LA FORMA MICROLINGUISTICA: ASPETTI LESSICALI S.S.I.S. Veneto a.a. 2003/04 DOCENTE:  Sara   Palazzi   Caregnato MODULO 04
LA MICROLINGUA SPC - Didattica delle microlingue livello testuale -->  mod. 06 livello morfo-sintattico -->  mod. 05 livello lessicale -->  qst. mod. Chiarezza / non ambiguità Riconoscimento di appartenenza  ad un gruppo professionale Caratteristiche  peculiari
LA PROSPETTIVA LESSICALISTICA Alcuni decenni fa      assolutamente prevalente Ora      si confronta con la prospettiva testuale e pragmatica SPC - Didattica delle microlingue Dardano, 1995:  […]  E’ augurabile che si affermi sempre più un approccio che sappia combinare la prospettiva lessicalistica e quella testuale, riavvicinando i due punti di vista  […]
Dalla “parola” … Ogni parola ha   SPC - Didattica delle microlingue Un significato primario, referenziale Un significato secondario, apprezzativo DENOTAZIONE connotazione L’oggetto, lo stato, l’azione richiamati alla mente di chi usa quella parola
…  al termine Poiché le   connotazioni   sono spesso   individuali   e sempre   incerte ,   nelle microlingue scientifico-professionali SPC - Didattica delle microlingue PAROLA TERMINE Unità lessicale puramente denotativa, scevra da ambigue connotazioni culturali e individuali
Caratteristiche del  termine  : La monoreferenzialità / non-ambiguità La non-emotività La precisione La stabilità La trasparenza La sinteticità SPC - Didattica delle microlingue
La monoreferenzialità Generalmente considerata l’elemento di maggiore differenziazione dalla lingua comune Va intesa non come presenza di un unico referente per ogni termine, in quanto le parole in genere posseggono più referenti, quanto nel senso che  in un determinato contesto  c’è un  UNICO significato  che può essere attribuito a un dato  termine SPC - Didattica delle microlingue Tra il termine e il concetto si stabilisce un  “ accordo di definizione”   fisso (Bloomfield, 1970)   Es.:  romantico  //  piano  …
Non è possibile la sostituzione con un sinonimo  (ma solo con una sua definizione o perifrasi) SPC - Didattica delle microlingue Necessità di inventare nuovi termini per definire dei concetti nuovi Never change your language unless you wish to change your meaning, and always change your language if you wish to change your meaning   (Piesse, 1987) Concisione del linguaggio “ In un discorso conciso lo scienziato riesce a dire ciò che nel linguaggio ordinario richiederebbe una gran quantità di parole” (Bloomfield, 1939)
Quali conseguenze? Relazione termine - concetto limitata all’ambito disciplinare di riferimento SPC - Didattica delle microlingue Relativa esiguità del bagaglio lessicale Esempi : Per la lingua russa:   91% dei testi tecnici di meccanica teorica è espresso da 480 parole Per la lingua inglese: 85% di qualsiasi testo medico è espresso dalle 1178 parole mediche più frequenti 86% di qualsiasi testo di fisica è espresso dai 1059 termini più comuni 92% di qualsiasi testo di matematica è espresso da 1114 termini È chiaro cosa ne consegue per la didattica delle ML…………
La non-emotività Altieri Biagi (1974) afferma: La collocazione dei segni in catena, per es., deve seguire le norme più frequenti, e quindi più “normali” della lingua italiana, proprio perché non deve creare nessun “effetto” speciale che in questo tipo di comunicazione assolutamente  referenziale  ( non-emotiva ,  non-conativa ,  non-poetica ), costituirebbe una vera e propria distorsione . SPC - Didattica delle microlingue Questo ha ripercussioni a livello testuale: La forza dimostrativa del discorso deriva dai concetti esposti in modo logico e consequenziale e dai fatti portati a loro sostegno TONO NEUTRO Lo scopo informativo prevale sugli altri aspetti tipici della lingua comune (quello emotivo, quello estetico o altri) TONO FREDDO E ARTICIALE    Si sottolinea, pertanto, la funzione puramente  DENOTATIVA
La precisione Nelle microlingue ogni termine si deve riferire al proprio concetto in maniera immediata SPC - Didattica delle microlingue esclusione  di sistemi di referenza indiretta quali L’  E U F E M I S M O   cfr.  caso  Univ. di Cambridge
La stabilità Un termine, una volta accettato dalla comunità scientifica o professionale, viene difficilmente cambiato SPC - Didattica delle microlingue Paura di introdurre occasioni di ambiguità tramite l’elaborazione di termini nuovi PERCHE’?   Comodità di poter contare su termini usati nei secoli e che hanno interpretazioni codificate e universalmente accettate, anche se obsoleti (cfr. il linguaggio legale, quello commerciale…) Tuttavia : la progressiva internazionalizzazione della ricerca scientifica  MINACCIA  questa stabilità
La trasparenza Nelle microlingue deve essere possibile una rapida  decodificazione  del significato di un termine tramite l’analisi della forma superficiale di esso SPC - Didattica delle microlingue Esempio:  Gastroenterologia     gastro + entero + logia stomaco intestino studio studio dell’intestino e dello stomaco Uso massiccio di  AFFISSI  (pre- e suffissi) con valori precisi  nelle varie discipline  (cfr. - ite  in medicina e in chimica)
La sinteticità Nelle microlingue si devono esprimere i vari concetti nella  forma più breve possibile SPC - Didattica delle microlingue riduzione nell’estensione della forma superficiale del testo   (derivazione zero)     saldo  da  saldare   utilizzo  da  utilizzare  … fusione di due lessemi per formare un solo termine      information  +  automatique  =  informatique riduzione del termine stesso  o al suo interno o nella sua parte terminale     contraception  da  contraconception   haemostat  da  haemostatic forceps  giustapposizione  ( eliminazione di qualsiasi preposizione all’interno di un gruppo nominale formato da due sostantivi )     estratto-conto   analista-programmatore ricorso ad acronimi e abbreviazioni      We had a DOA last night (= dead on arrival)
Questi criteri vengono sempre rispettati? esistono numerose   ECCEZIONI SPC - Didattica delle microlingue NO … presenza di  numerosi casi di ambiguità e di polisemia   talora accidentali, altre volte frutto della scelta dello specialista (cfr. Keynes) presenza di  più parole  che si riferiscono allo stesso concetto   v. il linguaggio medico    uso di eponimi (es.: brucellosi =  malattia  di Bang) mancanza di precisione   (soprattutto nell’uso di termini o concetti presi in prestito da altre discipline)   v. il linguaggio legale, il ling. medico:  velocità di circolo      tempo di circolo fenomeni di  oscurità  :  soprattutto nel ling. medico  (v. tricotomia    rasatura) casi di  ridondanza  :  soprattutto nel ling. legale
LA CREAZIONE DEL LESSICO Ogni nuovo oggetto, processo,  concetto scientifico/tecnologico/professionale  ha bisogno di un termine che lo definisca SPC - Didattica delle microlingue NEOLOGIZZAZIONE Fenomeno più interessante, più vivace nello studio del lessico microlinguistico
Come viene generato un termine? con elementi greco-latini con metafore con analogie con il ricorso ad altre lingue -  prestiti -  calchi -  traduzione   letterale SPC - Didattica delle microlingue
La generazione con elementi greco-latini L’utilizzo frequente di prefissi e suffissi di origine greco-latina si rifà al  bagaglio comune  di tutti gli specialisti, indipendentemente dal corso di studi seguito SPC - Didattica delle microlingue    Trasparenza del termine per gli specialisti Opacità per i “non addetti ai lavori”    Progressiva internazionalizzazione delle ML scient.-prof.
La generazione con metafore Poiché la formazione degli studiosi odierni non è più (o non è necessariamente) di natura classica SPC - Didattica delle microlingue uso di componenti latino-greche sempre più ridotto ad affissi  (ipo/iper, micro/macro, omo/etero …) ricorso a  METAFORE ,  ONOMATOPEE ,  SIGLE Questo è vero per tutte le scienze che continuano a creare termini, ma soprattutto per  l’economia  e la  tecnologia , che conoscono un’innovazione superiore a quella di altre scienze
Esempi: SPC - Didattica delle microlingue Nel campo dell’economia l’ elasticità  della domanda, una condizione di  equilibrio  del mercato, la  concorrenza  tra più imprese, uno stato di  depressione  economica … Nel campo dell’informatica Un computer, che ha  memoria  come un essere umano, è attivato da un meccanismo dalla coda lunga come quella di un  mouse  su cui - onomatopeicamente - si  clicca ; il funzionamento si basa su programmi che come una mela possono essere  bacati , cioè avere dei  bug  o dei  virus  che possono farci andare in  crash  oppure in  loop  o, quanto meno, possono farci perdere delle  briciole  di informazione, cioè dei  bit . Molte di queste metafore si sono radicate in modo talmente forte nell’uso comune che il loro valore metaforico è scarsamente sentito --> “metafore morte”
La generazione con analogie Uno dei criteri più frequentemente usati nella formazione del lessico è l’ ANALOGIA , per mezzo della quale una nuova parola viene modellata su un lessema già esistente. SPC - Didattica delle microlingue Esempio: software  creato in analogia a  hardware firmware / staffware brainware / knowware La terminologia non viene più dal latino e dal greco ma dall’inglese, e la trasparenza non è più data dall’etimologia ma dalla carica metaforica o analogica, dalla rappresentazione mentale che evoca
La generazione con il ricorso ad altre lingue Fonti esterne alla propria lingua possono dare vita a nuovi termini per mezzo di PRESTITI  veri e propri:  -  i termini ital. usati in tutte le lingue quando si parla di mus. class. -  i termini inglesi nella microlingua del jazz e del rock CALCHI : il prestito viene naturalizzato nella lingua d’arrivo -  “interfacciarsi” da  interface , “formattare” da  format -  bancarotta diventa  bankrupt  in inglese,  Bankrott  in ted. TRADUZIONE LETTERALE : -  un software “bacato”  da  bugged -  grattacielo da  skyscraper   SPC - Didattica delle microlingue
SPC - Didattica delle microlingue Ed ora, alla fine del quarto modulo … Buon lavoro  a tutti!
SPC - Didattica delle microlingue piano:    superficie per lo più orizzontale, priva di asperità e di irregolarità, in genere con funzioni di sostegno    geogr.:   distesa di terreno orizzontale e uniforme    geom.: ente geometrico primitivo di uno spazio euclideo tridimensionale; è la superficie che contiene interamente una retta passante per due qualsiasi dei suoi punti    aer.: corpo piuttosto sottile ed esteso, proprio per questo assai aerodinamico    arch.: ciascuno degli ordini in cui un edificio è suddiviso in senso verticale    geol.: ciascuno dei vari strati in cui si suddivide la serie dei terreni depositatisi in una determinata era geologica   ……… .
SPC - Didattica delle microlingue Caso menzionato da Pannick (1985): Le autorità accademiche dell’Università di Cambridge denunciano una loro docente per condotta immorale con uno studente. Tale denuncia non fu però motivo sufficiente per una condanna in quanto il fatto era stato denunciato dagli organi accademici in forma eufemistica: She was walking with a member of the University Nonostante le autorità accademiche ribadissero che nel mondo universitario tale espressione corrispondesse a quella più esplicita di to be in company with an undergraduate for an immoral purpose l’autorità giudiziaria decise di non accogliere la denuncia dell’università, in quanto: to be walking with a member of the University non costituisce un reato previsto dalla common law, né da leggi ufficiali o da esplicite norme incluse nello statuto dell’università.

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Aspetti lessicali

  • 1. LA FORMA MICROLINGUISTICA: ASPETTI LESSICALI S.S.I.S. Veneto a.a. 2003/04 DOCENTE: Sara Palazzi Caregnato MODULO 04
  • 2. LA MICROLINGUA SPC - Didattica delle microlingue livello testuale --> mod. 06 livello morfo-sintattico --> mod. 05 livello lessicale --> qst. mod. Chiarezza / non ambiguità Riconoscimento di appartenenza ad un gruppo professionale Caratteristiche peculiari
  • 3. LA PROSPETTIVA LESSICALISTICA Alcuni decenni fa  assolutamente prevalente Ora  si confronta con la prospettiva testuale e pragmatica SPC - Didattica delle microlingue Dardano, 1995: […] E’ augurabile che si affermi sempre più un approccio che sappia combinare la prospettiva lessicalistica e quella testuale, riavvicinando i due punti di vista […]
  • 4. Dalla “parola” … Ogni parola ha SPC - Didattica delle microlingue Un significato primario, referenziale Un significato secondario, apprezzativo DENOTAZIONE connotazione L’oggetto, lo stato, l’azione richiamati alla mente di chi usa quella parola
  • 5. … al termine Poiché le connotazioni sono spesso individuali e sempre incerte , nelle microlingue scientifico-professionali SPC - Didattica delle microlingue PAROLA TERMINE Unità lessicale puramente denotativa, scevra da ambigue connotazioni culturali e individuali
  • 6. Caratteristiche del termine : La monoreferenzialità / non-ambiguità La non-emotività La precisione La stabilità La trasparenza La sinteticità SPC - Didattica delle microlingue
  • 7. La monoreferenzialità Generalmente considerata l’elemento di maggiore differenziazione dalla lingua comune Va intesa non come presenza di un unico referente per ogni termine, in quanto le parole in genere posseggono più referenti, quanto nel senso che in un determinato contesto c’è un UNICO significato che può essere attribuito a un dato termine SPC - Didattica delle microlingue Tra il termine e il concetto si stabilisce un “ accordo di definizione” fisso (Bloomfield, 1970) Es.: romantico // piano …
  • 8. Non è possibile la sostituzione con un sinonimo (ma solo con una sua definizione o perifrasi) SPC - Didattica delle microlingue Necessità di inventare nuovi termini per definire dei concetti nuovi Never change your language unless you wish to change your meaning, and always change your language if you wish to change your meaning (Piesse, 1987) Concisione del linguaggio “ In un discorso conciso lo scienziato riesce a dire ciò che nel linguaggio ordinario richiederebbe una gran quantità di parole” (Bloomfield, 1939)
  • 9. Quali conseguenze? Relazione termine - concetto limitata all’ambito disciplinare di riferimento SPC - Didattica delle microlingue Relativa esiguità del bagaglio lessicale Esempi : Per la lingua russa: 91% dei testi tecnici di meccanica teorica è espresso da 480 parole Per la lingua inglese: 85% di qualsiasi testo medico è espresso dalle 1178 parole mediche più frequenti 86% di qualsiasi testo di fisica è espresso dai 1059 termini più comuni 92% di qualsiasi testo di matematica è espresso da 1114 termini È chiaro cosa ne consegue per la didattica delle ML…………
  • 10. La non-emotività Altieri Biagi (1974) afferma: La collocazione dei segni in catena, per es., deve seguire le norme più frequenti, e quindi più “normali” della lingua italiana, proprio perché non deve creare nessun “effetto” speciale che in questo tipo di comunicazione assolutamente referenziale ( non-emotiva , non-conativa , non-poetica ), costituirebbe una vera e propria distorsione . SPC - Didattica delle microlingue Questo ha ripercussioni a livello testuale: La forza dimostrativa del discorso deriva dai concetti esposti in modo logico e consequenziale e dai fatti portati a loro sostegno TONO NEUTRO Lo scopo informativo prevale sugli altri aspetti tipici della lingua comune (quello emotivo, quello estetico o altri) TONO FREDDO E ARTICIALE  Si sottolinea, pertanto, la funzione puramente DENOTATIVA
  • 11. La precisione Nelle microlingue ogni termine si deve riferire al proprio concetto in maniera immediata SPC - Didattica delle microlingue esclusione di sistemi di referenza indiretta quali L’ E U F E M I S M O cfr. caso Univ. di Cambridge
  • 12. La stabilità Un termine, una volta accettato dalla comunità scientifica o professionale, viene difficilmente cambiato SPC - Didattica delle microlingue Paura di introdurre occasioni di ambiguità tramite l’elaborazione di termini nuovi PERCHE’?   Comodità di poter contare su termini usati nei secoli e che hanno interpretazioni codificate e universalmente accettate, anche se obsoleti (cfr. il linguaggio legale, quello commerciale…) Tuttavia : la progressiva internazionalizzazione della ricerca scientifica MINACCIA questa stabilità
  • 13. La trasparenza Nelle microlingue deve essere possibile una rapida decodificazione del significato di un termine tramite l’analisi della forma superficiale di esso SPC - Didattica delle microlingue Esempio: Gastroenterologia  gastro + entero + logia stomaco intestino studio studio dell’intestino e dello stomaco Uso massiccio di AFFISSI (pre- e suffissi) con valori precisi nelle varie discipline (cfr. - ite in medicina e in chimica)
  • 14. La sinteticità Nelle microlingue si devono esprimere i vari concetti nella forma più breve possibile SPC - Didattica delle microlingue riduzione nell’estensione della forma superficiale del testo (derivazione zero)  saldo da saldare utilizzo da utilizzare … fusione di due lessemi per formare un solo termine  information + automatique = informatique riduzione del termine stesso o al suo interno o nella sua parte terminale  contraception da contraconception haemostat da haemostatic forceps giustapposizione ( eliminazione di qualsiasi preposizione all’interno di un gruppo nominale formato da due sostantivi )  estratto-conto analista-programmatore ricorso ad acronimi e abbreviazioni  We had a DOA last night (= dead on arrival)
  • 15. Questi criteri vengono sempre rispettati? esistono numerose ECCEZIONI SPC - Didattica delle microlingue NO … presenza di numerosi casi di ambiguità e di polisemia talora accidentali, altre volte frutto della scelta dello specialista (cfr. Keynes) presenza di più parole che si riferiscono allo stesso concetto v. il linguaggio medico  uso di eponimi (es.: brucellosi = malattia di Bang) mancanza di precisione (soprattutto nell’uso di termini o concetti presi in prestito da altre discipline) v. il linguaggio legale, il ling. medico: velocità di circolo  tempo di circolo fenomeni di oscurità : soprattutto nel ling. medico (v. tricotomia  rasatura) casi di ridondanza : soprattutto nel ling. legale
  • 16. LA CREAZIONE DEL LESSICO Ogni nuovo oggetto, processo, concetto scientifico/tecnologico/professionale ha bisogno di un termine che lo definisca SPC - Didattica delle microlingue NEOLOGIZZAZIONE Fenomeno più interessante, più vivace nello studio del lessico microlinguistico
  • 17. Come viene generato un termine? con elementi greco-latini con metafore con analogie con il ricorso ad altre lingue - prestiti - calchi - traduzione letterale SPC - Didattica delle microlingue
  • 18. La generazione con elementi greco-latini L’utilizzo frequente di prefissi e suffissi di origine greco-latina si rifà al bagaglio comune di tutti gli specialisti, indipendentemente dal corso di studi seguito SPC - Didattica delle microlingue  Trasparenza del termine per gli specialisti Opacità per i “non addetti ai lavori”  Progressiva internazionalizzazione delle ML scient.-prof.
  • 19. La generazione con metafore Poiché la formazione degli studiosi odierni non è più (o non è necessariamente) di natura classica SPC - Didattica delle microlingue uso di componenti latino-greche sempre più ridotto ad affissi (ipo/iper, micro/macro, omo/etero …) ricorso a METAFORE , ONOMATOPEE , SIGLE Questo è vero per tutte le scienze che continuano a creare termini, ma soprattutto per l’economia e la tecnologia , che conoscono un’innovazione superiore a quella di altre scienze
  • 20. Esempi: SPC - Didattica delle microlingue Nel campo dell’economia l’ elasticità della domanda, una condizione di equilibrio del mercato, la concorrenza tra più imprese, uno stato di depressione economica … Nel campo dell’informatica Un computer, che ha memoria come un essere umano, è attivato da un meccanismo dalla coda lunga come quella di un mouse su cui - onomatopeicamente - si clicca ; il funzionamento si basa su programmi che come una mela possono essere bacati , cioè avere dei bug o dei virus che possono farci andare in crash oppure in loop o, quanto meno, possono farci perdere delle briciole di informazione, cioè dei bit . Molte di queste metafore si sono radicate in modo talmente forte nell’uso comune che il loro valore metaforico è scarsamente sentito --> “metafore morte”
  • 21. La generazione con analogie Uno dei criteri più frequentemente usati nella formazione del lessico è l’ ANALOGIA , per mezzo della quale una nuova parola viene modellata su un lessema già esistente. SPC - Didattica delle microlingue Esempio: software creato in analogia a hardware firmware / staffware brainware / knowware La terminologia non viene più dal latino e dal greco ma dall’inglese, e la trasparenza non è più data dall’etimologia ma dalla carica metaforica o analogica, dalla rappresentazione mentale che evoca
  • 22. La generazione con il ricorso ad altre lingue Fonti esterne alla propria lingua possono dare vita a nuovi termini per mezzo di PRESTITI veri e propri: - i termini ital. usati in tutte le lingue quando si parla di mus. class. - i termini inglesi nella microlingua del jazz e del rock CALCHI : il prestito viene naturalizzato nella lingua d’arrivo - “interfacciarsi” da interface , “formattare” da format - bancarotta diventa bankrupt in inglese, Bankrott in ted. TRADUZIONE LETTERALE : - un software “bacato” da bugged - grattacielo da skyscraper SPC - Didattica delle microlingue
  • 23. SPC - Didattica delle microlingue Ed ora, alla fine del quarto modulo … Buon lavoro a tutti!
  • 24. SPC - Didattica delle microlingue piano:  superficie per lo più orizzontale, priva di asperità e di irregolarità, in genere con funzioni di sostegno  geogr.: distesa di terreno orizzontale e uniforme  geom.: ente geometrico primitivo di uno spazio euclideo tridimensionale; è la superficie che contiene interamente una retta passante per due qualsiasi dei suoi punti  aer.: corpo piuttosto sottile ed esteso, proprio per questo assai aerodinamico  arch.: ciascuno degli ordini in cui un edificio è suddiviso in senso verticale  geol.: ciascuno dei vari strati in cui si suddivide la serie dei terreni depositatisi in una determinata era geologica  ……… .
  • 25. SPC - Didattica delle microlingue Caso menzionato da Pannick (1985): Le autorità accademiche dell’Università di Cambridge denunciano una loro docente per condotta immorale con uno studente. Tale denuncia non fu però motivo sufficiente per una condanna in quanto il fatto era stato denunciato dagli organi accademici in forma eufemistica: She was walking with a member of the University Nonostante le autorità accademiche ribadissero che nel mondo universitario tale espressione corrispondesse a quella più esplicita di to be in company with an undergraduate for an immoral purpose l’autorità giudiziaria decise di non accogliere la denuncia dell’università, in quanto: to be walking with a member of the University non costituisce un reato previsto dalla common law, né da leggi ufficiali o da esplicite norme incluse nello statuto dell’università.