Il documento discute i referendum n. 1 e 2 del 2011 sulla privatizzazione del servizio idrico integrato in Italia, chiedendo agli elettori se vogliono abolire le norme recenti che promuovono la gestione privata dell'acqua. Le normative attuali richiedono l'affidamento dei servizi tramite gare pubbliche e consentono di considerare la remunerazione del capitale investito, che è oggetto di controversia tra chi la sostiene per attrarre investimenti e chi la considera inaccettabile per un bene comune. Il referendum prevede che il risultato sia valido solo se si supera il quorum del 50%+1 degli elettori.