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Marco Camisani Calzolari
I numeri nel mondo Secondo Morgan Stanley il 2008 dovrebbe chiudersi con 1,3 miliardi di utenti Internet nel mondo, rispetto al 1,08 di oggi (fonte eMarketer) - portando quindi la penetrazione su scala mondiale al 16.6%. gli USA sono in testa con circa 182 milioni di utenti (63,6% di penetrazione), UK (35 milioni, 58%), Giappone (87 milioni 68.4%), Corea (34,4 milioni e 70.5 di penetrazione!) etc etc
I numeri in Italia L'Italia secondo Morgan Stanley avrebbe 28,6 milioni di utenti, oltre il 49% di penetrazione.  Francia (47%),  Spagna (40.8%),  Cina (133,5 milioni di utenti ma solo il 10.2%)
I ‘segnali’ sono forti Murdoch compra MySpace Google compra YouTube 1,6 miliardi di dollari 150 milioni di retespettatori al giorno Accordo BBC / YouTube per 3 nuovi canali Accordo Viacom / Joost E' aumentata in UK la spesa pubblicitaria su Internet, superando per la prima volta la spesa pubblicitaria sui quotidiani.  Life solo su internet Google compra Doubleclick per 3,1 miliardi di dollari
NBC Universal e News Corp. Hanno dato vita all’anti-YouTube con MSN, MySpace e Yahoo! Per raggiungere il 96% dell’audience video complessiva in USA. Online i principali show e le principali serie. I programmi saranno distribuiti grautitamente con pubblicità. Possibilità di creare playlist e video library.
Channel 4 In UK le entrate pubblicitarie di Google superano quelle di Channel 4. Channel 4 si sostiene molto bene e sta crescendo. Quindi? Non è vero che I vecchi modelli non sono più sostenibili? NO! Perché ai molti sfugge che Channel 4 ha spostato nel digitale più della metà degli investimenti.
Publicis Maurice Lévy, 65 anni: «Entro il 2010 un quarto dei nostri ricavi arriverà dalla pubblicità interattiva, da Internet e dai cellulari» Maurice Lévy, presidente e amministratore delegato del quarto gruppo mondiale nella comunicazione, ma primo per redditività, davanti alla britannica Wpp e all'americana Omnicom, con un margine operativo del 16,3% nel 2006 su 4,38 miliardi di euro di giro di affari. Del gruppo francese fanno parte le agenzie Publicis, Saatchi & Saatchi e Leo Burnett, e le società di pianificazione Starcom MediaVest e ZenithOptimedia; tra i suoi clienti ci sono Coca Cola, Procter & Gamble, L’Orèal, Ikea, Fiat, Enel e Buitoni.
L’influenza ‘analogica’ Chi non vive digitale, lo conosce solo attraverso i media tradizionali che non offrono una visione realistica  dei cambiamenti già compiuti
Gli uomini dell’azienda La stampa tradizionale è spesso fuorviante quando tratta il digitale I TG sono pressapochisti o sensazionalistici I giornali non diffondono cultura digitale ma interpretano il pensiero ‘analogico’ dei lettori. Li assecondano perché pensano che il digitale non faccia vendere Sono persone e sono influenzate dai media tradizionali come le altre Fanno ‘gomitino’ (ammiccano) con il lettori (mal comune mezzo gaudio)
Bill Gates La figlia usa il PC 8 ore al giorno, non 45 minuti come stravolto dalla stampa italiana. La realtà: 7 ore e 15 per studiare 45 minuti per giocare è il limite che le ha imposto il padre Mentre per la stampa italiana: “Bill Gates non fa usare il PC alla figlia per più di 45 minuti al giorno”
Luca Cordero di Montezemolo i motori di ricerca di Internet sono parassiti,  “ attori che prendono senza dare, che non producono dei contenuti ma poggiano la loro forza sulla tecnica. Con software che somigliano a  parassiti , hanno bisogno di muri per arrampicarsi: le informazioni dei giornali”.
Una minaccia? Secondo una  ricerca  dell'Accenture, il 57 per cento dei leader delle compagnie media tradizionali pensa che il pubblico attivo e i contenuti generati dagli utenti siano una delle tre maggiori minacce o sfide che pesano sul futuro del loro business. Ma il 68 per cento di loro pensa anche di riuscire a costruire un modello di business sui network sociali entro tre anni.
P2P è pirateria? Viacom (MTV, Paramount, VH1, Dreamworks)  fa togliere 100 mila video a YouTube con una causa legale. Quindi il futuro del video online sarà solo amatoriale? Perciò tutto bene, la TV tradizionale avrà vita lunga? NO! Viacom stringe un accordo con Joost, una nuova televisione P2P dai creatori di Skype
Le aziende nude Wired dedica la copertina alle “aziende nude”, ovvero la nuova trasparenza necessaria per competere oggi
Integrazione Non basta adottare i nuovi strumenti Bisogna integrarli con i processi e le procedure aziendali
Il cambiamento dal web 1.0 al web 2.0 Cambia l’approccio, la filosofia, il metodo, i percorsi, la filiera,  il modo in cui le aziende comunicano
La cultura digitale diffusa Chi si occupa del “nuovo” in azienda?
Chi se ne occupa? ICT: “ noi ci occupiamo di tecnologia”
Chi se ne occupa? Comunicazione: “noi non ci occupiamo di tecnologia”
Chi se ne occupa? Marketing: “noi ci occupiamo del prodotto”
Chi se ne occupa? Presidenza: “Chieda alla mia segretaria  se sa chi se ne occupa”
Un grave errore La scarsa cultura personale si riflette in azienda. Il Time ha decretato “YOU” il personaggio dell’anno. Nomi autorevoli sostengono che se non si ristrutturano e adeguano le aree di competenza integrando le nuove logiche in tutti i processi dell’azienda il rischio di uscire dal mercato entro i prossimi 5 anni è altissimo.
Chi se ne dovrebbe occupare?
Cosa fare ?
 
Cosa fare La maggior parte di chi professa l’innovazione non ne è poi utente.
La cultura digitale diffusa E’ necessario diffondere cultura digitale in tutta l’azienda a partire dall’alto
La cultura digitale diffusa Web = comunicazione Web = prodotti Web =  azienda Web = tecnologia
Ma ‘in alto’ la domanda è: Ma come si guadagna con Internet?
La cultura digitale diffusa Il cambiamento non è percepito adeguatamente
La cultura digitale diffusa I processi di disintermediazione sono percepiti nel modo sbagliato e gli attori affermati spesso non trovano alternative performanti
Dal principio di Pareto legge 80/20 la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause In genere l'80% dei risultati dipende dal 20% delle cause.
Alla coda lunga
L’inversione In una libreria fisica i cento titoli più venduti producono l’80% del fatturato In una digitale (Amazon) i primi cento titoli non fanno più del 40% del fatturato
Velocità Mentre decidi è già cambiato…
Marco Camisani Calzolari www.camisani.com

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  • 2. I numeri nel mondo Secondo Morgan Stanley il 2008 dovrebbe chiudersi con 1,3 miliardi di utenti Internet nel mondo, rispetto al 1,08 di oggi (fonte eMarketer) - portando quindi la penetrazione su scala mondiale al 16.6%. gli USA sono in testa con circa 182 milioni di utenti (63,6% di penetrazione), UK (35 milioni, 58%), Giappone (87 milioni 68.4%), Corea (34,4 milioni e 70.5 di penetrazione!) etc etc
  • 3. I numeri in Italia L'Italia secondo Morgan Stanley avrebbe 28,6 milioni di utenti, oltre il 49% di penetrazione. Francia (47%), Spagna (40.8%), Cina (133,5 milioni di utenti ma solo il 10.2%)
  • 4. I ‘segnali’ sono forti Murdoch compra MySpace Google compra YouTube 1,6 miliardi di dollari 150 milioni di retespettatori al giorno Accordo BBC / YouTube per 3 nuovi canali Accordo Viacom / Joost E' aumentata in UK la spesa pubblicitaria su Internet, superando per la prima volta la spesa pubblicitaria sui quotidiani. Life solo su internet Google compra Doubleclick per 3,1 miliardi di dollari
  • 5. NBC Universal e News Corp. Hanno dato vita all’anti-YouTube con MSN, MySpace e Yahoo! Per raggiungere il 96% dell’audience video complessiva in USA. Online i principali show e le principali serie. I programmi saranno distribuiti grautitamente con pubblicità. Possibilità di creare playlist e video library.
  • 6. Channel 4 In UK le entrate pubblicitarie di Google superano quelle di Channel 4. Channel 4 si sostiene molto bene e sta crescendo. Quindi? Non è vero che I vecchi modelli non sono più sostenibili? NO! Perché ai molti sfugge che Channel 4 ha spostato nel digitale più della metà degli investimenti.
  • 7. Publicis Maurice Lévy, 65 anni: «Entro il 2010 un quarto dei nostri ricavi arriverà dalla pubblicità interattiva, da Internet e dai cellulari» Maurice Lévy, presidente e amministratore delegato del quarto gruppo mondiale nella comunicazione, ma primo per redditività, davanti alla britannica Wpp e all'americana Omnicom, con un margine operativo del 16,3% nel 2006 su 4,38 miliardi di euro di giro di affari. Del gruppo francese fanno parte le agenzie Publicis, Saatchi & Saatchi e Leo Burnett, e le società di pianificazione Starcom MediaVest e ZenithOptimedia; tra i suoi clienti ci sono Coca Cola, Procter & Gamble, L’Orèal, Ikea, Fiat, Enel e Buitoni.
  • 8. L’influenza ‘analogica’ Chi non vive digitale, lo conosce solo attraverso i media tradizionali che non offrono una visione realistica dei cambiamenti già compiuti
  • 9. Gli uomini dell’azienda La stampa tradizionale è spesso fuorviante quando tratta il digitale I TG sono pressapochisti o sensazionalistici I giornali non diffondono cultura digitale ma interpretano il pensiero ‘analogico’ dei lettori. Li assecondano perché pensano che il digitale non faccia vendere Sono persone e sono influenzate dai media tradizionali come le altre Fanno ‘gomitino’ (ammiccano) con il lettori (mal comune mezzo gaudio)
  • 10. Bill Gates La figlia usa il PC 8 ore al giorno, non 45 minuti come stravolto dalla stampa italiana. La realtà: 7 ore e 15 per studiare 45 minuti per giocare è il limite che le ha imposto il padre Mentre per la stampa italiana: “Bill Gates non fa usare il PC alla figlia per più di 45 minuti al giorno”
  • 11. Luca Cordero di Montezemolo i motori di ricerca di Internet sono parassiti, “ attori che prendono senza dare, che non producono dei contenuti ma poggiano la loro forza sulla tecnica. Con software che somigliano a parassiti , hanno bisogno di muri per arrampicarsi: le informazioni dei giornali”.
  • 12. Una minaccia? Secondo una ricerca dell'Accenture, il 57 per cento dei leader delle compagnie media tradizionali pensa che il pubblico attivo e i contenuti generati dagli utenti siano una delle tre maggiori minacce o sfide che pesano sul futuro del loro business. Ma il 68 per cento di loro pensa anche di riuscire a costruire un modello di business sui network sociali entro tre anni.
  • 13. P2P è pirateria? Viacom (MTV, Paramount, VH1, Dreamworks) fa togliere 100 mila video a YouTube con una causa legale. Quindi il futuro del video online sarà solo amatoriale? Perciò tutto bene, la TV tradizionale avrà vita lunga? NO! Viacom stringe un accordo con Joost, una nuova televisione P2P dai creatori di Skype
  • 14. Le aziende nude Wired dedica la copertina alle “aziende nude”, ovvero la nuova trasparenza necessaria per competere oggi
  • 15. Integrazione Non basta adottare i nuovi strumenti Bisogna integrarli con i processi e le procedure aziendali
  • 16. Il cambiamento dal web 1.0 al web 2.0 Cambia l’approccio, la filosofia, il metodo, i percorsi, la filiera, il modo in cui le aziende comunicano
  • 17. La cultura digitale diffusa Chi si occupa del “nuovo” in azienda?
  • 18. Chi se ne occupa? ICT: “ noi ci occupiamo di tecnologia”
  • 19. Chi se ne occupa? Comunicazione: “noi non ci occupiamo di tecnologia”
  • 20. Chi se ne occupa? Marketing: “noi ci occupiamo del prodotto”
  • 21. Chi se ne occupa? Presidenza: “Chieda alla mia segretaria se sa chi se ne occupa”
  • 22. Un grave errore La scarsa cultura personale si riflette in azienda. Il Time ha decretato “YOU” il personaggio dell’anno. Nomi autorevoli sostengono che se non si ristrutturano e adeguano le aree di competenza integrando le nuove logiche in tutti i processi dell’azienda il rischio di uscire dal mercato entro i prossimi 5 anni è altissimo.
  • 23. Chi se ne dovrebbe occupare?
  • 25.  
  • 26. Cosa fare La maggior parte di chi professa l’innovazione non ne è poi utente.
  • 27. La cultura digitale diffusa E’ necessario diffondere cultura digitale in tutta l’azienda a partire dall’alto
  • 28. La cultura digitale diffusa Web = comunicazione Web = prodotti Web = azienda Web = tecnologia
  • 29. Ma ‘in alto’ la domanda è: Ma come si guadagna con Internet?
  • 30. La cultura digitale diffusa Il cambiamento non è percepito adeguatamente
  • 31. La cultura digitale diffusa I processi di disintermediazione sono percepiti nel modo sbagliato e gli attori affermati spesso non trovano alternative performanti
  • 32. Dal principio di Pareto legge 80/20 la maggior parte degli effetti è dovuta ad un numero ristretto di cause In genere l'80% dei risultati dipende dal 20% delle cause.
  • 34. L’inversione In una libreria fisica i cento titoli più venduti producono l’80% del fatturato In una digitale (Amazon) i primi cento titoli non fanno più del 40% del fatturato
  • 35. Velocità Mentre decidi è già cambiato…
  • 36. Marco Camisani Calzolari www.camisani.com

Editor's Notes

  • #2: I numeri nel mondoI numeri nel mondo