Il documento discute la centralità del welfare e del diritto allo studio, evidenziando il rifiuto dell'indebitamento e l'opposizione alla meritocrazia nel sistema universitario italiano. Propone la mobilitazione nazionale per il diritto allo studio e la revisione dei piani formativi per garantire maggiore autonomia agli studenti. Inoltre, critica la governance attuale delle università e chiede una maggiore partecipazione degli studenti nei processi decisionali.