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Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 Video Quale evoluzione nel mondo dell’informazione? Quali processi e quali nuovi canali per la convergenza dei media? Quali risvolto sociale e quale implicazioni nel business del futuro? Quali leadership e quali flop?
TOP DOWN SEMPRE PIU’ VERO BOTTOM UP Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006
Da informazione “ statica ” e prodotta da “ pochi ” A informazione “ dinamica ” e prodotta da “ molti ” Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006
Come è potuto succedere Voglia di protagonismo Voglia di esprimersi Voglia di guardare { } Aspetti sociali Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 } Tecnologia Mobile Device Wireless Connectivity Web 2.0 Crollo dei costi Ricerca di novità Contenuti e informazioni non customer centric MashUp di altri fattori { } Mercato {
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... } Blog Perché funzionano? 'Cause they come from the simplest of ideas:  Provide the easiest way for people to express themselves . …  è altresì un “ conversational media” Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 {
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Blog Perché si ai Blog Bob Cargil , direttore marketing di Yellowfin Direct, ha recentemente pubblicato un articolo sul perché i professionisti della comunicazione dovrebbero considerare la blogosfera, individuando dieci motivi: # I blog sono  interattivi . Contrariamente ai monologhi tipici della comunicazione tradizionale, i blog permettono al destinatario del messaggio di interloquire con la fonte, consentendo a quest’ultima di alimentare facilmente relazioni con i propri interlocutori. # I blog sono  umanizzanti . Molte organizzazioni si trincerano dietro un’immagine rigida e fortemente strutturata. I blog permettono di parlare con una voce umana, grazie alla quale è più facile esprimere un’opinione anche su temi  difficili per la stessa organizzazione. # I blog sono  economici . L’unico costo che ha un blog è il tempo che l’autore impiega per alimentarlo. Per la parte tecnica, si tratta di software gratuiti che non richiedono nessuna particolare competenza tecnica per essere utilizzati. # I blog sono  immediati . Proprio perché personali, i contenuti di un blog non passano attraverso livelli e livelli di approvazione. Il tempo di pubblicazione può essere brevissimo e questo li rende potenzialmente molto utili in tutte quelle situazioni, come le crisi, in cui la velocità è importante. # I blog sono  infettivi . Come in ogni buona campagna di marketing virale, i contenuti dei migliori blog si propagano di pagina in pagina, estendendo l’area di influenza dei loro autori. Inoltre, i blog ottengono ottimi piazzamenti nei motori di ricerca.
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Blog Perché si ai Blog # I blog  ispirano fiducia . La gente comincia a non fidarsi più dell’enorme massa di messaggi pubblicitari  che invade il suo tempo e il suo spazio. I blog permettono all’utente di decidere se e quando ricevere un certo  messaggio e da chi. E in più consentono di rispondere con commenti pubblici. # I blog sono  divertenti . Si legge un blog anche per il tono di voce del suo autore, perché questi parla  appassionatamente del suo lavoro, dei principi che lo ispirano e dei tanti aneddoti che lo costellano. In altri  termini, tante volte è proprio piacevole prendersi due minuti per leggere l’ultimo post di pinco o pallino. # I blog sono  autorevoli . Ovviamente non ci riferiamo ai tanti sfoghi catartici degli adolescenti, ma ai blog  di professionisti ed esperti che hanno una profonda conoscenza del settore in cui operano: leggere i loro post è  come fare una chiacchierata ininterrotta con loro. # I blog  generano valore . L’insieme di esperienze, opinioni e suggestioni contenute in un blog rappresenta  un valore sia per i lettori che per lo stesso autore del blog. Inoltre,nell’ambito di un’organizzazione, questo  valore non può che crescere se ci sono molti blogger che condividono le proprie conoscenze e la propria attività. # I blog sono  popolari . I blog stanno ottenendo grande attenzione da parte degli utenti della Rete e anche dei media  tradizionali. Perché non cavalcare l’onda?
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } CorporateBlog Cosa non dovrebbe essere e come invece dovrebbe essere realizzato All’alba del corprate blogging, ancora troppo spesso si usa questo nuovo mezzo di comunicazione con le regole  della pubblicità. Il blog, irrimedialmente non funziona e le PMI lo archiviano come ennesima fregatura. Facciamo un esempio. L’azienda A decide di mettere su il blog, stabilisce una linea editoriale, affida la redazione dei testi ad un signor X, generalmete addetto stampa o copy o qualcosa del genere che prepara un pezzo con tutti  i crismi del mestiere, il boss lo approva e ne esce fuori un prodotto simile ad una newsletter.  Effetto?. Commenti zero, contatti zero. Cosa c’è di sbagliato?. Il  metodo . Proviamo a vedere come potrebbe andare una storia diversa. La stessa azienda di prima, una PMI con 20 persone al lavoro, che si conoscono e condividono a grandi  linee filosofia e vision, mette su un blog. Siamo all’inizio e l’incaroco viene affidato al solito addetto stampa o copy o qualcosa del genere, il signor X, che letta una notizia di attualità ci fa su un bel post e, via, lo pubblica. X è una persona di buon senso, si spera, e non scrive insulti o rivela segreti industriali ma dice come la pensa  su alcune leggi che influenzano il suo settore e quindi il suo lavoro e quello dell’azienda. Il Sigonr B, collega  o superiore di A, legge il post e non è d’accordo. Invece di telefonare, e chiedere di ritirare il pezzo per riscriverlo  secondo la linea dell’azienda, scrive un bel commento al post esponendo le sue idee e argomentando  la sua contrarietà.
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } CorporateBlog Cosa non dovrebbe essere e come invece dovrebbe realizzato A quel punto, B se ne accorge e rettifica oppure continua ad argomentare, mentre il collega C decide di dire la sua.  Sono tutti addetti ai lavori e la dicussione si arrichisce di spunti e link trovati sulla rete.  A questo punto interviene E, che non è un collega ma un consumatore, che mette nero su bianco la sua idea  alla quale ne X, ne B, ne C avevano pensato. Risultato, il blog è cresciuto nei contenuti, che sono più riccchi  ed interessanti per un maggior numero di persone, l’immagine della PMI ne risulta migliorata poichè il blog  racconta la competenza delle persone che vi lavorano, la loro passione per il lavoro che fanno, la volontà di  migliorarlo, discutendo al suo interno e, allo stesso tempo, trova spunti e idee da parte dei propri clineti,  o futuri tali, dal quale possono nascere, idee e prodotti che ne migliorano l’offerta. Il tutto al prezzo di bassi investimenti in tecnologie, con un piccolo sforzo nel cambiare le proprie abitudini  comunicative e con una buone dose di coraggio, che se si vuole innovare non deve proprio mancare.  Il ROI magari è calcolato a spanne ma è senz’altro positivo. AZIENDA CONSUMATORE
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Podcast/Videocast La scrittura prende voce, l’autore diventa regista Qualche definizione: Broadcast  indica una trasmissione radio/tv tradizionale,  ascoltabile ad una determinata ora decisa dall'emittente,  quindi sincrona e online Streaming  indica una risorsa audio/video fruibile in qualsiasi  momento tramite un collegamento internet al sito  dell'emittente (Video/Audio on demand) quindi: asincrona  e online Podcasting  indica una risorsa audio/video fruibile in qualsiasi  momento, scaricata automaticamente in formato mp3  (o altro) dal sito dell'emittente, quindi: asincrona, offline e nomadica
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Podcast/Videocast La scrittura prende voce, l’autore diventa regista Iscriversi ad un podcast permette all'utente di ottenere file che possono essere riprodotti  anche off-line, e di disporre di una grande quantità di fonti da cui  attingere. Al contrario il broadcast offre una sola trasmissione alla volta,  e obbliga ad essere sintonizzati ad una determinata ora. L'ascolto di audio in streaming su internet può eliminare l'obbligo di  sintonizzazione in un determinato momento dato dalle trasmissioni tradizionali,  ma offre comunque una sola risorsa alla volta, ed obbliga l'utente ad essere  connesso ad internet durante la riproduzione del file. La capacità di ricevere  automaticamente pubblicazioni da fonti multiple è proprio uno dei punti di  forza che distinguono il podcasting dalle trasmissioni tradizionali, e dalle trasmissioni in streaming.
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } SelfBroadcasting La semplicità di diffondere video Youtube iFilm GoogleVideo VidiLife
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Web 2.0 Nuova linfa a Internet? Si fa un gran parlare sempre più frequentemente del  Web 2.0 . Questa è una possibile  definizione di una delle più interessanti evoluzioni di Internet.  Con il nome  Web 2.0 o Internet 2.0  si intende un generico stato di evoluzione di Internet e  in particolare del World wide web. Alcuni hanno tentato di definire il Web 2.0 come  una serie di siti web con interfaccia, facilità e velocità d'uso tali da renderli simili ad  applicazioni 'offline'. Spesso vengono usate tecnologie di programmazione particolari, come  AJAX  (Gmail.com  usa largamente questa tecnica per essere semplice e veloce). I propositori del Web 2.0  affermano che questo differisce dal concetto iniziale di web, retroattivamente etichettato  Web 1.0, perché si discosta dai classici siti web statici, dall' email, dall' uso dei motori  di ricerca, dalla navigazione lineare e propone un World Wide Web più dinamico e  interattivo. Gli scettici replicano che il termine Web 2.0 non ha un vero e proprio significato,  in quanto questo dipende esclusivamente da che cosa i propositori decidono che debba  significare per cercare di convincere i media e gli investitori che stanno creando qualcosa  di nuovo e migliore, invece di continuare a sviluppare le tecnologie esistenti.
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Web 2.0 Che cosa è e cosa lo differenzia dalla vecchia tecnologia Internet? una tabella comparativa pubblicata su Neville Hobson Blog che evidenzia le differenze tra Web 1.0 e Web 2.0: spiega 1.000 volte più chiaramente che un intero articolo.
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Editoria sociale & Social bookmarking Condivisione e cortocircuitazione dell’informazione L’ editoria sociale  è un servizio in cui ogni utente puó proporre ció che c'è di nuovo o  interessante in giro per la rete. Notizie o articoli sulla tecnologia, cronaca, politica,  contenuti che appaiono sui blog, iniziative di interesse. Tutto ció che è nuovo o di potenziale interesse puó essere proposto su un servizio i social bookmarking. Tutti i visitatori  del servizio possono votare le notizie marcando il loro gradimento o poco interesse per qualche ragione. Di solito i voti determinano il punteggio di una notizia (tramite una formula matematica che prende in considerazione un insieme di fattori), e se il punteggio è abbastanza alto apparirà nella pagina principale del sito. L’editoria sociale pone al centro il fruitore . Purtroppo il  social bookmarking  e l' editoria sociale  vengono spesso confusi. Il social bookmarking serve per condividere i propri siti preferiti, mentre l'editoria sociale ha come scopo selezionare le news più interessanti in maniera collettiva. Di solito i siti preferiti non annoverano mai risorse simili alle notizie, che per loro natura hanno un tempo  di vita molto breve.  L’editoria sociale è un catalizzatore di tutto ció che è news e dunque ha un tempo di vita  breve e non è necessariamente appropriato per la lista dei siti preferiti di un utente.
Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } Editoria sociale & Social bookmarking Condivisione e cortocircuitazione dell’informazione Negli U.S.A. sono già da tempo diffusi e utilizzati, i servizi di  social bookmarking , il più  famoso per eccellenza è  del.icio.us , più recentemente ha fatto la sua comparsa ma.gnolia. In Italia, servizi e strumenti di bookmark sociale, di recentissima costituzione sono  Segnalo.com  e  Smarking.com  (quest'ultimo anche in inglese). Per classificare, definire univocamente un concetto, un’assegnazione, una famiglia si fa  uso di  tag   che non sono altro che etichette che se usati univocamente ci sarebbe una  corrispondenza univoca e precisa tra etichetta e concetto/informazione/risorsa tale da  consentire un' univoca e precisa individuazione delle informazioni che ci servono. Ma i tag vengono utilizzati anche per catalogare e condividere foto e filmati; ecco i più  conosciuti e ormai divenuti simbolo di questi servizi:  Flickr  per le foto e  YouTube  per  i video. Sociale è anche il  Social Networking  che di sociale ha un gruppo di persone connesse  tra loro da veri e propri legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale ai vincoli  familiari. Negli Stati Uniti esistono  LinkedIn ,  Grou.ps  e  Myspace  ma in Italia, ormai tutti i Portali  si stanno attivando al loro interno per sfruttare il fenomeno.
Futuro Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } NetNeutrality Cosa può succedere se la rete non è più neutrale? What is Net Neutrality? Network neutrality is the principle that Internet users should be in control of what content they view and what applications they use on the Internet. The Internet has operated according to this neutrality principle since its earliest days. Indeed, it is this neutrality that has allowed many companies, including Google, to launch, grow, and innovate. Fundamentally, net neutrality is about equal access to the Internet. In our view,  the broadband carriers should not be permitted to use their market power to discriminate  against competing applications or content. Just as telephone companies are not permitted  to tell consumers who they can call or what they can say, broadband carriers should  not be allowed to use their market power to control activity online. Today, the neutrality  of the Internet is at stake as the broadband carriers want Congress's permission to determine  what content gets to you first and fastest. Put simply, this would fundamentally alter  the openness of the Internet. Video Futuro?
Futuro? Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { } NetNeutrality Cosa può succedere se la rete non è più neutrale? Cosa potrebbe succedere?   Google, prossimo ISP con 2 alla 96esima indirizzi IPv6? Se questa notizia fosse vera, sarebbe veramente una bomba di proporzioni enormi per la rete. Molti i dati su cui ragionare. Innanzi tutto partiamo da un numero: 2^96, ovvero 7.922816251426434e+28,  ossia 7.9 x 1028. Aiuto. In altre parole? 79 miliardi di miliardi di miliardi di indirizzi IP basati sull'IPV6. Questi sarebbero  gli indirizzi IP acquisiti da Google e rilasciati da ARIN, l'organizzazione che assegna su Internet gli  indirizzi IP. Per dirla in altre parole, Google detiene i futuri indirizzi IPV6 che vanno da 2001:4860:0000:0000:0000:0000:0000:0000 a 2001:4860:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF. Una enorme mole di indirizzi che Arin solitamente rilascia a realtà che si caratterizzano come ISP  (Internet Service Provider). Ma Google non è un ISP. E dunque? Lo sarà presto? Se poi aggiungiamo  la stranota notizia della continua acquisizione di  dark-fiber  da parte di Google, poi sommiamo la  notizia della realizzazione di uno dei più  grandi DataCenter al mondo  e completiamo l'addizione con  il problema sempre più evidente e grave della  NetNeutrality , ecco che in un certo qual modo il cerchio  si chiude e potrebbe indicare come possibile e credibile evoluzione il futuro di Google.
Da  Google Grid  a  EPIC 2015 Luca De Nardo -  11 settembre 2006 { EPIC 2015 ? Futuro?

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Da Google Grid a Epic 2015

  • 1. Da Google Grid a EPIC 2015 Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 Video Quale evoluzione nel mondo dell’informazione? Quali processi e quali nuovi canali per la convergenza dei media? Quali risvolto sociale e quale implicazioni nel business del futuro? Quali leadership e quali flop?
  • 2. TOP DOWN SEMPRE PIU’ VERO BOTTOM UP Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006
  • 3. Da informazione “ statica ” e prodotta da “ pochi ” A informazione “ dinamica ” e prodotta da “ molti ” Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006
  • 4. Come è potuto succedere Voglia di protagonismo Voglia di esprimersi Voglia di guardare { } Aspetti sociali Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 } Tecnologia Mobile Device Wireless Connectivity Web 2.0 Crollo dei costi Ricerca di novità Contenuti e informazioni non customer centric MashUp di altri fattori { } Mercato {
  • 5. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... } Blog Perché funzionano? 'Cause they come from the simplest of ideas: Provide the easiest way for people to express themselves . … è altresì un “ conversational media” Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 {
  • 6. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Blog Perché si ai Blog Bob Cargil , direttore marketing di Yellowfin Direct, ha recentemente pubblicato un articolo sul perché i professionisti della comunicazione dovrebbero considerare la blogosfera, individuando dieci motivi: # I blog sono interattivi . Contrariamente ai monologhi tipici della comunicazione tradizionale, i blog permettono al destinatario del messaggio di interloquire con la fonte, consentendo a quest’ultima di alimentare facilmente relazioni con i propri interlocutori. # I blog sono umanizzanti . Molte organizzazioni si trincerano dietro un’immagine rigida e fortemente strutturata. I blog permettono di parlare con una voce umana, grazie alla quale è più facile esprimere un’opinione anche su temi difficili per la stessa organizzazione. # I blog sono economici . L’unico costo che ha un blog è il tempo che l’autore impiega per alimentarlo. Per la parte tecnica, si tratta di software gratuiti che non richiedono nessuna particolare competenza tecnica per essere utilizzati. # I blog sono immediati . Proprio perché personali, i contenuti di un blog non passano attraverso livelli e livelli di approvazione. Il tempo di pubblicazione può essere brevissimo e questo li rende potenzialmente molto utili in tutte quelle situazioni, come le crisi, in cui la velocità è importante. # I blog sono infettivi . Come in ogni buona campagna di marketing virale, i contenuti dei migliori blog si propagano di pagina in pagina, estendendo l’area di influenza dei loro autori. Inoltre, i blog ottengono ottimi piazzamenti nei motori di ricerca.
  • 7. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Blog Perché si ai Blog # I blog ispirano fiducia . La gente comincia a non fidarsi più dell’enorme massa di messaggi pubblicitari che invade il suo tempo e il suo spazio. I blog permettono all’utente di decidere se e quando ricevere un certo messaggio e da chi. E in più consentono di rispondere con commenti pubblici. # I blog sono divertenti . Si legge un blog anche per il tono di voce del suo autore, perché questi parla appassionatamente del suo lavoro, dei principi che lo ispirano e dei tanti aneddoti che lo costellano. In altri termini, tante volte è proprio piacevole prendersi due minuti per leggere l’ultimo post di pinco o pallino. # I blog sono autorevoli . Ovviamente non ci riferiamo ai tanti sfoghi catartici degli adolescenti, ma ai blog di professionisti ed esperti che hanno una profonda conoscenza del settore in cui operano: leggere i loro post è come fare una chiacchierata ininterrotta con loro. # I blog generano valore . L’insieme di esperienze, opinioni e suggestioni contenute in un blog rappresenta un valore sia per i lettori che per lo stesso autore del blog. Inoltre,nell’ambito di un’organizzazione, questo valore non può che crescere se ci sono molti blogger che condividono le proprie conoscenze e la propria attività. # I blog sono popolari . I blog stanno ottenendo grande attenzione da parte degli utenti della Rete e anche dei media tradizionali. Perché non cavalcare l’onda?
  • 8. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } CorporateBlog Cosa non dovrebbe essere e come invece dovrebbe essere realizzato All’alba del corprate blogging, ancora troppo spesso si usa questo nuovo mezzo di comunicazione con le regole della pubblicità. Il blog, irrimedialmente non funziona e le PMI lo archiviano come ennesima fregatura. Facciamo un esempio. L’azienda A decide di mettere su il blog, stabilisce una linea editoriale, affida la redazione dei testi ad un signor X, generalmete addetto stampa o copy o qualcosa del genere che prepara un pezzo con tutti i crismi del mestiere, il boss lo approva e ne esce fuori un prodotto simile ad una newsletter. Effetto?. Commenti zero, contatti zero. Cosa c’è di sbagliato?. Il metodo . Proviamo a vedere come potrebbe andare una storia diversa. La stessa azienda di prima, una PMI con 20 persone al lavoro, che si conoscono e condividono a grandi linee filosofia e vision, mette su un blog. Siamo all’inizio e l’incaroco viene affidato al solito addetto stampa o copy o qualcosa del genere, il signor X, che letta una notizia di attualità ci fa su un bel post e, via, lo pubblica. X è una persona di buon senso, si spera, e non scrive insulti o rivela segreti industriali ma dice come la pensa su alcune leggi che influenzano il suo settore e quindi il suo lavoro e quello dell’azienda. Il Sigonr B, collega o superiore di A, legge il post e non è d’accordo. Invece di telefonare, e chiedere di ritirare il pezzo per riscriverlo secondo la linea dell’azienda, scrive un bel commento al post esponendo le sue idee e argomentando la sua contrarietà.
  • 9. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } CorporateBlog Cosa non dovrebbe essere e come invece dovrebbe realizzato A quel punto, B se ne accorge e rettifica oppure continua ad argomentare, mentre il collega C decide di dire la sua. Sono tutti addetti ai lavori e la dicussione si arrichisce di spunti e link trovati sulla rete. A questo punto interviene E, che non è un collega ma un consumatore, che mette nero su bianco la sua idea alla quale ne X, ne B, ne C avevano pensato. Risultato, il blog è cresciuto nei contenuti, che sono più riccchi ed interessanti per un maggior numero di persone, l’immagine della PMI ne risulta migliorata poichè il blog racconta la competenza delle persone che vi lavorano, la loro passione per il lavoro che fanno, la volontà di migliorarlo, discutendo al suo interno e, allo stesso tempo, trova spunti e idee da parte dei propri clineti, o futuri tali, dal quale possono nascere, idee e prodotti che ne migliorano l’offerta. Il tutto al prezzo di bassi investimenti in tecnologie, con un piccolo sforzo nel cambiare le proprie abitudini comunicative e con una buone dose di coraggio, che se si vuole innovare non deve proprio mancare. Il ROI magari è calcolato a spanne ma è senz’altro positivo. AZIENDA CONSUMATORE
  • 10. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Podcast/Videocast La scrittura prende voce, l’autore diventa regista Qualche definizione: Broadcast indica una trasmissione radio/tv tradizionale, ascoltabile ad una determinata ora decisa dall'emittente, quindi sincrona e online Streaming indica una risorsa audio/video fruibile in qualsiasi momento tramite un collegamento internet al sito dell'emittente (Video/Audio on demand) quindi: asincrona e online Podcasting indica una risorsa audio/video fruibile in qualsiasi momento, scaricata automaticamente in formato mp3 (o altro) dal sito dell'emittente, quindi: asincrona, offline e nomadica
  • 11. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Podcast/Videocast La scrittura prende voce, l’autore diventa regista Iscriversi ad un podcast permette all'utente di ottenere file che possono essere riprodotti anche off-line, e di disporre di una grande quantità di fonti da cui attingere. Al contrario il broadcast offre una sola trasmissione alla volta, e obbliga ad essere sintonizzati ad una determinata ora. L'ascolto di audio in streaming su internet può eliminare l'obbligo di sintonizzazione in un determinato momento dato dalle trasmissioni tradizionali, ma offre comunque una sola risorsa alla volta, ed obbliga l'utente ad essere connesso ad internet durante la riproduzione del file. La capacità di ricevere automaticamente pubblicazioni da fonti multiple è proprio uno dei punti di forza che distinguono il podcasting dalle trasmissioni tradizionali, e dalle trasmissioni in streaming.
  • 12. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } SelfBroadcasting La semplicità di diffondere video Youtube iFilm GoogleVideo VidiLife
  • 13. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Web 2.0 Nuova linfa a Internet? Si fa un gran parlare sempre più frequentemente del Web 2.0 . Questa è una possibile definizione di una delle più interessanti evoluzioni di Internet. Con il nome Web 2.0 o Internet 2.0 si intende un generico stato di evoluzione di Internet e in particolare del World wide web. Alcuni hanno tentato di definire il Web 2.0 come una serie di siti web con interfaccia, facilità e velocità d'uso tali da renderli simili ad applicazioni 'offline'. Spesso vengono usate tecnologie di programmazione particolari, come AJAX (Gmail.com usa largamente questa tecnica per essere semplice e veloce). I propositori del Web 2.0 affermano che questo differisce dal concetto iniziale di web, retroattivamente etichettato Web 1.0, perché si discosta dai classici siti web statici, dall' email, dall' uso dei motori di ricerca, dalla navigazione lineare e propone un World Wide Web più dinamico e interattivo. Gli scettici replicano che il termine Web 2.0 non ha un vero e proprio significato, in quanto questo dipende esclusivamente da che cosa i propositori decidono che debba significare per cercare di convincere i media e gli investitori che stanno creando qualcosa di nuovo e migliore, invece di continuare a sviluppare le tecnologie esistenti.
  • 14. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Web 2.0 Che cosa è e cosa lo differenzia dalla vecchia tecnologia Internet? una tabella comparativa pubblicata su Neville Hobson Blog che evidenzia le differenze tra Web 1.0 e Web 2.0: spiega 1.000 volte più chiaramente che un intero articolo.
  • 15. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Editoria sociale & Social bookmarking Condivisione e cortocircuitazione dell’informazione L’ editoria sociale è un servizio in cui ogni utente puó proporre ció che c'è di nuovo o interessante in giro per la rete. Notizie o articoli sulla tecnologia, cronaca, politica, contenuti che appaiono sui blog, iniziative di interesse. Tutto ció che è nuovo o di potenziale interesse puó essere proposto su un servizio i social bookmarking. Tutti i visitatori del servizio possono votare le notizie marcando il loro gradimento o poco interesse per qualche ragione. Di solito i voti determinano il punteggio di una notizia (tramite una formula matematica che prende in considerazione un insieme di fattori), e se il punteggio è abbastanza alto apparirà nella pagina principale del sito. L’editoria sociale pone al centro il fruitore . Purtroppo il social bookmarking e l' editoria sociale vengono spesso confusi. Il social bookmarking serve per condividere i propri siti preferiti, mentre l'editoria sociale ha come scopo selezionare le news più interessanti in maniera collettiva. Di solito i siti preferiti non annoverano mai risorse simili alle notizie, che per loro natura hanno un tempo di vita molto breve. L’editoria sociale è un catalizzatore di tutto ció che è news e dunque ha un tempo di vita breve e non è necessariamente appropriato per la lista dei siti preferiti di un utente.
  • 16. Esempi? Blog, Corporate Blogging, Podcast, Videocast ... Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } Editoria sociale & Social bookmarking Condivisione e cortocircuitazione dell’informazione Negli U.S.A. sono già da tempo diffusi e utilizzati, i servizi di social bookmarking , il più famoso per eccellenza è del.icio.us , più recentemente ha fatto la sua comparsa ma.gnolia. In Italia, servizi e strumenti di bookmark sociale, di recentissima costituzione sono Segnalo.com e Smarking.com (quest'ultimo anche in inglese). Per classificare, definire univocamente un concetto, un’assegnazione, una famiglia si fa uso di tag che non sono altro che etichette che se usati univocamente ci sarebbe una corrispondenza univoca e precisa tra etichetta e concetto/informazione/risorsa tale da consentire un' univoca e precisa individuazione delle informazioni che ci servono. Ma i tag vengono utilizzati anche per catalogare e condividere foto e filmati; ecco i più conosciuti e ormai divenuti simbolo di questi servizi: Flickr per le foto e YouTube per i video. Sociale è anche il Social Networking che di sociale ha un gruppo di persone connesse tra loro da veri e propri legami sociali, che vanno dalla conoscenza casuale ai vincoli familiari. Negli Stati Uniti esistono LinkedIn , Grou.ps e Myspace ma in Italia, ormai tutti i Portali si stanno attivando al loro interno per sfruttare il fenomeno.
  • 17. Futuro Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } NetNeutrality Cosa può succedere se la rete non è più neutrale? What is Net Neutrality? Network neutrality is the principle that Internet users should be in control of what content they view and what applications they use on the Internet. The Internet has operated according to this neutrality principle since its earliest days. Indeed, it is this neutrality that has allowed many companies, including Google, to launch, grow, and innovate. Fundamentally, net neutrality is about equal access to the Internet. In our view, the broadband carriers should not be permitted to use their market power to discriminate against competing applications or content. Just as telephone companies are not permitted to tell consumers who they can call or what they can say, broadband carriers should not be allowed to use their market power to control activity online. Today, the neutrality of the Internet is at stake as the broadband carriers want Congress's permission to determine what content gets to you first and fastest. Put simply, this would fundamentally alter the openness of the Internet. Video Futuro?
  • 18. Futuro? Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { } NetNeutrality Cosa può succedere se la rete non è più neutrale? Cosa potrebbe succedere? Google, prossimo ISP con 2 alla 96esima indirizzi IPv6? Se questa notizia fosse vera, sarebbe veramente una bomba di proporzioni enormi per la rete. Molti i dati su cui ragionare. Innanzi tutto partiamo da un numero: 2^96, ovvero 7.922816251426434e+28, ossia 7.9 x 1028. Aiuto. In altre parole? 79 miliardi di miliardi di miliardi di indirizzi IP basati sull'IPV6. Questi sarebbero gli indirizzi IP acquisiti da Google e rilasciati da ARIN, l'organizzazione che assegna su Internet gli indirizzi IP. Per dirla in altre parole, Google detiene i futuri indirizzi IPV6 che vanno da 2001:4860:0000:0000:0000:0000:0000:0000 a 2001:4860:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF:FFFF. Una enorme mole di indirizzi che Arin solitamente rilascia a realtà che si caratterizzano come ISP (Internet Service Provider). Ma Google non è un ISP. E dunque? Lo sarà presto? Se poi aggiungiamo la stranota notizia della continua acquisizione di dark-fiber da parte di Google, poi sommiamo la notizia della realizzazione di uno dei più grandi DataCenter al mondo e completiamo l'addizione con il problema sempre più evidente e grave della NetNeutrality , ecco che in un certo qual modo il cerchio si chiude e potrebbe indicare come possibile e credibile evoluzione il futuro di Google.
  • 19. Da Google Grid a EPIC 2015 Luca De Nardo - 11 settembre 2006 { EPIC 2015 ? Futuro?