LE PAURE INFONDATE DELLO STARTUPPER

LE PAURE INFONDATE DELLO STARTUPPER

Il mio lavoro consiste nell’interfacciarmi con le startup e molto spesso (quasi sempre) intervengo quando il progetto è ancora allo stadio embrionale, è solo un’idea o poco più, quindi diciamolo chiaramente, non è ancora una startup, abbiamo infatti molte volte definito le startup con le parole dei guru del settore ma oggi, in maniera molto pragmatica e per soddisfare i nostri fini, le definiamo come:

  • aziende che si trovano nelle fasi iniziali di sviluppo,
  • che vengono avviate da uno o più founder per soddisfare una domanda specifica di prodotti o servizi,
  • imprese ad alto costo e a basso reddito,
  • il che le porta a cercare investitori esterni per ottenere capitali fino a quando non riescono a realizzare un profitto (se questo è giusto oppure no sarà oggetto di un articolo futuro... stay tuned!).

E già qui vediamo che molto spesso l’idea (o il desiderio) del founder è diversa; infatti, non passa giorno che io non mi imbatta in persone che sono convinte che:

  • lo sviluppo è praticamente fatto “è tutto già nella mia testa”;
  • per avviarla basto io, dopo tutto l’idea è mia;
  • servono due spiccioli per avviarla e subito si comincia a far soldi;
  • mi serve trovare un investitore che come me creda nell’idea e poi è fatta.

Su alcuni dei punti di cui sopra abbiamo ampiamente discusso nei miei post e articoli precedenti e quindi sapete come la penso ma oggi vorrei invece concentrarmi su altri due aspetti che durante il processo iniziale di assessment con i nostri clienti, escono fuori 99 volte su 100 e cioè:

NON VOGLIO CONDIVIDERE CON ALTRI I DETTAGLI DELLA MIA IDEA

VOGLIO MANTENERE PER SEMPRE LA QUOTA DI CONTROLLO DELLA MIA AZIENDA

Per il primo punto vi dico solo che è un falso problema, smettete di pensare che se ne parlate vi possano rubare l’idea, infatti:

  1. se non ne parlate non troverete un team che vi supporti;
  2. se non ne parlate come potrete validare l’idea e il mercato? E come potrete migliorare (pivot) l’idea iniziale?
  3. se non ne parlate come potrete sviluppare adeguatamente l’MVP?
  4. e soprattutto, se non ne parlate come farete a trovare degli investitori?

Smettetela inoltre di pensare che tutti vi possano rubare l’idea e copiarvi tanto può succedere anche dopo aver lanciato il progetto (a meno che non sia protetto da brevetto ma in quel caso non è un problema comunque).

Oggi parleremo invece del secondo punto e vorrei dimostrarvi che 1. non è possibile e 2. non è nemmeno auspicabile.

Percorreremo la vita della startup in fasi e vedremo cosa succede, è un esempio ovviamente quindi non prendete alla lettera numeri e accadimenti, serve solo a farci ragionare sul problema.


Fase 1. Round 1 Funding

Durante questa fase vi preoccuperete di:

  • la vostra idea è realizzabile? Se sì come?
  • è già stata realizzata?
  • quali sono i costi iniziali che dovrete affrontare?
  • che modello di business utilizzerete?
  • come iniziamo, chi fa parte del team iniziale?

Diciamo ad es. che partiate con un co-founder e che abbiate bisogno di 30 K€ per la fase iniziale. Con il co-founder fondate l’azienda mettendo il capitale iniziale di 10K nella misura del 70%-30% e gli altri 20 K li rimediate da FFF (Family-Fool-Friends) ai quali cedete, diciamo, un ulteriore 10% (quindi la vostra pre-money è di 180 K€)

Quindi, la situazione di CapTable è:

  • Founder: 63%
  • Co-Founder: 27%
  • FFF: 10%


Fase 2. Pre-Seed Funding

A questo punto, la vostra idea è un'impresa quasi pronta a partire, con una certa presa sui clienti. La validazione è stata portata a termine e l’MVP è quasi terminato. Gli imprenditori in questa fase hanno bisogno di aumentare il capitale dell'azienda tramite una maggiore quantità di denaro fornito dagli investitori. I costi coperti dal finanziamento includono, tra le altre:

  • Rifinitura dell’MVP
  • Test finale di mercato
  • Lancio del prodotto
  • Marketing del prodotto
  • Nuovi membri del team

Le startup a questo punto avrà un valore compreso tra i 100.000 e 1 milione, diciamo che siete a 850 K e che vi servano 150 K per finalizzare quanto sopra ovvero una cessione del 15%, la nuova CapTable sarà quindi:

  • Founder: 53,55%
  • Co-Founder: 22,95%
  • FFF: 8,50%
  • Pre-Seed Investor: 15,00%


Fase 3. Seed Funding

Questa fase di finanziamento attrae facilmente diversi player del mondo dell’investimento dai business angel (o strutture di business angel) ai venture capitalist. A questo punto, potete considerarvi pronti al grande salto e iniziare a prepararvi per una futura crescita aziendale. Questo include i seguenti aspetti:

  • Espansione del business su un territorio (o clientela) più ampio
  • Sviluppare ulteriormente il vostro prodotto o servizio
  • Creare un piano di crescita scalabile
  • Proiettare i primi profitti

Insomma, siete un’azienda a tutti gli effetti e il rischio di investire su di voi si è notevolmente abbassato.

Il vostro valore ora è qualcosa tra 2 e 5 milioni, diciamo 3,5 e diciamo che avete bisogno di 1,0 milioni per far decollare il tutto, cederete quindi il 22% ca. del capitale e la nuova CapTable sarà:

  • Founder: 41,65%
  • Co-Founder: 17,85%
  • FFF: 6,61%
  • Pre-Seed Investor: 11,67%
  • Seed-Investor: 22,22%

Mi fermo qui nonostante nella vita delle startup si possano ancora avere diversi round di investimento (A, B, C, bridge loans, IPO, etc.) però come vedete il founder ha già perso la quota maggioritaria e quindi in teoria il controllo della società… quindi? Disastro? No e per diversi motivi:

  1. Ora possedete il 41,65% di 4,5 milioni ovvero quasi 1,9 milioni contro la situazione iniziale nella quale avevate il 70% di zero… o quasi…
  2. Se siete stati capaci di portare la società a quel livello, state tranquilli, a nessuno verrà in mente di mettervi da parte… perché farlo?

Ovvio che durante tutto il percorso saremo stati capaci di definire e regolamentare adeguatamente in statuto i dettagli sulla movimentazione delle quote (ne abbiamo parlato ricordate?) ma in ogni caso quello che abbiamo descritto potrebbe variare leggermente nella forma ma non nella sostanza.

Inoltre, quanto abbiamo descritto finora fa parte del mindset imprenditoriale del quale abbiamo ampiamente parlato in passato, se gli innovatori siete voi non abbiate queste paure, nessuno vuole copiarvi e nessuno vuole mettervi da parte, guardate allo sviluppo e non chiudetevi sui rischi personali, fare startup è anche e soprattutto questo.

Se avete voglia di parlarne o semplicemente volete descriverci il vostro progetto, potete usufruire della call gratuita a vs disposizione, contattatemi qui su LinkedIn oppure prenotate la vs. call andando qui


Un caro saluto a tutti gli amici startupper

I.C.

Salvatore Gravina

Founder BEE FREE/Senior Consultant Automotive & Eco-Mobility/Docente Formatore Sicurezza sul Lavoro (DLGS 81/08)

3 anni

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