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Alimentazione nella terza età
Anziani in salute
Dottoressa Federica Tarantino, DIETISTA
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CHI E’ IL DIETISTA?
Il dietista è l'operatore sanitario competente per tutte le attività
finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione
a gruppi di persone e di individui sia in stato di salute che di malattia.
PER DIVENTARE DIETISTA
• Conseguire laurea di 1° livello in Dietista;
• Per accedere bisogna superare un test di ingresso;
• Il Corso è di tipo teorico – pratico (1500 ore di tirocinio in ambito
ospedaliero), ha una durata di tre anni e prevede l’obbligo della
frequenza.
• Per accedere alla laurea bisogna superare l’esame di Stato Abilitante
all’esercizio della professione.
• Dopo la laurea, il neo Dietista, dovrà iscriversi al rispettivo Albo.
L'Iscrizione all'albo è elemento indispensabile per esercitare la
professione.
QUAL E’ IL SUO RUOLO?
Far capire al paziente come dovrebbe davvero essere strutturato un
regime alimentare salutare e soprattutto che sia sostenibile nel tempo.
Bisogna sapere che…
• L’alimentazione indica il processo di
assunzione di alimenti da parte
dell’organismo.
3
• La nutrizione corrisponde all’insieme dei
fenomeni metabolici che riguardano
l’utilizzazione dei nutrienti necessari alla vita
dell’organismo.
PER CREARE UN PIANO DIETETICO ADEGUATO
1) Il metabolismo basale costituisce una quota
fissa di energia che le persone consumano per
poter mantenere i processi vitali (respiro,
battito cardiaco, ecc.) nelle 24 ore.
Il metabolismo influenzato da molti fattori:
• Sesso;
• Età;
• Percentuale massa magra;
• Attività fisica;
• Genetica;
• Ormoni.
4
2) Il fabbisogno energetico totale viene
definito come la quantità di energia, espressa in
kcal (chilocalorie) o kJ (chilojoule), è la somma
del metabolismo basale più l'attività fisica
compiuta necessaria per mantenere
l’organismo in buono stato di salute per molto
tempo.
CORRETTA ALIMENTAZIONE NELL’ANZIANO…
5
…fondamentale per:
MANTENERE BUON STATO
NUTRIZIONALE
PREVENIRE FORME DI
MALNUTRIZIONE
6
Purtroppo vari fattori possono interferire negativamente sullo
stato nutrizionale della persona anziana:
 Modificazioni anatomiche a carico degli organi e apparati che
rallenta l’assorbimento dei nutrienti;
 Riduzione della motilità intestinale;
 Perdita di appetito legata a fattori psicologici, all’utilizzo di
farmaci, alla presenza di patologie o ad un’alterata
percezione del gusto e dell’olfatto;
 Scarsa motivazione nel dedicare tempo al cucinare;
 Ridotta sensazione di sete;
 Perdita della dentizione e conseguente presenza di protesi
dentaria.
UNA CONVIZIONE ERRATA!
7
Fabbisogno energetico giornaliero
• >60 anni: il fabbisogno calorico è di circa di 1600/1900 calorie (femmine) e
di 1900/2250 calorie (maschi)
• >70 anni: il fabbisogno diminuisce ancora di circa il 10%.
8
APPORTO DI PROTEINE
1,1 G/KG DI PESO CORPOREO AL GIORNO
Per gli anziani è necessario un adeguato
apporto proteico per evitare una
malnutrizione proteico-energetica.
Prediligere quelle ad
ALTO valore biologico (pollo, tacchino,
merluzzo, orata etc.)
rispetto a quelle a
BASSO valore biologico (lenticchie,
piselli, ceci etc.)
9
APPORTO DI LIPIDI
20-35% dell’energia totale della dieta
Importante è garantire un adeguato apporto
di grassi:
• Polinsaturi OMEGA 3 (pesce azzurro,
salmone, pesce spada, etc.)
• Polinsaturi OMEGA 6 ( frutta secca, etc.)
• Monoinsaturi (Olio di oliva extravergine)
Migliorano il:
• sistema immunitario;
• cardiovascolare (contrasta l’arteriosclerosi);
• rischio di declino cognitivo.
10
APPORTO DI CARBOIDRATI E FIBRA
45-60% dell’energia totale della dieta
Preferire alimenti con più basso indice
glicemico (pasta e pane integrali)
Limitare il consumo di zuccheri semplici (dolci,
zucchero da cucina)
Fibra almeno 25 grammi al giorno
patologie intestinali (diverticolosi, neoplasie,
etc.).
l’assorbimento di zuccheri
11
12
APPORTO DI SALI MINERALI
CALCIO: 1200 mg/giorno.
La carenza nella dieta favorisce l’insorgenza di
osteoporosi, causa di fratture. Si consiglia:
 consumare alimenti ricchi di calcio;
 consumare caffeina in quantità moderata;
 bere acque minerali carbonato- calciche;
 evitare l’abuso di alcol;
 non fumare;
 effettuare un moderato e costante
programma di esercizio fisico;
 esporsi al sole.
FERRO: 10 mg/giorno
La carenza è causa di:
• Apatia
• Glossite
• Anemia
ZINCO: 12 mg/giorno UOMO e 9 mg/giorno
DONNA
La carenza comporta:
 Ridotta cicatrizzazione delle ferite;
 Inappetenza;
 Deficit immunitario e dello stato cognitivo.
APPORTO DI VITAMINE
Numerosi studi hanno dimostrato che gli anziani
spesso hanno un insufficiente apporto di vitamine del
complesso B, C (idrosolubili), D (liposolubile).
 Spesso la carenza di vitamina B12 e acido folico può
essere secondario all’abuso di alcol, all’assunzione
di farmaci o ad una gastrite;
 Una diminuita quantità di carne nella dieta inoltre
può ridurre l’assunzione di vitamine del gruppo B;
 Lo scarso consumo di frutta ed un’errata cottura di
cibi (temperature troppo alte, cottura prolungata in
molta acqua, riscaldamenti ripetuti), può causare
un insufficiente apporto di vitamina C;
 Il consumo ridotto di latte e derivati, insieme ad
una mancata esposizione al sole, può causare una
carenza di vitamina D e di calcio.
.
13
Non meno importanti sono…. Le vitamine liposolubili
Vengono accumulate nel fegato e rilasciate al momento del
bisogno.
• La vitamina A, o retinolo, potentissimo antiossidante, ha
un’importanza fondamentale per la nostra vista poiché fa parte dei
componenti, presenti sulla retina che dà all’occhio la sensibilità
alla luce.
Un suo eccesso può causare emicrania, vomito etc.
Un suo deficit nell’organismo provoca nictalopia (diminuzione della
vista).
• La vitamina E, o tocoferolo, è la più diffusa e comune tra le
vitamine e ha proprietà antiossidanti, combatte i radicali liberi e
favorisce il rinnovo cellulare. Le sue caratteristiche la rendono un
importante strumento di prevenzione al cancro.
Un suo eccesso può causare ipertensione, poiché alza la
pressione sanguigna.
Un suo deficit può essere causa di disturbi neurologici. 14
15
APPORTO DI LIQUIDI
Un adeguato apporto di liquidi può prevenire la
disidratazione. L’assunzione adeguata di liquidi negli
anziani è di:
• 2,5 Litri al giorno nell’uomo;
• 2 L nella donna.
Valori fissati come nell’adulto.
ALCOL
• 1 bicchiere di vino = 12 grammi di alcol
• 1 lattina di birra italiana = 12 grammi di alcol
• 1 bicchierino di superalcolico = 12 grammi di alcol
In stato di buona salute sono consigliati fino a:
• 30 grammi di alcol al giorno per l’uomo;
• 20 grammi di alcol al giorno per le donne.
“Miti comuni” da sfatare sull’alcol:
• Non aiuta la digestione;
• Non fa buon sangue e spesso, se se ne abusa, provoca
anemia.
• Non placa il senso di sete ma al contrario tende a
disidratare.
• Non riscalda in quanto la vasodilatazione è transitoria.
• Non è vero che dà forza, tende solo a diminuire la soglia di
affaticamento attraverso una azione sedativa.
RACCOMANDAZIONI DIETETICHE
 Fare una dieta variata ed appetibile;
 Evitare l’abuso di piatti precotti;
 Scegliere alimenti sulla base delle condizioni del proprio apparato masticatorio, anche
per facilitare i processi digestivi;
 Evitare pasti pesanti e frazionare l’alimentazione;
 Fare una prima colazione comprendente anche latte o yogurt;
 Conservare un peso accettabile, continuando a mantenere, se possibile, un buon livello
di attività motoria;
 Evitare di abusare di condimenti, soprattutto di quelli animali (burro, strutto), e dolci
 Scegliere frequentemente il pesce e le carni alternative (pollo, tacchino, coniglio, etc.),
 Preferire il consumo di formaggi freschi, ricotta non eccedendo il consumo di formaggi
stagionati che, anche se ricchi di calcio, vanno limitati a non più di due volte a settimana
per l’alto contenuto di grassi saturi e di colesterolo;
 Consumare tutti i giorni frutta e ortaggi freschi ed almeno 2 volte a settimana un piatto
di legumi;
 Bere frequentemente acqua nel corso della giornata, anche prima di avvertire il senso di
sete che nell’anziano diventa meno pronto e sensibile;
 Non esagerare nel consumo di bevande alcoliche;
 Limitare il consumo di sale da cucina e di alimenti ricchi di sodio (salumi, alimenti in
scatola, formaggi).
16
ATTENZIONE PERÒ AGLI ECCESSI!
17
DIETA = STILE DI VITA
Il termine dieta deriva dal greco
"diaita" ossia stile di vita.
18
Fa che il cibo sia la tua
medicina e la medicina sia il tuo
cibo.
Ippocrate
Grazie per
l’attenzione!
20

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  • 1. Alimentazione nella terza età Anziani in salute Dottoressa Federica Tarantino, DIETISTA 1
  • 2. 2 CHI E’ IL DIETISTA? Il dietista è l'operatore sanitario competente per tutte le attività finalizzate alla corretta applicazione dell'alimentazione e della nutrizione a gruppi di persone e di individui sia in stato di salute che di malattia. PER DIVENTARE DIETISTA • Conseguire laurea di 1° livello in Dietista; • Per accedere bisogna superare un test di ingresso; • Il Corso è di tipo teorico – pratico (1500 ore di tirocinio in ambito ospedaliero), ha una durata di tre anni e prevede l’obbligo della frequenza. • Per accedere alla laurea bisogna superare l’esame di Stato Abilitante all’esercizio della professione. • Dopo la laurea, il neo Dietista, dovrà iscriversi al rispettivo Albo. L'Iscrizione all'albo è elemento indispensabile per esercitare la professione. QUAL E’ IL SUO RUOLO? Far capire al paziente come dovrebbe davvero essere strutturato un regime alimentare salutare e soprattutto che sia sostenibile nel tempo.
  • 3. Bisogna sapere che… • L’alimentazione indica il processo di assunzione di alimenti da parte dell’organismo. 3 • La nutrizione corrisponde all’insieme dei fenomeni metabolici che riguardano l’utilizzazione dei nutrienti necessari alla vita dell’organismo.
  • 4. PER CREARE UN PIANO DIETETICO ADEGUATO 1) Il metabolismo basale costituisce una quota fissa di energia che le persone consumano per poter mantenere i processi vitali (respiro, battito cardiaco, ecc.) nelle 24 ore. Il metabolismo influenzato da molti fattori: • Sesso; • Età; • Percentuale massa magra; • Attività fisica; • Genetica; • Ormoni. 4 2) Il fabbisogno energetico totale viene definito come la quantità di energia, espressa in kcal (chilocalorie) o kJ (chilojoule), è la somma del metabolismo basale più l'attività fisica compiuta necessaria per mantenere l’organismo in buono stato di salute per molto tempo.
  • 5. CORRETTA ALIMENTAZIONE NELL’ANZIANO… 5 …fondamentale per: MANTENERE BUON STATO NUTRIZIONALE PREVENIRE FORME DI MALNUTRIZIONE
  • 6. 6 Purtroppo vari fattori possono interferire negativamente sullo stato nutrizionale della persona anziana:  Modificazioni anatomiche a carico degli organi e apparati che rallenta l’assorbimento dei nutrienti;  Riduzione della motilità intestinale;  Perdita di appetito legata a fattori psicologici, all’utilizzo di farmaci, alla presenza di patologie o ad un’alterata percezione del gusto e dell’olfatto;  Scarsa motivazione nel dedicare tempo al cucinare;  Ridotta sensazione di sete;  Perdita della dentizione e conseguente presenza di protesi dentaria.
  • 8. Fabbisogno energetico giornaliero • >60 anni: il fabbisogno calorico è di circa di 1600/1900 calorie (femmine) e di 1900/2250 calorie (maschi) • >70 anni: il fabbisogno diminuisce ancora di circa il 10%. 8
  • 9. APPORTO DI PROTEINE 1,1 G/KG DI PESO CORPOREO AL GIORNO Per gli anziani è necessario un adeguato apporto proteico per evitare una malnutrizione proteico-energetica. Prediligere quelle ad ALTO valore biologico (pollo, tacchino, merluzzo, orata etc.) rispetto a quelle a BASSO valore biologico (lenticchie, piselli, ceci etc.) 9
  • 10. APPORTO DI LIPIDI 20-35% dell’energia totale della dieta Importante è garantire un adeguato apporto di grassi: • Polinsaturi OMEGA 3 (pesce azzurro, salmone, pesce spada, etc.) • Polinsaturi OMEGA 6 ( frutta secca, etc.) • Monoinsaturi (Olio di oliva extravergine) Migliorano il: • sistema immunitario; • cardiovascolare (contrasta l’arteriosclerosi); • rischio di declino cognitivo. 10
  • 11. APPORTO DI CARBOIDRATI E FIBRA 45-60% dell’energia totale della dieta Preferire alimenti con più basso indice glicemico (pasta e pane integrali) Limitare il consumo di zuccheri semplici (dolci, zucchero da cucina) Fibra almeno 25 grammi al giorno patologie intestinali (diverticolosi, neoplasie, etc.). l’assorbimento di zuccheri 11
  • 12. 12 APPORTO DI SALI MINERALI CALCIO: 1200 mg/giorno. La carenza nella dieta favorisce l’insorgenza di osteoporosi, causa di fratture. Si consiglia:  consumare alimenti ricchi di calcio;  consumare caffeina in quantità moderata;  bere acque minerali carbonato- calciche;  evitare l’abuso di alcol;  non fumare;  effettuare un moderato e costante programma di esercizio fisico;  esporsi al sole. FERRO: 10 mg/giorno La carenza è causa di: • Apatia • Glossite • Anemia ZINCO: 12 mg/giorno UOMO e 9 mg/giorno DONNA La carenza comporta:  Ridotta cicatrizzazione delle ferite;  Inappetenza;  Deficit immunitario e dello stato cognitivo.
  • 13. APPORTO DI VITAMINE Numerosi studi hanno dimostrato che gli anziani spesso hanno un insufficiente apporto di vitamine del complesso B, C (idrosolubili), D (liposolubile).  Spesso la carenza di vitamina B12 e acido folico può essere secondario all’abuso di alcol, all’assunzione di farmaci o ad una gastrite;  Una diminuita quantità di carne nella dieta inoltre può ridurre l’assunzione di vitamine del gruppo B;  Lo scarso consumo di frutta ed un’errata cottura di cibi (temperature troppo alte, cottura prolungata in molta acqua, riscaldamenti ripetuti), può causare un insufficiente apporto di vitamina C;  Il consumo ridotto di latte e derivati, insieme ad una mancata esposizione al sole, può causare una carenza di vitamina D e di calcio. . 13
  • 14. Non meno importanti sono…. Le vitamine liposolubili Vengono accumulate nel fegato e rilasciate al momento del bisogno. • La vitamina A, o retinolo, potentissimo antiossidante, ha un’importanza fondamentale per la nostra vista poiché fa parte dei componenti, presenti sulla retina che dà all’occhio la sensibilità alla luce. Un suo eccesso può causare emicrania, vomito etc. Un suo deficit nell’organismo provoca nictalopia (diminuzione della vista). • La vitamina E, o tocoferolo, è la più diffusa e comune tra le vitamine e ha proprietà antiossidanti, combatte i radicali liberi e favorisce il rinnovo cellulare. Le sue caratteristiche la rendono un importante strumento di prevenzione al cancro. Un suo eccesso può causare ipertensione, poiché alza la pressione sanguigna. Un suo deficit può essere causa di disturbi neurologici. 14
  • 15. 15 APPORTO DI LIQUIDI Un adeguato apporto di liquidi può prevenire la disidratazione. L’assunzione adeguata di liquidi negli anziani è di: • 2,5 Litri al giorno nell’uomo; • 2 L nella donna. Valori fissati come nell’adulto. ALCOL • 1 bicchiere di vino = 12 grammi di alcol • 1 lattina di birra italiana = 12 grammi di alcol • 1 bicchierino di superalcolico = 12 grammi di alcol In stato di buona salute sono consigliati fino a: • 30 grammi di alcol al giorno per l’uomo; • 20 grammi di alcol al giorno per le donne. “Miti comuni” da sfatare sull’alcol: • Non aiuta la digestione; • Non fa buon sangue e spesso, se se ne abusa, provoca anemia. • Non placa il senso di sete ma al contrario tende a disidratare. • Non riscalda in quanto la vasodilatazione è transitoria. • Non è vero che dà forza, tende solo a diminuire la soglia di affaticamento attraverso una azione sedativa.
  • 16. RACCOMANDAZIONI DIETETICHE  Fare una dieta variata ed appetibile;  Evitare l’abuso di piatti precotti;  Scegliere alimenti sulla base delle condizioni del proprio apparato masticatorio, anche per facilitare i processi digestivi;  Evitare pasti pesanti e frazionare l’alimentazione;  Fare una prima colazione comprendente anche latte o yogurt;  Conservare un peso accettabile, continuando a mantenere, se possibile, un buon livello di attività motoria;  Evitare di abusare di condimenti, soprattutto di quelli animali (burro, strutto), e dolci  Scegliere frequentemente il pesce e le carni alternative (pollo, tacchino, coniglio, etc.),  Preferire il consumo di formaggi freschi, ricotta non eccedendo il consumo di formaggi stagionati che, anche se ricchi di calcio, vanno limitati a non più di due volte a settimana per l’alto contenuto di grassi saturi e di colesterolo;  Consumare tutti i giorni frutta e ortaggi freschi ed almeno 2 volte a settimana un piatto di legumi;  Bere frequentemente acqua nel corso della giornata, anche prima di avvertire il senso di sete che nell’anziano diventa meno pronto e sensibile;  Non esagerare nel consumo di bevande alcoliche;  Limitare il consumo di sale da cucina e di alimenti ricchi di sodio (salumi, alimenti in scatola, formaggi). 16
  • 17. ATTENZIONE PERÒ AGLI ECCESSI! 17
  • 18. DIETA = STILE DI VITA Il termine dieta deriva dal greco "diaita" ossia stile di vita. 18
  • 19. Fa che il cibo sia la tua medicina e la medicina sia il tuo cibo. Ippocrate