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con un incremento di circa
il 9% rispetto ai cinque
anni precedenti. Circa 16
milioni il totale delle per-
sone adulte in sovrappeso.
Nei paesi del Sudamerica il
problema dell’Obesità sta
crescendo a vista
d’occhio, ed è già un pro-
blema di salute pubblica,
mentre anche nei paese
della UE i casi, anche se in
minore percentuale che in
USA, stanno aumentando
in una maniera esagerata.
Complessivamente in Italia
sono 4 milioni e 700 mila
le persone adulte obese,
L’OBESITÀ:
COS’È L’OBESITÀ?
L’obesità è una patologia
multifattoriale caratteriz-
zata da eccessivo peso
corporeo per accumulo di
tessuto adiposo ed è ormai
universalmente riconosciu-
ta come fattore di rischio
per numerose patologie
come : Diabete - Iperten-
sione Arteriosa - Ictus ce-
rebrale - Infarto cardiaco -
Insufficienza respiratoria -
Calcolosi della colecisti -
Dolori articolari - Gotta -
Dislipidemie - Alcuni tipi
di tumori maligni. In con-
dizioni normali, il grasso
corporeo costituisce il 25%
del peso corporeo delle
donne e il 15% di quello
degli uomini; quando supe-
ra tali valori, porta progres-
sivamente a una condizione
di sovrappeso e, infine,
proprio di obesità. Per sta-
bilire se si è in sovrappeso
e a quale categoria essa
Notizie di rilievo:
L’obesità
Cos’è l’obesità?
Cause dell’obesità ?
Tipi di obesità
Terapia
Terapia chirurgica
Prevenzione
I.I.S.S. NOTARANGELO-ROSATI
PON “SALUTE, AMBIENTE E
TERRITORIO”
Il problema dell’obesità si è
trasformato in un problema
di livello mondiale, non solo
per i paesi sviluppati, ma
anche per quelli più poveri,
un problema che provoca
problemi sanitari, sociali e
di incremento della mortali-
tà. Il numero di persone con
obesità a livello mondiale è
allarmante. La prevalenza di
casi si trova in aumento tan-
to in USA come in Europa.
appartenga, si fa riferimento
a varie tabelle nate apposi-
tamente a tale scopo. Il me-
todo più usato è quello ormai
adottato in tutto il mondo, il
cosiddetto Indice di Massa
Corporea ovvero il rapporto
tra peso e altezza
dell’individuo.
La deposizione di lipidi nel-
le cellule adipose rappre-
senta un efficiente sistema
con cui l’organismo accu-
mula una riserva energetica
di cui poter disporre. I lipi-
di, dunque, completano la
funzione energetica, svolta
innanzitutto dai carboidra-
ti. La deposizione eccessiva
di grasso corporeo è però
un fenomeno anomalo, le
cui cause non sono ancora
del tutto chiarite.
L’obesità è probabilmente
una patologia multifattoria-
le, scatenata cioè da cause
differenti, che, a seconda
dell’individuo, possono
rivestire un significato più o
meno preponderante. Spes-
so si riscontra un regime
alimentare scorretto, a cui
possono essere associati
altri fattori: in alcuni sog-
getti vi è uno squilibrio del
sistema endocrino; in altri
LE CAUSE DELL’OBESITÀ:
Pagina 2
Morfologicamente l’obesità
si classifica in:
Obesità addominale, an-
droide (tipo mela): è
l’obesità in cui la maggior
parte del grasso si accumu-
la nell’ addome, e viene
chiamata “tipo mela” per
l’associazione con la forma
di questo frutto. Questo
tipo di obesità e più fre-
quente negli uomini ed è
quella che di più porta il
rischio di malattie degene-
rative tipo infarto, Diabete
Mellito, sindrome metaboli-
ca, ipercolesterolomia,
apnea del sogno, insuffi-
cienza respiratoria, con
conseguente maggior ri-
schio di morte.
Obesità ginecoide (tipo
mela): sono le persone obe-
se che accumulano il grasso
principalmente in gambe,
fianchi e glutei. È comune
nelle donne e generalmente
non si associa ai rischi che
corrono i soggetti che sof-
frono di obesità addomina-
le.
sembra che la causa vada
ricercata in una storia fami-
liare di obesità. Possono
anche essere presenti di-
s t u r b i a l i v e l l o
dell’apparato digerente,
che alterano la capacità di
assorbimento delle sostanze
nutritive.
TIPI DI OBESITA’:
Classificazione IMC (Kg/Mt) Rischio
Basso peso < 18,5 Malnutrizione,
anoressia
Normale di
peso
18,5 – 24,9 Nessun rischio
Sovrappeso 25 – 29,9 Lieve rischio
Obesità grado I 30 - 35 Moderato ri-
schio
Obesità grado
II
36 – 40 Alto rischio
Obesità grado
III
41 - 45 Alto rischio
Obesità grave
grado I
46 – 50 Grave rischio
Obesità grave
grado II
51 – 55 Grave rischio
Obesità grave
grado III
55 – 60 Grave rischio
innescare gravi come danni
al fegato e diarrea cronica,
e ha provocato persino de-
cessi. Nella procedura del
by-pass gastrico, una consi-
derevole proporzione dello
stomaco viene chiusa con
graffe chirurgiche; in tal
modo notevolmente ridotta
la quantità di cibo che il
soggetto riesce ad assume-
re.
Esistono due tipi di inter-
vento chirurgico che per-
mettono di affrontare
l’obesità grave e resistente
ai regimi alimentari: il by-
pass ileale e il by-pass ga-
strico. Nel primo intervento
viene asportato un tratto di
intestino allo scopo di ri-
durre l'assorbimento delle
sostanze nutritive; questo
intervento è attualmente
poco praticato, poiché può
TERAPIA CHIRURGICA:
TERAPIA:
Pagina 3
ra. Talvolta vengono pre-
scritte diete proteiche li-
quide, simili a quelle utiliz-
zate per alcuni pazienti
ricoverati in ospedale, che,
tuttavia, sconvolgono il
naturale equilibrio idrosali-
no dell'organismo e com-
promettono la funzionalità
cardiaca. Altri approcci
terapeutici possono affidar-
si a farmaci anoressizzanti,
i cui principi attivi, derivati
dalle anfetamine, agiscono
inibendo la sensazione di
fame. Vi sono dubbi, co-
Il tradizionale trattamento
del paziente obeso consiste
in un regime alimentare
ipocalorico che viene stabi-
lito da un medico speciali-
sta (dietologo) e, nei casi
più gravi, può essere segui-
to in appositi centri di cu-
Vi sono dubbi, comun-
que, sull’efficacia dei
risultati ottenuti con
questa terapia.
“Imprigionato in ogni obeso c'è un magro che fa segnali disperati implorando
di essere liberato”.
Cyril Connolly, La tomba inquieta, 1944
le limitare l'ingestione di cibi
ricchi di grassi e consumare
regolarmente verdura e frutta
che oltre ad incidere positiva-
mente sull'equilibrio energetico
apportano vitamine, minerali e
fibre. Per raggiungere e mante-
nere il peso forma ad una dieta
sana va associata un'adeguata
attività fisica che aumenti il di-
spendio energetico e quindi le
u s c i t e c a l o r i c h e . U n a
"condizione di vita più attiva"
non deve essere intesa solamen-
te come pratica di un'attività
sportiva ma anche e soprattut-
È certo che la prevenzione
dell'obesità ha maggior succes-
so del suo trattamento e assu-
me particolare importanza la
sensibilizzazione individuale
affinché ciascuno adotti uno
s t i l e d i v i t a s a n o .
Per mantenere il peso corpore-
o nei limiti ottimali è necessa-
rio controllare l'alimentazione
che deve essere moderata,
bilanciata (per garantire l'ap-
porto minimo di tutti i nutrienti
indispensabili) e distribuita
opportunamente durante l'arco
della giornata. È raccomandabi-
PREVENZIONE:
to come incremento dell'attività
fisica nella routine quotidiana:
camminare il più possibile invece
di usare sempre l'auto, salire e
scendere le scale invece di usare
sempre l'ascensore, evitare di
trascorrere molte ore davanti al
televisore ecc. Una particolare
attenzione va posta al controllo
del peso nell'infanzia perché un
bambino obeso ha molte probabi-
lità di rimanere obeso in età adul-
ta.
Riferimento bando n. 4462—31/03/2011
D.S. Prof.ssa Maria Aida Episcopo
Esperto Prof Antonio Michele Riccio
Tutor Prof.ssa Leonarda Malgieri
Facilitatore Prof.ssa Sonia Manuppelli
Bibliografia - Sitografia
http://www.angelini.it/wps/wcm/connect/it/Home/Il-magazine/Approfondimenti/in-famiglia-tendiamo-
ad- ingrassare-come-si-previene-obesita
http://www.alimentazione-salute.it/alimentazione/63/lobesita-che-cose-e-come-va-affrontata/
http://www.aforismario.it/aforismi-obesita.htm
Tutti i lavori prodotti con il Pon F2 “Salute,
ambiente e territorio” sono pubblicati su
www.igienicamente.blogspot.it
PON F2
A cura di
Ciampone Arianna

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Progetto di educazione sanitaria per la prevenzione del
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Obesità

  • 1. con un incremento di circa il 9% rispetto ai cinque anni precedenti. Circa 16 milioni il totale delle per- sone adulte in sovrappeso. Nei paesi del Sudamerica il problema dell’Obesità sta crescendo a vista d’occhio, ed è già un pro- blema di salute pubblica, mentre anche nei paese della UE i casi, anche se in minore percentuale che in USA, stanno aumentando in una maniera esagerata. Complessivamente in Italia sono 4 milioni e 700 mila le persone adulte obese, L’OBESITÀ: COS’È L’OBESITÀ? L’obesità è una patologia multifattoriale caratteriz- zata da eccessivo peso corporeo per accumulo di tessuto adiposo ed è ormai universalmente riconosciu- ta come fattore di rischio per numerose patologie come : Diabete - Iperten- sione Arteriosa - Ictus ce- rebrale - Infarto cardiaco - Insufficienza respiratoria - Calcolosi della colecisti - Dolori articolari - Gotta - Dislipidemie - Alcuni tipi di tumori maligni. In con- dizioni normali, il grasso corporeo costituisce il 25% del peso corporeo delle donne e il 15% di quello degli uomini; quando supe- ra tali valori, porta progres- sivamente a una condizione di sovrappeso e, infine, proprio di obesità. Per sta- bilire se si è in sovrappeso e a quale categoria essa Notizie di rilievo: L’obesità Cos’è l’obesità? Cause dell’obesità ? Tipi di obesità Terapia Terapia chirurgica Prevenzione I.I.S.S. NOTARANGELO-ROSATI PON “SALUTE, AMBIENTE E TERRITORIO” Il problema dell’obesità si è trasformato in un problema di livello mondiale, non solo per i paesi sviluppati, ma anche per quelli più poveri, un problema che provoca problemi sanitari, sociali e di incremento della mortali- tà. Il numero di persone con obesità a livello mondiale è allarmante. La prevalenza di casi si trova in aumento tan- to in USA come in Europa. appartenga, si fa riferimento a varie tabelle nate apposi- tamente a tale scopo. Il me- todo più usato è quello ormai adottato in tutto il mondo, il cosiddetto Indice di Massa Corporea ovvero il rapporto tra peso e altezza dell’individuo.
  • 2. La deposizione di lipidi nel- le cellule adipose rappre- senta un efficiente sistema con cui l’organismo accu- mula una riserva energetica di cui poter disporre. I lipi- di, dunque, completano la funzione energetica, svolta innanzitutto dai carboidra- ti. La deposizione eccessiva di grasso corporeo è però un fenomeno anomalo, le cui cause non sono ancora del tutto chiarite. L’obesità è probabilmente una patologia multifattoria- le, scatenata cioè da cause differenti, che, a seconda dell’individuo, possono rivestire un significato più o meno preponderante. Spes- so si riscontra un regime alimentare scorretto, a cui possono essere associati altri fattori: in alcuni sog- getti vi è uno squilibrio del sistema endocrino; in altri LE CAUSE DELL’OBESITÀ: Pagina 2 Morfologicamente l’obesità si classifica in: Obesità addominale, an- droide (tipo mela): è l’obesità in cui la maggior parte del grasso si accumu- la nell’ addome, e viene chiamata “tipo mela” per l’associazione con la forma di questo frutto. Questo tipo di obesità e più fre- quente negli uomini ed è quella che di più porta il rischio di malattie degene- rative tipo infarto, Diabete Mellito, sindrome metaboli- ca, ipercolesterolomia, apnea del sogno, insuffi- cienza respiratoria, con conseguente maggior ri- schio di morte. Obesità ginecoide (tipo mela): sono le persone obe- se che accumulano il grasso principalmente in gambe, fianchi e glutei. È comune nelle donne e generalmente non si associa ai rischi che corrono i soggetti che sof- frono di obesità addomina- le. sembra che la causa vada ricercata in una storia fami- liare di obesità. Possono anche essere presenti di- s t u r b i a l i v e l l o dell’apparato digerente, che alterano la capacità di assorbimento delle sostanze nutritive. TIPI DI OBESITA’: Classificazione IMC (Kg/Mt) Rischio Basso peso < 18,5 Malnutrizione, anoressia Normale di peso 18,5 – 24,9 Nessun rischio Sovrappeso 25 – 29,9 Lieve rischio Obesità grado I 30 - 35 Moderato ri- schio Obesità grado II 36 – 40 Alto rischio Obesità grado III 41 - 45 Alto rischio Obesità grave grado I 46 – 50 Grave rischio Obesità grave grado II 51 – 55 Grave rischio Obesità grave grado III 55 – 60 Grave rischio
  • 3. innescare gravi come danni al fegato e diarrea cronica, e ha provocato persino de- cessi. Nella procedura del by-pass gastrico, una consi- derevole proporzione dello stomaco viene chiusa con graffe chirurgiche; in tal modo notevolmente ridotta la quantità di cibo che il soggetto riesce ad assume- re. Esistono due tipi di inter- vento chirurgico che per- mettono di affrontare l’obesità grave e resistente ai regimi alimentari: il by- pass ileale e il by-pass ga- strico. Nel primo intervento viene asportato un tratto di intestino allo scopo di ri- durre l'assorbimento delle sostanze nutritive; questo intervento è attualmente poco praticato, poiché può TERAPIA CHIRURGICA: TERAPIA: Pagina 3 ra. Talvolta vengono pre- scritte diete proteiche li- quide, simili a quelle utiliz- zate per alcuni pazienti ricoverati in ospedale, che, tuttavia, sconvolgono il naturale equilibrio idrosali- no dell'organismo e com- promettono la funzionalità cardiaca. Altri approcci terapeutici possono affidar- si a farmaci anoressizzanti, i cui principi attivi, derivati dalle anfetamine, agiscono inibendo la sensazione di fame. Vi sono dubbi, co- Il tradizionale trattamento del paziente obeso consiste in un regime alimentare ipocalorico che viene stabi- lito da un medico speciali- sta (dietologo) e, nei casi più gravi, può essere segui- to in appositi centri di cu- Vi sono dubbi, comun- que, sull’efficacia dei risultati ottenuti con questa terapia. “Imprigionato in ogni obeso c'è un magro che fa segnali disperati implorando di essere liberato”. Cyril Connolly, La tomba inquieta, 1944
  • 4. le limitare l'ingestione di cibi ricchi di grassi e consumare regolarmente verdura e frutta che oltre ad incidere positiva- mente sull'equilibrio energetico apportano vitamine, minerali e fibre. Per raggiungere e mante- nere il peso forma ad una dieta sana va associata un'adeguata attività fisica che aumenti il di- spendio energetico e quindi le u s c i t e c a l o r i c h e . U n a "condizione di vita più attiva" non deve essere intesa solamen- te come pratica di un'attività sportiva ma anche e soprattut- È certo che la prevenzione dell'obesità ha maggior succes- so del suo trattamento e assu- me particolare importanza la sensibilizzazione individuale affinché ciascuno adotti uno s t i l e d i v i t a s a n o . Per mantenere il peso corpore- o nei limiti ottimali è necessa- rio controllare l'alimentazione che deve essere moderata, bilanciata (per garantire l'ap- porto minimo di tutti i nutrienti indispensabili) e distribuita opportunamente durante l'arco della giornata. È raccomandabi- PREVENZIONE: to come incremento dell'attività fisica nella routine quotidiana: camminare il più possibile invece di usare sempre l'auto, salire e scendere le scale invece di usare sempre l'ascensore, evitare di trascorrere molte ore davanti al televisore ecc. Una particolare attenzione va posta al controllo del peso nell'infanzia perché un bambino obeso ha molte probabi- lità di rimanere obeso in età adul- ta. Riferimento bando n. 4462—31/03/2011 D.S. Prof.ssa Maria Aida Episcopo Esperto Prof Antonio Michele Riccio Tutor Prof.ssa Leonarda Malgieri Facilitatore Prof.ssa Sonia Manuppelli Bibliografia - Sitografia http://www.angelini.it/wps/wcm/connect/it/Home/Il-magazine/Approfondimenti/in-famiglia-tendiamo- ad- ingrassare-come-si-previene-obesita http://www.alimentazione-salute.it/alimentazione/63/lobesita-che-cose-e-come-va-affrontata/ http://www.aforismario.it/aforismi-obesita.htm Tutti i lavori prodotti con il Pon F2 “Salute, ambiente e territorio” sono pubblicati su www.igienicamente.blogspot.it PON F2 A cura di Ciampone Arianna