Workshop – SEO Basic
SEO BASIC  17 ottobre 2017 | 19:00 - 21:00
SEO MIDDLE  24 Ottobre 2017 | 19:00 / 21:00
SEO PRO  7 Novembre 2017 | 19:00 - 21:00
• Differenza tra il Marketing Tradizionale e Search Marketing
• Come funzionano i motori di ricerca
• Cos’è SEO
• Differenza tra SEO, SEM E SEA
• Cos’è la SERP
• Quali sono i fattori di posizionamento (ONPAGE E OFFPAGE)
• Sitemap
• Robots.txt
• Dominio (Anzianità dominio, nome del dominio)
Indice argomenti
Marketing tradizionale e
Search marketing
Il Marketing tradizionale concentra i propri sforzi verso una promozione di
massa, senza quindi porre dei limiti, ma seguendo la così detta strategia “push”:
• Raggiungimento di un gruppo ampio ed eterogeneo
• Budget elevati
Il Search Marketing lavora su una promozione personalizzata basandosi sulla
strategia “pull”, dove è il destinatario stesso a richiedere proattivamente il
messaggio:
• Budget più ridotti.
• Raggiungimento di un segmentato gruppo di persone, realmente interessato
ai servizi e prodotti che si intende promuovere.
• Basato sul targeting contestuale: messaggi coerenti con i contenuti ricercati
dagli utenti ai quali è indirizzato.
La strategia pull converte maggiormente in quanto è presente l’intenzionalità
dell’utente.
Marketing tradizionale e Search marketing
Perché fare SEO?
Vengono effettuate su Google quasi 6 miliardi di ricerche ogni giorno.
Questo dato ci dà l’idea di quanto la ricerca di informazioni sia una delle attività
predominati effettuate dagli utenti di Internet.
Posizionarsi ai primi posti dei motori di ricerca significa essere al posto
giusto nel momento giusto e cioè proprio quando l’utente sta cercando
informazioni sulla nostra azienda o sul prodotto/servizio che offriamo.
La maggior parte degli utenti non va oltre la prima pagina di ricerca
Perché fare SEO?
Perché fare SEO?
Che cosa sono e come
funzionano i
motori di ricerca
I motori di ricerca sono dei sistemi per la ricerca di informazioni sul World
Wide Web e operano fondamentalmente attraverso tre processi
principali: scansione (crawling), indicizzazione (indexing), ranking e
creazione della SERP (searching).
Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
La fase di scansione parte dai siti ritenuti più autorevoli e viene effettuata
attraverso degli appositi software chiamati spider (o crawler o robot), con un
esame di tutto il codice.
Il processo di crawling ovviamente è iterativo, cioè lo spider a intervalli
regolari ritornerà sui siti già scansionati alla ricerca di variazioni e nuovi
contenuti.
Scansione (crawling)
Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
Indicizzazione (indexing)
Nella fase d’indicizzazione l’imponente mole di documenti web, raccolta
durante la scansione e trasferita precedentemente sui database, viene
messa in ordine.
Il motore di ricerca attraverso dei particolari algoritmi classifica le pagine
per parole chiave (quelle catturate dallo spider), categorie, tematiche e in
base a diversi altri parametri creando una vera e propria biblioteca.
Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
Ranking e creazione della
SERP (searching).
La maggior parte dei motori di ricerca, per decidere questo ranking,
prendono in considerazione più di 200 fattori, tra questi abbiamo.
La pagina con i risultati della ricerca è la classifica finale, chiamata SERP
(Search Engine Results Page) e stilata in modo decrescente dal contenuto
migliore (voto più alto) al peggiore (voto più basso).
Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
Grazie a questi processi, quando un utente inserisce all’interno della barra di
ricerca una query (richiesta), in una frazione di secondo gli viene restituita
una pagina contenente i risultati corrispondenti, classificati (ranking) per
importanza e/o rilevanza.
Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
In Italia, il 98% delle ricerche online viene
effettuato tramite Google.
Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
Posizionamento sui
Motori di Ricerca:
SEM, SEO e SEA
SEM
Search Engine Marketing
è il ramo del web marketing che si applica ai motori di ricerca, ovvero
comprende tutte le attività (a pagamento e non) atte a generare traffico
qualificato verso un determinato sito web.
SEA SEO
Search Engine Advertising:
indica la pubblicità praticata
attraverso inserzioni (grafiche o
testuali) sulle pagine dei risultati dei
motori di ricerca.
Search Engine Optimization:
insieme di strategie e pratiche volte
ad aumentare la visibilità di un
sito internet organicamente,
migliorandone la posizione nelle
classifiche dei motori di ricerca.
Posizionamento sui Motori di Ricerca: SEM, SEO e SEA
Cos’è la SERP?
La SERP è suddivisa principalmente
in due sezioni:
SERP (Search engine results page) significa "pagina dei risultati del motore di
ricerca".
Ogni qualvolta un utente effettua una ricerca con un motore, attraverso una
serie di keyword, ottiene come risposta un elenco ordinato secondo
determinati criteri.
Risultati a pagamento
(campagne pay per click)
Risultati organici
(determinati dalla SEO)
Cos’è la SERP?
Cos’è la SERP?
Quali sono i fattori di
posizionamento?
• Non sappiamo con precisione quali siano tutti questi fattori o segnali
presi in considerazione dal Google (alcuni sono segnalati dal team di
Google, altri evidenziati dalla pratica, altri ancora solamente ipotizzati).
• Non sappiamo quale peso effettivo sul ranking ha effettivamente ogni
singolo fattore (nessuno è in grado di conoscere gli algoritmi di Google)
• Gli algoritmi di Google sono in continuo aggiornamento ed
evoluzione (ogni anno Google apporta 500-600 modifiche, alcune minori,
altre di notevole importanza).
Premesse
Quali sono i fattori di posizionamento?
Algoritmo Google
Fred è il nuovo algoritmo di Google che ha da poco disseminato il panico.
Con il nuovo aggiornamento infatti i siti più colpiti sono stati:
• siti web con contenuti vecchi
• siti internet con scarsi contenuti
• Siti “farciti” con troppe parola chiave
• siti internet poco utili agli utenti
• siti web con troppa pubblicità
Quali sono i fattori di posizionamento?
SEO
Fattori on-page Fattori off-page
Quali sono i fattori di posizionamento?
Fattori di
posizionamento
on-page
I fattori on-page comprendono tutte quelle azioni volte ad ottimizzare un sito
web “internamente”, quindi migliorandone la struttura, il linguaggio e l’usabilità.
Quando si svolge un’analisi seo con lo scopo di ottimizzare un sito web, i primi
fattori che si vanno ad analizzare sono quelli on page
• Ottimizzazione del codice: è importantissimo che il sito abbia un codice
ottimizzato, conforme agli standard e che risponda ai requisiti di accessibilità.
Fattori di posizionamento on-page
• Qualità dei contenuti: è necessario proporre testi originali interessanti, che
attirino utenti e nello stesso tempo promuovano il business
• Interfaccia e design usabile e accessibile: il sito internet deve essere
pienamente fruibile da tutti gli utenti, con qualsiasi dispositivo e con
qualsiasi tipo di connessione essi navighino. E su tutti i dispositivi
• Contenuti utili e focalizzati su keywords: la regola è sempre quella di non
cadere mai nell’esagerazione, per cui anche a livello di contenuti va bene
focalizzarsi su keywords specifiche, ma non in modo ridondante. (es: Nextre
con long tail keyword «quanto costa un ecommerce woocommerce»)
Fattori di posizionamento on-page
• Velocità di risposta del sito: i motori di ricerca sono molto attenti alle
tempistiche di risposta del server e di caricamento delle pagine, sempre in ottica
di fornire all’utente un’esperienza il più possibile positiva.
• Inserimento di bottoni social: l’uso di icone per la condivisione dei contenuti
sui principali social network sono fortemente consigliate.
• Uso di link interni e di link in uscita: è consigliato, senza mai eccedere,
linkare pagine interne del sito internet, ad esempio per approfondimenti. Allo
stesso modo, è importante avere anche link in uscita verso siti considerati
autorevoli: il motore di ricerca tende ad associare più facilmente autorevolezza
ad autorevolezza. (es: articolo Nextre: https://www.nextre.it/quanto-costa-
aprire-un-ecommerce/)
Fattori di posizionamento on-page
Link Follow e Nofollow
Fattori di posizionamento on-page
Se inserisco un link, si presuppone che questo collegamento porti l’utente
verso una risorsa utile per lui ed in linea con le informazioni che vuole
trovare.
Ma come fare se si vuole inserire ad esempio un banner pubblicitario
contenente un link in uscita? Semplice: con il Nofollow!
Il nofollow è un valore assegnato all’attributo rel di un link, che serve ad
indicare esplicitamente agli spider dei motori di ricerca di non seguire il link in
questione, dunque di non dare un peso ai fini del posizionamento al link stesso.
Es:
<a href=”http://example.com” rel=”nofollow”>
Che cos’è e a cosa
serve la Sitemap?
Per Sitemap si intende un file xml, nel quale vengono fornite ai motori di ricerca
informazioni riguardanti il proprio sito.
I dati presenti nella Sitemap possono essere: url del sito, data dell’ultima modifica e
la frequenza di aggiornamento.
Come creare una Sitemap?
Sitemap
È possibile creare una Sitemap
manualmente tramite un editor di
testo
I principali CMS sono in grado di creare
Sitemap dinamiche, ovvero Sitemap
che vengono aggiornate
automaticamente dal CMS stesso.
Che cos’è e a cosa serve la Sitemap?
Che cos’è e a cosa serve la Sitemap?
Che cos’è e a cosa
serve il file
robots.txt?
Il file robots.txt
Il file robots.txt si riferisce, nel gergo di internet e più in generale del web, alle
regole indicate dai gestori di un sito web agli spider che lo visitano, chiedendo
di non scansionare determinate cartelle (ad esempio cartelle con file riservati che
non vogliamo siano raggiungibili tramite Google)
Il file robots.txt è un semplicissimo file di testo che va inserito (qualora lo si
voglia utilizzare) nella cartella di root del proprio sito Web e serve ad indicare agli
spider dei motori di ricerca alcune semplici direttive circa l'accesso a determinati file
o intere cartelle.
Che cos’è e a cosa serve il file robots.txt?
Il file robots.txt contiene dei record, ognuno dei quali comprende
due campi
"User-agent"
serve ad indicare a quale robot/spider le
direttive successive sono rivolte.
"Disallow"
serve a indicare a quali file e/o directory non può
accedere lo spider indicato nel campo User-agent.
La sua sintassi è:
User-agent <duepunti> <spazio>
<nome_dello_spider>
La sintassi di questo campo è:
Disallow <duepunti> <spazio>
<nome_del_file_o_directory>
Che cos’è e a cosa serve il file robots.txt?
Fattori di
posizionamento
off-page
I fattori off-page o esterni vengono chiamati così perché non possono essere
direttamente influenzati dal webmaster o da chi si occupa della gestione del sito
web. Sono fattori che dipendono invece dal comportamento degli utenti o da altri siti
web verso le nostre pagine, o dal nostro comportamente al di fuori del sito web.
In generale, possiamo dire che una pagina che riceve molti link di qualità e specifici
su singole tematiche è popolare nel web e ben ottimizzata sul versante off-page.
Fattori di posizionamento off-page
• Link Building:
• Tematicità dei link
• La diversità dei link
• Autorevolezza del sito che linka
• Numero di siti che linkano ad una pagina
• Anchor text dei link
• La posizione dei link all'interno pagina
• Cura del brand:
• Rapporti con Influencer
• Recensioni
• Newsletter
Fattori di posizionamento off-page
• Comportamento e
coinvolgimento
degli utenti
Sia a livello della SERP che a livello di
navigazione e partecipazione
all'interno del sito
• Segnali sociali
Altro fattore esterno che sta via via
acquisendo rilevanza sono i
cosiddetti segnali sociali cioè il numero di
condivisioni e di apprezzamenti ricevuti da
una pagina web all'interno dei più noti
contesti sociali
Fattori di posizionamento off-page
La scelta del dominio
per un buon
posizionamento
Il dominio è composto da:
TLD (Top Level Domain):
indica un’area geografica oppure il
tipo di categoria
Nome di dominio:
rappresenta il nome vero e proprio che
identifica un brand o un’attività.
Es:
• “.it” indica Italia
• “.com ” sta per “commerciale”
• “.org ” per “organizzazioni non
commerciali”
Es:
www.nextre.it
In questo caso «nextre» è il
nome dell’dominio
La scelta del dominio per un buon posizionamento
www . nextre . it
World Wide Web Domain Name Top Level Domain
La scelta del dominio per un buon posizionamento
TLD
In linea generale si consiglia di utilizzare TLD geolocalizzati qualora si faccia
riferimento a prodotti e servizi offerti in un particolare mercato nazionale.
Nel caso in cui, invece, si intenda realizzare un sito web multilingua con
l’obiettivo di espandere il proprio business all’estero, si consiglia di optare per
l’utilizzo del “.com ”.
La scelta del dominio per un buon posizionamento
Nome di Dominio
È buona norma scegliere un nome relativamente breve. Scegliere un nome
dominio troppo lungo comporterebbe difficoltà nella memorizzazione da parte dei
potenziali clienti, nonché possibili errori ortografici durante la ricerca.
È bene scegliere un nome originale e facile da ricordare: nel peggiore dei casi,
non riuscendo ad identificare il corretto dominio della vostra attività, i vostri
potenziali clienti potrebbero essere condotti verso siti concorrenti.
La scelta del dominio per un buon posizionamento
Dominio a
corrispondenza esatta
Dominio scelto sulla base di una parola chiave per posizionare al meglio il
proprio sito web.
Es  www.socialmediamarketing.it
Aiuta il posizionamento del
sito web
Tende ad essere penalizzato
da Google
La scelta del dominio per un buon posizionamento
Anzianità del dominio
Questo fattore di ranking è conosciuto come anzianità del dominio ed è determinato dal
tempo trascorso a partire dalla data di registrazione del dominio.
Lo stesso vale in ambito SEO?
L’anziano è spesso considerato saggio, sapiente, di grande esperienza.
La scelta del dominio per un buon posizionamento
Avere uno storico, quindi un dominio
registrato molto tempo fa, da solo
non può bastare per favorirne
un ranking di Google alto.
Il valore di un sito negli anni migliora
agli occhi di Google solo se
diventa popolare, con la pubblicazione
di contenuti interessanti e utili e link di
ritorno da altri siti, sempre diversificati.
La scelta del dominio per un buon posizionamento
I tool
W3c validator (validatore di codice)  https://validator.w3.org/
Keywordplanner (strumento pianificazione parole chiave Google)
https://adwords.google.com/intl/it_it/home/tools/keyword-planner/
Keyword tool (strumento pianificazione parole chiave) https://keywordtool.io/
Majestic tool (+controllo affidabilità sito web) https://it.majestic.com/
Google speed test (analisi velocità risposta del sito)
http://speedtest.googlefiber.net/
Marija Popic
Digital Marketing & Copy Specialist
www.nextre.it
marija.popic@nextre.it
contattaci@nextre.it
Social
Nextre Engineering
@NextreSocial
Nextre Engineering
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Workshop Seo Basic

  • 2. SEO BASIC  17 ottobre 2017 | 19:00 - 21:00 SEO MIDDLE  24 Ottobre 2017 | 19:00 / 21:00 SEO PRO  7 Novembre 2017 | 19:00 - 21:00
  • 3. • Differenza tra il Marketing Tradizionale e Search Marketing • Come funzionano i motori di ricerca • Cos’è SEO • Differenza tra SEO, SEM E SEA • Cos’è la SERP • Quali sono i fattori di posizionamento (ONPAGE E OFFPAGE) • Sitemap • Robots.txt • Dominio (Anzianità dominio, nome del dominio) Indice argomenti
  • 5. Il Marketing tradizionale concentra i propri sforzi verso una promozione di massa, senza quindi porre dei limiti, ma seguendo la così detta strategia “push”: • Raggiungimento di un gruppo ampio ed eterogeneo • Budget elevati Il Search Marketing lavora su una promozione personalizzata basandosi sulla strategia “pull”, dove è il destinatario stesso a richiedere proattivamente il messaggio: • Budget più ridotti. • Raggiungimento di un segmentato gruppo di persone, realmente interessato ai servizi e prodotti che si intende promuovere. • Basato sul targeting contestuale: messaggi coerenti con i contenuti ricercati dagli utenti ai quali è indirizzato. La strategia pull converte maggiormente in quanto è presente l’intenzionalità dell’utente. Marketing tradizionale e Search marketing
  • 7. Vengono effettuate su Google quasi 6 miliardi di ricerche ogni giorno. Questo dato ci dà l’idea di quanto la ricerca di informazioni sia una delle attività predominati effettuate dagli utenti di Internet. Posizionarsi ai primi posti dei motori di ricerca significa essere al posto giusto nel momento giusto e cioè proprio quando l’utente sta cercando informazioni sulla nostra azienda o sul prodotto/servizio che offriamo. La maggior parte degli utenti non va oltre la prima pagina di ricerca Perché fare SEO?
  • 9. Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
  • 10. I motori di ricerca sono dei sistemi per la ricerca di informazioni sul World Wide Web e operano fondamentalmente attraverso tre processi principali: scansione (crawling), indicizzazione (indexing), ranking e creazione della SERP (searching). Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
  • 11. La fase di scansione parte dai siti ritenuti più autorevoli e viene effettuata attraverso degli appositi software chiamati spider (o crawler o robot), con un esame di tutto il codice. Il processo di crawling ovviamente è iterativo, cioè lo spider a intervalli regolari ritornerà sui siti già scansionati alla ricerca di variazioni e nuovi contenuti. Scansione (crawling) Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
  • 12. Indicizzazione (indexing) Nella fase d’indicizzazione l’imponente mole di documenti web, raccolta durante la scansione e trasferita precedentemente sui database, viene messa in ordine. Il motore di ricerca attraverso dei particolari algoritmi classifica le pagine per parole chiave (quelle catturate dallo spider), categorie, tematiche e in base a diversi altri parametri creando una vera e propria biblioteca. Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
  • 13. Ranking e creazione della SERP (searching). La maggior parte dei motori di ricerca, per decidere questo ranking, prendono in considerazione più di 200 fattori, tra questi abbiamo. La pagina con i risultati della ricerca è la classifica finale, chiamata SERP (Search Engine Results Page) e stilata in modo decrescente dal contenuto migliore (voto più alto) al peggiore (voto più basso). Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
  • 14. Grazie a questi processi, quando un utente inserisce all’interno della barra di ricerca una query (richiesta), in una frazione di secondo gli viene restituita una pagina contenente i risultati corrispondenti, classificati (ranking) per importanza e/o rilevanza. Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
  • 15. In Italia, il 98% delle ricerche online viene effettuato tramite Google. Che cosa sono e come funzionano i motori di ricerca
  • 16. Posizionamento sui Motori di Ricerca: SEM, SEO e SEA
  • 17. SEM Search Engine Marketing è il ramo del web marketing che si applica ai motori di ricerca, ovvero comprende tutte le attività (a pagamento e non) atte a generare traffico qualificato verso un determinato sito web. SEA SEO Search Engine Advertising: indica la pubblicità praticata attraverso inserzioni (grafiche o testuali) sulle pagine dei risultati dei motori di ricerca. Search Engine Optimization: insieme di strategie e pratiche volte ad aumentare la visibilità di un sito internet organicamente, migliorandone la posizione nelle classifiche dei motori di ricerca. Posizionamento sui Motori di Ricerca: SEM, SEO e SEA
  • 19. La SERP è suddivisa principalmente in due sezioni: SERP (Search engine results page) significa "pagina dei risultati del motore di ricerca". Ogni qualvolta un utente effettua una ricerca con un motore, attraverso una serie di keyword, ottiene come risposta un elenco ordinato secondo determinati criteri. Risultati a pagamento (campagne pay per click) Risultati organici (determinati dalla SEO) Cos’è la SERP?
  • 21. Quali sono i fattori di posizionamento?
  • 22. • Non sappiamo con precisione quali siano tutti questi fattori o segnali presi in considerazione dal Google (alcuni sono segnalati dal team di Google, altri evidenziati dalla pratica, altri ancora solamente ipotizzati). • Non sappiamo quale peso effettivo sul ranking ha effettivamente ogni singolo fattore (nessuno è in grado di conoscere gli algoritmi di Google) • Gli algoritmi di Google sono in continuo aggiornamento ed evoluzione (ogni anno Google apporta 500-600 modifiche, alcune minori, altre di notevole importanza). Premesse Quali sono i fattori di posizionamento?
  • 23. Algoritmo Google Fred è il nuovo algoritmo di Google che ha da poco disseminato il panico. Con il nuovo aggiornamento infatti i siti più colpiti sono stati: • siti web con contenuti vecchi • siti internet con scarsi contenuti • Siti “farciti” con troppe parola chiave • siti internet poco utili agli utenti • siti web con troppa pubblicità Quali sono i fattori di posizionamento?
  • 24. SEO Fattori on-page Fattori off-page Quali sono i fattori di posizionamento?
  • 26. I fattori on-page comprendono tutte quelle azioni volte ad ottimizzare un sito web “internamente”, quindi migliorandone la struttura, il linguaggio e l’usabilità. Quando si svolge un’analisi seo con lo scopo di ottimizzare un sito web, i primi fattori che si vanno ad analizzare sono quelli on page • Ottimizzazione del codice: è importantissimo che il sito abbia un codice ottimizzato, conforme agli standard e che risponda ai requisiti di accessibilità. Fattori di posizionamento on-page
  • 27. • Qualità dei contenuti: è necessario proporre testi originali interessanti, che attirino utenti e nello stesso tempo promuovano il business • Interfaccia e design usabile e accessibile: il sito internet deve essere pienamente fruibile da tutti gli utenti, con qualsiasi dispositivo e con qualsiasi tipo di connessione essi navighino. E su tutti i dispositivi • Contenuti utili e focalizzati su keywords: la regola è sempre quella di non cadere mai nell’esagerazione, per cui anche a livello di contenuti va bene focalizzarsi su keywords specifiche, ma non in modo ridondante. (es: Nextre con long tail keyword «quanto costa un ecommerce woocommerce») Fattori di posizionamento on-page
  • 28. • Velocità di risposta del sito: i motori di ricerca sono molto attenti alle tempistiche di risposta del server e di caricamento delle pagine, sempre in ottica di fornire all’utente un’esperienza il più possibile positiva. • Inserimento di bottoni social: l’uso di icone per la condivisione dei contenuti sui principali social network sono fortemente consigliate. • Uso di link interni e di link in uscita: è consigliato, senza mai eccedere, linkare pagine interne del sito internet, ad esempio per approfondimenti. Allo stesso modo, è importante avere anche link in uscita verso siti considerati autorevoli: il motore di ricerca tende ad associare più facilmente autorevolezza ad autorevolezza. (es: articolo Nextre: https://www.nextre.it/quanto-costa- aprire-un-ecommerce/) Fattori di posizionamento on-page
  • 29. Link Follow e Nofollow Fattori di posizionamento on-page Se inserisco un link, si presuppone che questo collegamento porti l’utente verso una risorsa utile per lui ed in linea con le informazioni che vuole trovare. Ma come fare se si vuole inserire ad esempio un banner pubblicitario contenente un link in uscita? Semplice: con il Nofollow! Il nofollow è un valore assegnato all’attributo rel di un link, che serve ad indicare esplicitamente agli spider dei motori di ricerca di non seguire il link in questione, dunque di non dare un peso ai fini del posizionamento al link stesso. Es: <a href=”http://example.com” rel=”nofollow”>
  • 30. Che cos’è e a cosa serve la Sitemap?
  • 31. Per Sitemap si intende un file xml, nel quale vengono fornite ai motori di ricerca informazioni riguardanti il proprio sito. I dati presenti nella Sitemap possono essere: url del sito, data dell’ultima modifica e la frequenza di aggiornamento. Come creare una Sitemap? Sitemap È possibile creare una Sitemap manualmente tramite un editor di testo I principali CMS sono in grado di creare Sitemap dinamiche, ovvero Sitemap che vengono aggiornate automaticamente dal CMS stesso. Che cos’è e a cosa serve la Sitemap?
  • 32. Che cos’è e a cosa serve la Sitemap?
  • 33. Che cos’è e a cosa serve il file robots.txt?
  • 34. Il file robots.txt Il file robots.txt si riferisce, nel gergo di internet e più in generale del web, alle regole indicate dai gestori di un sito web agli spider che lo visitano, chiedendo di non scansionare determinate cartelle (ad esempio cartelle con file riservati che non vogliamo siano raggiungibili tramite Google) Il file robots.txt è un semplicissimo file di testo che va inserito (qualora lo si voglia utilizzare) nella cartella di root del proprio sito Web e serve ad indicare agli spider dei motori di ricerca alcune semplici direttive circa l'accesso a determinati file o intere cartelle. Che cos’è e a cosa serve il file robots.txt?
  • 35. Il file robots.txt contiene dei record, ognuno dei quali comprende due campi "User-agent" serve ad indicare a quale robot/spider le direttive successive sono rivolte. "Disallow" serve a indicare a quali file e/o directory non può accedere lo spider indicato nel campo User-agent. La sua sintassi è: User-agent <duepunti> <spazio> <nome_dello_spider> La sintassi di questo campo è: Disallow <duepunti> <spazio> <nome_del_file_o_directory> Che cos’è e a cosa serve il file robots.txt?
  • 37. I fattori off-page o esterni vengono chiamati così perché non possono essere direttamente influenzati dal webmaster o da chi si occupa della gestione del sito web. Sono fattori che dipendono invece dal comportamento degli utenti o da altri siti web verso le nostre pagine, o dal nostro comportamente al di fuori del sito web. In generale, possiamo dire che una pagina che riceve molti link di qualità e specifici su singole tematiche è popolare nel web e ben ottimizzata sul versante off-page. Fattori di posizionamento off-page
  • 38. • Link Building: • Tematicità dei link • La diversità dei link • Autorevolezza del sito che linka • Numero di siti che linkano ad una pagina • Anchor text dei link • La posizione dei link all'interno pagina • Cura del brand: • Rapporti con Influencer • Recensioni • Newsletter Fattori di posizionamento off-page
  • 39. • Comportamento e coinvolgimento degli utenti Sia a livello della SERP che a livello di navigazione e partecipazione all'interno del sito • Segnali sociali Altro fattore esterno che sta via via acquisendo rilevanza sono i cosiddetti segnali sociali cioè il numero di condivisioni e di apprezzamenti ricevuti da una pagina web all'interno dei più noti contesti sociali Fattori di posizionamento off-page
  • 40. La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 41. Il dominio è composto da: TLD (Top Level Domain): indica un’area geografica oppure il tipo di categoria Nome di dominio: rappresenta il nome vero e proprio che identifica un brand o un’attività. Es: • “.it” indica Italia • “.com ” sta per “commerciale” • “.org ” per “organizzazioni non commerciali” Es: www.nextre.it In questo caso «nextre» è il nome dell’dominio La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 42. www . nextre . it World Wide Web Domain Name Top Level Domain La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 43. TLD In linea generale si consiglia di utilizzare TLD geolocalizzati qualora si faccia riferimento a prodotti e servizi offerti in un particolare mercato nazionale. Nel caso in cui, invece, si intenda realizzare un sito web multilingua con l’obiettivo di espandere il proprio business all’estero, si consiglia di optare per l’utilizzo del “.com ”. La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 44. Nome di Dominio È buona norma scegliere un nome relativamente breve. Scegliere un nome dominio troppo lungo comporterebbe difficoltà nella memorizzazione da parte dei potenziali clienti, nonché possibili errori ortografici durante la ricerca. È bene scegliere un nome originale e facile da ricordare: nel peggiore dei casi, non riuscendo ad identificare il corretto dominio della vostra attività, i vostri potenziali clienti potrebbero essere condotti verso siti concorrenti. La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 45. Dominio a corrispondenza esatta Dominio scelto sulla base di una parola chiave per posizionare al meglio il proprio sito web. Es  www.socialmediamarketing.it Aiuta il posizionamento del sito web Tende ad essere penalizzato da Google La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 46. Anzianità del dominio Questo fattore di ranking è conosciuto come anzianità del dominio ed è determinato dal tempo trascorso a partire dalla data di registrazione del dominio. Lo stesso vale in ambito SEO? L’anziano è spesso considerato saggio, sapiente, di grande esperienza. La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 47. Avere uno storico, quindi un dominio registrato molto tempo fa, da solo non può bastare per favorirne un ranking di Google alto. Il valore di un sito negli anni migliora agli occhi di Google solo se diventa popolare, con la pubblicazione di contenuti interessanti e utili e link di ritorno da altri siti, sempre diversificati. La scelta del dominio per un buon posizionamento
  • 48. I tool W3c validator (validatore di codice)  https://validator.w3.org/ Keywordplanner (strumento pianificazione parole chiave Google) https://adwords.google.com/intl/it_it/home/tools/keyword-planner/ Keyword tool (strumento pianificazione parole chiave) https://keywordtool.io/ Majestic tool (+controllo affidabilità sito web) https://it.majestic.com/ Google speed test (analisi velocità risposta del sito) http://speedtest.googlefiber.net/
  • 49. Marija Popic Digital Marketing & Copy Specialist www.nextre.it marija.popic@nextre.it contattaci@nextre.it Social Nextre Engineering @NextreSocial Nextre Engineering Nextre Engineering

Editor's Notes