Data governance e trasparenza sociale: perché quello che succede a Philadelphia ci deve far riflettere
Innovazione digitale e trasparenza sociale sono un binomio imprescindibile per il progresso dei centri urbani di tutto il mondo. Grazie alle tecnologie intelligenti, soprattutto quelle distribuite sul territorio, è possibile raccogliere un gran numero di informazioni che, con l’adozione di una data governance, rappresentano il nucleo da cui partire per attivare iniziative e politiche strategiche per l’interesse della collettività. Spesso però proprio nella collettività tutto ciò che è nuovo, o ciò di cui non è ben conosciuta la funzione o i confini, suscita diffidenza.
Un esempio concreto arriva dallo Smart Lighting. I suoi vantaggi dal punto di vista del risparmio energetico e della sostenibilità ambientale sono tangibili. Quando, però, parliamo di lampioni intelligenti che raccolgono informazioni dall’area circostante si può innescare nella cittadinanza un sentimento di apprensione, di timore per un mancato rispetto della propria privacy, trascurando il servizio reale in termini di sicurezza, immediata e predittiva. In questo contesto è sicuramente interessante l’esperienza di Philadelphia. Il progetto della città statunitense prevede la sperimentazione di lampioni in grado non solo di raccogliere informazioni sul traffico pedonale, stradale e sulla qualità dell’aria, ma anche sulle persone e gli oggetti. La strategia adottata dall’amministrazione, per prevenire polemiche da parte della cittadinanza in nome di una lesa privacy come già accaduto in altre città, ad esempio San Diego, è quella di accompagnare il percorso di innovazione urbana con un’attenta comunicazione sugli sviluppi del progetto, sul tipo di dati che vengono raccolti e su come sono utilizzati.
È chiara la filosofia del processo: accesso e trasparenza delle informazioni sono fondamentali per rafforzare il sentimento di fiducia della cittadinanza. Per questa via è possibile dar vita a un circolo virtuoso che vede come fine ultimo la realizzazione di processi innovativi al servizio della popolazione.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario attivare un approccio multi-stakeholder che preveda modelli di collaborazione fra pubblico e privato e uno scambio di esperienze virtuose fra gli attori territoriali. Prioritario superare i campanilismi e facilitare la circolazione delle conoscenze e delle buone pratiche nazionali e internazionali per andare oltre e confrontarsi a livello globale. Non va dimenticato che la relazione fiduciaria fra istituzioni e cittadini sarà sempre più cruciale maggiore trasparenza vuol dire anche maggiore credibilità e apprezzamento.
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3 anniStefano, eccellente esempio! Cerchiamo di non arrivare sempre ultimi a innovare il Paese. Inoltre credo che le issue sulla privacy che si hanno nelle grandi città americane, dove i conflitti razziali sono più esasperati, non siano così sentite da noi. Aiutiamoci tutti a innovare le nostre città!