Dai Persuasori Occulti ai Dark Pattern
Molti di noi vengono oggi influenzati assai più di quanto non sospettino e la nostra esistenza quotidiana è sottoposta a continue manipolazioni di cui non ci rendiamo conto. […] Sono all'opera su vasta scala forze che si propongono […] di convogliare le nostre abitudini inconsce, le nostre preferenze di consumatori, i nostri meccanismi mentali, ricorrendo a metodi presi a prestito dalla psichiatria e dalle scienze sociali. […] metodi atti a raggiungere la parte inconscia o subconscia della mente umana, poiché le preferenze sono in generale determinate da fattori di cui l'individuo non è consapevole.
La tesi apocalittica del sociologo americano Vance Packard è quanto mai attuale.
Nel celebre testo del 1957, “The Hidden Persuaders”, in sintesi, sostiene che le “nuove” tecniche pubblicitarie, come la ricerca motivazionale, non fossero utilizzate per individuare i bisogni del consumatore, quanto piuttosto per creare dei falsi bisogni e associarli al prodotto da vendere. Attraverso l’uso della psicologia e della psichiatria, facendo leva sulla parte meno razionale dell’uomo, si possono elaborare messaggi estremamente subdoli e allo stesso tempo potenti.
Che la pubblicità si serva della psicologia, da sempre, è un dato di fatto.
Oggi con lo sviluppo tecnologico e l’ausilio del design persuasivo, vi sono tecniche ancora più subdole. Nella navigazione si celano - neanche tanto bene - quelle insidie chiamate Dark Pattern, neologismo coniato da Harry Brignull nel 2010.
In grafica e nel web design sono le interfacce create accuratamente per trarre in inganno l’utente, facendogli compiere scelte che non avrebbe preso in maniera consapevole. L’esempio più celebre, tipico delle compagnie aeree, è la pratica di aggiungere di default l’assicurazione all’acquisto di un biglietto, magari con l’ausilio di una grafica che minimizzi la nuova voce di spesa. L’utente è chiamato a compiere un’azione per eliminare dal carrello un servizio da lui non richiesto. Ed è probabile che una percentuale non trascurabile di utenti acquistino, senza accorgersene, anche il servizio accessorio.
Vediamo una galleria con alcuni esempi concreti.
Opt-out trick: l’utente è sottoposto all’aggiunta inconsapevole di opzioni accessorie, alla sottoscrizione di newsletter o alla cessione dei dati personali, con una scelta preimpostata.
Forced continuity: molto diffusa anche la sottoscrizione, al termine di un periodo di prova gratuito, di un abbonamento a pagamento non richiesto.
Fast-forward trick: con questa pratica, ancora più insidiosa delle precedenti, l’utente è spinto inconsapevolmente al pagamento di somme di denaro tramite un click su un pulsante simile o identico (per colore, forma e/o posizione nella schermata) ad altri che nei passaggi precedenti non richiedevano alcun pagamento.
Sneak into basket: meno diffusa, ma altrettanto insidiosa per un pubblico poco digitalizzato, la pratica di aggiungere automaticamente al carrello altri prodotti.
Nel 2017, in collaborazione con Personalive e il Poli.design, GreatPixel ha realizzato la prima Ricerca in Italia sul tema della convergenza strategica fra marketing e design, con un focus sui dark pattern. Sono emersi dei risultati sorprendenti. Il 95% degli heavy e-shopper (più di 10 acquisti annuali su siti di e-commerce) riconosce i dark pattern: una percentuale consistente di questi rinuncia alla fruizione in quel dato momento, mentre il 28% degli utenti decide addirittura di non tornare più sul sito web in questione e il 30% dichiara un notevole peggioramento della reputazione del sito.
Cresce quindi la fiducia negli acquisti online ma allo stesso tempo cresce l’insofferenza verso forme pubblicitarie invasive, fenomeni imprevisti e interruzioni durante la navigazione.
Siamo ad un giro di boa.
Dopo i recenti scandali sulla diffusione e la compravendita di dati sensibili, i timori (più o meno fondati) sui pericoli dell’I.A. e le denunce da parte delle associazioni di consumatori, l’unica via percorribile è ristabilire con gli “users” (sarebbe auspicabile anche offline) un rapporto eticamente corretto, basato sull’onestà e la trasparenza.
Articolo originale:
http://www.greatpixel.it/it/2018/05/dai-persuasori-occulti-ai-dark-pattern/