Il documento esplora la relazione tra fisica, computazione classica e quantistica, sottolineando come i computer, sia classici che quantistici, siano sistemi fisici che eseguono funzioni di calcolo. Propone una riformulazione della tesi di Church-Turing, suggerendo che ogni sistema fisico realizzabile può essere simulato da una macchina di calcolo universale. Inoltre, si discute come l'informazione e la computazione emergano da trasformazioni fisiche nei sistemi quantistici, in contrasto con le definizioni classiche basate su stati distinguibili.