2
Most read
Questioni di genere
(Raewyn Connell)




La questione del genere
Capire il genere.

Nella vita di tutti i giorni, il genere è qualcosa che diamo per scontato: identifichiamo istantaneamente una
persona come uomo o come donna, ragazzo o ragazza, e organizziamo la maggior parte delle nostre
occupazioni quotidiane sulla base di questa distinzione. È proprio la credenza che la distinzione di genere
sia qualcosa di “naturale” a rendere scandaloso il comportamento di chi attiene a questo modello. Essere
“uomo” o “donna” non è quindi una condizione predeterminata, bensì il risultato di un divenire, un essere
che è sempre, attivamente, in costruzione.

Definire il genere

A partire dagli anni Settanta, il termine “genere“ è diventato di uso comune nella letteratura in lingua
inglese: questo vocabolo, mutato dalla grammatica, deriva sostanzialmente da un’antica radice
indoeuropea che significa “produrre” ( da cui per esempio “generare”), e che in diverse lingue ha dato poi
luogo a parole indicanti “la specie“ o “la classe“ (cfr. il latino genus, ancora usato nel senso di “genere
umano“). Nella grammatica inglese, si iniziò a utilizzare il termine gender per riferirsi a una specifica
distinzione tra classi di nomi “corrispondente, grosso modo, alle distinzioni di sesso ( e assenza di sesso )
negli oggetti denotati“, come riporta l’ Oxford English Dictionary del XIX secolo. Nella sua eccezione più
comune, il termine “genere” sta a indicare la differenza culturale tra uomini e donne basata sulla
distinzione biologica tra maschile e femminile. Con lo sviluppo delle scienze sociali si è trovato un modo per
superare queste difficoltà. Il passo fondamentale di spostare l’obiettivo dalla difesa alle relazioni: il genere
riguarda soprattutto relazioni sociali, all’interno delle quali agiscono gli individui e i gruppi. Modelli duraturi
e ampiamente diffusi di relazioni sociali rappresentano ciò che la teoria sociale chiama “strutture“. In
questo senso, il genere deve essere concepito come una struttura sociale: esso non è un’espressione della
biologia, bensì una particolare configurazione della nostra organizzazione sociale, e di tutte quelle attività e
di quelle pratiche quotidiane che da essa sono governate.


Relazioni di genere
Modelli di genere: struttura e cambiamento

Le relazioni di genere sono in continua costruzione nella nostra vita quotidiana. Se non le mettiamo in
pratica, il genere non esiste. Questo punto è efficacemente evidenziato dall’etnometodologia, una scuola di
ricerca sociologica che si interessa di tutto ciò che noi diamo per scontato nel nostro agire quotidiano.
Candace West e Don Zimmerman, in un famoso articolo intitolato Doing gender [1987], hanno analizzato il
modo in cui il genere si costruisce nelle interazioni di routine. Gli individui, nei loro comportamenti di tutti i
giorni, devono rendere conto della loro presunta apparenza alla “categoria sessuale” di un uomo o di una
donna. Il comportamento prodotto alla luce di questa accountability non è un comportamento di genere,
ma è il genere stesso. Noi creiamo il nostro stesso genere, ma non siamo liberi di modellarlo a nostro
piacimento. La nostra pratica di genere è fortemente influenzata dall’ordine di genere in cui troviamo.
Questo è quello che West e Zimmerman intendono quando suggeriscono che dobbiamo “rendere conto”
della nostra condotta di genere. La teoria sociale ha cercato di rendere l’idea di modelli fortemente
determinati di rapporti sociali con il concetto di struttura. Le relazioni tra individui non avrebbero molto
significato se fossero stabilite in maniera fortuita; allo stesso modo, i modelli di relazioni non conterebbero
poi molto se fossero così effimeri. Sono modelli di relazioni sociali duraturi nel tempo ed estesi nello spazio
quelli che la teoria sociale chiama “strutture”. È così che parliamo di strutture di classe, strutture di
parentela, strutture per classi di età ecc. È in questo senso che l’organizzazione di genere di una società
riguarda la struttura sociale. Per esempio, se abbiamo delle pratiche religiose, politiche e linguistiche che
mettono, tutte, l’uomo in una posizione di autorità rispetto alla donna, allora abbiamo a che fare con una
struttura patriarcale delle relazioni di genere. Oppure, se abbiamo dei clan di uomini che sposano
regolarmente le sorelle gli uni degli altri, parliamo di una struttura della parentela basata sullo scambio.
Una struttura di relazioni non determina meccanicamente il modo in cui le persone o i gruppi si
comporteranno; in questa idea stava l’errore del determinismo sociale, e non è più plausibile di quella del
determinismo biologico. Ma una struttura di relazioni di certo definisce possibilità e conseguenze
dell’azione, ovvero la struttura sociale condiziona la pratica. Eppure le strutture non esistono in un mondo
astratto che sia in qualche modo antecedente alla vita di tutti i giorni. Le strutture sociali si concretizzano
attraverso i comportamenti umani nel corso del tempo: sono storicamente costruite. Le relazioni di genere
sono portate in essere, e continuano a farlo, dal momento che noi continuiamo a prendere parte agli “stili
di comportamento orientati al genere” (Carol Hagemann-White). Per questo motivo, struttura e
cambiamento non sono opposti: sono parti della dinamica stessa della nostra vita sociale.

Processi di cambiamento

La maggior parte dei dibattiti sul perché l’organizzazione di genere cambi nel tempo si è focalizzata sulle
pressioni esterne: il cambiamento tecnologico, la vita urbana, le comunicazioni di massa, il processo di
secolarizzazione, oppure semplicemente quello di modernizzazione. È vero che tutte queste forze sociali
possono provocare un cambiamento nelle relazioni di genere; tuttavia, è anche vero che queste ultime
presentano anche delle intrinseche tendenze al mutamento. Inoltre, alcune di queste forze “esterne” sono
marcate dalla differenza di genere fin dall’inizio. Penso che dovremmo considerare il genere come un
sistema dinamico, come è implicito quando consideriamo il genere come storicamente determinato.


Il genere su vasta scala
 La maggior parte dei dibattiti sul genere si concentra sulla sfera personale: questioni come l’ identità, la
maternità, la cura dei figli, la vita familiare, la sessualità. È necessario andare oltre questa dimensione: per
comprendere le relazioni personali dobbiamo prendere in considerazione le istituzioni, i sistemi economici,
le ideologie e i governi.

Nuove arene di relazioni di genere
L’imperialismo e la globalizzazione hanno creato delle istituzioni che operano su scala mondiale. Tutte
queste istituzioni possiedono dei regimi di genere, e ognuno di questi ha le sue dinamiche di genere:
interessi, politica di genere, processi di cambiamento. Le più importanti fra queste istituzioni sembrano
essere le imprese transnazionali, gli organismi internazionali, i mezzi di comunicazione globale e i mercati
globali.

Imprese transazionali. Le imprese che operano nei mercati globali sono attualmente le organizzazioni
economiche più sviluppate del pianeta. Normalmente si avvalgono di una divisione di genere della forza
lavoro ben definita, complessa e di una cultura manageriale fortemente mascolinizzata.

lo stato internazionale. Una caratteristica importante della storia politica del XX secolo fu la crescita di
organismi privi di base territoriale che collegano tra loro stati territoriali. Questi organismi comprendono
l’Organizzazione internazionale del lavoro, la Lega delle Nazioni, le Nazioni Unite ecc.

Tutti questi organismi sono orientati in base al genere e producono effetti di genere. I loro regimi di genere
ricalcano in buona parte quegli degli stati convenzionali che li hanno prodotti.

I media globali. Le società di mezzi di comunicazione multinazionali fanno circolare film, video musicali e
telegiornali su ampia scala. Esistono, inoltre, i mezzi di comunicazione più decentrati e le industrie che li
finanziano. Hanno tutti organizzazioni di genere e fanno circolare significati di genere. I nuovi media e le
loro applicazioni più recenti, come il marketing su web, hanno raggiunto molto velocemente una portata
globale. Alcuni commentatori hanno interpretato questo fenomeno come una nuova frontiera per i
cambiamenti delle relazioni di genere. Il web, in particolar modo, sembra offrire un’infinita gamma di
opportunità per giocare con i significati di genere, per poter re-inventare se stessi adottando nuove
identità, e così via. Sicuramente i siti web come quelli “pro-ana” per ragazze anoressiche forniscono
un’alternativa ai rapporti quotidiani e un contesto culturale per forme alternative di incorporazioni. Si
discute, tuttavia, sulla misura in cui questo possa progressivamente modificare le relazioni di genere.
Internet è pieno di materiale pornografico che promuove immagini di genere estremamente reazionarie: le
donne vengono presentate come oggetti del desiderio e del consumo maschile e gli uomini che pensano
che la loro virilità dipenda dall’aumento delle dimensioni del proprio organo riproduttivo. La cultura delle
celebrità che alimenta i mezzi di comunicazione internazionali destinati alle donne è quasi umoristica nella
sua eteronormatività. I programmi sportivi offrono incessantemente un menu a base di maschilità
muscolare competitiva. Nemmeno i mezzi di comunicazione digitali si sono dimostrati un’arena migliore per
l’integrazione culturale. La lingua inglese predomina esageratamente in internet e la maggior parte dei
messaggi culturali che circolano è nordamericana. Il mercato statunitense plasma le notizie che girano per il
mondo. Nuovamente, esistono delle forze di controtendenza: c’è l’industria cinematografica indiana che sta
acquistando un pubblico internazionale , mentre il governo cinese tenta di controllare internet.

I mercati globali. È fondamentale distinguere i mercati delle singole imprese che vi operano. I mercati
internazionali – il capitale, i beni, i mercati di servizio e di lavoro – hanno una presa crescente sulle
economie locali. Sono fortemente connotati rispetto al genere e attualmente sono scarsamente regolati. Il
carattere del genere dei mercati in quanto istituzioni sociali sta emergendo nella ricerca più recente
rivelando una cultura aggressiva e misogina in ambiti connessi al mercato delle merci, dell’energia, del
capitale azionario e dei contrati futures.

More Related Content

DOC
урок 14 еволюція зір
DOC
Валентність хімічних елементів. Визначення валентності елементів за формулами...
PPT
La parte solida_de_la_tierra
DOCX
Сірководень у Чорному морі
PPT
GS SWAP Guide Safety Pin SWAPs
PPT
Дифракція світла
PPT
урок 12 сонце — наша зоря
урок 14 еволюція зір
Валентність хімічних елементів. Визначення валентності елементів за формулами...
La parte solida_de_la_tierra
Сірководень у Чорному морі
GS SWAP Guide Safety Pin SWAPs
Дифракція світла
урок 12 сонце — наша зоря

What's hot (20)

PPT
урок 11 малі тіла сонячної системи
PPT
Лекція 1. Поверхневі явища+
PPT
стрілецька зброя
PDF
лаборатор. 11
PPSX
повідомлення
PPT
лекція 10
PPTX
016 рух під дією сили тяжіння
PDF
Урок 13.13. Рівняння теплового балансу. Розв'язування задач
PPT
PPTX
пульсари та нейтронні зорі
PPT
New solar system presentation
PPT
вуглеводи
PPT
As Fadas
PPTX
Переробка побутових відходів в Україні та розвинених країнах світу.pptx
PDF
Управление на основе общих ценностей презентация системы
PPT
Закон Рауля
DOC
Tipovi i tipologija licnosti
PPT
10 реактивний рух в природі
PPTX
види теплопередачі
PPT
урок 8 планети земної групи
урок 11 малі тіла сонячної системи
Лекція 1. Поверхневі явища+
стрілецька зброя
лаборатор. 11
повідомлення
лекція 10
016 рух під дією сили тяжіння
Урок 13.13. Рівняння теплового балансу. Розв'язування задач
пульсари та нейтронні зорі
New solar system presentation
вуглеводи
As Fadas
Переробка побутових відходів в Україні та розвинених країнах світу.pptx
Управление на основе общих ценностей презентация системы
Закон Рауля
Tipovi i tipologija licnosti
10 реактивний рух в природі
види теплопередачі
урок 8 планети земної групи
Ad

Similar to Questioni di genere raewyn connell (20)

DOCX
Questioni di genere (raewyn connell) corretto
DOCX
Certe cose si fanno
PPT
Presentazione prof.ssa Leccardi
PDF
Gender Studies tra Natura e Cultura
PPTX
Che gender di educazione vogliamo: Il superamento degli stereotipi di genere ...
PDF
Stereotipi
PPTX
Corso sugli stereotipi di genere
PDF
WDG - Il genere in Wikipedia
PPT
Ii Parte
PPTX
Bellezza.it
PPTX
06.potere e genere
PPT
Panorama Europeo Terminologia di Genero: Tesauro EWT
PDF
Genere e media.pdf
PDF
LA DONNA DEGLI ANNI NOVANTA IN “TIME” E “NEWSWEEK”
PDF
am_ss1_scheda-informativa-divario-genere.pdf
PPTX
20111125 donne e media privacy disclosure gender
PPT
epistemologia-femminista
PDF
Le donne nella storia. Un discorso possibile?
PDF
Femminismo
PDF
Micromachismo e violenza di genere panarese
Questioni di genere (raewyn connell) corretto
Certe cose si fanno
Presentazione prof.ssa Leccardi
Gender Studies tra Natura e Cultura
Che gender di educazione vogliamo: Il superamento degli stereotipi di genere ...
Stereotipi
Corso sugli stereotipi di genere
WDG - Il genere in Wikipedia
Ii Parte
Bellezza.it
06.potere e genere
Panorama Europeo Terminologia di Genero: Tesauro EWT
Genere e media.pdf
LA DONNA DEGLI ANNI NOVANTA IN “TIME” E “NEWSWEEK”
am_ss1_scheda-informativa-divario-genere.pdf
20111125 donne e media privacy disclosure gender
epistemologia-femminista
Le donne nella storia. Un discorso possibile?
Femminismo
Micromachismo e violenza di genere panarese
Ad

Questioni di genere raewyn connell

  • 1. Questioni di genere (Raewyn Connell) La questione del genere Capire il genere. Nella vita di tutti i giorni, il genere è qualcosa che diamo per scontato: identifichiamo istantaneamente una persona come uomo o come donna, ragazzo o ragazza, e organizziamo la maggior parte delle nostre occupazioni quotidiane sulla base di questa distinzione. È proprio la credenza che la distinzione di genere sia qualcosa di “naturale” a rendere scandaloso il comportamento di chi attiene a questo modello. Essere “uomo” o “donna” non è quindi una condizione predeterminata, bensì il risultato di un divenire, un essere che è sempre, attivamente, in costruzione. Definire il genere A partire dagli anni Settanta, il termine “genere“ è diventato di uso comune nella letteratura in lingua inglese: questo vocabolo, mutato dalla grammatica, deriva sostanzialmente da un’antica radice indoeuropea che significa “produrre” ( da cui per esempio “generare”), e che in diverse lingue ha dato poi luogo a parole indicanti “la specie“ o “la classe“ (cfr. il latino genus, ancora usato nel senso di “genere umano“). Nella grammatica inglese, si iniziò a utilizzare il termine gender per riferirsi a una specifica distinzione tra classi di nomi “corrispondente, grosso modo, alle distinzioni di sesso ( e assenza di sesso ) negli oggetti denotati“, come riporta l’ Oxford English Dictionary del XIX secolo. Nella sua eccezione più comune, il termine “genere” sta a indicare la differenza culturale tra uomini e donne basata sulla distinzione biologica tra maschile e femminile. Con lo sviluppo delle scienze sociali si è trovato un modo per superare queste difficoltà. Il passo fondamentale di spostare l’obiettivo dalla difesa alle relazioni: il genere riguarda soprattutto relazioni sociali, all’interno delle quali agiscono gli individui e i gruppi. Modelli duraturi e ampiamente diffusi di relazioni sociali rappresentano ciò che la teoria sociale chiama “strutture“. In questo senso, il genere deve essere concepito come una struttura sociale: esso non è un’espressione della biologia, bensì una particolare configurazione della nostra organizzazione sociale, e di tutte quelle attività e di quelle pratiche quotidiane che da essa sono governate. Relazioni di genere Modelli di genere: struttura e cambiamento Le relazioni di genere sono in continua costruzione nella nostra vita quotidiana. Se non le mettiamo in pratica, il genere non esiste. Questo punto è efficacemente evidenziato dall’etnometodologia, una scuola di ricerca sociologica che si interessa di tutto ciò che noi diamo per scontato nel nostro agire quotidiano.
  • 2. Candace West e Don Zimmerman, in un famoso articolo intitolato Doing gender [1987], hanno analizzato il modo in cui il genere si costruisce nelle interazioni di routine. Gli individui, nei loro comportamenti di tutti i giorni, devono rendere conto della loro presunta apparenza alla “categoria sessuale” di un uomo o di una donna. Il comportamento prodotto alla luce di questa accountability non è un comportamento di genere, ma è il genere stesso. Noi creiamo il nostro stesso genere, ma non siamo liberi di modellarlo a nostro piacimento. La nostra pratica di genere è fortemente influenzata dall’ordine di genere in cui troviamo. Questo è quello che West e Zimmerman intendono quando suggeriscono che dobbiamo “rendere conto” della nostra condotta di genere. La teoria sociale ha cercato di rendere l’idea di modelli fortemente determinati di rapporti sociali con il concetto di struttura. Le relazioni tra individui non avrebbero molto significato se fossero stabilite in maniera fortuita; allo stesso modo, i modelli di relazioni non conterebbero poi molto se fossero così effimeri. Sono modelli di relazioni sociali duraturi nel tempo ed estesi nello spazio quelli che la teoria sociale chiama “strutture”. È così che parliamo di strutture di classe, strutture di parentela, strutture per classi di età ecc. È in questo senso che l’organizzazione di genere di una società riguarda la struttura sociale. Per esempio, se abbiamo delle pratiche religiose, politiche e linguistiche che mettono, tutte, l’uomo in una posizione di autorità rispetto alla donna, allora abbiamo a che fare con una struttura patriarcale delle relazioni di genere. Oppure, se abbiamo dei clan di uomini che sposano regolarmente le sorelle gli uni degli altri, parliamo di una struttura della parentela basata sullo scambio. Una struttura di relazioni non determina meccanicamente il modo in cui le persone o i gruppi si comporteranno; in questa idea stava l’errore del determinismo sociale, e non è più plausibile di quella del determinismo biologico. Ma una struttura di relazioni di certo definisce possibilità e conseguenze dell’azione, ovvero la struttura sociale condiziona la pratica. Eppure le strutture non esistono in un mondo astratto che sia in qualche modo antecedente alla vita di tutti i giorni. Le strutture sociali si concretizzano attraverso i comportamenti umani nel corso del tempo: sono storicamente costruite. Le relazioni di genere sono portate in essere, e continuano a farlo, dal momento che noi continuiamo a prendere parte agli “stili di comportamento orientati al genere” (Carol Hagemann-White). Per questo motivo, struttura e cambiamento non sono opposti: sono parti della dinamica stessa della nostra vita sociale. Processi di cambiamento La maggior parte dei dibattiti sul perché l’organizzazione di genere cambi nel tempo si è focalizzata sulle pressioni esterne: il cambiamento tecnologico, la vita urbana, le comunicazioni di massa, il processo di secolarizzazione, oppure semplicemente quello di modernizzazione. È vero che tutte queste forze sociali possono provocare un cambiamento nelle relazioni di genere; tuttavia, è anche vero che queste ultime presentano anche delle intrinseche tendenze al mutamento. Inoltre, alcune di queste forze “esterne” sono marcate dalla differenza di genere fin dall’inizio. Penso che dovremmo considerare il genere come un sistema dinamico, come è implicito quando consideriamo il genere come storicamente determinato. Il genere su vasta scala La maggior parte dei dibattiti sul genere si concentra sulla sfera personale: questioni come l’ identità, la maternità, la cura dei figli, la vita familiare, la sessualità. È necessario andare oltre questa dimensione: per comprendere le relazioni personali dobbiamo prendere in considerazione le istituzioni, i sistemi economici, le ideologie e i governi. Nuove arene di relazioni di genere
  • 3. L’imperialismo e la globalizzazione hanno creato delle istituzioni che operano su scala mondiale. Tutte queste istituzioni possiedono dei regimi di genere, e ognuno di questi ha le sue dinamiche di genere: interessi, politica di genere, processi di cambiamento. Le più importanti fra queste istituzioni sembrano essere le imprese transnazionali, gli organismi internazionali, i mezzi di comunicazione globale e i mercati globali. Imprese transazionali. Le imprese che operano nei mercati globali sono attualmente le organizzazioni economiche più sviluppate del pianeta. Normalmente si avvalgono di una divisione di genere della forza lavoro ben definita, complessa e di una cultura manageriale fortemente mascolinizzata. lo stato internazionale. Una caratteristica importante della storia politica del XX secolo fu la crescita di organismi privi di base territoriale che collegano tra loro stati territoriali. Questi organismi comprendono l’Organizzazione internazionale del lavoro, la Lega delle Nazioni, le Nazioni Unite ecc. Tutti questi organismi sono orientati in base al genere e producono effetti di genere. I loro regimi di genere ricalcano in buona parte quegli degli stati convenzionali che li hanno prodotti. I media globali. Le società di mezzi di comunicazione multinazionali fanno circolare film, video musicali e telegiornali su ampia scala. Esistono, inoltre, i mezzi di comunicazione più decentrati e le industrie che li finanziano. Hanno tutti organizzazioni di genere e fanno circolare significati di genere. I nuovi media e le loro applicazioni più recenti, come il marketing su web, hanno raggiunto molto velocemente una portata globale. Alcuni commentatori hanno interpretato questo fenomeno come una nuova frontiera per i cambiamenti delle relazioni di genere. Il web, in particolar modo, sembra offrire un’infinita gamma di opportunità per giocare con i significati di genere, per poter re-inventare se stessi adottando nuove identità, e così via. Sicuramente i siti web come quelli “pro-ana” per ragazze anoressiche forniscono un’alternativa ai rapporti quotidiani e un contesto culturale per forme alternative di incorporazioni. Si discute, tuttavia, sulla misura in cui questo possa progressivamente modificare le relazioni di genere. Internet è pieno di materiale pornografico che promuove immagini di genere estremamente reazionarie: le donne vengono presentate come oggetti del desiderio e del consumo maschile e gli uomini che pensano che la loro virilità dipenda dall’aumento delle dimensioni del proprio organo riproduttivo. La cultura delle celebrità che alimenta i mezzi di comunicazione internazionali destinati alle donne è quasi umoristica nella sua eteronormatività. I programmi sportivi offrono incessantemente un menu a base di maschilità muscolare competitiva. Nemmeno i mezzi di comunicazione digitali si sono dimostrati un’arena migliore per l’integrazione culturale. La lingua inglese predomina esageratamente in internet e la maggior parte dei messaggi culturali che circolano è nordamericana. Il mercato statunitense plasma le notizie che girano per il mondo. Nuovamente, esistono delle forze di controtendenza: c’è l’industria cinematografica indiana che sta acquistando un pubblico internazionale , mentre il governo cinese tenta di controllare internet. I mercati globali. È fondamentale distinguere i mercati delle singole imprese che vi operano. I mercati internazionali – il capitale, i beni, i mercati di servizio e di lavoro – hanno una presa crescente sulle economie locali. Sono fortemente connotati rispetto al genere e attualmente sono scarsamente regolati. Il carattere del genere dei mercati in quanto istituzioni sociali sta emergendo nella ricerca più recente rivelando una cultura aggressiva e misogina in ambiti connessi al mercato delle merci, dell’energia, del capitale azionario e dei contrati futures.