Lo sviluppo delle emozioni

Lo sviluppo delle emozioni

Da che età cominciamo a provare emozioni? La maggio parte degli studi sull’argomento sembra concordare con l’ipotesi secondo cui le emozioni si svilupperebbero progressivamente nel corso dei primi anni di vita. Già dalla nascita, infatti, siamo dotati di alcuni precursori emotivi, grazie ai quali le varie emozioni si svilupperebbero seguendo una sequenza che va dalle emozioni primarie (gioia, rabbia, paura, tristezza, rifiuto) a quelle secondarie (vergogna, imbarazzo, senso di colpa, orgoglio…).

Il loro sviluppo è intermodale, come infatti recentemente dimostrato da Palama, A., Malsert, J., Gentaz, E. (2018), già a 6 mesi non solo siamo in grado di associare diverse emozioni a specifiche espressioni del volto o caratteristiche della voce, ma riusciamo anche a capire quando l’espressione facciale è incongruente con l’espressività paraverbale. Nello specifico, per esempio, i ricercatori hanno visto come i bambini trascorrano più tempo a guardare un volto arrabbiato a cui viene associata una voce che esprime gioia, rispetto a quando i due canali sono emotivamente congruenti. Questa sensibilità nei confronti delle emozioni manifestate dagli altri continua a svilupparsi nei successivi mesi di vita, fino a causare il noto fenomeno per cui se un bambino piange, anche chi gli sta vicino è probabile che lo segua.

Dopo il primo anno di età cominciamo a sperimentare le emozioni secondarie, che raggiungeranno un piena maturità intorno ai 6-7 anni, quando sperimentiamo le interazioni sociali più complesse e abbiamo una maggiore consapevolezza di noi stessi. A questa età, inoltre, siamo molto abili nel mascherare le emozioni, nel caso queste siano ritenute inopportune rispetto alla situazione in cui ci troviamo.


Riferimenti

Palama, A., Malsert, J., & Gentaz, E. (2018). Are 6-month-old human infants able to transfer emotional information (happy or angry) from voices to faces? An eye-tracking study. PloS one, 13(4), e0194579.

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