Emozioni: parliamone
Su cosa sono le emozioni e come gestirle
Tutti proviamo emozioni e tutti(1) siamo in grado di comprendere cosa stiamo provando, ma il rapporto con le nostre emozioni, e con quelle degli altri, non sempre è idilliaco. Posto che è impossibile non provare rabbia, paura o tristezza(2) la cosa più sensata da fare è saperne di più, per poi imparare a conviverci nel migliore dei modi.
Cosa sono le emozioni e perché sono così importanti
L’etimologia ci viene in aiuto per fornirci indicazioni preziose sul significato della parola: che si faccia risalire dal latino emovere o dal francese antico motion, emozione significa “muovere da”, “mettere in movimento”.
Le emozioni quindi muovono i nostri comportamenti, sono la miccia che ci spinge ad agire; è questa la loro funzione fondamentale e, se ci pensi, necessaria per la nostra vita. Sono il collegamento tra noi ed il mondo nel quale siamo immersi e del quale facciamo parte.
Uno degli studi più affascinanti e rivoluzionari sulle emozioni sono stati quelli della neuroscienziata e farmacologa Candice Pert(3). Come nella migliore tradizione delle scoperte scientifiche più innovative, la sua ricerca aveva altre finalità, ma incappò in qualcosa di incredibile e cioè che le emozioni a livello fisico, biologico non sono altro che alcune molecole: i neurotrasmettitori, detto in parole più semplici, sono gli ormoni come dopamina, ossitocina, adrenalina e così via.
Proseguendo su questo filone aureo di ricerca la Pert mise le basi per quella che è conosciuta con l’acronimo PNEI(4), disciplina che studia le connessioni tra sistema nervoso centrale, endocrino e immunitario.
Tutto questo tradotto nella quotidianità delle nostre giornate è ben evidente: quando siamo tristi o preoccupati o preda dell’ansia siamo più vulnerabili e ci ammaliamo con estrema facilità e, viceversa, quando siamo a letto per un’influenza o una brutta frattura, il nostro umore precipita giù in picchiata. Se invece siamo innamorati, la felicità che proviamo diventa uno scudo impenetrabile (o quasi) contro malumori e agenti patogeni di vario tipo.
Non è così, forse?
Benché la materia sia molto interessante, addentrarci troppo ci porterebbe via tempo (sia a me che scrivo sia a te che leggi), ci concentreremo, dunque, su trarre delle conclusioni utili al nostro scopo, che rimane sempre quello di farci amiche le emozioni. E allora fissiamo alcuni punti salienti.
– Le emozioni sono espressione del corpo: rossore, tachicardia, dilatazione delle pupille, solo per fare qualche esempio, sono manifestazioni di stati emotivi.
– Le emozioni “arrivano”(5) prima dell’elaborazione cognitiva.
– Le emozioni sono dei messaggeri che portano informazioni dal mondo: esterno ed interno.
Perché e come gestirle?
La sensazione comune che si ha rispetto alle emozioni è che non sono e non possono essere sotto il nostro controllo e la scienza sembrerebbe confermare questa convinzione.
Certo, quando siamo preda della rabbia, dell’invidia o imprigionati nella tristezza, non è per nulla gradevole e faremmo volentieri a meno di vivere quei momenti. D’altra parte questo significherebbe essere freddi, non empatici, una macchina (come ebbe a dirmi una cliente).
Quindi nella maggior parte delle situazioni in cui ci sentiamo sopraffare ci barcameniamo tra il far finta di nulla e il razionalizzare. Fallendo in entrambi i casi perché le emozioni non usano lo stesso linguaggio del pensiero e metterle a tacere non le fa scomparire, ma piuttosto ha l’effetto contrario di amplificarle: hai presente la pentola a pressione?
E allora che si fa?
Si torna al corpo.
Le tecniche di consapevolezza corporea sono una via, la migliore autostrada che conosco per gestire le emozioni che, sottolineo, non sono buone o cattive in sé, ma indispensabili ponti di collegamento per interagire e connettersi, per entrare in relazione con la vita dentro e fuori di noi.
Farle diventare un ponte levatoio, che si alza e si abbassa a nostro piacere, è esercizio di consapevolezza, non certo difficile ma richiede costanza e conoscenza su come funzioniamo.
In sintesi
Abbiamo visto che:
*Approfondimenti
1. Tranne chi è affetto da alessitima.
2. Insieme a gioia, disgusto e sorpresa compongono l’insieme delle emozioni primarie.
3. Merita la lettura del suo libro “Molecole di emozioni: perché sentiamo quel che sentiamo? “ dove racconta la sua storia.
4. Psico-neuro-endocrino-immunologia
5. In realtà le ricerche – al momento – ci dicono che ci sono due vie neuronali per veicolare le informazioni provenienti dagli stimoli esterni e catturate dai sensi: talamo-corteccia-amigdala e talamo-amigdala, quest’ultima è la strada più veloce e fornisce le risposte immediate.
Testo Maris Vozza
Foto di Mr_Worker tramite Pixabay
Life coach olistica, insegnante di Meditazione, istruttrice Yoga | pratico e insegno la consapevolezza per un reale benessere e una vita nuova e armoniosa: anima mente corpo
6 mesiAntonia Palmieri grazie per essere passata da qui. Sì, il problema con le emozioni, ma vale anche con i pensieri, è il rimanere intrappolati nell'identificazione. Lavorare sul corpo è un valido aiuto per sbloccare tensioni emotive accumulate nel tempo.
Life coach olistica, insegnante di Meditazione, istruttrice Yoga | pratico e insegno la consapevolezza per un reale benessere e una vita nuova e armoniosa: anima mente corpo
8 mesiGrazie Beatrice per la diffusione del post
Brand Journalist, apprendista padre, agricoltore visionario.
8 mesiInteressante prospettiva. Mi riporta al film Inside Out che guardavo l’altro giorno con mio figlio. Le emozioni sono rappresentate come una squadra che coordina tutte le nostre reazioni. Forse, dovremmo imparare anche noi a "dialogare" con le nostre emozioni come fanno i personaggi del film: riconoscerle, accoglierle e capire cosa vogliono comunicarci. In fondo, come ci insegna Gioia, anche le emozioni più difficili hanno un loro valore e possono guidarci verso un maggiore equilibrio.
Posizionamento e Copy Positioning per la promozione freelance: identità chiara e differenziata, comunicazione con focus e stile, nel rispetto di chi sei | Avvocato nella vita precedente, logica e creativa dall’eternità
8 mesiMolto interessante Maris e hai toccato un tema che in questo momento è sotto la mia attenzione con letture e studio di me stessa, della mia vita e del mio rapporto con il mondo emotivo. Il loro nascere è incontrollabile, ma il loro permanere sì.
Life coach olistica, insegnante di Meditazione, istruttrice Yoga | pratico e insegno la consapevolezza per un reale benessere e una vita nuova e armoniosa: anima mente corpo
8 mesiMi scuso per la poca chiarezza nell'indicare le note. Se qualcuno sa come inserire il codice HTML per gli apici nel testo mi sarebbe di aiuto. Grazie