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Antonio Fini Università di Firenze [email_address]   E-learning formale e informale nel Web 2.0 Un  mashup  di slide con contributi di: M.C. Pettenati G. Bonaiuti
Apprendimento Formale Scuola, Università, Formazione Diploma, Certificazione Intenzionale Non formale Luoghi di lavoro, associazioni, club, … Di norma: nessun riconoscimento formale Intenzionale Informale Dalla vita quotidiana… Incidental learning / Experential Non sempre intenzionale
Alcune immagini suggestive… © 2006 Jay Cross, Internet Time Group LLC, Berkeley, California Formal Si va dove va il bus Informal Si va dove si vuole
Un quadro riassuntivo http://agelesslearner.com/intros/informal.html
Qualche idea non proprio nuovissima… Learning webs  – nuove istituzioni educative Un buon sistema educativo dovrebbe avere 3 obiettivi:  Fornire accesso a risorse a chiunque lo voglia ed in qualunque momento della vita;  Fare in modo che chiunque voglia condividere suo sapere possa trovare con chi farlo;  Creare opportunità per quelli che vogliono esporre le proprie idee pubblicamente.   Deschooling  Society,  Ivan  Illich , 1973 1973!! M.C. Pettenati – Università di Firenze
Digital natives - Netgeneration - Gen Y – iGeneration – Millenials – Internet Generation, New Millenium Learners, … Nel 72% dei casi i motori di ricerca sono la prima scelta che permette la ricerca di informazione 2% usano il sito della biblioteca dell’università Nel 67% dei casi i riferimenti alla risorse sono diffuse attraverso reti sociali (amici) 53% ritiene che l’affidabilità dei motori sia equivalente a quella della biblioteca 55% dei teenager usa siti di social networking 55% ha creato un profilo personale 49% usa social networking per fare nuovi amici 57% dei teenager  crea contenuti  (blog, pagina web, foto, etc.) De Rosa,  Lenhart  2006 in  Oblinger , 2007  Educause M.C. Pettenati – Università di Firenze
Immigranti, Nativi o Rifugiati? W.   Fryer , 2006 In Italia 58% Non Internet users (Refugees, knowing..) 13,5% Laggards (Voyeurs..) 20,5% Followers (Voyeurs/Immigrants) 7,25% Advanced users (Natives) Ortega   et  al., 2007   M.C. Pettenati – Università di Firenze
Il Web 2.0 Ancora???? Ma basta!!!!
Web 2.0 per apprendere L’ utente 2.0  è anche, implicitamente, un  learner , anzi un  lifelong learner? Usa Google e Wikipedia come  strumenti per apprendere Contribuisce a costruire la conoscenza attraverso le reti a cui appartiene Blog Commenti, trackback RSS Mi tengo aggiornato su… Condivisione Documenti (wiki, web office, foto, video, …) Risorse (social bookmarking e RSS) Mi può interessare conoscere quali sono le  fonti degli altri colleghi, amici, compagni di studi, … Impara da tutte queste fonti Può selezionarle, filtrarle, commentarle, riprenderle, espanderle, … Però: Ha il  problema  di selezionarle, filtrarle, … È sempre più vittima del’ Information overload I  social software  sono anche potenti filtri informativi! More signal, less noise
Il web 2.0 “incoraggia” il cambiamento G.Bonaiuti – Università di Firenze
E-learning? Da Wikipedia (It): E-learning è apprendimento supportato dalle tecnologie di rete La definizione della UE: L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza http:// europa.eu.int / comm / education / elearning / index.html
Il paradigma dominante dell’e-learning   E’ il modello  formale-istituzionale : Il  corso  è solitamente l’unità base dell’e-learning  formal I sistemi tecnologici si sono “adeguati” a questa visione Da qui il concetto di  piattaforma LMS o VLE (Virtual Learning Environment) Isomorfismo tra “istituzione” e LMS/VLE Un sistema software che ricrea  virtualmente  l’ambiente  reale  di apprendimento di una “istituzione”  (scuola, università, azienda,..): Centralizzazione Accesso controllato e riservato Walled garden Focus su contenuti precostituiti Asimmetria tra docenti e studenti Ambiente “uguale per tutti” Aderenza agli standard Tracciamento ,  controllo , … Durata limitata  Finito il corso…
Due visioni a confronto Paradigma tradizionale Piattaforme (VLE) Centratura sull’istituzione  Controllo accessi, ruoli asimmetrici  Comunità di studenti Separazione studio-resto della vita Strumenti selezionati Focus sugli “standard” Contenuti costruiti, chiusi Learning object Paradigma emergente Ambienti personali (PLE)   Centratura sul soggetto Autonomia, simmetria Comunità aperte (studenti, amici, ecc.) Integrazione diversi momenti della vita Strumenti illimitati Focus sui “connettori”  (servizi aggregabili) Contenuti aperti, dinamici, co-costruiti Everything is learning  Le tecnologie sono finalizzate a supportare il processo. Funzione contenitiva. Le tecnologie si ampliano con l’evoluzione del web e si rinnovano al variare delle esigenze di chi le usa G. Bonaiuti – Università di Firenze
Una (o più cose) alla volta? Teemu  Arina ,   Dicole   Ltd , 2007
Personal Learning Environment PLE Rielaborazione di un grafico di  Scott  Wilson, CETIS,  2005 PLE Un idea Un concetto Un mix di  tool NON UN NUOVO SISTEMA!!! Controllo   a cura  dell’ utente,  non dell’ istituzione Tecnologie:  RSS Web Service FOAF … .
Verso l’e-learning 2.0 La tecnologia come risorsa per aggregare E-learning  2.0,  G.Bonaiuti , 2006 G.Bonaiuti – Università di Firenze
Un’esperienza in atto: LTE - Unifi Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, dei processi culturali e Formativi – Università di Firenze www.scform.unifi.it/ lte
Una  community ? Il LTE  è  di fatto una comunità! Chi sono i partecipanti? Staff Collaboratori Partecipanti ai corsi  Docenti Studenti Ex-studenti ( Alumni ) Altri.. (studiosi, ospiti, dottorandi, ecc.) Esigenze: Mantenere i contatti! Il corso è finito, e ora? Mi raccomando, sentiamoci… Condividere e collaborare Avere un ambiente “personale” ma anche “sociale” Uscire dai confini della “piattaforma e-learning” Gestire il proprio apprendimento  informale,   oltre e dopo  il “corso” Un  e-portfolio  da affiancare alla piattaforma istituzionale Supporto tecnologico per una comunità di pratiche LTE Staff Collaboratori Corsisti Ex-corsisti Docenti Altri
Bridging formal and informal… La nostra ipotesi di lavoro: Formal Amministrazione e gestione dei  corsi Moodle Informal   Blog, e-portfolio, narrazioni, social networking Elgg
LTEver si basa su  Elgg Dave Tosh - 2005  http:// elgg.net / dtosh / weblog /398.html Open Source Tecnologie: Php/mySQL RSS FOAF OpenID Main Site:  elgg.org Esperienze simili: Athabasca   Univ . (Canada) Alpen-Adria Univ. (Austria) Univ . Of  Brighton  (GB)
LTEver www.lte-unifi.net/elgg
Le funzioni base di LTEver Blog Spazio web personale utilizzabile liberamente per riflessioni e racconti Aggregatore automatico di altri blog personali Supporto per podcasting/video/foto sharing Cruscotto  (dashboard) Una “vetrina” o pagina web totalmente personalizzabile con appositi elementi ( widget ) File Un archivio personale di file liberamente condivisibili Risorse RSS Aggancio a fonti esterne via RSS Profilo Ogni parola inserita in ogni campo diventa automaticamente un  tag , utilizzabile per “collegarsi” ad altri Network La propria “rete” di  contatti Le proprie  comunità Ogni utente può creare comunità aperte e/o chiuse Ogni utente può  invitare  colleghi e amici
Caratteristiche fondamentali Uno spazio personale liberamente gestibile Nessun ruolo privilegiato (eccetto un admin) Privacy e sicurezza Ogni elemento (ad es. un post del blog, un file o un campo del profilo) è soggetto al: Controllo di accesso Pubblico: tutti possono vedere il dato Utenti loggati: solo gli altri utenti di LTEver Privato: solo l’utente ha accesso Comunità/gruppo di accesso: liberamente definibili… Il livello di accesso è sempre stabilito dall’utente Comunità e gruppi di utenti Ogni utente può creare nuove  comunità Accesso libero / controllato
Sperimentazione e prospettive Il servizio è attivo da febbraio 2007 Oltre 150 utenti attivi Molto utilizzati il blog e i commenti Comunità predefinite Prossimamente: Supporto alle attività e alle conversazioni Individuazione di  Animatori  di comunità tematiche Ricerche: Utilità dello strumento per studenti ed ex-studenti Dinamiche relazionali Prospettive: Tecniche OpenID Nuove features (CV,  presentation, integrazione con wiki, …) Metodologiche PLE come  middleware pedagogico  Un  ponte  tra VLE e PLE?
Grazie! Contatti: Antonio Fini LTE - Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione Università di Firenze www.scform.unifi.it/lte [email_address]
Il blog
Il cruscotto
I file
Le risorse RSS
Il profilo
Il network

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E-learning formale e informale nel Web 2.0

  • 1. Antonio Fini Università di Firenze [email_address] E-learning formale e informale nel Web 2.0 Un mashup di slide con contributi di: M.C. Pettenati G. Bonaiuti
  • 2. Apprendimento Formale Scuola, Università, Formazione Diploma, Certificazione Intenzionale Non formale Luoghi di lavoro, associazioni, club, … Di norma: nessun riconoscimento formale Intenzionale Informale Dalla vita quotidiana… Incidental learning / Experential Non sempre intenzionale
  • 3. Alcune immagini suggestive… © 2006 Jay Cross, Internet Time Group LLC, Berkeley, California Formal Si va dove va il bus Informal Si va dove si vuole
  • 4. Un quadro riassuntivo http://agelesslearner.com/intros/informal.html
  • 5. Qualche idea non proprio nuovissima… Learning webs – nuove istituzioni educative Un buon sistema educativo dovrebbe avere 3 obiettivi: Fornire accesso a risorse a chiunque lo voglia ed in qualunque momento della vita; Fare in modo che chiunque voglia condividere suo sapere possa trovare con chi farlo; Creare opportunità per quelli che vogliono esporre le proprie idee pubblicamente. Deschooling Society, Ivan Illich , 1973 1973!! M.C. Pettenati – Università di Firenze
  • 6. Digital natives - Netgeneration - Gen Y – iGeneration – Millenials – Internet Generation, New Millenium Learners, … Nel 72% dei casi i motori di ricerca sono la prima scelta che permette la ricerca di informazione 2% usano il sito della biblioteca dell’università Nel 67% dei casi i riferimenti alla risorse sono diffuse attraverso reti sociali (amici) 53% ritiene che l’affidabilità dei motori sia equivalente a quella della biblioteca 55% dei teenager usa siti di social networking 55% ha creato un profilo personale 49% usa social networking per fare nuovi amici 57% dei teenager crea contenuti (blog, pagina web, foto, etc.) De Rosa, Lenhart 2006 in Oblinger , 2007 Educause M.C. Pettenati – Università di Firenze
  • 7. Immigranti, Nativi o Rifugiati? W. Fryer , 2006 In Italia 58% Non Internet users (Refugees, knowing..) 13,5% Laggards (Voyeurs..) 20,5% Followers (Voyeurs/Immigrants) 7,25% Advanced users (Natives) Ortega et al., 2007 M.C. Pettenati – Università di Firenze
  • 8. Il Web 2.0 Ancora???? Ma basta!!!!
  • 9. Web 2.0 per apprendere L’ utente 2.0 è anche, implicitamente, un learner , anzi un lifelong learner? Usa Google e Wikipedia come strumenti per apprendere Contribuisce a costruire la conoscenza attraverso le reti a cui appartiene Blog Commenti, trackback RSS Mi tengo aggiornato su… Condivisione Documenti (wiki, web office, foto, video, …) Risorse (social bookmarking e RSS) Mi può interessare conoscere quali sono le fonti degli altri colleghi, amici, compagni di studi, … Impara da tutte queste fonti Può selezionarle, filtrarle, commentarle, riprenderle, espanderle, … Però: Ha il problema di selezionarle, filtrarle, … È sempre più vittima del’ Information overload I social software sono anche potenti filtri informativi! More signal, less noise
  • 10. Il web 2.0 “incoraggia” il cambiamento G.Bonaiuti – Università di Firenze
  • 11. E-learning? Da Wikipedia (It): E-learning è apprendimento supportato dalle tecnologie di rete La definizione della UE: L’utilizzo delle nuove tecnologie multimediali e di Internet per migliorare la qualità dell’apprendimento agevolando l’accesso a risorse e servizi nonché gli scambi e la collaborazione a distanza http:// europa.eu.int / comm / education / elearning / index.html
  • 12. Il paradigma dominante dell’e-learning E’ il modello formale-istituzionale : Il corso è solitamente l’unità base dell’e-learning formal I sistemi tecnologici si sono “adeguati” a questa visione Da qui il concetto di piattaforma LMS o VLE (Virtual Learning Environment) Isomorfismo tra “istituzione” e LMS/VLE Un sistema software che ricrea virtualmente l’ambiente reale di apprendimento di una “istituzione” (scuola, università, azienda,..): Centralizzazione Accesso controllato e riservato Walled garden Focus su contenuti precostituiti Asimmetria tra docenti e studenti Ambiente “uguale per tutti” Aderenza agli standard Tracciamento , controllo , … Durata limitata Finito il corso…
  • 13. Due visioni a confronto Paradigma tradizionale Piattaforme (VLE) Centratura sull’istituzione Controllo accessi, ruoli asimmetrici Comunità di studenti Separazione studio-resto della vita Strumenti selezionati Focus sugli “standard” Contenuti costruiti, chiusi Learning object Paradigma emergente Ambienti personali (PLE) Centratura sul soggetto Autonomia, simmetria Comunità aperte (studenti, amici, ecc.) Integrazione diversi momenti della vita Strumenti illimitati Focus sui “connettori” (servizi aggregabili) Contenuti aperti, dinamici, co-costruiti Everything is learning Le tecnologie sono finalizzate a supportare il processo. Funzione contenitiva. Le tecnologie si ampliano con l’evoluzione del web e si rinnovano al variare delle esigenze di chi le usa G. Bonaiuti – Università di Firenze
  • 14. Una (o più cose) alla volta? Teemu Arina , Dicole Ltd , 2007
  • 15. Personal Learning Environment PLE Rielaborazione di un grafico di Scott Wilson, CETIS, 2005 PLE Un idea Un concetto Un mix di tool NON UN NUOVO SISTEMA!!! Controllo a cura dell’ utente, non dell’ istituzione Tecnologie: RSS Web Service FOAF … .
  • 16. Verso l’e-learning 2.0 La tecnologia come risorsa per aggregare E-learning 2.0, G.Bonaiuti , 2006 G.Bonaiuti – Università di Firenze
  • 17. Un’esperienza in atto: LTE - Unifi Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione Facoltà di Scienze della Formazione, Dipartimento di Scienze dell’Educazione, dei processi culturali e Formativi – Università di Firenze www.scform.unifi.it/ lte
  • 18. Una community ? Il LTE è di fatto una comunità! Chi sono i partecipanti? Staff Collaboratori Partecipanti ai corsi Docenti Studenti Ex-studenti ( Alumni ) Altri.. (studiosi, ospiti, dottorandi, ecc.) Esigenze: Mantenere i contatti! Il corso è finito, e ora? Mi raccomando, sentiamoci… Condividere e collaborare Avere un ambiente “personale” ma anche “sociale” Uscire dai confini della “piattaforma e-learning” Gestire il proprio apprendimento informale, oltre e dopo il “corso” Un e-portfolio da affiancare alla piattaforma istituzionale Supporto tecnologico per una comunità di pratiche LTE Staff Collaboratori Corsisti Ex-corsisti Docenti Altri
  • 19. Bridging formal and informal… La nostra ipotesi di lavoro: Formal Amministrazione e gestione dei corsi Moodle Informal Blog, e-portfolio, narrazioni, social networking Elgg
  • 20. LTEver si basa su Elgg Dave Tosh - 2005 http:// elgg.net / dtosh / weblog /398.html Open Source Tecnologie: Php/mySQL RSS FOAF OpenID Main Site: elgg.org Esperienze simili: Athabasca Univ . (Canada) Alpen-Adria Univ. (Austria) Univ . Of Brighton (GB)
  • 22. Le funzioni base di LTEver Blog Spazio web personale utilizzabile liberamente per riflessioni e racconti Aggregatore automatico di altri blog personali Supporto per podcasting/video/foto sharing Cruscotto (dashboard) Una “vetrina” o pagina web totalmente personalizzabile con appositi elementi ( widget ) File Un archivio personale di file liberamente condivisibili Risorse RSS Aggancio a fonti esterne via RSS Profilo Ogni parola inserita in ogni campo diventa automaticamente un tag , utilizzabile per “collegarsi” ad altri Network La propria “rete” di contatti Le proprie comunità Ogni utente può creare comunità aperte e/o chiuse Ogni utente può invitare colleghi e amici
  • 23. Caratteristiche fondamentali Uno spazio personale liberamente gestibile Nessun ruolo privilegiato (eccetto un admin) Privacy e sicurezza Ogni elemento (ad es. un post del blog, un file o un campo del profilo) è soggetto al: Controllo di accesso Pubblico: tutti possono vedere il dato Utenti loggati: solo gli altri utenti di LTEver Privato: solo l’utente ha accesso Comunità/gruppo di accesso: liberamente definibili… Il livello di accesso è sempre stabilito dall’utente Comunità e gruppi di utenti Ogni utente può creare nuove comunità Accesso libero / controllato
  • 24. Sperimentazione e prospettive Il servizio è attivo da febbraio 2007 Oltre 150 utenti attivi Molto utilizzati il blog e i commenti Comunità predefinite Prossimamente: Supporto alle attività e alle conversazioni Individuazione di Animatori di comunità tematiche Ricerche: Utilità dello strumento per studenti ed ex-studenti Dinamiche relazionali Prospettive: Tecniche OpenID Nuove features (CV, presentation, integrazione con wiki, …) Metodologiche PLE come middleware pedagogico Un ponte tra VLE e PLE?
  • 25. Grazie! Contatti: Antonio Fini LTE - Laboratorio di Tecnologie dell’Educazione Università di Firenze www.scform.unifi.it/lte [email_address]