LA TERAPIA RADIOMETABOLICA DEL NODULO  Dott. Giovanni Argirò U.O.C.Medicina Nucleare Osp. S. Eugenio ASL Roma C
RADIOIODIO La terapia medico nucleare con 131 I è una inattivazione funzionale delle aree tiroidee iperfunzionanti Lo 131 I (8.02gg di emivita fisica) emette radiazioni gamma con picco principale a 364 keV utili in fase diagnostica (Captazione e Scintigrafia) e radiazioni beta con picco massimo a 606 keV atte a irradiare il tessuto bersaglio cedendo la maggior parte dell’energia nei 0.3-3 mm circostanti
RADIOIODIO Gli organi ed i tessuti che ricevono la maggior dose di radiazioni oltre alla tiroide sono la vescica, lo stomaco e l’intestino tenue L’emivita effettiva dello 131 è nel soggetto normale di circa 7.2 gg mentre negli ipertiroidei di circa 5.5 gg  E’ utilizzato nel 70% dei pazienti affetti da GTD negli Usa, nel 30 % dei pazienti in Italia ed Europa e nel 20 % dei pazienti in Giappone Negli ultimi anni il suo utilizzo è stato esteso anche al GM normofunzionante
INDICAZIONI Recidive dopo terapia farmacologica GTD-GTM Gozzo di dimensioni limitate GTN o GTM inibente Intolleranza ai tireostatici Scarsa compliance del paziente Rischio operatorio
GIUSTIFICAZIONE   Ai sensi dell’art.3,D.Lvo 187/2000 è necessaria una giustificazione generale della pratica (consesso scientifico, istituzioni, associazioni) e una giustificazione per la singola esposizione (medico nucleare) Consenso scritto ed informato alla procedura terapeutica Istruzione al paziente sulle norme radioprotezionistiche
OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO Lo specialista medico nucleare deve programmare individualmente l’esposizione dei volumi bersaglio tenendo conto che le dosi a volumi e tessuti non bersaglio devono essere le più basse ragionevolmente ottenibili e compatibili con il fine radioterapeutico perseguito con l’esposizione (art.4,comma 2 D.Lvo 187/00) Il medico specialista deve avvalersi nella procedura di un esperto in fisica medica (art.6 comma 3 D.Lvo 185/00)
NORMATIVA Il trattamento con radioiodio può essere eseguito in regime ambulatoriale purchè l’attività somministrata non superi 600 MBq (16,2mCi) e ciò non comporti il superamento dei limiti e dei vincoli di dose per la popolazione e per i familiari Devono essere date le necessarie istruzioni al paziente accertandosi che le stesse possano essere rispettate e che in tale maniera non vengano superati i vincoli di dose (popolazione e familiari art.1, comma 3 e art. 4 comma 8 e All.I, parte II, comma 8, D.Lvo 185/00)
NORMATIVA Il prescrivente e lo specialista al momento del trattamento devono effettuare un’accurata anamnesi ed indagare se la donna è in stato di gravidanza o allatta al seno Le pazienti in età fertile devono essere adeguatamente informate sui rischi che la terapia con 131 I comporterebbe per una gravidanza in atto E’ consigliabile la determinazione della   -hcg E opportuno consigliare alla paziente in età fertile di evitare gravidanze per almeno 4 mesi Per quanto riguarda i soggetti maschili poiché gli spermatozoi potrebbero essere danneggiati è prudente sconsigliare il concepimento nei 4 mesi successivi al trattamento
 
 
VALUTAZIONE DEL PAZIENTE Visita medica pre-trattamento  (anamnesi, esame obiettivo) FT3, FT4, TSH, Captazione e Scintigrafia  tiroidea  (131 I-99mTc-123 I)  β hcg Ecocolordoppler tiroideo  (volume ghiandolare e/o dei noduli – noduli sospetti eventuale FNA)
SOSPENSIONE DI FARMACI E PRODOTTI CONTENENTI IODIO Farmaco o prodotto Multivitaminici (iodio) Espettoranti, lugol, alghe marine, prodotti per dimagrire, lavande vaginali, dentifrici, tinture per capelli, creme anti-cellulite Tintura di iodio m.d.c. idrosolubili m.d.c. liposolubili Amiodarone  Tempo di sospensione 7 giorni 3-4 settimane 3-4 settimane Alcuni mesi 3-6 mesi o più 6 mesi o più
PRE-TRATTAMENTO Preparazione farmacologica: il paz. deve essere preferibilmente in eutiroidismo con sospensione dei tireostatici (metimazolo o propiltiuracile)  5-7 gg. prima Nei casi di GTN o GTM non completamente inibenti, se le condizioni cardiologiche lo permettono, è utile un pretrattamento con Ti-tre (1mcg/Kg al dì X 10 gg.) per non irradiare il tessuto tiroideo sano
MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE Per os. in forma di capsule o soluzione liquida Per ev. indicata in pazienti con vomito o non collaboranti Digiuno per 4-6 ore precedenti la somministrazione e per 3 ore successive
DOSE 131 I   Il calcolo della dose di 131 I da somministrare può essere fatta attraverso diversi metodi: Metodo dosimetrico : la dose deve erogare alla ghiandola tiroide 80-100 Gy in caso di GTD,150-200 Gy in caso di GTD con oftalmopatia,150-300 Gy in caso di GTM o raggiungere una concentrazione di attività nella tiroide di  5-10 MBq/gr di tessuto Dose fissa : compromesso tra dimensioni iodofissazione e severità dell’ipertiroidismo (370-550 MBq)
DOSIMETRIA 131 I q x p D = U q è la quantità di 131 I che si intende raggiungere per grammo di tessuto p è il peso della ghiandola (ecografia, scintigrafia, TC, palpazione) U è la % di CT alla 24 h
CONTROINDICAZIONI Gravidanza (assoluta) Allattamento (assoluta)  Gozzo Iperfunzionante voluminoso  Insufficiente captazione (Interferenza farmaci, tiroidite sub-acuta) Rapido turnover intratiroideo dello 131 I Età < 18 anni (relativa, praticabile in casi selezionati, valutazione rischio/beneficio)
COMPLICANZE  Esacerbazione di ipertiroidismo: raro o nullo se il paziente è ben preparato Tiroidite post-attinica, con estremamente raro deficit cordale da edema perineurale
RISULTATI E CASISTICA PERSONALE Nel periodo gennaio 1996-gennaio 2006 sono stati trattati 1030 pazienti: 860 femmine e 170 maschi di età compresa fra i 25-87 anni 414 GTN 264 GTM 352 GTD
TERAPIA 131 I  FOLLOW-UP 24 MESI   (CASISTICA PERSONALE)
RISULTATI 131 I GTN Riduzioni dimensioni  Nygaard B,Hegedus L et.all Clin Endocrinol 50:197-202-1999 35%-45% a 2 anni Incidenza ipotiroidismo Ceccareli C,Benicivelli W  et all Clin Endocrinol 62:331-335-2005 7.6.% a 1 anno 28% a 5 anni 46%a 10 anni 60% a 20 anni
RISULTATI 131 I GTM Dimensioni ridotte Bonnema SJ, Berttelsen H,et all J Clin Endocrinol Metab 84:3636-3641-1999   30%-50% Incidenza ipotiroidismo Holm LE, Lundell G, et all J Nucl.Med 23:103-107-1982 3% dopo 1 anno 64% dopo 24 anni
FOLLOW-UP FT3 FT4 TSH dopo 40gg., 3 mesi, 6 mesi e poi ogni 8-12 mesi solo TSH Nei paz. con GTN e GTM a distanza di 6 mesi è utile l’esecuzione di una scintigrafia per evidenziare la ripresa funzionale del tessuto extranodulare In caso di persistenza dell’ipertiroidismo è indicato un trattamento tireostatico per 3-4 mesi. Se dopo 6-12 mesi non vi è stata risoluzione si rende necessario un secondo trattamento
 
Pre-terapia 131I Dimensioni 4 cm Post-terapia  Dimensioni 2,5 cm
 
 
CONCLUSIONI Il trattamento medico nucleare è di facile esecuzione, di costo limitato, l’allontanamento del paziente dalla vita sociale e dall’attività lavorativa è minimo, non viene richiesta una sua particolare collaborazione Il rischio di ipotiroidismo voluto e comunque accettato non è più alto di quello di altri approcci terapeutici Il rischio di leucemia o di patologia neoplastica non è più alto rispetto a quello della popolazione in generale

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Agirò Giovanni. La terapia radiometabolica del nodulo. ASMaD 2011

  • 1. LA TERAPIA RADIOMETABOLICA DEL NODULO Dott. Giovanni Argirò U.O.C.Medicina Nucleare Osp. S. Eugenio ASL Roma C
  • 2. RADIOIODIO La terapia medico nucleare con 131 I è una inattivazione funzionale delle aree tiroidee iperfunzionanti Lo 131 I (8.02gg di emivita fisica) emette radiazioni gamma con picco principale a 364 keV utili in fase diagnostica (Captazione e Scintigrafia) e radiazioni beta con picco massimo a 606 keV atte a irradiare il tessuto bersaglio cedendo la maggior parte dell’energia nei 0.3-3 mm circostanti
  • 3. RADIOIODIO Gli organi ed i tessuti che ricevono la maggior dose di radiazioni oltre alla tiroide sono la vescica, lo stomaco e l’intestino tenue L’emivita effettiva dello 131 è nel soggetto normale di circa 7.2 gg mentre negli ipertiroidei di circa 5.5 gg E’ utilizzato nel 70% dei pazienti affetti da GTD negli Usa, nel 30 % dei pazienti in Italia ed Europa e nel 20 % dei pazienti in Giappone Negli ultimi anni il suo utilizzo è stato esteso anche al GM normofunzionante
  • 4. INDICAZIONI Recidive dopo terapia farmacologica GTD-GTM Gozzo di dimensioni limitate GTN o GTM inibente Intolleranza ai tireostatici Scarsa compliance del paziente Rischio operatorio
  • 5. GIUSTIFICAZIONE Ai sensi dell’art.3,D.Lvo 187/2000 è necessaria una giustificazione generale della pratica (consesso scientifico, istituzioni, associazioni) e una giustificazione per la singola esposizione (medico nucleare) Consenso scritto ed informato alla procedura terapeutica Istruzione al paziente sulle norme radioprotezionistiche
  • 6. OTTIMIZZAZIONE DEL TRATTAMENTO Lo specialista medico nucleare deve programmare individualmente l’esposizione dei volumi bersaglio tenendo conto che le dosi a volumi e tessuti non bersaglio devono essere le più basse ragionevolmente ottenibili e compatibili con il fine radioterapeutico perseguito con l’esposizione (art.4,comma 2 D.Lvo 187/00) Il medico specialista deve avvalersi nella procedura di un esperto in fisica medica (art.6 comma 3 D.Lvo 185/00)
  • 7. NORMATIVA Il trattamento con radioiodio può essere eseguito in regime ambulatoriale purchè l’attività somministrata non superi 600 MBq (16,2mCi) e ciò non comporti il superamento dei limiti e dei vincoli di dose per la popolazione e per i familiari Devono essere date le necessarie istruzioni al paziente accertandosi che le stesse possano essere rispettate e che in tale maniera non vengano superati i vincoli di dose (popolazione e familiari art.1, comma 3 e art. 4 comma 8 e All.I, parte II, comma 8, D.Lvo 185/00)
  • 8. NORMATIVA Il prescrivente e lo specialista al momento del trattamento devono effettuare un’accurata anamnesi ed indagare se la donna è in stato di gravidanza o allatta al seno Le pazienti in età fertile devono essere adeguatamente informate sui rischi che la terapia con 131 I comporterebbe per una gravidanza in atto E’ consigliabile la determinazione della  -hcg E opportuno consigliare alla paziente in età fertile di evitare gravidanze per almeno 4 mesi Per quanto riguarda i soggetti maschili poiché gli spermatozoi potrebbero essere danneggiati è prudente sconsigliare il concepimento nei 4 mesi successivi al trattamento
  • 9.  
  • 10.  
  • 11. VALUTAZIONE DEL PAZIENTE Visita medica pre-trattamento (anamnesi, esame obiettivo) FT3, FT4, TSH, Captazione e Scintigrafia tiroidea (131 I-99mTc-123 I) β hcg Ecocolordoppler tiroideo (volume ghiandolare e/o dei noduli – noduli sospetti eventuale FNA)
  • 12. SOSPENSIONE DI FARMACI E PRODOTTI CONTENENTI IODIO Farmaco o prodotto Multivitaminici (iodio) Espettoranti, lugol, alghe marine, prodotti per dimagrire, lavande vaginali, dentifrici, tinture per capelli, creme anti-cellulite Tintura di iodio m.d.c. idrosolubili m.d.c. liposolubili Amiodarone Tempo di sospensione 7 giorni 3-4 settimane 3-4 settimane Alcuni mesi 3-6 mesi o più 6 mesi o più
  • 13. PRE-TRATTAMENTO Preparazione farmacologica: il paz. deve essere preferibilmente in eutiroidismo con sospensione dei tireostatici (metimazolo o propiltiuracile) 5-7 gg. prima Nei casi di GTN o GTM non completamente inibenti, se le condizioni cardiologiche lo permettono, è utile un pretrattamento con Ti-tre (1mcg/Kg al dì X 10 gg.) per non irradiare il tessuto tiroideo sano
  • 14. MODALITÀ DI SOMMINISTRAZIONE Per os. in forma di capsule o soluzione liquida Per ev. indicata in pazienti con vomito o non collaboranti Digiuno per 4-6 ore precedenti la somministrazione e per 3 ore successive
  • 15. DOSE 131 I Il calcolo della dose di 131 I da somministrare può essere fatta attraverso diversi metodi: Metodo dosimetrico : la dose deve erogare alla ghiandola tiroide 80-100 Gy in caso di GTD,150-200 Gy in caso di GTD con oftalmopatia,150-300 Gy in caso di GTM o raggiungere una concentrazione di attività nella tiroide di 5-10 MBq/gr di tessuto Dose fissa : compromesso tra dimensioni iodofissazione e severità dell’ipertiroidismo (370-550 MBq)
  • 16. DOSIMETRIA 131 I q x p D = U q è la quantità di 131 I che si intende raggiungere per grammo di tessuto p è il peso della ghiandola (ecografia, scintigrafia, TC, palpazione) U è la % di CT alla 24 h
  • 17. CONTROINDICAZIONI Gravidanza (assoluta) Allattamento (assoluta) Gozzo Iperfunzionante voluminoso Insufficiente captazione (Interferenza farmaci, tiroidite sub-acuta) Rapido turnover intratiroideo dello 131 I Età < 18 anni (relativa, praticabile in casi selezionati, valutazione rischio/beneficio)
  • 18. COMPLICANZE Esacerbazione di ipertiroidismo: raro o nullo se il paziente è ben preparato Tiroidite post-attinica, con estremamente raro deficit cordale da edema perineurale
  • 19. RISULTATI E CASISTICA PERSONALE Nel periodo gennaio 1996-gennaio 2006 sono stati trattati 1030 pazienti: 860 femmine e 170 maschi di età compresa fra i 25-87 anni 414 GTN 264 GTM 352 GTD
  • 20. TERAPIA 131 I FOLLOW-UP 24 MESI (CASISTICA PERSONALE)
  • 21. RISULTATI 131 I GTN Riduzioni dimensioni Nygaard B,Hegedus L et.all Clin Endocrinol 50:197-202-1999 35%-45% a 2 anni Incidenza ipotiroidismo Ceccareli C,Benicivelli W et all Clin Endocrinol 62:331-335-2005 7.6.% a 1 anno 28% a 5 anni 46%a 10 anni 60% a 20 anni
  • 22. RISULTATI 131 I GTM Dimensioni ridotte Bonnema SJ, Berttelsen H,et all J Clin Endocrinol Metab 84:3636-3641-1999 30%-50% Incidenza ipotiroidismo Holm LE, Lundell G, et all J Nucl.Med 23:103-107-1982 3% dopo 1 anno 64% dopo 24 anni
  • 23. FOLLOW-UP FT3 FT4 TSH dopo 40gg., 3 mesi, 6 mesi e poi ogni 8-12 mesi solo TSH Nei paz. con GTN e GTM a distanza di 6 mesi è utile l’esecuzione di una scintigrafia per evidenziare la ripresa funzionale del tessuto extranodulare In caso di persistenza dell’ipertiroidismo è indicato un trattamento tireostatico per 3-4 mesi. Se dopo 6-12 mesi non vi è stata risoluzione si rende necessario un secondo trattamento
  • 24.  
  • 25. Pre-terapia 131I Dimensioni 4 cm Post-terapia Dimensioni 2,5 cm
  • 26.  
  • 27.  
  • 28. CONCLUSIONI Il trattamento medico nucleare è di facile esecuzione, di costo limitato, l’allontanamento del paziente dalla vita sociale e dall’attività lavorativa è minimo, non viene richiesta una sua particolare collaborazione Il rischio di ipotiroidismo voluto e comunque accettato non è più alto di quello di altri approcci terapeutici Il rischio di leucemia o di patologia neoplastica non è più alto rispetto a quello della popolazione in generale