Un caso spinoso! Sincerità priva di tutto!

Quando si approccia per la prima volta ad un cliente, è più importante essere subito chiari e sinceri nel presentargli le problematiche della sua comunicazione o è "necessario" prima blandirlo con un po’ di complimenti?

 Sincerità o complimenti? Come muoversi al primo incontro.

Quando si incontra un potenziale cliente per la prima volta, si può essere tentati di usare una tattica "morbida": un po' di lusinghe, qualche complimento generico e un approccio che evita di toccare i punti dolenti. In fondo, l'obiettivo primario è conquistarlo, no? Tuttavia, c'è un'altra strada, molto più efficace e a lungo termine: la sincerità e la chiarezza.

La tentazione delle lusinghe e perché evitarla.

È facile dire a un'azienda che il suo sito web è "carino", che il suo logo "funziona" e che la sua comunicazione "ha del potenziale". In quel momento, potresti ottenere un sorriso e un po' di fiducia iniziale e quindi acquisirlo. Ma che succederà quando il cliente non vedrà i risultati promessi?

Un approccio superficiale e basato sui complimenti genera una falsa aspettativa. Il cliente crederà che la sua situazione di partenza sia già buona, e quando gli presenterai un piano d'azione che implica cambiamenti radicali, potrebbe sentirsi confuso o, peggio, tradito. "Ma non avevi detto che andava tutto bene?" potrebbe chiederti. A quel punto, avrai perso non solo la sua fiducia, ma anche la credibilità.

La forza della chiarezza e della sincerità.

Al contrario, un approccio basato sulla sincerità è come una boccata d'aria fresca. Entrare in una stanza e dire al cliente, con tatto ma senza giri di parole, quali sono le criticità della sua comunicazione dimostra immediatamente tre cose fondamentali:

1) professionalità: hai analizzato la situazione in modo approfondito e sei in grado di identificare i problemi; non sei un venditore di fumo, ma un esperto che sa dove guardare;

2) trasparenza: sei onesto fin dall'inizio; non hai paura di confrontarti con la realtà dei fatti e questo crea un rapporto di fiducia solido;

3) orientamento ai risultati: non ti interessa solo acquisire un cliente, ma aiutarlo davvero. La tua priorità non è il "sì" immediato, ma il successo del suo progetto.

Un cliente che sente che la sua problematica viene compresa e affrontata apertamente si sentirà in mani sicure. È una persona che vuole risolvere un problema, non che cerca solo pacche sulla spalla.

Sincerità non significa essere brutali!

Attenzione, però: essere sinceri non significa essere sgarbati o distruttivi. L'approccio deve essere costruttivo. Invece di dire "il tuo sito è orribile", puoi dire: "Ho notato che il tuo sito web ha dei punti di forza, ma ci sono aree dove potremmo intervenire per migliorare significativamente l'esperienza utente e il posizionamento sui motori di ricerca".

Presenta i problemi come opportunità di crescita. Mostra al cliente che vedi un potenziale inespresso e che hai le soluzioni giuste per raggiungerlo.

In conclusione, la prima fase di un rapporto professionale è cruciale. Non cadere nella trappola dei complimenti facili. Sii il professionista che il cliente cerca: onesto, trasparente e focalizzato sul risultato. La sincerità non ti farà perdere un cliente, ma ti aiuterà a trovare quello giusto, che ti rispetterà per la tua competenza e ti darà fiducia a lungo termine.

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