DA DIVULGARE
L’INTERNATIONAL FAMILY NEWS (IFN) ha lanciato una raccolta firma contro “L’AMBROGINO D’ORO” che il sindaco di Milano Giuseppe Sala e la Giunta di Centro-Sinistra di Milano vuole consegnare a Marco Cappato, tesoriere dell'Associazione Luca Coscione.
Abbiamo già accennato all’argomento la scorsa settimana, oggi riportiamo alcune riflessioni del “Comunicato” affinchè sia diffuso nel modo più ampio possibile per bloccare questo “scempio”, ricordando che questo atto non riguarda unicamente gli abitanti di Milano ma tutti coloro che amano la vita, il malato, il fragile, l’anziano. Tutti, di qualunque luogo d’Italia, possiamo firmare; non facciamo mancare il nostro contributo.
Spett. Sig. Sindaco, Giuseppe Sala, da milanesi, da cittadini, da italiani, siamo sconcertati e offesi, umiliati e allarmati dalla decisione del Comune di Milano, di cui lei è il vertice, di insignire, il 7 dicembre 2022, festa patronale di Milano dedicata a sant’Ambrogio, il Sig. Marco Cappato con l’«Ambrogino d’oro».
L’«Ambrogino d'oro», come lei sa probabilmente meglio di qualunque altro milanese e italiano, è un attestato di benemerenza civica che il Comune di Milano conferisce ogni anno a persone notevoli e meritevoli, che si siano, a vario titolo e in modi diversi, distinte per senso civico, servizio al prossimo e abnegazione. I cittadini insigniti sono ipso facto modelli che vengono additati alla cittadinanza milanese, e in vero a tutti gli italiani, come modelli di valore certo, di senso pieno del dovere e di incontestabili virtù pubbliche(…)
Marco Cappato invece è il promotore della campagna «Eutanasia legale». Sostiene che l’eutanasia sia un diritto, che la morte procurata possa essere la soluzione alla sofferenza causata della malattia. La sua filosofia afferma cioè che, invece della cura delle persone, è meglio la morte (…).
Quale esempio è Cappato per i milanesi e per gli italiani?
Forse che il Comune di Milano e Lei, Sig. Sindaco, condividiate l’idea che uccidere sia meglio che curare, che la morte sia meglio della vita? Forse che il Comune di Milano e Lei, Sig. Sindaco, vogliate ritenere l’eutanasia una virtù pubblica e il sostenerla, anzi l’implementarla, un modello di cittadinanza esemplare da seguire?
È questo che il Comune di Milano e Lei, Sig. Sindaco, volete consigliare ai milanesi e agli italiani? È questa, Sig. Sindaco, la sua indicazione morale, culturale, politica? È questo che Lei, Sig. Sindaco, vuole insegnare ai giovani milanesi e italiani?
Per questo noi milanesi, noi cittadini, noi italiani, sconcertati e offesi, umiliati e allarmati, le domandiamo di farsi immediatamente latore dell’istanza di ritiro dell’onorificenza offerta a Marco Cappato, perché la morte non è mai una soluzione. E Lei, Sig. Sindaco, non può certo premiare davanti ai suoi concittadini, ai cittadini di cui Lei è il primo fra pari, chi della morte fa una bandiera come Marco Cappato.
FIRMA
Avvocato e Commercialista
2 anniIl sindaco Sala è comunista, ateo attaccato alla poltrona in cerca di consensi, che la sua fallita ideologia ormai morta, non può dargli. Al di là di ciò, il premio andrebbe conferito a chi ha svolto azioni a favore della collettività, non tanto a chi cerca di intascare quattrini dalle case farmaceutiche pronte a vendere i kit della morte, per gli anziani che lo stato non vuole mantenere.
impiegato presso ARCIDIOCESI DI MILANO
2 anniAllucinante dare l’Ambrogino d’oro ad uno che supporta l’eutanasia? Il Sindaco Sala, gran buco nell’acqua!