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Web, emergenza e memoria
Oltre l’immediatezza: le news online
come memoria ri-emergente dinamica
della comunità: fatti e notizie connessi
in un web3.0 al servizio del cittadino
News
• Definizione di news:
– nuova informazione relativa ad aspettative
definite
– Informazione definita rispetto ad un profilo
definito
– normalmente definita rispetto ad un profilo
“generico”
– tanto più si definisce “news” tanto più è generica
Fatti
• Definizione (ontologica) di fatti:
– Fatto: asserzione a proposito di cose che
appartengono al mondo
– I fatti possono essere correlati a giudizi
– Un fatto è collocabile in uno spazio/tempo e ha
relazioni di dipendenza
– Un fatto ha per definizione un osservatore
– Un fatto trasforma lo stato delle cose del mondo
– Un fatto può avere un agente ed un paziente
Fatti e notize (ontologia)
• Definizione (ontologica) di fatti e notizie:
– una notizia riferisce di fatti
– una notizia ha almeno un osservatore ed almeno
una fonte
– Una notizia ha almeno due collocazioni
spazio/temporali: quella del fatto e quella della
narrazione
News nel web (1)
• (ri)definizione di news nel web 1:
– Utente universale, news locale
/universale
– Profilo utente definito da variabili
desumibili dalla sessione: utente che
fruisce dove, quando, in seguito a cosa,
proveniente da quale luogo di
navigazione web..
– classificazione ex-post delle news:
taxonomies, folksonomies, valore =
popolarità etc.
News nel web (1)
• (ri)definizione di news nel web 1:
– Utente universale, news locale /universale
– Profilo utente definito da variabili desumibili dalla
sessione: utente che fruisce dove, quando, in seguito a
cosa, proveniente da quale luogo di navigazione web..
– classificazione ex-post delle news: taxonomies,
folksonomies, valore = popolarità etc.
News nel web (2)
• (ri)definizione di news
nel web 2:
– Utente / Lettore
universale, produce e
legge news locale
/universale
– Profilo utente definito da
variabili desumibili dalla
sessione: utente che
produce/fruisce dove,
quando, in seguito a
cosa...
News nel web (2)
• (ri)definizione di
news nel web 2:
– Utente / Lettore
universale, produce
e legge news locale
/universale
– Profilo utente
definito da variabili
desumibili dalla
sessione: utente
che
produce/fruisce
dove, quando, in
seguito a cosa...
News nel web (2)
• Il valore informativo
nel web 2:
– Viene definito come
popolarità rispetto ad
una utenza generica
– Si stabiliscono
relazioni di parentela
tra notizie secondo le
indicazioni
dell’autore
– Si stabilisono
relazioni di parentela
rispetto alle
indicazioni
dell’utente generico
News nel web (2)
• Il valore
informativo nel
web 2:
– Social plugins
– Mutuazione
delle “attività”
dai social
network
News web 3.0
• (ri)definizione di news nel web 3 (web of data):
– classificazione e ri-classificazione delle news: riuso
consapevole e ritenzione della fonte ad ogni trasferimento e
ricontestualizzazione della notizia;
• Nuovi Strumenti di rielaborazione :
– Strumenti per la estrazione di significato e per la
interoperabilità delle notizie in diversi contesti
linguistici
• Nuovi Strumenti di verifica:
– Strumenti tradizionali di verifica delle fonti
– Strumenti automatici di verifica basati sulla elaborazione e
comprensione del senso del discorso
Il tempo della TV ..
• Alla TV si può dire ciò che si vuole un giorno…
• Ed il suo contrario il giorno dopo ….
Il tempo del Web..
• Sul web scrivere una cosa e negarla il giorno
dopo …
• E’ meno accettabile….
• E’ per questo che molti invocano il web come
un media consapevole
Il web ha il senso della storia, ma…
• Che il Web abbia memoria …
– È in parte dovuto agli strumenti di
interconnesione delle notizie e alla capacità che si
diffonde negli utenti di stabilire relazioni
– Questa capacità non è ancora sfruttata in
maniera ottimale
– Dovremmo diffondere interfacce per la gestione
delle relazioni tra notizie (conceptual maps e
graph generators)
Cosa possiamo immaginare il futuro –
web 3.0
• Invece di un percorso generale:
– classificazione e ri-classificazione delle news: a
partire da una mappa di relazioni personalizzata e
consapevole;
– Possibilità di creare nuovi concetti (social
ontology) per la classificazione dei fatti e
delle informazioni
• Nuovi Strumenti di interfaccia:
– Strumenti per la estrazione di
significato e per la
interoperabilità delle notizie in
diversi contesti linguistici
• Nuovi Strumenti di verifica:
– Strumenti tradizionali di verifica delle
fonti
– Strumenti automatici di verifica basati
sulla elaborazione e comprensione del
senso del discorso
News web 3.0
• Ed eccoci giunti al componete chiave per un web semantico: le ontologie. Il termine deriva dalla filosofia e si riferisce alla scienza che descrive i tipi di
entità nel mondo e le loro relazioni. Utile è il richiamo alla definizione data da Nicola Guarino, che definisce l’ontologia “un artefatto ingegneristico,
costituito di uno specifico vocabolario usato per descrivere una certa realtà, più un insieme di assunzioni esplicite sul significato inteso delle parole
del vocabolario”. Il tipo di ontologia usato per il web è formata da una tassonomia e da un insieme di regole di inferenza. La tassonomia definisce
classi di oggetti e le loro relazioni. Possiamo dunque esprimere un gran numero di relazioni tra enti assegnando proprietà alle classi. Le regole
d’inferenza forniscono una capacità aggiuntiva. I computer potranno così spiegarsi che due termini che possono sembrare diversi sono in un certo
senso identici, e saranno inoltre in grado di convertire i dati da un formato all’altro.
Attraverso puntatori che conducono all’ontologia si richiama al significato dei termini su ogni pagina web.
Caratteristica fondamentale del Web Semantico è il decentramento. Mentre prima i sistemi informatici venivano
progettati intorno a un database centrale, che aveva spazio solo per definizioni concettuali univoche intorno ai termini,
senza possibilità di collegarsi a banche di dati, ora nel web si cerca di definire solo una pagina per volta, che poi potrà
collegarsi tramite link alle altre. In modo simile la Rete Semantica permetterà a siti diversi di avere proprie accezioni dei
termini, poi il livello d’inferenza permetterà ai computer di ricollegare le varie definizioni.
Verranno usati namespace in XML che permetteranno ai documenti di operare in una miscela di termini standard e
vocaboli decisi localmente.
Tale comprensione, almeno parziale, dei termini sarà possibile finchè i documenti saranno creati entro la medesima cornice logica, come RDF.
Giungiamo così al concetto di interoperatività che si può riassumere nella possibilità di disporre di programmi progettati indipendentemente in grado di:
scambiarsi dati, cooperare tra loro sulla base di una “comprensione” del significato dei dati oggetto di scambio, “capirsi” senza presupporre accordi a priori
sul significato dei dati, acquisire nuove “conoscenze” e capacità.
Ecco dunque riassunto in breve il concetto di Web Semantico, che divenendo realtà potrebbe cambiare in modo eccezionale la funzionalità del sistema di
rete, facilitandone l’uso da parte degli utenti e accrescendo le capacità dei computer in un modo che forse non ci saremmo aspettati. Certo, le difficoltà non
mancano, soprattutto nella ricerca di standard globalmente condivisi che permetterebbero il completo funzionamento di tale sistema. Possiamo però avere
fiducia negli enormi progressi raggiungibili dalla futura tecnologia.
Esempi dal web 3.0
• L'ausilio di web service per la pubblicazione degli APML file, espone gli stessi, proprio perchè in formato aperto, all'attenzione delle società
di advertising che potrebbero utilizzarli per campagne mirate sui soggetti interessati. Sotto questo aspetto è importante sottolineare che l'APML
Workgroup ha stabilito delle linee guida che espongono i diritti fondamentali di ciascun proprietariodi un profilo di attenzione, che ha in ogni
momento il controllo assoluto sui dati generati, indipendentemente dai servizi utilizzati ai quali egli lo sottopone. Ogni "consumatore" di un profilo di
attenzione, d'altra parte, deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni contenuto in esso, relative alle modalità di trattamento dei dati condivisi.
Continua a leggere su: Verso il web semantico: come condividere e filtrare le informazioni di proprio interesse mediante l'uso di
APML http://www.cristianofino.net/post/Verso-il-web-semantico-come-condividere-e-filtrare-le-informazioni-di-proprio-interesse-mediante-luso-di-
APML.aspx#ixzz1580HAXVF
Under Creative Commons License: Attribution Non-Commercial Share Alike
DBpedia: A Nucleus for a Web of Open Data
S•oren Auer1;3, Christian Bizer2, Georgi Kobilarov2, Jens Lehmann1, Richard
Cyganiak2, and Zachary Ives3
1 Universit•at Leipzig, Department of Computer Science, Johannisgasse 26,
D-04103 Leipzig, Germany,
fauer,lehmanng@informatik.uni-leipzig.de
2 Freie Universit•at Berlin, Web-based Systems Group, Garystr. 21,
D-14195 Berlin, Germany,
chris@bizer.de, georgi.kobilarov@gmx.de richard@cyganiak.de
3 University of Pennsylvania, Department of Computer and Information Science
Philadelphia, PA 19104, USA,
auer@seas.upenn.edu, zives@cis.upenn.edu
Web – How the BBC Uses DBpedia and Linked Data to Make Connections Media
Meets Semantic
Georgi Kobilarov2, Tom Scott1, Yves Raimond1, Silver Oliver1,
Chris Sizemore1, Michael Smethurst1, Christian Bizer2, and Robert Lee3
1 British Broadcasting Corporation, London, UK
firstname.lastname@bbc.co.uk
2 Freie Universit¨at Berlin, Berlin, Germany
firstname.lastname@fu-berlin.de
3 Rattle Research, Sheffield, UK
robl@rattlecentral.com
Esempi dal web 3.0
Web – How the BBC Uses DBpedia and Linked Data
to Make Connections Media Meets Semantic
Georgi Kobilarov2, Tom Scott1, Yves Raimond1, Silver Oliver1,
Chris Sizemore1, Michael Smethurst1, Christian Bizer2, and Robert Lee3
1 British Broadcasting Corporation, London, UK
firstname.lastname@bbc.co.uk
2 Freie Universit¨at Berlin, Berlin, Germany
firstname.lastname@fu-berlin.de
3 Rattle Research, Sheffield, UK
robl@rattlecentral.com
Abstract. In this paper, we describe how the BBC is working to integrate
data and linking documents across BBC domains by using Semantic
Web technology, in particular Linked Data, MusicBrainz and DBpedia.
We cover the work of BBC Programmes and BBC Music building Linked
Data sites for all music and programmes related brands, and we describe
existing projects, ongoing development, and further research we are doing
in a joint collaboration between the BBC, Freie Universit¨at Berlin and
Rattle Research in order to use DBpedia as the controlled vocabulary
and semantic backbone for the whole BBC.
Il progetto Coach - Sapienza
Sapienza – Uam Madrid
Progetto per la realizzazione di un
Workbench interlinguistico
– Strumenti per la elaborazione del linguaggio
naturale e la estrazione di significato dai corpora
digitali (collezioni di libri digitalizzati, giornali
online, forums, twitter etc.)
– strumenti basati su NLTK / Python (Natural
Language Toolkit) disponibili (m non online) per
inglese, spagnolo, tedesco, ungherese, italiano..

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Web memory.

  • 1. Web, emergenza e memoria Oltre l’immediatezza: le news online come memoria ri-emergente dinamica della comunità: fatti e notizie connessi in un web3.0 al servizio del cittadino
  • 2. News • Definizione di news: – nuova informazione relativa ad aspettative definite – Informazione definita rispetto ad un profilo definito – normalmente definita rispetto ad un profilo “generico” – tanto più si definisce “news” tanto più è generica
  • 3. Fatti • Definizione (ontologica) di fatti: – Fatto: asserzione a proposito di cose che appartengono al mondo – I fatti possono essere correlati a giudizi – Un fatto è collocabile in uno spazio/tempo e ha relazioni di dipendenza – Un fatto ha per definizione un osservatore – Un fatto trasforma lo stato delle cose del mondo – Un fatto può avere un agente ed un paziente
  • 4. Fatti e notize (ontologia) • Definizione (ontologica) di fatti e notizie: – una notizia riferisce di fatti – una notizia ha almeno un osservatore ed almeno una fonte – Una notizia ha almeno due collocazioni spazio/temporali: quella del fatto e quella della narrazione
  • 5. News nel web (1) • (ri)definizione di news nel web 1: – Utente universale, news locale /universale – Profilo utente definito da variabili desumibili dalla sessione: utente che fruisce dove, quando, in seguito a cosa, proveniente da quale luogo di navigazione web.. – classificazione ex-post delle news: taxonomies, folksonomies, valore = popolarità etc.
  • 6. News nel web (1) • (ri)definizione di news nel web 1: – Utente universale, news locale /universale – Profilo utente definito da variabili desumibili dalla sessione: utente che fruisce dove, quando, in seguito a cosa, proveniente da quale luogo di navigazione web.. – classificazione ex-post delle news: taxonomies, folksonomies, valore = popolarità etc.
  • 7. News nel web (2) • (ri)definizione di news nel web 2: – Utente / Lettore universale, produce e legge news locale /universale – Profilo utente definito da variabili desumibili dalla sessione: utente che produce/fruisce dove, quando, in seguito a cosa...
  • 8. News nel web (2) • (ri)definizione di news nel web 2: – Utente / Lettore universale, produce e legge news locale /universale – Profilo utente definito da variabili desumibili dalla sessione: utente che produce/fruisce dove, quando, in seguito a cosa...
  • 9. News nel web (2) • Il valore informativo nel web 2: – Viene definito come popolarità rispetto ad una utenza generica – Si stabiliscono relazioni di parentela tra notizie secondo le indicazioni dell’autore – Si stabilisono relazioni di parentela rispetto alle indicazioni dell’utente generico
  • 10. News nel web (2) • Il valore informativo nel web 2: – Social plugins – Mutuazione delle “attività” dai social network
  • 11. News web 3.0 • (ri)definizione di news nel web 3 (web of data): – classificazione e ri-classificazione delle news: riuso consapevole e ritenzione della fonte ad ogni trasferimento e ricontestualizzazione della notizia; • Nuovi Strumenti di rielaborazione : – Strumenti per la estrazione di significato e per la interoperabilità delle notizie in diversi contesti linguistici • Nuovi Strumenti di verifica: – Strumenti tradizionali di verifica delle fonti – Strumenti automatici di verifica basati sulla elaborazione e comprensione del senso del discorso
  • 12. Il tempo della TV .. • Alla TV si può dire ciò che si vuole un giorno… • Ed il suo contrario il giorno dopo ….
  • 13. Il tempo del Web.. • Sul web scrivere una cosa e negarla il giorno dopo … • E’ meno accettabile…. • E’ per questo che molti invocano il web come un media consapevole
  • 14. Il web ha il senso della storia, ma… • Che il Web abbia memoria … – È in parte dovuto agli strumenti di interconnesione delle notizie e alla capacità che si diffonde negli utenti di stabilire relazioni – Questa capacità non è ancora sfruttata in maniera ottimale – Dovremmo diffondere interfacce per la gestione delle relazioni tra notizie (conceptual maps e graph generators)
  • 15. Cosa possiamo immaginare il futuro – web 3.0 • Invece di un percorso generale: – classificazione e ri-classificazione delle news: a partire da una mappa di relazioni personalizzata e consapevole; – Possibilità di creare nuovi concetti (social ontology) per la classificazione dei fatti e delle informazioni • Nuovi Strumenti di interfaccia: – Strumenti per la estrazione di significato e per la interoperabilità delle notizie in diversi contesti linguistici • Nuovi Strumenti di verifica: – Strumenti tradizionali di verifica delle fonti – Strumenti automatici di verifica basati sulla elaborazione e comprensione del senso del discorso
  • 16. News web 3.0 • Ed eccoci giunti al componete chiave per un web semantico: le ontologie. Il termine deriva dalla filosofia e si riferisce alla scienza che descrive i tipi di entità nel mondo e le loro relazioni. Utile è il richiamo alla definizione data da Nicola Guarino, che definisce l’ontologia “un artefatto ingegneristico, costituito di uno specifico vocabolario usato per descrivere una certa realtà, più un insieme di assunzioni esplicite sul significato inteso delle parole del vocabolario”. Il tipo di ontologia usato per il web è formata da una tassonomia e da un insieme di regole di inferenza. La tassonomia definisce classi di oggetti e le loro relazioni. Possiamo dunque esprimere un gran numero di relazioni tra enti assegnando proprietà alle classi. Le regole d’inferenza forniscono una capacità aggiuntiva. I computer potranno così spiegarsi che due termini che possono sembrare diversi sono in un certo senso identici, e saranno inoltre in grado di convertire i dati da un formato all’altro. Attraverso puntatori che conducono all’ontologia si richiama al significato dei termini su ogni pagina web. Caratteristica fondamentale del Web Semantico è il decentramento. Mentre prima i sistemi informatici venivano progettati intorno a un database centrale, che aveva spazio solo per definizioni concettuali univoche intorno ai termini, senza possibilità di collegarsi a banche di dati, ora nel web si cerca di definire solo una pagina per volta, che poi potrà collegarsi tramite link alle altre. In modo simile la Rete Semantica permetterà a siti diversi di avere proprie accezioni dei termini, poi il livello d’inferenza permetterà ai computer di ricollegare le varie definizioni. Verranno usati namespace in XML che permetteranno ai documenti di operare in una miscela di termini standard e vocaboli decisi localmente. Tale comprensione, almeno parziale, dei termini sarà possibile finchè i documenti saranno creati entro la medesima cornice logica, come RDF. Giungiamo così al concetto di interoperatività che si può riassumere nella possibilità di disporre di programmi progettati indipendentemente in grado di: scambiarsi dati, cooperare tra loro sulla base di una “comprensione” del significato dei dati oggetto di scambio, “capirsi” senza presupporre accordi a priori sul significato dei dati, acquisire nuove “conoscenze” e capacità. Ecco dunque riassunto in breve il concetto di Web Semantico, che divenendo realtà potrebbe cambiare in modo eccezionale la funzionalità del sistema di rete, facilitandone l’uso da parte degli utenti e accrescendo le capacità dei computer in un modo che forse non ci saremmo aspettati. Certo, le difficoltà non mancano, soprattutto nella ricerca di standard globalmente condivisi che permetterebbero il completo funzionamento di tale sistema. Possiamo però avere fiducia negli enormi progressi raggiungibili dalla futura tecnologia.
  • 17. Esempi dal web 3.0 • L'ausilio di web service per la pubblicazione degli APML file, espone gli stessi, proprio perchè in formato aperto, all'attenzione delle società di advertising che potrebbero utilizzarli per campagne mirate sui soggetti interessati. Sotto questo aspetto è importante sottolineare che l'APML Workgroup ha stabilito delle linee guida che espongono i diritti fondamentali di ciascun proprietariodi un profilo di attenzione, che ha in ogni momento il controllo assoluto sui dati generati, indipendentemente dai servizi utilizzati ai quali egli lo sottopone. Ogni "consumatore" di un profilo di attenzione, d'altra parte, deve attenersi scrupolosamente alle indicazioni contenuto in esso, relative alle modalità di trattamento dei dati condivisi. Continua a leggere su: Verso il web semantico: come condividere e filtrare le informazioni di proprio interesse mediante l'uso di APML http://www.cristianofino.net/post/Verso-il-web-semantico-come-condividere-e-filtrare-le-informazioni-di-proprio-interesse-mediante-luso-di- APML.aspx#ixzz1580HAXVF Under Creative Commons License: Attribution Non-Commercial Share Alike DBpedia: A Nucleus for a Web of Open Data S•oren Auer1;3, Christian Bizer2, Georgi Kobilarov2, Jens Lehmann1, Richard Cyganiak2, and Zachary Ives3 1 Universit•at Leipzig, Department of Computer Science, Johannisgasse 26, D-04103 Leipzig, Germany, fauer,lehmanng@informatik.uni-leipzig.de 2 Freie Universit•at Berlin, Web-based Systems Group, Garystr. 21, D-14195 Berlin, Germany, chris@bizer.de, georgi.kobilarov@gmx.de richard@cyganiak.de 3 University of Pennsylvania, Department of Computer and Information Science Philadelphia, PA 19104, USA, auer@seas.upenn.edu, zives@cis.upenn.edu Web – How the BBC Uses DBpedia and Linked Data to Make Connections Media Meets Semantic Georgi Kobilarov2, Tom Scott1, Yves Raimond1, Silver Oliver1, Chris Sizemore1, Michael Smethurst1, Christian Bizer2, and Robert Lee3 1 British Broadcasting Corporation, London, UK firstname.lastname@bbc.co.uk 2 Freie Universit¨at Berlin, Berlin, Germany firstname.lastname@fu-berlin.de 3 Rattle Research, Sheffield, UK robl@rattlecentral.com
  • 18. Esempi dal web 3.0 Web – How the BBC Uses DBpedia and Linked Data to Make Connections Media Meets Semantic Georgi Kobilarov2, Tom Scott1, Yves Raimond1, Silver Oliver1, Chris Sizemore1, Michael Smethurst1, Christian Bizer2, and Robert Lee3 1 British Broadcasting Corporation, London, UK firstname.lastname@bbc.co.uk 2 Freie Universit¨at Berlin, Berlin, Germany firstname.lastname@fu-berlin.de 3 Rattle Research, Sheffield, UK robl@rattlecentral.com Abstract. In this paper, we describe how the BBC is working to integrate data and linking documents across BBC domains by using Semantic Web technology, in particular Linked Data, MusicBrainz and DBpedia. We cover the work of BBC Programmes and BBC Music building Linked Data sites for all music and programmes related brands, and we describe existing projects, ongoing development, and further research we are doing in a joint collaboration between the BBC, Freie Universit¨at Berlin and Rattle Research in order to use DBpedia as the controlled vocabulary and semantic backbone for the whole BBC.
  • 19. Il progetto Coach - Sapienza Sapienza – Uam Madrid Progetto per la realizzazione di un Workbench interlinguistico – Strumenti per la elaborazione del linguaggio naturale e la estrazione di significato dai corpora digitali (collezioni di libri digitalizzati, giornali online, forums, twitter etc.) – strumenti basati su NLTK / Python (Natural Language Toolkit) disponibili (m non online) per inglese, spagnolo, tedesco, ungherese, italiano..