SlideShare a Scribd company logo
info-learn:  oltre (?) l’informazione e la formazione.   LABeL-CATTID Laboratorio e-learning  “ Sapienza”, Università di Roma Roma, 31 maggio 2007.
Una prima definizione: cosa (NON) è l’info-learn L’info-learn  NON rappresenta semplicemente una nuova piattaforma per l’erogazione di nuovi contenuti,  ma costituisce un nuovo ambito per la connessione-integrazione di diverse aree.   L’ info-learn   costituisce un’infrastruttura tecnologica trasversale che coinvolge, connette e ibrida i territori propri dell’ organizzazione   (knowledge management), delle   risorse umane   (e-learning) e dei   processi organizzativi   (comunità di pratica). Si posiziona quindi tra i   “territori ben definiti e finora distinti, della formazione e dell’informazione […] digitale, fra l’e-learning e l’e-publishing”   (Eletti, 2003), integrandoli in modo funzionale.
Origini e sviluppo dell’info-learn:  società post-industriale e società della conoscenza. Società post-industriale   Dahrendorf (1953), Bell (1962, 1976), Touraine (1969)   Società della conoscenza   Drucker (1987, 1993, 1995)   “ molto più direttamente che per il passato, la produzione dipende dalla conoscenza, che si tratti di ricerca scientifica e tecnologica, di capacità di programmare il mutamento e di controllare gli effetti, di gestire organizzazioni complesse” (Statera, 1996: p. 123).  Diventa quindi fondamentale: “ imparare, imparare ad apprendere e imparare ad accettare il cambiamento per gestirlo ”  (Alessandria, 1997: p. 9)
Origini e sviluppo dell’info-learn in ambito aziendale:  la learning organization. ●   learning organization  come modello “idealtipico” (rif. Weber)  del paradigma post-industriale:  realtà che possiede tutte le caratteristiche  ideali del modello. ●   caratteristiche principali di una  learning organization : - basata su conoscenze e competenze; - partecipativa; - flessibile e orientata al cambiamento; - centrata sul cliente; - orientata alla qualità e alla creazione di valore;
Origini e sviluppo dell’info-learn:  dal modello  meccanico al modello organico (1) Modello meccanico di impresa   - Le  attività  affidate alle risorse umane sono sostanzialmente ridotte a  un susseguirsi lineare di operazioni routinarie;  -  L’elaborazione di informazioni  è ridotta, standard e prevalentemente  a bassa complessità;  - Le  variazioni  all’interno delle singole procedure operative e  gestionali sono accuratamente arginate in quanto l’intera organizzazione  risulta tanto più efficiente quanto meno varianze insorgono al suo interno; - La  componente decisionale  è sottratta al singolo e incorporata  nell’organizzazione;  -  Strutture organizzative, funzioni e procedure  sono integralmente  specificate, oltre che razionalmente interconnesse secondo un  piano preordinato, per assicurare l’efficienza dell’organizzazione.
Origini e sviluppo dell’info-learn:  dal modello meccanico al modello organico (2)  Modello organico di impresa   l’impresa è assimilata a un organismo  in cui le singole parti sono sistemi aperti che svolgono funzioni specializzate, ma operano in base ad ambiti di autonomia;  le componenti aziendali rappresentano nodi di una rete  più ampia di scambi relazionali, cognitivi ed economici. Un   modello organico per ruoli e obiettivi,  invece che per funzioni e procedure,  si afferma negli interventi di formazione delle risorse umane.  Diventano determinanti due classi di fattori:  le  conoscenze  (implicite ed esplicite) delle singole persone;  la  capacità dell’azienda di  generare, misurare, sviluppare e  utilizzare tali conoscenze , sia a livello individuale che a livello organizzativo.
info-learn: un nuovo territorio.   Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE  Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt  Tutorial  Teledidattica  INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning  (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO:  M-LEARNING  AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE  DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer,  B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (1) .   La maggiore consapevolezza del ruolo ricoperto dagli  asset intangibili  ( capitale umano , capitale  strutturale e  capitale  relazionale ) si combina all’esigenza di governare l’incremento della complessità sociotecnica dell’impresa Componente  Organizzazione Knowledge Management Componente Persone  E-learning Performance economica,  tecnica e organizzativa  dell’ecosistema aziendale  Componente  Processi Comunità di pratica Infrastruttura tecnologica per l’info-formazione Modello Hacker P2P connettivo e relazionale
Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (2). Analisi dell’info-learn come analisi delle ripercussioni significative  in  ciascun  sottoinsieme organizzativo.  In particolare: 1 - Sottoinsieme info-learn / organizzazione  (integrazione con knowledge management); 2 - Sottoinsieme info-learn / risorse umane   (integrazione con e-learning); 3 - Sottoinsieme info-learn / processi aziendali  (integrazione con comunità di pratica); Focus:  elementi tecnologici considerati in stretta relazione con  elementi di tipo organizzativo e socio-relazionale.
Metodo (sottostante) di analisi dell’info-learn: il modello “hacker” Un modello di progettazione tecnologica e sociale che è possibile applicare a  1 -  relazioni  tra persone; 2 -  relazioni   tra ambiti e componenti interne dell’azienda; 3 -  relazioni   tra azienda (nel suo complesso) e mercato. Un modello di produzione e condivisione  peer to peer   (P2P). Secondo tale modello, l’info-learn è concepito come piattaforma tecnologica di tipo connettivo e relazionale in grado di integrare in prospettiva antropocentrica le sue diverse componenti di contesto.
Definizioni di contesto: cos’è il knowledge management.. Il  knowledge management  (KM) rappresenta una strategia organica di identificazione, gestione e valorizzazione delle conoscenze  (Davenport  et al.,  1996).  Distinguiamo:  -  conoscenza preposizionale  o dichiarativa  (conoscenza del  cosa, know what ), tendenzialmente esplicita; -  conoscenza procedurale  o competenza  (conoscenza del  come, know how ), tendenzialmente implicita. L’ obiettivo principale  di un sistema di knowledge management  è “ gestire sia le conoscenze tacite che quelle esplicite, combinando la presentazione di informazioni e conoscenze esplicite con la gestione dei flussi di conoscenza tacita tra gli attori impegnati direttamente nella realizzazione delle attività”  (Morici, Ceriotti, 2003: pp. 148-149).
Definizioni di contesto: cos’è l’e-learning.. Antonio Fini, Luca Vanni   (da  Learning Object e Metadati ) Il termine e-learning denota […] un complesso insieme di metodologie e tecnologie rivolte all’erogazione di contenuti didattici attraverso internet o, più in generale, attraverso qualsiasi tecnologia informatica o delle comunicazioni.  Antonio Fini, Giovanni Bonaiuti  (da E-learning 2.0) L’e-learning sfrutta le potenzialità della rete per fornire in modalità sincrona e/o asincrona, l’accesso a contenuti o relazioni formative in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione.   Valerio Eletti  (da  Che cos'è l'e-learning ) L’e-learning, letteralmente “apprendimento elettronico”, si propone come una modalità o meglio come un sistema di formazione continua, dove ciò che assume valore è il processo all’interno del quale la singola attività formativa è inserita.
Definizioni di contesto: cosa sono le comunità di pratica.. Comunità di pratica Le  comunità di pratica  sono aggregati informali di persone che condividono, in modo cooperativo, fini e obiettivi aziendali, ma anche un dominio comune di conoscenze, pratiche ed esperienze.  Network partecipativi come le comunità di pratica consentono di far emergere gli aspetti critici del sistema e di individuare soluzioni cooperative.   (Rif. Lave, Wenger, 1991; Brown, Duguid, 1991) L’individuazione di pratiche disfunzionali è conseguita anche attraverso altri canali, come la partecipazione a  forum  di discussione on line.  Le criticità rilevate sono poi spesso affidate a gruppi autonomi di progetto.   Un  team  autonomo di progetto  è un gruppo operativo in presenza o a distanza, incaricato di esaminare, sviluppare e introdurre dei cambiamenti in uno specifico contesto. Il team di progettazione lavora con una logica partecipativa, ricevendo obiettivi e non istruzioni.
info-learn: un territorio da cui ripartire a sostegno dell’impresa.   Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE  Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt  Tutorial  Teledidattica  INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning  (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO:  M-LEARNING  AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE  DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer,  B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
info-learn: tipologie di contenuti.   Fonte: Enel-Sfera, immagini cortesemente fornite dalla dott.sa Pisani. - Enciclopedia di pillole di conoscenza Finalità:  restituire all’utente, in modo flessibile rispetto alle sue esigenze, l’immediata completezza info-formativa sull’argomento; - Manuali interattivi Finalità:  fornire un supporto specifico per la risoluzione di problemi contingenti, con conoscenze e competenze orientate al contesto; - Schemi autoesplicanti Finalità:  agevolare l’utente nello svolgimento di sequenze procedurali complesse, con set specifici di istruzioni.
info-learn: tipologie di strumenti - Motori di ricerca in linguaggio naturale: Gestiscono il recupero dei contenuti info-learn all’interno dei  repository attraverso interrogazioni in linguaggio naturale.  Il personale non esperto in chiavi di ricerca complesse o operatori booleani può così familiarizzare con domini di conoscenza estranei al proprio percorso formativo ( paradigma dell’accesso ): - Agenti intelligenti: Software che interagiscono attraverso un protocollo comune per il raggiungimento di uno scopo (es.  personalizzazione contenuti ); -  Funzioni proattive integrate:   Strumenti collegati all’attività degli agenti intelligenti nei repository di contenuti. L’erogazione dei contenuti è gestita dalla piattaforma in modo autonomo, non su richiesta dell’utente, attraverso particolari  indici che anticipano le  sue  esigenze cognitive e operative .
info-learn: modalità di fruizione di contenuti e strumenti. - Just in time: La fruizione di contenuti e strumenti con finalità info-formative  avviene, su richiesta dell’utente, nel momento in cui le singole  conoscenze operative e gestionali, circoscritte e localizzate, sono  effettivamente necessarie; - On the job: La fruizione di contenuti e strumenti info-learn si verifica, nella  quasi totalità delle esperienze, in modo integrato e contestuale  rispetto al normale svolgimento delle attività lavorative.
info-learn: come integrare le aree di contesto per valorizzare l’azienda.   Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE  Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt  Tutorial  Teledidattica  INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning  (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO:  M-LEARNING  AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE  DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer,  B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
info-learn / knowledge management: un’integrazione possibile? L’info-learn offre singoli atomi di conoscenza dichiarativa e procedurale.  In analogia con le migliori esperienze di KM, invece, il nuovo territorio dell’info-formazione può definirsi: ●  just in time ,  nel senso che l’offerta info-formativa avviene, su richiesta  dell’utente, nel momento in cui le singole conoscenze operative e  gestionali, circoscritte e localizzate, sono effettivamente necessarie;  ●  on the job , nel senso che, nella quasi totalità delle esperienze, l’info- learn interviene su bisogni info-formativi puntuali e delimitati che si  manifestano in modo contestuale rispetto allo svolgimento delle attività . Focus:  Approccio centralizzato vs approccio distribuito al KM
info-learn e apprendimento organizzativo:  l’impresa ipertestuale . ●   AUTONOMIA   locale e periferica nella creazione, gestione e  condivisione delle conoscenze ( livello micro-organizzativo ); ●   COORDINAMENTO   e certificazione delle conoscenze create,  gestite e condivise ( livello meso e macro-organizzativo ). Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica : Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica:  Organizzazione knowledge management Primo step per la  Learning Organization 1 - Modello organizzativo dell’impresa ipertestuale Info-learn e apprendimento organizzativo Organizzazione basata su conoscenze
  info-learn / e-learning: un’integrazione possibile? Lo standard  extended e-learning  copre un ventaglio ampio (ma generico)  di bisogni formativi L’ info-learn   interviene invece in modo capillare rendendo disponibili pillole di conoscenza settoriali, circoscritte e localizzate. L’info-learn affianca l’e-learning in una logica  just in time  e  on the job  (che li accomuna) offrendo però non percorsi formativi completi ma atomi di conoscenza. Le pillole info-formative vanno spesso a integrare e completare l’azione dei  learning object , le singole unità formative dei  corsi  e-learning. (Rif.  dal corso al percorso ) Elementi criticità:   Diversa idoneità dell’info-learn a coprire competenze operative e gestionali  ( Hard Skills ) rispetto alle competenze relazionali e comportamentali ( Soft Skills ).  Per queste ultime continuano a essere più indicati i business game con architetture relazionali multiutente ed elementi di simulazione di ruolo ( fascia alta e-learning ).
info-learn e formazione delle risorse umane: i  knowledge network . ●   Combinazione di  AUTONOMIA  e  COORDINAMENTO nella gestione di conoscenze ( sapere ) e competenze ( saper fare ); ●   Combinazione di  EFFICIENZA  e  SODDISFAZIONE   delle HR nello svolgimento delle proprie attività lavorative. Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica:   Persone E-learning Secondo step per la   Learning Organization 2- Modello organizzativo dei knowledge network Info-learn e formazione delle risorse umane Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione Partecipativa
  info-learn / comunità di pratica: un’integrazione possibile? Nel momento in cui le risorse umane diventano  pro-sumer  (Toffler, 1980), ovvero  produttori e fruitori di materiale info-formativo , i fattori di maggiore criticità non derivano né dalla condivisione dell’architettura relazionale né dalla disponibilità alla produzione e diffusione di materiali info-formativi, ma dalla qualità intrinseca degli stessi.  il  P2P info-learn  all’interno delle CDP mostra le stesse criticità già evidenziate da Chighine (2002) riguardo al  P2P learning .  “ la criticità maggiore di questi sistemi risiede […] proprio nella loro più importante caratteristica. Il poter condividere il sapere direttamente tra tutti, senza subire controlli, fa sì che la circolazione delle informazioni sia molto più rapida e non mediata; ma tale mancanza di controllo, unita all’immediatezza, non garantisce la qualità della conoscenza”  (Chighine, 2002: p. 93). Focus :  Si ripropone il conflitto tra  approccio centralizzato vs distribuito .
info-learn e ottimizzazione dei processi: le  reti operative del sapere . ●   Scaffolding (sostegno) di tipo  cognitivo ,  operativo  e  relazionale ; ●   Trasformazione di:  CONOSCENZE   (dimensione  cognitiva )  COMPETENZE   (dimensione  operativa ) INTERAZIONI   (dimensione  relazionale )  in  AZIONI   (dimensione  esecutiva ) Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica:   Processi Comunità di Pratica Terzo step per la  Learning Organization 3 - Modello organizzativo delle “reti operative del sapere” Organizzazione partecipativa Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione flessible
info-learn: verso la  Value Creating Company . ●   Creazione   valore relazionale interno   (coesione tra componenti); ●   Creazione   valore relazionale esterno   (interfaccia coerente rapporto con clienti);  ●   Creazione   valore economico   (fidelizzazione della base di mercato). Valorizzazione  capitale umano  (conoscenze e competenze) Supporto  knowledge management Supporto  e-learning Autonomia / Coordinamento Efficienza / Soddisfazione Valorizzazione  capitale strutturale Supporto  processi CONOSCENZE ,  COMPETENZE  e  INTERAZIONIi  in  AZIONI Learning Organization flessibile  e orientata al   cambiamento Value  Creating Company Learning Organization basata su conoscenze e competenze Flessibilità dell’azione organizzativa Adattamento alle  richieste del mercato Learning Organization centrata  sul cliente Piattaforme info-learn

More Related Content

PDF
L’Apprendimento in rete tra formale, informale e non-formale
PPT
Web 2.0, Knowledge Management, Social Network...
DOCX
Social media, geolocalizzazione e check in
PPT
I social network nell'educazione
PPT
Dal Personal Information Management al Personal Knowledge Management
PPT
I social network nell'educazione
PPT
I social network nell'educazione maria ranieri stefania manca
PPT
Spazi Digitali, Social Media, Partecipazione
L’Apprendimento in rete tra formale, informale e non-formale
Web 2.0, Knowledge Management, Social Network...
Social media, geolocalizzazione e check in
I social network nell'educazione
Dal Personal Information Management al Personal Knowledge Management
I social network nell'educazione
I social network nell'educazione maria ranieri stefania manca
Spazi Digitali, Social Media, Partecipazione

What's hot (20)

PPTX
Un toolkit per la media e digital literacy education
PPTX
Community online: progettazione sociale e tecniche di engagement
PPTX
Il ruolo dei social media nella condivisione della conoscenza scientifica
PPT
Social media, comunità virtuali, università. Quali intersezioni?
PDF
Scheda metariflessione
PPT
Forme di produzione e consumo di contenuti digitali
PDF
Il web tra contenuti e usi sociali 2. I motori di ricerca e la google generation
PPT
Lezione Infea Grosseto 3
PPT
Internet e disabilità
PPT
Competenze di personal knowledge management
PDF
11 Relazioni sociali e identità in rete
PPT
Comunicazione interculturale e costruzione collaborativa di conoscenza: l’ u...
PDF
Identità Reale, Virtuale e Digitale
PDF
Bennato: Valori. La dimensione etica nella network society (cap.3)
PPT
Schoolbook-Social network per la scuola superiore-Presentazione Didamatica-Al...
PPTX
La scuola al tempo di internet
PDF
Bennato: Strumenti. Le infrastrutture della collaborazione su internet (cap.2)
PPT
Social Network nella didattica
PDF
Intervento: Online word of mouth
Un toolkit per la media e digital literacy education
Community online: progettazione sociale e tecniche di engagement
Il ruolo dei social media nella condivisione della conoscenza scientifica
Social media, comunità virtuali, università. Quali intersezioni?
Scheda metariflessione
Forme di produzione e consumo di contenuti digitali
Il web tra contenuti e usi sociali 2. I motori di ricerca e la google generation
Lezione Infea Grosseto 3
Internet e disabilità
Competenze di personal knowledge management
11 Relazioni sociali e identità in rete
Comunicazione interculturale e costruzione collaborativa di conoscenza: l’ u...
Identità Reale, Virtuale e Digitale
Bennato: Valori. La dimensione etica nella network society (cap.3)
Schoolbook-Social network per la scuola superiore-Presentazione Didamatica-Al...
La scuola al tempo di internet
Bennato: Strumenti. Le infrastrutture della collaborazione su internet (cap.2)
Social Network nella didattica
Intervento: Online word of mouth
Ad

Viewers also liked (9)

PPT
Web 2.0
PPT
Serious games
PPT
Multiplayer Virtual Worlds (MVW)
PPTX
Startup school
PPT
Teaching to Teach with Technology
PPT
Modelli di progettazione didattica a confronto
PDF
Le Fasi Della Progettazione
PPT
La progettazione didattica
PDF
Study: The Future of VR, AR and Self-Driving Cars
Web 2.0
Serious games
Multiplayer Virtual Worlds (MVW)
Startup school
Teaching to Teach with Technology
Modelli di progettazione didattica a confronto
Le Fasi Della Progettazione
La progettazione didattica
Study: The Future of VR, AR and Self-Driving Cars
Ad

Similar to info-learn (20)

PPT
Conferenza al Forum formazione Elearning 2.0
PPT
COMPETENZE PER LO SVILUPPO, TECNOLOGIE PER LE COMPETENZE
PPT
KM-EL_Formez_v2
PDF
Oggetto di Sapere
PPT
Competenze per la società della conoscenza e nuove tecnologie di rete
PPT
Competenze per la società della conoscenza e nuove tecnologie di rete
PPTX
E learning & polimi 2.0
PPT
Eletti convegno torino_22set2010
ODP
L'apprendimento a rete - 29ottobre2007
PDF
DAI DATI ALLE COMPETENZE: IL SISTEMA DI KNOWLEDGE MANAGEMENT
PPT
Criticità degli usi didattici delle tecnologie
PPT
1. Introduzione
PPT
Presentazione elearningtouch
PPT
Progettazione Elearning
PPT
Progettazione Elearning
PDF
Gestione della conoscenza, mappa generale degli argomenti
PDF
Rapid elearning. Una nuova strategia di produzione ed erogazione dei contenut...
PPT
Le esigenze di e-learning in diversi contesti
PDF
Presentiamo Solving Team, una ‘geek company’
PDF
Economia della conoscenza: quale futuro per il social networking?
Conferenza al Forum formazione Elearning 2.0
COMPETENZE PER LO SVILUPPO, TECNOLOGIE PER LE COMPETENZE
KM-EL_Formez_v2
Oggetto di Sapere
Competenze per la società della conoscenza e nuove tecnologie di rete
Competenze per la società della conoscenza e nuove tecnologie di rete
E learning & polimi 2.0
Eletti convegno torino_22set2010
L'apprendimento a rete - 29ottobre2007
DAI DATI ALLE COMPETENZE: IL SISTEMA DI KNOWLEDGE MANAGEMENT
Criticità degli usi didattici delle tecnologie
1. Introduzione
Presentazione elearningtouch
Progettazione Elearning
Progettazione Elearning
Gestione della conoscenza, mappa generale degli argomenti
Rapid elearning. Una nuova strategia di produzione ed erogazione dei contenut...
Le esigenze di e-learning in diversi contesti
Presentiamo Solving Team, una ‘geek company’
Economia della conoscenza: quale futuro per il social networking?

info-learn

  • 1. info-learn: oltre (?) l’informazione e la formazione. LABeL-CATTID Laboratorio e-learning “ Sapienza”, Università di Roma Roma, 31 maggio 2007.
  • 2. Una prima definizione: cosa (NON) è l’info-learn L’info-learn NON rappresenta semplicemente una nuova piattaforma per l’erogazione di nuovi contenuti, ma costituisce un nuovo ambito per la connessione-integrazione di diverse aree. L’ info-learn costituisce un’infrastruttura tecnologica trasversale che coinvolge, connette e ibrida i territori propri dell’ organizzazione (knowledge management), delle risorse umane (e-learning) e dei processi organizzativi (comunità di pratica). Si posiziona quindi tra i “territori ben definiti e finora distinti, della formazione e dell’informazione […] digitale, fra l’e-learning e l’e-publishing” (Eletti, 2003), integrandoli in modo funzionale.
  • 3. Origini e sviluppo dell’info-learn: società post-industriale e società della conoscenza. Società post-industriale Dahrendorf (1953), Bell (1962, 1976), Touraine (1969) Società della conoscenza Drucker (1987, 1993, 1995) “ molto più direttamente che per il passato, la produzione dipende dalla conoscenza, che si tratti di ricerca scientifica e tecnologica, di capacità di programmare il mutamento e di controllare gli effetti, di gestire organizzazioni complesse” (Statera, 1996: p. 123). Diventa quindi fondamentale: “ imparare, imparare ad apprendere e imparare ad accettare il cambiamento per gestirlo ” (Alessandria, 1997: p. 9)
  • 4. Origini e sviluppo dell’info-learn in ambito aziendale: la learning organization. ● learning organization come modello “idealtipico” (rif. Weber) del paradigma post-industriale: realtà che possiede tutte le caratteristiche ideali del modello. ● caratteristiche principali di una learning organization : - basata su conoscenze e competenze; - partecipativa; - flessibile e orientata al cambiamento; - centrata sul cliente; - orientata alla qualità e alla creazione di valore;
  • 5. Origini e sviluppo dell’info-learn: dal modello meccanico al modello organico (1) Modello meccanico di impresa - Le attività affidate alle risorse umane sono sostanzialmente ridotte a un susseguirsi lineare di operazioni routinarie; - L’elaborazione di informazioni è ridotta, standard e prevalentemente a bassa complessità; - Le variazioni all’interno delle singole procedure operative e gestionali sono accuratamente arginate in quanto l’intera organizzazione risulta tanto più efficiente quanto meno varianze insorgono al suo interno; - La componente decisionale è sottratta al singolo e incorporata nell’organizzazione; - Strutture organizzative, funzioni e procedure sono integralmente specificate, oltre che razionalmente interconnesse secondo un piano preordinato, per assicurare l’efficienza dell’organizzazione.
  • 6. Origini e sviluppo dell’info-learn: dal modello meccanico al modello organico (2) Modello organico di impresa l’impresa è assimilata a un organismo in cui le singole parti sono sistemi aperti che svolgono funzioni specializzate, ma operano in base ad ambiti di autonomia; le componenti aziendali rappresentano nodi di una rete più ampia di scambi relazionali, cognitivi ed economici. Un modello organico per ruoli e obiettivi, invece che per funzioni e procedure, si afferma negli interventi di formazione delle risorse umane. Diventano determinanti due classi di fattori: le conoscenze (implicite ed esplicite) delle singole persone; la capacità dell’azienda di generare, misurare, sviluppare e utilizzare tali conoscenze , sia a livello individuale che a livello organizzativo.
  • 7. info-learn: un nuovo territorio. Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt Tutorial Teledidattica INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO: M-LEARNING AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer, B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
  • 8. Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (1) . La maggiore consapevolezza del ruolo ricoperto dagli asset intangibili ( capitale umano , capitale strutturale e capitale relazionale ) si combina all’esigenza di governare l’incremento della complessità sociotecnica dell’impresa Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Persone E-learning Performance economica, tecnica e organizzativa dell’ecosistema aziendale Componente Processi Comunità di pratica Infrastruttura tecnologica per l’info-formazione Modello Hacker P2P connettivo e relazionale
  • 9. Metodo di analisi dell’info-learn: il modello socio-tecnico (2). Analisi dell’info-learn come analisi delle ripercussioni significative in ciascun sottoinsieme organizzativo. In particolare: 1 - Sottoinsieme info-learn / organizzazione (integrazione con knowledge management); 2 - Sottoinsieme info-learn / risorse umane (integrazione con e-learning); 3 - Sottoinsieme info-learn / processi aziendali (integrazione con comunità di pratica); Focus: elementi tecnologici considerati in stretta relazione con elementi di tipo organizzativo e socio-relazionale.
  • 10. Metodo (sottostante) di analisi dell’info-learn: il modello “hacker” Un modello di progettazione tecnologica e sociale che è possibile applicare a 1 - relazioni tra persone; 2 - relazioni tra ambiti e componenti interne dell’azienda; 3 - relazioni tra azienda (nel suo complesso) e mercato. Un modello di produzione e condivisione peer to peer (P2P). Secondo tale modello, l’info-learn è concepito come piattaforma tecnologica di tipo connettivo e relazionale in grado di integrare in prospettiva antropocentrica le sue diverse componenti di contesto.
  • 11. Definizioni di contesto: cos’è il knowledge management.. Il knowledge management (KM) rappresenta una strategia organica di identificazione, gestione e valorizzazione delle conoscenze (Davenport et al., 1996). Distinguiamo: - conoscenza preposizionale o dichiarativa (conoscenza del cosa, know what ), tendenzialmente esplicita; - conoscenza procedurale o competenza (conoscenza del come, know how ), tendenzialmente implicita. L’ obiettivo principale di un sistema di knowledge management è “ gestire sia le conoscenze tacite che quelle esplicite, combinando la presentazione di informazioni e conoscenze esplicite con la gestione dei flussi di conoscenza tacita tra gli attori impegnati direttamente nella realizzazione delle attività” (Morici, Ceriotti, 2003: pp. 148-149).
  • 12. Definizioni di contesto: cos’è l’e-learning.. Antonio Fini, Luca Vanni (da Learning Object e Metadati ) Il termine e-learning denota […] un complesso insieme di metodologie e tecnologie rivolte all’erogazione di contenuti didattici attraverso internet o, più in generale, attraverso qualsiasi tecnologia informatica o delle comunicazioni. Antonio Fini, Giovanni Bonaiuti (da E-learning 2.0) L’e-learning sfrutta le potenzialità della rete per fornire in modalità sincrona e/o asincrona, l’accesso a contenuti o relazioni formative in qualsiasi momento e in ogni luogo in cui esista una connessione. Valerio Eletti (da Che cos'è l'e-learning ) L’e-learning, letteralmente “apprendimento elettronico”, si propone come una modalità o meglio come un sistema di formazione continua, dove ciò che assume valore è il processo all’interno del quale la singola attività formativa è inserita.
  • 13. Definizioni di contesto: cosa sono le comunità di pratica.. Comunità di pratica Le comunità di pratica sono aggregati informali di persone che condividono, in modo cooperativo, fini e obiettivi aziendali, ma anche un dominio comune di conoscenze, pratiche ed esperienze. Network partecipativi come le comunità di pratica consentono di far emergere gli aspetti critici del sistema e di individuare soluzioni cooperative. (Rif. Lave, Wenger, 1991; Brown, Duguid, 1991) L’individuazione di pratiche disfunzionali è conseguita anche attraverso altri canali, come la partecipazione a forum di discussione on line. Le criticità rilevate sono poi spesso affidate a gruppi autonomi di progetto. Un team autonomo di progetto è un gruppo operativo in presenza o a distanza, incaricato di esaminare, sviluppare e introdurre dei cambiamenti in uno specifico contesto. Il team di progettazione lavora con una logica partecipativa, ricevendo obiettivi e non istruzioni.
  • 14. info-learn: un territorio da cui ripartire a sostegno dell’impresa. Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt Tutorial Teledidattica INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO: M-LEARNING AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer, B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
  • 15. info-learn: tipologie di contenuti. Fonte: Enel-Sfera, immagini cortesemente fornite dalla dott.sa Pisani. - Enciclopedia di pillole di conoscenza Finalità: restituire all’utente, in modo flessibile rispetto alle sue esigenze, l’immediata completezza info-formativa sull’argomento; - Manuali interattivi Finalità: fornire un supporto specifico per la risoluzione di problemi contingenti, con conoscenze e competenze orientate al contesto; - Schemi autoesplicanti Finalità: agevolare l’utente nello svolgimento di sequenze procedurali complesse, con set specifici di istruzioni.
  • 16. info-learn: tipologie di strumenti - Motori di ricerca in linguaggio naturale: Gestiscono il recupero dei contenuti info-learn all’interno dei repository attraverso interrogazioni in linguaggio naturale. Il personale non esperto in chiavi di ricerca complesse o operatori booleani può così familiarizzare con domini di conoscenza estranei al proprio percorso formativo ( paradigma dell’accesso ): - Agenti intelligenti: Software che interagiscono attraverso un protocollo comune per il raggiungimento di uno scopo (es. personalizzazione contenuti ); - Funzioni proattive integrate: Strumenti collegati all’attività degli agenti intelligenti nei repository di contenuti. L’erogazione dei contenuti è gestita dalla piattaforma in modo autonomo, non su richiesta dell’utente, attraverso particolari indici che anticipano le sue esigenze cognitive e operative .
  • 17. info-learn: modalità di fruizione di contenuti e strumenti. - Just in time: La fruizione di contenuti e strumenti con finalità info-formative avviene, su richiesta dell’utente, nel momento in cui le singole conoscenze operative e gestionali, circoscritte e localizzate, sono effettivamente necessarie; - On the job: La fruizione di contenuti e strumenti info-learn si verifica, nella quasi totalità delle esperienze, in modo integrato e contestuale rispetto al normale svolgimento delle attività lavorative.
  • 18. info-learn: come integrare le aree di contesto per valorizzare l’azienda. Fonte: Adattamento da Eletti (2003) Comunità di pratica Team autonomi di progetto Forum E-LEARNING Componente Persone E-learning E-PUBLISHING EDITORIA ON LINE Infrastrutture: Intranet (LAN, WAN e VPN) Web portals, Siti Repository e Data Base EDITORIA OFF LINE Supporti: Cd-Rom, Dvd-Rom, Dvd-Video Nuovi standard: sd, mmc, cf In futuro: Blu Ray e Hd-Dvd Quick Wbt Tutorial Teledidattica INFO-LEARN Contenuti: Pillole info-formative Manuali e tutorial interattivi Schemi autoesplicanti Strumenti: Ricerca in linguaggio naturale Agenti intelligenti Funzioni proattive integrate Extended e-learning (standard per il trasferimento di conoscenze in ambienti assistiti) Simulazioni Business game in rete Casi guidati AREE DI SVILUPPO: M-LEARNING AMBIENTI WI-FI INTELLIGENTI CELLULARI DI 3A GENERAZIONE DISPOSITIVI WIRELESS Componente Organizzazione Knowledge Management Componente Processi Mercati Interessati : Business, Consumer, B2B, B2C, No Profit e Istituzionali Componente Tecnologia
  • 19. info-learn / knowledge management: un’integrazione possibile? L’info-learn offre singoli atomi di conoscenza dichiarativa e procedurale. In analogia con le migliori esperienze di KM, invece, il nuovo territorio dell’info-formazione può definirsi: ● just in time , nel senso che l’offerta info-formativa avviene, su richiesta dell’utente, nel momento in cui le singole conoscenze operative e gestionali, circoscritte e localizzate, sono effettivamente necessarie; ● on the job , nel senso che, nella quasi totalità delle esperienze, l’info- learn interviene su bisogni info-formativi puntuali e delimitati che si manifestano in modo contestuale rispetto allo svolgimento delle attività . Focus: Approccio centralizzato vs approccio distribuito al KM
  • 20. info-learn e apprendimento organizzativo: l’impresa ipertestuale . ● AUTONOMIA locale e periferica nella creazione, gestione e condivisione delle conoscenze ( livello micro-organizzativo ); ● COORDINAMENTO e certificazione delle conoscenze create, gestite e condivise ( livello meso e macro-organizzativo ). Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica : Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica: Organizzazione knowledge management Primo step per la Learning Organization 1 - Modello organizzativo dell’impresa ipertestuale Info-learn e apprendimento organizzativo Organizzazione basata su conoscenze
  • 21. info-learn / e-learning: un’integrazione possibile? Lo standard extended e-learning copre un ventaglio ampio (ma generico) di bisogni formativi L’ info-learn interviene invece in modo capillare rendendo disponibili pillole di conoscenza settoriali, circoscritte e localizzate. L’info-learn affianca l’e-learning in una logica just in time e on the job (che li accomuna) offrendo però non percorsi formativi completi ma atomi di conoscenza. Le pillole info-formative vanno spesso a integrare e completare l’azione dei learning object , le singole unità formative dei corsi e-learning. (Rif. dal corso al percorso ) Elementi criticità: Diversa idoneità dell’info-learn a coprire competenze operative e gestionali ( Hard Skills ) rispetto alle competenze relazionali e comportamentali ( Soft Skills ). Per queste ultime continuano a essere più indicati i business game con architetture relazionali multiutente ed elementi di simulazione di ruolo ( fascia alta e-learning ).
  • 22. info-learn e formazione delle risorse umane: i knowledge network . ● Combinazione di AUTONOMIA e COORDINAMENTO nella gestione di conoscenze ( sapere ) e competenze ( saper fare ); ● Combinazione di EFFICIENZA e SODDISFAZIONE delle HR nello svolgimento delle proprie attività lavorative. Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica: Persone E-learning Secondo step per la Learning Organization 2- Modello organizzativo dei knowledge network Info-learn e formazione delle risorse umane Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione Partecipativa
  • 23. info-learn / comunità di pratica: un’integrazione possibile? Nel momento in cui le risorse umane diventano pro-sumer (Toffler, 1980), ovvero produttori e fruitori di materiale info-formativo , i fattori di maggiore criticità non derivano né dalla condivisione dell’architettura relazionale né dalla disponibilità alla produzione e diffusione di materiali info-formativi, ma dalla qualità intrinseca degli stessi. il P2P info-learn all’interno delle CDP mostra le stesse criticità già evidenziate da Chighine (2002) riguardo al P2P learning . “ la criticità maggiore di questi sistemi risiede […] proprio nella loro più importante caratteristica. Il poter condividere il sapere direttamente tra tutti, senza subire controlli, fa sì che la circolazione delle informazioni sia molto più rapida e non mediata; ma tale mancanza di controllo, unita all’immediatezza, non garantisce la qualità della conoscenza” (Chighine, 2002: p. 93). Focus : Si ripropone il conflitto tra approccio centralizzato vs distribuito .
  • 24. info-learn e ottimizzazione dei processi: le reti operative del sapere . ● Scaffolding (sostegno) di tipo cognitivo , operativo e relazionale ; ● Trasformazione di: CONOSCENZE (dimensione cognitiva ) COMPETENZE (dimensione operativa ) INTERAZIONI (dimensione relazionale ) in AZIONI (dimensione esecutiva ) Modello hacker P2P connettivo e relazionale Componente sociotecnica: Tecnologia Info-learn Componente sociotecnica: Processi Comunità di Pratica Terzo step per la Learning Organization 3 - Modello organizzativo delle “reti operative del sapere” Organizzazione partecipativa Organizzazione basata su conoscenze e competenze Organizzazione flessible
  • 25. info-learn: verso la Value Creating Company . ● Creazione valore relazionale interno (coesione tra componenti); ● Creazione valore relazionale esterno (interfaccia coerente rapporto con clienti); ● Creazione valore economico (fidelizzazione della base di mercato). Valorizzazione capitale umano (conoscenze e competenze) Supporto knowledge management Supporto e-learning Autonomia / Coordinamento Efficienza / Soddisfazione Valorizzazione capitale strutturale Supporto processi CONOSCENZE , COMPETENZE e INTERAZIONIi in AZIONI Learning Organization flessibile e orientata al cambiamento Value Creating Company Learning Organization basata su conoscenze e competenze Flessibilità dell’azione organizzativa Adattamento alle richieste del mercato Learning Organization centrata sul cliente Piattaforme info-learn