio forte completando la frase "I AM AND I WILL". Ci ho pensato su in questi giorni e ho scelto di completare così:

I AM a professional AND I WILL take action to inspire!

Perché INSPIRE? Perché con la mia testimonianza voglio ispirare da una parte chi si sta riaffacciando alla vita lavorativa dopo il cancro a non mollare mai, a superare le proprie paure e a riproporsi sul mercato forti della propria storia; dall’altra voglio ispirare chi tra i miei collegamenti si occupa di selezione del personale a non fermarsi alle apparenze e a dare una possibilità a chi sta affrontando o da poco ha affrontato sulla propria pelle la malattia e la guarigione. Fatelo non perché “siamo guerrieri” o altre immagini che ci vengono spesso appiccicate, ma perché il più delle volte saremo persone che avranno sviluppato una particolare attitudine a rimettere tutto in prospettiva, o per dirla all’inglese, saremo tra coloro che guarderanno la bigger picture, trovando la forza di affrontare con il sorriso gli ostacoli della gestione ordinaria.

Invito quindi tutti i miei contatti a condividere la campagna #IAMANDIWILL: oggi possiamo essere tutti eroi e agire per sconfiggere, se non il cancro, i tabù (anche professionali) che il cancro porta con sé.