PRIMA MOBILITÁ PROGETTO ERASMUS K1 – JOB SHADOWING
SCHOOL TOWARDS EUROPEAN HORIZONS
Il Liceo Battaglini crede fermamente nell’importanza di creare un ponte
con l’Europa ed è per questo che dal 17 al 28 marzo la prof.ssa Ines Pepe
(docente di Lingua Inglese), la prof.ssa Rosaria D’Aprano (docente di
Scienze Motorie) e la sig.ra Loredana Cavallo (ufficio amministrativo) si
sono recate a Prešov in Slovacchia per un progetto di job shadowing
Erasmus K1. Cosa significa job shadowing? Lo job shadowing è l’arte di
osservare e apprendere, è molto di più di un corso di formazione, è uno
scambio di buone pratiche, un periodo di osservazione e di interazione con
una scuola europea per confrontare i propri percorsi educativi e
amministrativi ed esplorare le metodologie di formazione, il materiale
didattico e gli strumenti adottati per acquisire competenze e capacità da
riportare nel proprio paese e adottare a propria volta.
Inoltre questa esperienza stimola l’uso delle lingue straniere, il lavoro di
gruppo e la collaborazione fra insegnanti di paesi diversi, contribuendo a
realizzare concretamente la tanto auspicata dimensione europea.
La scuola ospitante è stata il
Gymnázium Jána Adama Raymana
una scuola d’eccellenza della
Slovacchia.
La scuola ha due percorsi formativi
uno di 8 anni e uno di 4 anni che
chiamano “grande scuola e “piccola
scuola”. La divisione scolastica in
Slovacchia prevede 8 anni di scuola
primaria corrispondente alla nostra
primaria e secondaria di primo grado
unite e 4 anni di scuola secondaria di
secondo grado, corrispondente ai
nostri 5 anni. Ma in alcune scuole
dopo 5 anni di scuola primaria si può
accedere alla scuola secondaria di
secondo grado e completare la
formazione fino alla maturità. Il percorso formativo del Gymnázium
prevede le stesse materie che si studiano presso la nostra scuola con
l’aggiunta di una seconda lingua obbligatoria a scelta tra Francese, Tedesco
e Russo.
I colleghi che ci hanno fatto guida sono stati la coordinatrice del progetto
Marta Bystrianska insegnante di Francese e Russo e Lǔboslava Vaškova,
insegnante d’Inglese.
I ragazzi appena arrivano a scuola lasciano in appositi spazi giacche e zaini
con un eventuale cambio per le ore di scienze motorie e cambiano le scarpe
indossando scarpe confortevoli e pulite.
Tra un’ora di lezione e l’altra, che è di 45 minuti, hanno un break di 5 minuti
e gli studenti possono uscire dalle aule. Nei corridoi ci sono delle panchine
e al primo piano un’area con poltrone che chiamano “green area”
realizzata per un progetto triennale per ottenere la certificazione di scuola
ecosostenibile.
Ogni aula è attrezzata con un computer, delle casse, un proiettore e uno
schermo avvolgibile.
Nell’ora di lingua e di matematica le classi si dividono in modo da avere due
gruppi di circa 12 studenti per facilitare l’interazione e il coinvolgimento di
tutti gli studenti.
La scuola è fornita di molti laboratori attrezzati:
laboratori linguistici con computer;
laboratorio di fisica con attrezzatura varia per uno studio pratico;
batterie con ricarica sfruttando
l’energia dell’acqua pista con sistema di rilevamento
e accensione di luci al passaggio di corpi
laboratorio di biologia;
laboratorio di etica.
La scuola ha tre ambienti per svolgere le lezioni di Scienze motorie:
una sala attrezzi;
una palestra per il floorball (indoor hockey) ;
Una palestra per il
volano.
I ragazzi e le ragazze
svolgono attività
separatamente per
interesse e perché
hanno allenamenti
diversi.
Ogni dipartimento ha una stanza con computer, scrivanie e librerie dove
porre e condividere materiale
Dipartimento di biologia
Dipartimento di Scienze Motorie
Dipartimento di Lingua Inglese
La sala insegnanti diventa all’occorrenza una sala riunioni
La scuola è anche fornita di mensa dove ragazzi e insegnanti possono
pranzare al termine delle lezioni indipendentemente dagli impegni
pomeridiani. Il pranzo è economico, i ragazzi e gl’insegnanti pagano poco
più di un euro. Lo scopo di fornire una mensa scolastica è anche di
alleggerire le famiglie sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista
dell’impegno di dover correre a prendere i figli al termine delle lezioni in
quanto gli orari spesso non coincidono con quelli lavoratovi dei genitori.
Il coordinatore Marta Bystrianska ci ha anche mostrato alcuni luoghi della
loro Regione per comprendere la storia e la cultura del loro paese.
Innanzitutto Prešov, la loro città. Tutta la Slovacchia conserva ancora
architettura di stampo austro-ungarico
Disseminazione
A Prešov è presente una Sinagoga segno del passaggio di un gruppo di ebrei
che dopo la Seconda Guerra Mondiale si è diperso in fuga verso gli Stati
Uniti. E’ ancora presente sul territorio un gruppo ristretto. La Sinagoga è
adesso un museo e la guida è una donna ebrea che pone molta cura nel
raccontare la storia del suo popolo.
Il museo del sale ci ha sorpreso in quanto è la testimonianza che la
Slovacchia un tempo era in una posizione completamente diversa ed era
bagnata dal mare. L’estrazione del sale dal sottosuolo attraverso le miniere
è stata per lungo tempo la più importante attività economica del paese.
L’estrazione era un processo molto più complesso dell’uso delle saline delle
città bagnate dal mare e avveniva in fasi diverse e in strutture diverse.
Dopo una terribile inondazione che allagò le miniere si rese ncessario
anche la separazione dell’acqua dal sale attraverso varie fasi con ultima la
cottura in forni.
Disseminazione
Korčise è la seconda città più grande dopo Bratislava e dista 80 km da
Prešov.
Questa volta abbiamo avuto una guida
speciale Riccardo Timko, uno studente
del quarto anno che ci ha voluto
accompagnare in questa uscita
didattica.
Monumento ai caduti durante il regime russo
Le prigioni di S. MIchele
La maestosa gotica cattedrale di S. Elisabetta
Museo della Scienza intitolato allo slovacco fisico Aurel Stodola professore
di Einstain
A Korčise abbiamo anche
potuto gustare un piatto
tipico slovacco il Bryndzové
halušky a base di formaggio
di capra il Bryndza che è un
prodotto tipico della
Slovacchia.
I monti Tatras a Poprad
e il palazzo del ghiaccio che quest’anno esponeva una suggestiva basilica
di S. Pietro
L’esperienza si è conclusa il 28 marzo e la Slovacchia con il suo popolo mite
e gentile ha lasciato un segno indelebile nel nostro cuore.

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Disseminazione

  • 1. PRIMA MOBILITÁ PROGETTO ERASMUS K1 – JOB SHADOWING SCHOOL TOWARDS EUROPEAN HORIZONS Il Liceo Battaglini crede fermamente nell’importanza di creare un ponte con l’Europa ed è per questo che dal 17 al 28 marzo la prof.ssa Ines Pepe (docente di Lingua Inglese), la prof.ssa Rosaria D’Aprano (docente di Scienze Motorie) e la sig.ra Loredana Cavallo (ufficio amministrativo) si sono recate a Prešov in Slovacchia per un progetto di job shadowing Erasmus K1. Cosa significa job shadowing? Lo job shadowing è l’arte di osservare e apprendere, è molto di più di un corso di formazione, è uno scambio di buone pratiche, un periodo di osservazione e di interazione con una scuola europea per confrontare i propri percorsi educativi e amministrativi ed esplorare le metodologie di formazione, il materiale didattico e gli strumenti adottati per acquisire competenze e capacità da riportare nel proprio paese e adottare a propria volta. Inoltre questa esperienza stimola l’uso delle lingue straniere, il lavoro di gruppo e la collaborazione fra insegnanti di paesi diversi, contribuendo a realizzare concretamente la tanto auspicata dimensione europea.
  • 2. La scuola ospitante è stata il Gymnázium Jána Adama Raymana una scuola d’eccellenza della Slovacchia. La scuola ha due percorsi formativi uno di 8 anni e uno di 4 anni che chiamano “grande scuola e “piccola scuola”. La divisione scolastica in Slovacchia prevede 8 anni di scuola primaria corrispondente alla nostra primaria e secondaria di primo grado unite e 4 anni di scuola secondaria di secondo grado, corrispondente ai nostri 5 anni. Ma in alcune scuole dopo 5 anni di scuola primaria si può accedere alla scuola secondaria di secondo grado e completare la formazione fino alla maturità. Il percorso formativo del Gymnázium prevede le stesse materie che si studiano presso la nostra scuola con l’aggiunta di una seconda lingua obbligatoria a scelta tra Francese, Tedesco e Russo. I colleghi che ci hanno fatto guida sono stati la coordinatrice del progetto Marta Bystrianska insegnante di Francese e Russo e Lǔboslava Vaškova, insegnante d’Inglese.
  • 3. I ragazzi appena arrivano a scuola lasciano in appositi spazi giacche e zaini con un eventuale cambio per le ore di scienze motorie e cambiano le scarpe indossando scarpe confortevoli e pulite. Tra un’ora di lezione e l’altra, che è di 45 minuti, hanno un break di 5 minuti e gli studenti possono uscire dalle aule. Nei corridoi ci sono delle panchine e al primo piano un’area con poltrone che chiamano “green area” realizzata per un progetto triennale per ottenere la certificazione di scuola ecosostenibile.
  • 4. Ogni aula è attrezzata con un computer, delle casse, un proiettore e uno schermo avvolgibile.
  • 5. Nell’ora di lingua e di matematica le classi si dividono in modo da avere due gruppi di circa 12 studenti per facilitare l’interazione e il coinvolgimento di tutti gli studenti. La scuola è fornita di molti laboratori attrezzati: laboratori linguistici con computer;
  • 6. laboratorio di fisica con attrezzatura varia per uno studio pratico; batterie con ricarica sfruttando l’energia dell’acqua pista con sistema di rilevamento e accensione di luci al passaggio di corpi
  • 9. La scuola ha tre ambienti per svolgere le lezioni di Scienze motorie: una sala attrezzi; una palestra per il floorball (indoor hockey) ; Una palestra per il volano. I ragazzi e le ragazze svolgono attività separatamente per interesse e perché hanno allenamenti diversi.
  • 10. Ogni dipartimento ha una stanza con computer, scrivanie e librerie dove porre e condividere materiale Dipartimento di biologia Dipartimento di Scienze Motorie
  • 11. Dipartimento di Lingua Inglese La sala insegnanti diventa all’occorrenza una sala riunioni
  • 12. La scuola è anche fornita di mensa dove ragazzi e insegnanti possono pranzare al termine delle lezioni indipendentemente dagli impegni pomeridiani. Il pranzo è economico, i ragazzi e gl’insegnanti pagano poco più di un euro. Lo scopo di fornire una mensa scolastica è anche di alleggerire le famiglie sia dal punto di vista economico, sia dal punto di vista dell’impegno di dover correre a prendere i figli al termine delle lezioni in quanto gli orari spesso non coincidono con quelli lavoratovi dei genitori.
  • 13. Il coordinatore Marta Bystrianska ci ha anche mostrato alcuni luoghi della loro Regione per comprendere la storia e la cultura del loro paese. Innanzitutto Prešov, la loro città. Tutta la Slovacchia conserva ancora architettura di stampo austro-ungarico
  • 15. A Prešov è presente una Sinagoga segno del passaggio di un gruppo di ebrei che dopo la Seconda Guerra Mondiale si è diperso in fuga verso gli Stati Uniti. E’ ancora presente sul territorio un gruppo ristretto. La Sinagoga è adesso un museo e la guida è una donna ebrea che pone molta cura nel raccontare la storia del suo popolo.
  • 16. Il museo del sale ci ha sorpreso in quanto è la testimonianza che la Slovacchia un tempo era in una posizione completamente diversa ed era bagnata dal mare. L’estrazione del sale dal sottosuolo attraverso le miniere è stata per lungo tempo la più importante attività economica del paese. L’estrazione era un processo molto più complesso dell’uso delle saline delle città bagnate dal mare e avveniva in fasi diverse e in strutture diverse. Dopo una terribile inondazione che allagò le miniere si rese ncessario anche la separazione dell’acqua dal sale attraverso varie fasi con ultima la cottura in forni.
  • 18. Korčise è la seconda città più grande dopo Bratislava e dista 80 km da Prešov. Questa volta abbiamo avuto una guida speciale Riccardo Timko, uno studente del quarto anno che ci ha voluto accompagnare in questa uscita didattica.
  • 19. Monumento ai caduti durante il regime russo Le prigioni di S. MIchele
  • 20. La maestosa gotica cattedrale di S. Elisabetta Museo della Scienza intitolato allo slovacco fisico Aurel Stodola professore di Einstain A Korčise abbiamo anche potuto gustare un piatto tipico slovacco il Bryndzové halušky a base di formaggio di capra il Bryndza che è un prodotto tipico della Slovacchia.
  • 21. I monti Tatras a Poprad e il palazzo del ghiaccio che quest’anno esponeva una suggestiva basilica di S. Pietro
  • 22. L’esperienza si è conclusa il 28 marzo e la Slovacchia con il suo popolo mite e gentile ha lasciato un segno indelebile nel nostro cuore.