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24 gennaio 20154 LA VOCE DEL PAESE GioiaNet.it
Di seguito alcuni stralci
della ricca analisi effettuata
da Luca Marotta dal titolo
“Ansaldo Caldaie: l’impor-
tanza delle commesse per
la continuità aziendale”,
pubblicata integralmente
il 29/12/2014 sul suo blog
(http://luckmar.blogspot.
it/2014/12/ansaldo-calda-
ie-limporta-delle-commesse.
html), per comprendere come
si sia giunti alla sua chiusura
con conseguente licenziamen-
to di tutto il personale dello
stabilimento gioiese (ben 197
dipendenti tra operai e impie-
gati), uno studio complesso e
approfondito che l’economista
ha redatto su sollecitazione di
Vito Falcone, che lo aveva
“spinto” a scrivere sul tema,
dopo aver letto sul Corriere
dello Sport un suo articolo sui
dati economici della Ferrari.
“Ansaldo Caldaie è una
società del Gruppo Sofinter
S.p.A. “leader nel settore del-
la progettazione, costruzione
ed installazione di caldaie di
grande taglia per impian-
ti di produzione di energia
elettrica”. Una società per
azioni a Socio Unico, con 
Capitale Sociale pari a Euro
24.392.513,00 interamente
versato, con Sede Legale a
Milano, in Via Conservatorio
17, Sede Amministrativa a
Gallarate (VA), Largo Buffoni
3 e Sede Operativa a Gioia del
Colle (BA), Via Milano km.
1,600, soggetta all’attività di
direzione e coordinamento
della Sofinter S.p.A.
L’attività operativa è artico-
lata in due principali attività:
quella di “produzione” e quel-
la di “service”.
Nel seguente passaggio,
evidenziato in premessa, vie-
ne evidenziata la situazione di
crisi:
Il 29 maggio 2014 è stato
reso noto in un comunicato a
firma congiunta da parte delle
Organizzazioni Sindacali pro-
vinciali FIM e FIOM di Bari
e del Comune di Gioia del
Colle che lo stabilimento AN-
SALDO CALDAIE di Gioia
del Colle (gruppo Sofinter)
versava in una situazione di
crisi, “causata da un forte calo
produttivo che ha determinato
il ricorso alla cassa integra-
zione ordinaria a zero ore dal
17 marzo al 14 giugno, con il
rientro, a partire dal 16 giugno
su commesse interne al grup-
po Sofinter” e che, i vertici
aziendali hanno comunicato
alla RSU di stabilimento la ri-
chiesta di proroga di ulteriori
13 settimane di cassa integra-
zione ordinaria.”
Invero, notizie di stampa del
7 settembre 2011 avevano già
reso noto il ricorso allo stru-
mento della cassa integrazio-
ne, con richieste di proroga.
Per quanto riguarda la sede
di Gallarate, nel mese di ot-
tobre 2013, è stato proroga-
to il Contratto di Solidarietà
per un periodo di ulteriori 12
mesi (con scadenza ad ottobre
2014) con il coinvolgimento di
86 risorse. L’obiettivo è quello
della minima penalizzazione
retributiva. Tale rinnovo è in
ogni caso l’ultimo concesso
per legge.
Nell’analisi, basata sui dati
del 2013, si mette in evidenza
l’importanza delle commesse
per la continuità aziendale,
intesa come attitudine dell’im-
presa a durare nel tempo. In
parole povere se l’azienda
non ha commesse è destinata
a chiudere.
Altri passaggi importan-
ti per capire la problematica
sono di seguito riportati.
Produzione
Per quanto riguarda l’atti-
vità di produzione, si è regi-
strato la cancellazione di un
importante contratto acquisito
(progetto Rabigh), perciò il
carico di lavoro della sede di
Gallarate si è attestato ad un li-
vello piuttosto basso. Il carico
di lavoro presso la fabbrica di
Gioia del Colle è stato elevato
durante l’anno 2013, perché
si è dato luogo alla produzio-
ne di caldaie per il progetto
di Suez e a lavori di service
e altri progetti per le società
del Gruppo. Per fronteggiare
l’impatto negativo derivante
dal minor carico della sede di
Gallarate, nel corso del 2013,
si è provveduto al distacco
di personale a favore di altre
società del Gruppo e si è rag-
giunto “un accordo con i sin-
dacati per l’utilizzo di misure
temporanee per la gestione del
costo del lavoro, attraverso
una riduzione dell’orario lavo-
rativo, ricorrendo all’utilizzo
dei contratti di solidarietà”.
Poiché il valore della produ-
zione dipende dalle commes-
se, bisogna evidenziare anche
che le commesse dipendono
dal prodotto che si vende e
come si vende. Sul prodotto
agiscono delle variabili im-
portanti come il processo tec-
nologico utilizzato, che può
influire sul prezzo e le presta-
zioni.
In genere i mercati di sboc-
co, quando sono poveri, sono
interessati esclusivamente al
prezzo. Altri mercati, forse
più remunerativi, potrebbero
essere interessati a prodotti
con tecnologia avanzata, che
permettono di ridurre i costi
di esercizio relativi al prodotto
venduto. In tal senso potreb-
bero essere importanti gli in-
vestimenti nel settore ricerca
e sviluppo, o investimenti che
abbiano l’obiettivo di moder-
nizzare gli impianti, realizzan-
do prodotti in maniera più ef-
ficiente ed economica. Molto
importante per quanto riguar-
da i mercati di sbocco è an-
che il rischio geopolitico. Si-
tuazioni di instabilità politica
possono arrecare gravi danni.
Service
Per quanto riguarda l’at-
tività di Service, il 2013 ha
registrato un volume di or-
dini acquisiti per pari a circa
12 milioni di Euro, suddiviso
tra attività di assistenza per il
75% e fornitura di ricambi per
il 25%. La Società continua a
lavorare prevalentemente su
mercati esteri, che coprono
circa il 75% degli ordini. Nel
2012 Ansaldo Caldaie ha in-
fatti confermato la propria le-
adership nel mercato egiziano.
Il 2013 è stato un anno mol-
to positivo, con un volume di
affari pari a circa 7,5 milioni
di Euro per le attività di servi-
ce e parti di ricambio.
Il 29 maggio 2014 è stato
reso noto in un comunicato a
firma congiunta da parte delle
Organizzazioni Sindacali pro-
vinciali FIM e FIOM di Bari
e del Comune di Gioia del
Colle che lo stabilimento AN-
SALDO CALDAIE di Gioia
del Colle (gruppo Sofinter)
versava in una situazione di
crisi, “causata da un forte calo
produttivo che ha determinato
il ricorso alla cassa integra-
zione ordinaria a zero ore dal
17 marzo al 14 giugno, con il
rientro, a partire dal 16 giugno
su commesse interne al grup-
po Sofinter” e che, i vertici
aziendali hanno comunicato
alla RSU di stabilimento la ri-
chiesta di proroga di ulteriori
13 settimane di cassa integra-
zione ordinaria.
La struttura
dello stato
patrimoniale
Il Patrimonio Netto è pari a
€ 25.845.979, mentre nel 2012
era pari a € 25.132.557. La va-
riazione di € 713.422 è dovu-
ta essenzialmente all’utile di
esercizio.
Il totale dell’attivo, che
equivale al totale dei mezzi a
disposizione o al capitale in-
vestito, è pari a € 564.663.268
e risulta in diminuzione
dell’1,3% rispetto al 2012.
In definitiva i mezzi propri
Luca Marotta radiografa l’Ansaldo
20 giorni prima del tracollo
24 gennaio 2015 5LA VOCE DEL PAESEGioiaNet.it
finanziano l’attivo solo per il
4,58%, per il resto si fa ricorso
al capitale di terzi. Tuttavia, i
mezzi propri finanziano circa
l’83% dell’attivo fisso.
La voce più consistente
dell’attivo è rappresentata dal-
le rimanenze che ammontano
a € 430,2 milioni e che rappre-
sentano il 76,2% dell’attivo.
In particolare le rimanenze per
i lavori in corso su ordinazione
ammontano a € 424.751.938
(€ 425.559.173 nel 2012) e
incidono per il 75,2% sull’at-
tivo.
I lavori in corso su ordina-
zione sono valutati con il me-
todo della percentuale di com-
pletamento. Il citato metodo
consiste nel valutare i contratti
sulla base dei corrispettivi pat-
tuiti e maturati con ragione-
vole certezza sulla base dello
stato di avanzamento dei la-
vori raggiunto. In definitiva,
con questa tecnica si rispetta
il principio della competenza
economica, evidenziando il ri-
cavo sin dal primo esercizio in
proporzione alla percentuale
dei costi sostenuti.
La voce più consistente del
passivo è rappresentata dagli
acconti ricevuti dai clienti che
ammontano a € 406,9 milioni
(€ 411 milioni nel 2012) e che
finanziano il 72,1% dell’at-
tivo. Gli acconti ricevuti dai
clienti rappresentando il 96%
circa dei lavori in corso su
ordinazione, praticamente fi-
nanziano tutto il costo degli
ordinativi.
I debiti verso i fornitori ri-
sultano in diminuzione da €
56.266.011 a € 48.542.903 a
causa della flessione registrata
dai costi operativi a conto eco-
nomico.
La Posizione
Finanziaria Netta
La posizione finanziaria
netta, ossia l’indebitamento
di natura finanziaria al netto
delle disponibilità liquide, è
negativa per € 23.104.867 ed
in peggioramento rispetto al
2012, quando era negativa per
€ 14.395.798. In ogni caso ri-
sulta inferiore al valore della
produzione.
Gli Amministratori hanno
scritto che “il peggioramento
della Posizione Finanziaria
Netta, pari a 8,7 milioni di
Euro, è dovuto al maggiore
stress operativo legato alla
flessione del volume di produ-
zione”.
I debiti verso le banche au-
mentano da € 48.861.184 a
€ 51.118.252 e si riferiscono
quasi interamente ad antici-
pazioni bancarie e scoperti di
conto corrente in essere alla
data del bilancio.
Le disponibilità liquide sono
diminuite di € 6,5 milioni.
Investimenti e
Attività di Ricerca
e sviluppo
Per quanto riguarda l’atti-
vità di Ricerca e sviluppo, gli
Amministratori hanno scritto
che “nel corso del 2013, la So-
cietà ha focalizzato la propria
attenzione ampliando l’offerta
dei prodotti HRSG per soddi-
sfare le mutevoli esigenze dei
clienti e ha continuato lo svi-
luppo di tecnologie di ottimiz-
zazione della combustione”.
Invero gli Amministrato-
ri non specificano l’impor-
to specifico investito in tale
attività. Tuttavia, nell’attivo
del bilancio la posta “costi di
ricerca e sviluppo” aumen-
ta da € 448.956 a € 519.609,
a causa di trasferimenti dal-
la posta Immobilizzazioni in
corso e acconti per € 200.377
e degli ammortamenti per €
129.724. Il costo storico degli
investimenti in ricerca e svi-
luppo e pubblicità ammonta a
€ 848.996.
Gli investimenti principali
del 2013, risultano consunti-
vati per circa 450 mila Euro, e
hanno riguardato: gli Impianti
per € 24.920; l’Attrezzatura
per € 9.654; i Mobili e mac-
chine d’ufficio per € 10 mila;
le Immobilizzazioni in corso e
acconti per € 366.765 e le Al-
tre immobilizzazioni immate-
riali per € 38 mila.
Il dato di sintesi più imme-
diato della situazione econo-
mica è fornito dall’utile netto.
Nel 2013, l’utile netto è stato
pari a € 713.422, mentre nel
2012 era pari a € 1.213.983.
Il Costo dei dipendenti si ri-
duce da € 20,9 milioni a € 20
milioni. Tale costo rappresen-
ta il 23,7% (20,2% nel 2012)
dei costi della Produzione e il
22,7% (19,7% nel 2012) del
valore della Produzione. La
variazione in diminuzione del
costo è correlata inoltre alla
variazione dell’organico che
è passato da un numero medio
di 395 dipendenti nel 2012 a
372 nel corso dell’anno 2013.
Al 31 dicembre 2013 l’or-
ganico complessivo della So-
cietà è risultato pari a 369 uni-
tà così suddivise: 24 Dirigenti;
40 Quadri; 152 Impiegati; 153
Operai; di cui 164 nella sede
di Gallarate e 205 nella sede di
Gioia del Colle.
Commesse… la
scommessa persa
Nelle conclusioni dell’ana-
lisi è evidenziata l’importanza
delle commesse. Trattandosi
di una società che lavora su
commessa appare fondamen-
tale conoscere il dato sul por-
tafoglio ordini. Nella Relazio-
ne sulla Gestione a pagina 5 è
riportato un valore del portafo-
glio ordini per € 80,1 milioni,
in calo rispetto al dato dell’an-
no precedente che era pari a
106,7 milioni di Euro.>>
Inoltre, è sottolineata l’im-
portanza del processo tecnolo-
gico, che è in genere è legato
agli investimenti e il fatto che
l’azienda fosse “leader” in
“mercati poveri”.
Poiché il valore della produ-
zione dipende dalle commes-
se, bisogna evidenziare anche
che le commesse dipendono
dal prodotto che si vende e
come si vende. Sul prodotto
agiscono delle variabili im-
portanti come il processo tec-
nologico utilizzato, che può
influire sul prezzo e le presta-
zioni.
In genere i mercati di sboc-
co, quando sono poveri, sono
interessati esclusivamente al
prezzo. Altri mercati, forse
più remunerativi, potrebbero
essere interessati a prodotti
con tecnologia avanzata, che
permettono di ridurre i costi
di esercizio relativi al prodotto
venduto. In tal senso potreb-
bero essere importanti gli in-
vestimenti nel settore ricerca
e sviluppo, o investimenti che
abbiano l’obiettivo di moder-
nizzare gli impianti, realizzan-
do prodotti in maniera più ef-
ficiente ed economica. Molto
importante per quanto riguar-
da i mercati di sbocco è an-
che il rischio geopolitico. Si-
tuazioni di instabilità politica
possono arrecare gravi danni.
“I licenziamenti decisi
da Ansaldo per lo stabili-
mento di Gioia del Colle
– dichiara l’ex parlamen-
tare europeo Enzo Lavar-
ra - sono decisione grave.
Un colpo durissimo e
inaccettabile alla vita di
200 lavoratori e delle loro
famiglie.
Occorre una reazione
forte e unitaria di tutte le
istituzioni per contrastar-
la.
Ho sentito stamane il
sottosegretariato on Te-
resa Bellanova che ha
confermato il suo pieno
impegno come quello
profuso per tutte le realtà
di gravi crisi aziendali”.
Lavarra ne parla con
il Sottosegretario
Bellanova

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  • 1. 24 gennaio 20154 LA VOCE DEL PAESE GioiaNet.it Di seguito alcuni stralci della ricca analisi effettuata da Luca Marotta dal titolo “Ansaldo Caldaie: l’impor- tanza delle commesse per la continuità aziendale”, pubblicata integralmente il 29/12/2014 sul suo blog (http://luckmar.blogspot. it/2014/12/ansaldo-calda- ie-limporta-delle-commesse. html), per comprendere come si sia giunti alla sua chiusura con conseguente licenziamen- to di tutto il personale dello stabilimento gioiese (ben 197 dipendenti tra operai e impie- gati), uno studio complesso e approfondito che l’economista ha redatto su sollecitazione di Vito Falcone, che lo aveva “spinto” a scrivere sul tema, dopo aver letto sul Corriere dello Sport un suo articolo sui dati economici della Ferrari. “Ansaldo Caldaie è una società del Gruppo Sofinter S.p.A. “leader nel settore del- la progettazione, costruzione ed installazione di caldaie di grande taglia per impian- ti di produzione di energia elettrica”. Una società per azioni a Socio Unico, con  Capitale Sociale pari a Euro 24.392.513,00 interamente versato, con Sede Legale a Milano, in Via Conservatorio 17, Sede Amministrativa a Gallarate (VA), Largo Buffoni 3 e Sede Operativa a Gioia del Colle (BA), Via Milano km. 1,600, soggetta all’attività di direzione e coordinamento della Sofinter S.p.A. L’attività operativa è artico- lata in due principali attività: quella di “produzione” e quel- la di “service”. Nel seguente passaggio, evidenziato in premessa, vie- ne evidenziata la situazione di crisi: Il 29 maggio 2014 è stato reso noto in un comunicato a firma congiunta da parte delle Organizzazioni Sindacali pro- vinciali FIM e FIOM di Bari e del Comune di Gioia del Colle che lo stabilimento AN- SALDO CALDAIE di Gioia del Colle (gruppo Sofinter) versava in una situazione di crisi, “causata da un forte calo produttivo che ha determinato il ricorso alla cassa integra- zione ordinaria a zero ore dal 17 marzo al 14 giugno, con il rientro, a partire dal 16 giugno su commesse interne al grup- po Sofinter” e che, i vertici aziendali hanno comunicato alla RSU di stabilimento la ri- chiesta di proroga di ulteriori 13 settimane di cassa integra- zione ordinaria.” Invero, notizie di stampa del 7 settembre 2011 avevano già reso noto il ricorso allo stru- mento della cassa integrazio- ne, con richieste di proroga. Per quanto riguarda la sede di Gallarate, nel mese di ot- tobre 2013, è stato proroga- to il Contratto di Solidarietà per un periodo di ulteriori 12 mesi (con scadenza ad ottobre 2014) con il coinvolgimento di 86 risorse. L’obiettivo è quello della minima penalizzazione retributiva. Tale rinnovo è in ogni caso l’ultimo concesso per legge. Nell’analisi, basata sui dati del 2013, si mette in evidenza l’importanza delle commesse per la continuità aziendale, intesa come attitudine dell’im- presa a durare nel tempo. In parole povere se l’azienda non ha commesse è destinata a chiudere. Altri passaggi importan- ti per capire la problematica sono di seguito riportati. Produzione Per quanto riguarda l’atti- vità di produzione, si è regi- strato la cancellazione di un importante contratto acquisito (progetto Rabigh), perciò il carico di lavoro della sede di Gallarate si è attestato ad un li- vello piuttosto basso. Il carico di lavoro presso la fabbrica di Gioia del Colle è stato elevato durante l’anno 2013, perché si è dato luogo alla produzio- ne di caldaie per il progetto di Suez e a lavori di service e altri progetti per le società del Gruppo. Per fronteggiare l’impatto negativo derivante dal minor carico della sede di Gallarate, nel corso del 2013, si è provveduto al distacco di personale a favore di altre società del Gruppo e si è rag- giunto “un accordo con i sin- dacati per l’utilizzo di misure temporanee per la gestione del costo del lavoro, attraverso una riduzione dell’orario lavo- rativo, ricorrendo all’utilizzo dei contratti di solidarietà”. Poiché il valore della produ- zione dipende dalle commes- se, bisogna evidenziare anche che le commesse dipendono dal prodotto che si vende e come si vende. Sul prodotto agiscono delle variabili im- portanti come il processo tec- nologico utilizzato, che può influire sul prezzo e le presta- zioni. In genere i mercati di sboc- co, quando sono poveri, sono interessati esclusivamente al prezzo. Altri mercati, forse più remunerativi, potrebbero essere interessati a prodotti con tecnologia avanzata, che permettono di ridurre i costi di esercizio relativi al prodotto venduto. In tal senso potreb- bero essere importanti gli in- vestimenti nel settore ricerca e sviluppo, o investimenti che abbiano l’obiettivo di moder- nizzare gli impianti, realizzan- do prodotti in maniera più ef- ficiente ed economica. Molto importante per quanto riguar- da i mercati di sbocco è an- che il rischio geopolitico. Si- tuazioni di instabilità politica possono arrecare gravi danni. Service Per quanto riguarda l’at- tività di Service, il 2013 ha registrato un volume di or- dini acquisiti per pari a circa 12 milioni di Euro, suddiviso tra attività di assistenza per il 75% e fornitura di ricambi per il 25%. La Società continua a lavorare prevalentemente su mercati esteri, che coprono circa il 75% degli ordini. Nel 2012 Ansaldo Caldaie ha in- fatti confermato la propria le- adership nel mercato egiziano. Il 2013 è stato un anno mol- to positivo, con un volume di affari pari a circa 7,5 milioni di Euro per le attività di servi- ce e parti di ricambio. Il 29 maggio 2014 è stato reso noto in un comunicato a firma congiunta da parte delle Organizzazioni Sindacali pro- vinciali FIM e FIOM di Bari e del Comune di Gioia del Colle che lo stabilimento AN- SALDO CALDAIE di Gioia del Colle (gruppo Sofinter) versava in una situazione di crisi, “causata da un forte calo produttivo che ha determinato il ricorso alla cassa integra- zione ordinaria a zero ore dal 17 marzo al 14 giugno, con il rientro, a partire dal 16 giugno su commesse interne al grup- po Sofinter” e che, i vertici aziendali hanno comunicato alla RSU di stabilimento la ri- chiesta di proroga di ulteriori 13 settimane di cassa integra- zione ordinaria. La struttura dello stato patrimoniale Il Patrimonio Netto è pari a € 25.845.979, mentre nel 2012 era pari a € 25.132.557. La va- riazione di € 713.422 è dovu- ta essenzialmente all’utile di esercizio. Il totale dell’attivo, che equivale al totale dei mezzi a disposizione o al capitale in- vestito, è pari a € 564.663.268 e risulta in diminuzione dell’1,3% rispetto al 2012. In definitiva i mezzi propri Luca Marotta radiografa l’Ansaldo 20 giorni prima del tracollo
  • 2. 24 gennaio 2015 5LA VOCE DEL PAESEGioiaNet.it finanziano l’attivo solo per il 4,58%, per il resto si fa ricorso al capitale di terzi. Tuttavia, i mezzi propri finanziano circa l’83% dell’attivo fisso. La voce più consistente dell’attivo è rappresentata dal- le rimanenze che ammontano a € 430,2 milioni e che rappre- sentano il 76,2% dell’attivo. In particolare le rimanenze per i lavori in corso su ordinazione ammontano a € 424.751.938 (€ 425.559.173 nel 2012) e incidono per il 75,2% sull’at- tivo. I lavori in corso su ordina- zione sono valutati con il me- todo della percentuale di com- pletamento. Il citato metodo consiste nel valutare i contratti sulla base dei corrispettivi pat- tuiti e maturati con ragione- vole certezza sulla base dello stato di avanzamento dei la- vori raggiunto. In definitiva, con questa tecnica si rispetta il principio della competenza economica, evidenziando il ri- cavo sin dal primo esercizio in proporzione alla percentuale dei costi sostenuti. La voce più consistente del passivo è rappresentata dagli acconti ricevuti dai clienti che ammontano a € 406,9 milioni (€ 411 milioni nel 2012) e che finanziano il 72,1% dell’at- tivo. Gli acconti ricevuti dai clienti rappresentando il 96% circa dei lavori in corso su ordinazione, praticamente fi- nanziano tutto il costo degli ordinativi. I debiti verso i fornitori ri- sultano in diminuzione da € 56.266.011 a € 48.542.903 a causa della flessione registrata dai costi operativi a conto eco- nomico. La Posizione Finanziaria Netta La posizione finanziaria netta, ossia l’indebitamento di natura finanziaria al netto delle disponibilità liquide, è negativa per € 23.104.867 ed in peggioramento rispetto al 2012, quando era negativa per € 14.395.798. In ogni caso ri- sulta inferiore al valore della produzione. Gli Amministratori hanno scritto che “il peggioramento della Posizione Finanziaria Netta, pari a 8,7 milioni di Euro, è dovuto al maggiore stress operativo legato alla flessione del volume di produ- zione”. I debiti verso le banche au- mentano da € 48.861.184 a € 51.118.252 e si riferiscono quasi interamente ad antici- pazioni bancarie e scoperti di conto corrente in essere alla data del bilancio. Le disponibilità liquide sono diminuite di € 6,5 milioni. Investimenti e Attività di Ricerca e sviluppo Per quanto riguarda l’atti- vità di Ricerca e sviluppo, gli Amministratori hanno scritto che “nel corso del 2013, la So- cietà ha focalizzato la propria attenzione ampliando l’offerta dei prodotti HRSG per soddi- sfare le mutevoli esigenze dei clienti e ha continuato lo svi- luppo di tecnologie di ottimiz- zazione della combustione”. Invero gli Amministrato- ri non specificano l’impor- to specifico investito in tale attività. Tuttavia, nell’attivo del bilancio la posta “costi di ricerca e sviluppo” aumen- ta da € 448.956 a € 519.609, a causa di trasferimenti dal- la posta Immobilizzazioni in corso e acconti per € 200.377 e degli ammortamenti per € 129.724. Il costo storico degli investimenti in ricerca e svi- luppo e pubblicità ammonta a € 848.996. Gli investimenti principali del 2013, risultano consunti- vati per circa 450 mila Euro, e hanno riguardato: gli Impianti per € 24.920; l’Attrezzatura per € 9.654; i Mobili e mac- chine d’ufficio per € 10 mila; le Immobilizzazioni in corso e acconti per € 366.765 e le Al- tre immobilizzazioni immate- riali per € 38 mila. Il dato di sintesi più imme- diato della situazione econo- mica è fornito dall’utile netto. Nel 2013, l’utile netto è stato pari a € 713.422, mentre nel 2012 era pari a € 1.213.983. Il Costo dei dipendenti si ri- duce da € 20,9 milioni a € 20 milioni. Tale costo rappresen- ta il 23,7% (20,2% nel 2012) dei costi della Produzione e il 22,7% (19,7% nel 2012) del valore della Produzione. La variazione in diminuzione del costo è correlata inoltre alla variazione dell’organico che è passato da un numero medio di 395 dipendenti nel 2012 a 372 nel corso dell’anno 2013. Al 31 dicembre 2013 l’or- ganico complessivo della So- cietà è risultato pari a 369 uni- tà così suddivise: 24 Dirigenti; 40 Quadri; 152 Impiegati; 153 Operai; di cui 164 nella sede di Gallarate e 205 nella sede di Gioia del Colle. Commesse… la scommessa persa Nelle conclusioni dell’ana- lisi è evidenziata l’importanza delle commesse. Trattandosi di una società che lavora su commessa appare fondamen- tale conoscere il dato sul por- tafoglio ordini. Nella Relazio- ne sulla Gestione a pagina 5 è riportato un valore del portafo- glio ordini per € 80,1 milioni, in calo rispetto al dato dell’an- no precedente che era pari a 106,7 milioni di Euro.>> Inoltre, è sottolineata l’im- portanza del processo tecnolo- gico, che è in genere è legato agli investimenti e il fatto che l’azienda fosse “leader” in “mercati poveri”. Poiché il valore della produ- zione dipende dalle commes- se, bisogna evidenziare anche che le commesse dipendono dal prodotto che si vende e come si vende. Sul prodotto agiscono delle variabili im- portanti come il processo tec- nologico utilizzato, che può influire sul prezzo e le presta- zioni. In genere i mercati di sboc- co, quando sono poveri, sono interessati esclusivamente al prezzo. Altri mercati, forse più remunerativi, potrebbero essere interessati a prodotti con tecnologia avanzata, che permettono di ridurre i costi di esercizio relativi al prodotto venduto. In tal senso potreb- bero essere importanti gli in- vestimenti nel settore ricerca e sviluppo, o investimenti che abbiano l’obiettivo di moder- nizzare gli impianti, realizzan- do prodotti in maniera più ef- ficiente ed economica. Molto importante per quanto riguar- da i mercati di sbocco è an- che il rischio geopolitico. Si- tuazioni di instabilità politica possono arrecare gravi danni. “I licenziamenti decisi da Ansaldo per lo stabili- mento di Gioia del Colle – dichiara l’ex parlamen- tare europeo Enzo Lavar- ra - sono decisione grave. Un colpo durissimo e inaccettabile alla vita di 200 lavoratori e delle loro famiglie. Occorre una reazione forte e unitaria di tutte le istituzioni per contrastar- la. Ho sentito stamane il sottosegretariato on Te- resa Bellanova che ha confermato il suo pieno impegno come quello profuso per tutte le realtà di gravi crisi aziendali”. Lavarra ne parla con il Sottosegretario Bellanova