Vuoi renderti infelice? Fallo nel modo giusto.
Da inizio anno ad oggi ho fatto quasi duecento giornate in aula e moltissime sessioni di coaching, e sono davvero stanca di notare come alcune persone fanno di tutto per complicarsi la vita e rendersi infelici.
E allora oggi mi arrendo. Basta, oggi vi do la ricetta perfetta per essere infelici. Così almeno chi fa questa scelta la fa bene e con criterio.
Prima cosa da fare: Trovate sempre qualcosa che non va in tutte le situazioni che vivete. Dimenticate tutto ciò che avete fatto bene e concentratevi su cosa avete sbagliato. Ricordate solo gli insuccessi, gli errori e i fallimenti del passato, cancellando le belle esperienze. E qualsiasi sia la vita che state vivendo, notate tutto ciò che vi manca, che vorreste e che non avete invece di essere grati per le meravigliose cose che avete.
Seconda cosa da fare: Allenate le emozioni negative. Alimentate la rabbia, la tristezza, la noia e la frustrazione. Ingigantitele con pensieri catastrofici e con un dialogo interno pessimista, che vi ricordi quanto siete sfortunati e tristi e sventurati rispetto agli altri. E se le cose iniziano ad andare per il verso giusto, per carità non limitatevi a godervi semplicemente la vita ma ricordate a voi stessi con decisione che le cose possono sempre peggiorare.
Terza cosa da fare: Scoprite cosa vi rende infelici in questo momento della vostra vita e concentratevi su quello. Evitate accuratamente di capire cosa volete al posto di ciò che avete, cosa vi renderebbe felici e quali sono i vostri sogni. Rimanete invece ben focalizzati su cosa c’è che vi complica la vita e lamentatevi il più possibile, senza azzardarvi a cambiare atteggiamento né a modificare qualcosa: rischiereste così di risolvere il problema.
Tutto chiaro?
Ricordatelo bene: la felicità è una scelta, e l’infelicità è una scelta. Il nostro stato d’animo non dipende da ciò che ci accade, ma da ciò che decidiamo di vedere in ciò che ci accade, e per essere dei Campioni di infelicità basta scegliere sempre la cosa sbagliata.
Consulente aziendale - Coach - Operatore del Mercato del lavoro
5 anniCongratulazioni Roberta! Da un pò di tempo non leggevo un post così ironico, brillante e di ispirazione! Anch'io sono un Coach e credo che l'ironia sia la vera chiave di lettura che ci può donare la leggerezza necessaria per affrontare la vita senza mai perdere di vista il vero valore che attribuiamo alle cose.
Head of HR | Chief Happiness Officer | Executive Coach
5 anniEh si, proprio vero, per taluni la lamentela e la negatività sono uno stile di vita. E più si tenta di aiutarli a canalizzare tutta quell'energia negativa in energia positiva, più insistono sul problema, come se avessero una missione: dimostrare a tutti i costi che non c'è scampo all'infelicità. Giusto ieri, durante un colloquio telefonico, un candidato mi ha detto "ci sono persone che di continuo si lamentano di questo e di quello. Io li ascolto e poi rispondo: "ok, e quindi?". D'un tratto si bloccano senza saper cosa dire, vanno in tilt!". Mi ha fatto sorridere per la semplicità e la spontaneità della sua descrizione. Hai un problema, ok, sono qui, ti ascolto, parliamone. E quindi? che soluzioni suggerisci?
Global Marketing Manager | Brand Manager | Communications | Product Management I Digital marketing I Strategic marketing
5 anniMolto interessante e stravolge i consolidati punti di vista. Non dicevano chi vuol esser lieto sia del doman non c’è certezza?
Managing Director Noesis Kenya Ltd. - MBA
5 anniAllineato! 😉👍
Pedagogista, educatore professionale degli adulti, formatore
5 anniNormale, e sennò, come fanno a trovare un senso della vita se non lamentandosi?