2
Most read
10
Most read
Stefano Ricchiuti
COME
IMPARARE
DAVVERO
LO SWING
Prefazione di Bill Schmedes III
e di Helen Alfredsson
a Carlo Torchio
COME IMPARARE DAVVERO LO SWING 3
Sommario
PREFAZIONE A CURA DI BILL SCHMEDES 7
PREFAZIONE A CURA DI HELEN ALFREDSSON 9
INTRODUZIONE11
LETTERATURA SPORTIVA E MAESTRI 13
L’ APPROCCIO VISIVO E QUELLO CINESTESICO: VEDERE E SENTIRE 14
UN OCCHIO ESTERNO: L’IMPORTANZA DELLE RIPRESE VIDEO 16
TRACKMAN E LAUNCH MONITOR 18
VERSO UN ALLENAMENTO MIRATO 20
PENSARE A CIÒ CHE SI VUOLE 24
UNA COSA PER VOLTA 30
LE EVIDENZE SCIENTIFICHE  34
SEQUENZA E INTEREZZA: DUE PRATICHE FUNZIONALI 36
L’ARTE DEL RILASSAMENTO  38
CONCENTRAZIONE E RENDIMENTO 40
RIPROVARE I COLPI SBAGLIATI SUL PERCORSO 43
RIDURRE IL DIVARIO PSICOLOGICO 48
UNA MENTE LIBERA 50
IL GRIP 52
LA MANO SINISTRA - LA MONETA  52
IL CESTINO 55
IL PUNTO DI UNIONE 58
LA MANO DESTRA - ANCORA LA MONETA  62
PRIMA POSIZIONARE, POI AGGANCIARE 64
IL PUZZLE 65
SET-UP E ADDRESS 67
VEDERE E SENTIRE IL SET-UP 68
LA DISTANZA DALLA PALLA 70
ALLINEARE IL CORPO, CONTROLLARE LE SPALLE  71
ASSECONDARE IL PROGETTO INIZIALE  72
4 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING
IL CORPO 73
CRISS CROSS CON LO STIPITE 74
IL PALLONE TRA LE GINOCCHIA 75
STABILITÀ DELLA CORE AREA 76
PRONTI A ESPLODERE 77
LE FASI DELLO SWING 79
LO STACCO DEL BASTONE 80
CONOSCERE E SENTIRE LA POSIZIONE A METÀ DEL BACKSWING 81
IL TOP DEL BACKSWING: ELEMENTI TECNICI E PERCETTIVI 82
INIZIO E SVILUPPO DEL DOWNSWING  84
PRIMA ABBASSARE E POI RUOTARE 85
IL FINISH 86
SENTIRE LA TESTA DEL BASTONE 88
VELOCITÀ  89
PRESTARE ORECCHIO 90
VELOCITÀ E STRUMENTAZIONE 92
LO SWING NEL CERCHIO 93
BRACCIA RILASSATE 95
GOLF E PALESTRA 97
UNO E DUE 98
CONCLUSIONE100
RINGRAZIAMENTI103
COME IMPARARE DAVVERO LO SWING 7
PREFAZIONE
A CURA DI BILL SCHMEDES
È
un vero onore esser stato invitato da Stefano a contribuire a questo fanta-
stico libro, che sono certo aiuterà davvero moltissimi golfisti.
Insegnare il golf in maniera efficace è una vera e propria arte, arte a cui
molti insegnanti non attingono, non riuscendo così a trasmettere ai propri allievi
quei concetti chiave che li porterebbero verso un golf migliore.
Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di trascorrere del tempo con molti dei
“migliori maestri al mondo” e, se devo essere sincero, ho visto molto spesso questi
maestri danneggiare i golfisti dilettanti piuttosto che aiutarli, e ciò soprattutto per
insegnanti dei massimi livelli del PGA e dell’LPGA Tour.
C’è una ragione per cui, statisticamente, il golfista medio non è migliorato molto negli
ultimi trent’anni.
Quando ho iniziato a leggere il libro di Stefano - che tratta di come si possa aiutare
gli appassionati di ogni età e livello di gioco - ho subito ritrovato una grande affinità
riguardo al modo in cui io stesso comunico con i miei allievi, a come insegno e a come
alleno, consapevole di aver avuto molto successo proprio grazie a questa mia parti-
colare attitudine. Apprezzo davvero quei maestri che lavorano seguendo un punto
di vista scientifico, ma che, al tempo stesso, realizzano anche programmi di allena-
mento personalizzati, grazie ai quali si può raggiungere una grande comprensione di
quelle dinamiche dell’apprendimento che sono le stesse contenute in questo volume,
dinamiche quali: la specificità del metodo, piani di lavoro basati sulla linearità di cau-
sa-effetto, modelli di feedback, pratiche personalizzate a seconda del livello di gioco,
e infine risultati oggettivi apportati da tecnologie come il Trackman e affini.
8 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING
Mi è piaciuto molto il modo in cui Stefano ha strutturato il libro affinché i golfisti lo
possano sia consultare che implementare attraverso la propria esperienza persona-
le. Inoltre, il layout fortemente visivo, rappresenta davvero un’ottima aggiunta per
educare i giocatori verso un rapido miglioramento.
Ancora, credo che la tecnica dello swing costituisca solo una piccola parte per per-
formare al meglio. Ci sono davvero tanti aspetti che contribuiscono a esibirsi ad alto
livello e al di là di un “bello swing”, e personalmente ho adorato il modo in cui Stefano
si sia dedicato alla parte relativa alle prestazioni mentali, al rilassamento, alla gestio-
ne dello stress e ai vari modi in cui è possibile allenarsi.
Nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di assistere oltre 20 giocatori del PGA,
del LPGA e del DP Tour. Ho anche allenato più di 100 golfisti juniores, alcuni dei quali
ora giocano a livello professionistico. Ho lavorato con chi è stato il numero 1 in classifi-
ca, il numero 3, e con altri 6 giocatori tra i primi 50 al mondo. Ho visto molto riguardo
alle abitudini mentali, tecniche, fisiche e di allenamento di questi giocatori. Ho compre-
so cosa funziona e cosa no. Ho notato perché alcuni giocatori hanno più successo di
altri. Ho maturato il perché alcuni individui hanno carriere più lunghe e altri meno.
In base alla mia esperienza posso affermare che Stefano ha messo insieme davvero
un ottimo libro, un testo capace di estrapolare quella serie di attitudini che solo gli ar-
tisti del golf sono in grado di fare, spiegando il tutto in maniera semplice e consenten-
do ai golfisti che leggeranno e applicheranno tutto ciò di migliorare immediatamente!
Bill Schmedes III, PGA
“Top 100 Teachers in America” nel 2019 e 2020, “Best young Teacher” nel 2020 e 2021,
“Top 50 Kids Coach” e “Top 30 Instructor” secondo Golf Tips
20 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING
VERSO UN ALLENAMENTO MIRATO
I
l golf è uno sport che richiede una combinazione unica di precisione, tec-
nica e concentrazione mentale. Allenarsi in campo pratica non significa
semplicemente tirare un gran numero di palline, ma piuttosto fare in modo
che ogni colpo abbia un suo scopo specifico. Un allenamento casuale e privo
di obiettivi può addirittura consolidare abitudini scorrette e ostacolare il miglio-
ramento. Ecco perché è di grande importanza impostare un training mirato e
intervallato da esercizi specifici, affinché ogni sessione porti a un progresso con-
creto (fig.1).
Fig. 1 - Ogni sessione di allenamento deve avere uno scopo ben preciso, come ad
esempio il miglioramento dell’azione delle gambe
30 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING
UNA COSA PER VOLTA
L
’allenamento sul driving range è fondamentale per migliorare il proprio
gioco, ma altrettanto essenziale è il saper adottare un approccio metodi-
co. Quando si lavora su diversi aspetti tecnici dello swing, è naturale voler
correggere più errori contemporaneamente. Tuttavia, questo desiderio, seppur
mosso dalle migliori intenzioni, può portare a un sovraccarico mentale e fisico,
finendo per rallentare il progresso e la propria curva di apprendimento. Come si
suol dire: “mettere troppa legna sul fuoco può far spegnere il fuoco stesso”.
Concentrarsi su una sola correzione o esercizio alla volta è la chiave per un alle-
namento efficace (fig.1).
Il golf è uno sport di precisione che richiede una connessione armoniosa tra corpo
e mente. Ogni modifica tecnica – sia che si tratti di correggere la posizione delle
mani, di migliorare la rotazione del busto o di lavorare sul ritmo dello swing – ne-
cessita di tempo e di ripetizione per essere assimilata in modo corretto. Tentare di
correggere tutto insieme può portare a confusione e frustrazione, perché il corpo
non ha il tempo di adattarsi ai cambiamenti in modo naturale e progressivo (fig.2).
Fig. 1 - Nello swing è
necessario essere pazienti
e concentrarsi su una sola
correzione per volta
36 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING
SEQUENZA E INTEREZZA: 				
DUE PRATICHE FUNZIONALI
C
ome è risaputo lo swing è un gesto tecnico estremamente complesso
e difficile da padroneggiare. Per migliorarlo, molti giocatori e maestri
suggeriscono di suddividere il movimento in parti più piccole, con-
centrandosi su ogni singolo aspetto: la posizione iniziale, la rotazione del busto,
il movimento delle braccia e così via. Questo approccio ha notevoli benefici,
soprattutto a livello muscolare. Suddividere lo swing in frammenti permette al
golfista di isolare e di rafforzare i gruppi muscolari coinvolti, di correggere errori
tecnici e di aumentare la consapevolezza del corpo durante il movimento (fig.1).
Tuttavia, sebbene la suddivisione dello swing in più fasi sia senz’altro utile, è
altrettanto importante – se addirittura non di più – eseguire lo swing interamen-
te, senza interruzioni, anche se ciò viene fatto in modo molto, molto lento. Da
Fig. 1 - Occuparsi delle diverse fasi dello swing facilità l’apprendimento motorio
82 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING
IL TOP DEL BACKSWING: ELEMENTI TECNICI E PERCETTIVI
M
an mano che ci si avvicina all’inizio del downswing – ovvero al mo-
mento in cui il corpo inverte il movimento per riportare il basto-
ne verso la palla – è essenziale che le preferenze personali lascino
spazio a quei pochi principi fondamentali ma comuni a tutti i grandi giocatori.
Questo punto, noto come l’apice del backswing, è cruciale, poiché segna il pre-
ludio del cosiddetto “pun-
to di non ritorno”, quel
punto dopo il quale l’istin-
to prende il sopravvento e
le possibilità di intervento
cosciente diminuiscono.
Una corretta posizione al
top del backswing facilita
l’inizio della discesa, ed è
questo il motivo per cui
tale fase è considerata tan-
to importante. Osservan-
do attentamente la posi-
zione raggiunta dai grandi
giocatori, possiamo nota-
re alcuni elementi chiave.
Le spalle hanno comple-
tato una rotazione di cir-
ca 90°, mentre i fianchi ne
hanno eseguita una mino-
re, intorno ai 45°, creando
una tensione benefica tra
la parte superiore e quella
inferiore del corpo. Il gi-
nocchio destro è rimasto
piegato, fornendo stabili-
tà, mentre il peso si è spo-
stato in parte verso l’inter-
no della coscia destra.
Fig. 1
COME IMPARARE DAVVERO LO SWING 83
La colonna vertebrale ha mantenuto l’inclinazione impostata nel set-up, il brac-
cio sinistro è disteso, i polsi sono carichi e il bastone si trova al di sopra della
spalla destra, con la lama orientata verso la linea di tiro (fig.1 e fig.2).
Nonostante questa fase possa sembrare un momento di pausa, in realtà, men-
tre alcune parti del corpo stanno completando il backswing, altre hanno già dato
vita alla contro-azione del downswing, rendendo così il movimento più fluido e
continuo. Tuttavia, posse-
dere dei chiari riferimenti
visivi e muscolari per la
posizione statica rimane
essenziale, e questo per
conoscere esattamente
come deve sentirsi e po-
sizionarsi il corpo all’a-
pice della salita. Questa
consapevolezza non ri-
guarda solo l’aspetto visi-
vo, ma anche la percezio-
ne fisica della posizione
corretta: sentire il peso
distribuito correttamente,
la tensione nei fianchi e la
stabilità delle gambe.
Acquisire questa doppia
consapevolezza, sia visiva
che muscolare, permette
di rendere lo swing più ri-
petibile e affidabile. Il top
del backswing, se esegui-
to correttamente, diventa
il punto di partenza per
un downswing efficace,
aumentando così le pro-
babilità di realizzare un
colpo eccellente.
Fig. 2
wWw.cAlZeTtI-mArIuCcI.iT
Seguici sui nostri
canali social
OLTRE 500 LIBRI E VIDEO
FORMAZIONE ON LINE Tel. 075 5997310 / 075 5990017
info@calzetti-mariucci.it
TROVERAI
tutte le nostre pubblicazioni e i nostri cataloghi digitali
Oltre alla possibilità di acquistare on-line, sono presenti
informazioni dettagliate sui nostri libri, video e riviste per
• l’attività fisica
• l’educazione motoria
• il fitness
• la pallavolo
• il basket
• il calcio
Inquadra il QrCode
e scopri il nostro
portale
Contenuti
e approfondimenti
per il fitness
e lo sport

More Related Content

PDF
Pagine da Hatha_YOGA manuale tecnico.pdf
PDF
Pagine da Padak Allenare il taekwondo_STAMPA_Copia.pdf
PDF
Allenamento e preparazione atletica per il calcio. Tudor Bompa
PDF
Pagine da Esiste una sola pallavolo. Analisi delle tecniche e dei sistemi di ...
PDF
Pagine da Joy of Moving – Gioco e leggo, muovo e scrivo con i MA.VI
PDF
Pagine da Educazione Fisica ospedale.pdf
PDF
Pagine da Anatomia Della Velocità_Bill Parisi.pdf
PDF
Pagine da Ritmi e performance fisica nel tennis.pdf
Pagine da Hatha_YOGA manuale tecnico.pdf
Pagine da Padak Allenare il taekwondo_STAMPA_Copia.pdf
Allenamento e preparazione atletica per il calcio. Tudor Bompa
Pagine da Esiste una sola pallavolo. Analisi delle tecniche e dei sistemi di ...
Pagine da Joy of Moving – Gioco e leggo, muovo e scrivo con i MA.VI
Pagine da Educazione Fisica ospedale.pdf
Pagine da Anatomia Della Velocità_Bill Parisi.pdf
Pagine da Ritmi e performance fisica nel tennis.pdf

More from Calzetti & Mariucci Editori (20)

PDF
Pagine da Autismo e calcio di Alberto Cei.pdf
PDF
Pagine da Allenamento trifasico_Dietz Peterson.pdf
PDF
Pagine da Judo. Gioco, educazione, sport olimpico. Di Nicola Moraci
PDF
Guida completa per l'allenamento della forza
PDF
Pagine da Operatori Sportivi a prova di futuro
PDF
Pagine da Dai meridiani miofasciali al movimento.pdf
PDF
Pagine da Guida teorico-pratica alla propriocezione
PDF
Pagine da ACSM_Linee guida prescrizione esercizio fisico.pdf
PDF
Pagine da Prehabilitation_Andrea Molina.pdf
PDF
Pagine da Bompa_Buzzichelli_Periodizzazione_Allenamento sportivo.pdf
PDF
Pagine da Gioco dunque penso_26 proposte per imparare a giocare in modo intel...
PDF
Pagine da skateboard street and transition.pdf
PDF
Pagine da Il manuale del Personal Trainer NSCA
PDF
Pagine da All In SIR_un poker da leggenda.pdf
PDF
Pagine da Lo scouting del portiere: ricerca, selezione e promozione del talen...
PDF
Pagine da Vincere nel calcio con il cervello inconscio.pdf
PDF
Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
PDF
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
PDF
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
PDF
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Pagine da Autismo e calcio di Alberto Cei.pdf
Pagine da Allenamento trifasico_Dietz Peterson.pdf
Pagine da Judo. Gioco, educazione, sport olimpico. Di Nicola Moraci
Guida completa per l'allenamento della forza
Pagine da Operatori Sportivi a prova di futuro
Pagine da Dai meridiani miofasciali al movimento.pdf
Pagine da Guida teorico-pratica alla propriocezione
Pagine da ACSM_Linee guida prescrizione esercizio fisico.pdf
Pagine da Prehabilitation_Andrea Molina.pdf
Pagine da Bompa_Buzzichelli_Periodizzazione_Allenamento sportivo.pdf
Pagine da Gioco dunque penso_26 proposte per imparare a giocare in modo intel...
Pagine da skateboard street and transition.pdf
Pagine da Il manuale del Personal Trainer NSCA
Pagine da All In SIR_un poker da leggenda.pdf
Pagine da Lo scouting del portiere: ricerca, selezione e promozione del talen...
Pagine da Vincere nel calcio con il cervello inconscio.pdf
Pagine da programmazione annuale allenamento nella pallavolo under 16 e 18.pdf
Pagine da Hybrid training per migliorare la performance e l'aspetto fisico
Bibliografia_Barsotti_Strength and Conditioning 47_48
Pagine da scienza e pratica dell'allenamento della forza.pdf
Ad

Pagine da Come imparare davvero lo swing

  • 1. Stefano Ricchiuti COME IMPARARE DAVVERO LO SWING Prefazione di Bill Schmedes III e di Helen Alfredsson a Carlo Torchio
  • 2. COME IMPARARE DAVVERO LO SWING 3 Sommario PREFAZIONE A CURA DI BILL SCHMEDES 7 PREFAZIONE A CURA DI HELEN ALFREDSSON 9 INTRODUZIONE11 LETTERATURA SPORTIVA E MAESTRI 13 L’ APPROCCIO VISIVO E QUELLO CINESTESICO: VEDERE E SENTIRE 14 UN OCCHIO ESTERNO: L’IMPORTANZA DELLE RIPRESE VIDEO 16 TRACKMAN E LAUNCH MONITOR 18 VERSO UN ALLENAMENTO MIRATO 20 PENSARE A CIÒ CHE SI VUOLE 24 UNA COSA PER VOLTA 30 LE EVIDENZE SCIENTIFICHE 34 SEQUENZA E INTEREZZA: DUE PRATICHE FUNZIONALI 36 L’ARTE DEL RILASSAMENTO 38 CONCENTRAZIONE E RENDIMENTO 40 RIPROVARE I COLPI SBAGLIATI SUL PERCORSO 43 RIDURRE IL DIVARIO PSICOLOGICO 48 UNA MENTE LIBERA 50 IL GRIP 52 LA MANO SINISTRA - LA MONETA 52 IL CESTINO 55 IL PUNTO DI UNIONE 58 LA MANO DESTRA - ANCORA LA MONETA 62 PRIMA POSIZIONARE, POI AGGANCIARE 64 IL PUZZLE 65 SET-UP E ADDRESS 67 VEDERE E SENTIRE IL SET-UP 68 LA DISTANZA DALLA PALLA 70 ALLINEARE IL CORPO, CONTROLLARE LE SPALLE 71 ASSECONDARE IL PROGETTO INIZIALE 72
  • 3. 4 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING IL CORPO 73 CRISS CROSS CON LO STIPITE 74 IL PALLONE TRA LE GINOCCHIA 75 STABILITÀ DELLA CORE AREA 76 PRONTI A ESPLODERE 77 LE FASI DELLO SWING 79 LO STACCO DEL BASTONE 80 CONOSCERE E SENTIRE LA POSIZIONE A METÀ DEL BACKSWING 81 IL TOP DEL BACKSWING: ELEMENTI TECNICI E PERCETTIVI 82 INIZIO E SVILUPPO DEL DOWNSWING 84 PRIMA ABBASSARE E POI RUOTARE 85 IL FINISH 86 SENTIRE LA TESTA DEL BASTONE 88 VELOCITÀ 89 PRESTARE ORECCHIO 90 VELOCITÀ E STRUMENTAZIONE 92 LO SWING NEL CERCHIO 93 BRACCIA RILASSATE 95 GOLF E PALESTRA 97 UNO E DUE 98 CONCLUSIONE100 RINGRAZIAMENTI103
  • 4. COME IMPARARE DAVVERO LO SWING 7 PREFAZIONE A CURA DI BILL SCHMEDES È un vero onore esser stato invitato da Stefano a contribuire a questo fanta- stico libro, che sono certo aiuterà davvero moltissimi golfisti. Insegnare il golf in maniera efficace è una vera e propria arte, arte a cui molti insegnanti non attingono, non riuscendo così a trasmettere ai propri allievi quei concetti chiave che li porterebbero verso un golf migliore. Nel corso degli anni ho avuto la fortuna di trascorrere del tempo con molti dei “migliori maestri al mondo” e, se devo essere sincero, ho visto molto spesso questi maestri danneggiare i golfisti dilettanti piuttosto che aiutarli, e ciò soprattutto per insegnanti dei massimi livelli del PGA e dell’LPGA Tour. C’è una ragione per cui, statisticamente, il golfista medio non è migliorato molto negli ultimi trent’anni. Quando ho iniziato a leggere il libro di Stefano - che tratta di come si possa aiutare gli appassionati di ogni età e livello di gioco - ho subito ritrovato una grande affinità riguardo al modo in cui io stesso comunico con i miei allievi, a come insegno e a come alleno, consapevole di aver avuto molto successo proprio grazie a questa mia parti- colare attitudine. Apprezzo davvero quei maestri che lavorano seguendo un punto di vista scientifico, ma che, al tempo stesso, realizzano anche programmi di allena- mento personalizzati, grazie ai quali si può raggiungere una grande comprensione di quelle dinamiche dell’apprendimento che sono le stesse contenute in questo volume, dinamiche quali: la specificità del metodo, piani di lavoro basati sulla linearità di cau- sa-effetto, modelli di feedback, pratiche personalizzate a seconda del livello di gioco, e infine risultati oggettivi apportati da tecnologie come il Trackman e affini.
  • 5. 8 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING Mi è piaciuto molto il modo in cui Stefano ha strutturato il libro affinché i golfisti lo possano sia consultare che implementare attraverso la propria esperienza persona- le. Inoltre, il layout fortemente visivo, rappresenta davvero un’ottima aggiunta per educare i giocatori verso un rapido miglioramento. Ancora, credo che la tecnica dello swing costituisca solo una piccola parte per per- formare al meglio. Ci sono davvero tanti aspetti che contribuiscono a esibirsi ad alto livello e al di là di un “bello swing”, e personalmente ho adorato il modo in cui Stefano si sia dedicato alla parte relativa alle prestazioni mentali, al rilassamento, alla gestio- ne dello stress e ai vari modi in cui è possibile allenarsi. Nel corso della mia carriera ho avuto la fortuna di assistere oltre 20 giocatori del PGA, del LPGA e del DP Tour. Ho anche allenato più di 100 golfisti juniores, alcuni dei quali ora giocano a livello professionistico. Ho lavorato con chi è stato il numero 1 in classifi- ca, il numero 3, e con altri 6 giocatori tra i primi 50 al mondo. Ho visto molto riguardo alle abitudini mentali, tecniche, fisiche e di allenamento di questi giocatori. Ho compre- so cosa funziona e cosa no. Ho notato perché alcuni giocatori hanno più successo di altri. Ho maturato il perché alcuni individui hanno carriere più lunghe e altri meno. In base alla mia esperienza posso affermare che Stefano ha messo insieme davvero un ottimo libro, un testo capace di estrapolare quella serie di attitudini che solo gli ar- tisti del golf sono in grado di fare, spiegando il tutto in maniera semplice e consenten- do ai golfisti che leggeranno e applicheranno tutto ciò di migliorare immediatamente! Bill Schmedes III, PGA “Top 100 Teachers in America” nel 2019 e 2020, “Best young Teacher” nel 2020 e 2021, “Top 50 Kids Coach” e “Top 30 Instructor” secondo Golf Tips
  • 6. 20 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING VERSO UN ALLENAMENTO MIRATO I l golf è uno sport che richiede una combinazione unica di precisione, tec- nica e concentrazione mentale. Allenarsi in campo pratica non significa semplicemente tirare un gran numero di palline, ma piuttosto fare in modo che ogni colpo abbia un suo scopo specifico. Un allenamento casuale e privo di obiettivi può addirittura consolidare abitudini scorrette e ostacolare il miglio- ramento. Ecco perché è di grande importanza impostare un training mirato e intervallato da esercizi specifici, affinché ogni sessione porti a un progresso con- creto (fig.1). Fig. 1 - Ogni sessione di allenamento deve avere uno scopo ben preciso, come ad esempio il miglioramento dell’azione delle gambe
  • 7. 30 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING UNA COSA PER VOLTA L ’allenamento sul driving range è fondamentale per migliorare il proprio gioco, ma altrettanto essenziale è il saper adottare un approccio metodi- co. Quando si lavora su diversi aspetti tecnici dello swing, è naturale voler correggere più errori contemporaneamente. Tuttavia, questo desiderio, seppur mosso dalle migliori intenzioni, può portare a un sovraccarico mentale e fisico, finendo per rallentare il progresso e la propria curva di apprendimento. Come si suol dire: “mettere troppa legna sul fuoco può far spegnere il fuoco stesso”. Concentrarsi su una sola correzione o esercizio alla volta è la chiave per un alle- namento efficace (fig.1). Il golf è uno sport di precisione che richiede una connessione armoniosa tra corpo e mente. Ogni modifica tecnica – sia che si tratti di correggere la posizione delle mani, di migliorare la rotazione del busto o di lavorare sul ritmo dello swing – ne- cessita di tempo e di ripetizione per essere assimilata in modo corretto. Tentare di correggere tutto insieme può portare a confusione e frustrazione, perché il corpo non ha il tempo di adattarsi ai cambiamenti in modo naturale e progressivo (fig.2). Fig. 1 - Nello swing è necessario essere pazienti e concentrarsi su una sola correzione per volta
  • 8. 36 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING SEQUENZA E INTEREZZA: DUE PRATICHE FUNZIONALI C ome è risaputo lo swing è un gesto tecnico estremamente complesso e difficile da padroneggiare. Per migliorarlo, molti giocatori e maestri suggeriscono di suddividere il movimento in parti più piccole, con- centrandosi su ogni singolo aspetto: la posizione iniziale, la rotazione del busto, il movimento delle braccia e così via. Questo approccio ha notevoli benefici, soprattutto a livello muscolare. Suddividere lo swing in frammenti permette al golfista di isolare e di rafforzare i gruppi muscolari coinvolti, di correggere errori tecnici e di aumentare la consapevolezza del corpo durante il movimento (fig.1). Tuttavia, sebbene la suddivisione dello swing in più fasi sia senz’altro utile, è altrettanto importante – se addirittura non di più – eseguire lo swing interamen- te, senza interruzioni, anche se ciò viene fatto in modo molto, molto lento. Da Fig. 1 - Occuparsi delle diverse fasi dello swing facilità l’apprendimento motorio
  • 9. 82 COME IMPARARE DAVVERO LO SWING IL TOP DEL BACKSWING: ELEMENTI TECNICI E PERCETTIVI M an mano che ci si avvicina all’inizio del downswing – ovvero al mo- mento in cui il corpo inverte il movimento per riportare il basto- ne verso la palla – è essenziale che le preferenze personali lascino spazio a quei pochi principi fondamentali ma comuni a tutti i grandi giocatori. Questo punto, noto come l’apice del backswing, è cruciale, poiché segna il pre- ludio del cosiddetto “pun- to di non ritorno”, quel punto dopo il quale l’istin- to prende il sopravvento e le possibilità di intervento cosciente diminuiscono. Una corretta posizione al top del backswing facilita l’inizio della discesa, ed è questo il motivo per cui tale fase è considerata tan- to importante. Osservan- do attentamente la posi- zione raggiunta dai grandi giocatori, possiamo nota- re alcuni elementi chiave. Le spalle hanno comple- tato una rotazione di cir- ca 90°, mentre i fianchi ne hanno eseguita una mino- re, intorno ai 45°, creando una tensione benefica tra la parte superiore e quella inferiore del corpo. Il gi- nocchio destro è rimasto piegato, fornendo stabili- tà, mentre il peso si è spo- stato in parte verso l’inter- no della coscia destra. Fig. 1
  • 10. COME IMPARARE DAVVERO LO SWING 83 La colonna vertebrale ha mantenuto l’inclinazione impostata nel set-up, il brac- cio sinistro è disteso, i polsi sono carichi e il bastone si trova al di sopra della spalla destra, con la lama orientata verso la linea di tiro (fig.1 e fig.2). Nonostante questa fase possa sembrare un momento di pausa, in realtà, men- tre alcune parti del corpo stanno completando il backswing, altre hanno già dato vita alla contro-azione del downswing, rendendo così il movimento più fluido e continuo. Tuttavia, posse- dere dei chiari riferimenti visivi e muscolari per la posizione statica rimane essenziale, e questo per conoscere esattamente come deve sentirsi e po- sizionarsi il corpo all’a- pice della salita. Questa consapevolezza non ri- guarda solo l’aspetto visi- vo, ma anche la percezio- ne fisica della posizione corretta: sentire il peso distribuito correttamente, la tensione nei fianchi e la stabilità delle gambe. Acquisire questa doppia consapevolezza, sia visiva che muscolare, permette di rendere lo swing più ri- petibile e affidabile. Il top del backswing, se esegui- to correttamente, diventa il punto di partenza per un downswing efficace, aumentando così le pro- babilità di realizzare un colpo eccellente. Fig. 2
  • 11. wWw.cAlZeTtI-mArIuCcI.iT Seguici sui nostri canali social OLTRE 500 LIBRI E VIDEO FORMAZIONE ON LINE Tel. 075 5997310 / 075 5990017 info@calzetti-mariucci.it TROVERAI tutte le nostre pubblicazioni e i nostri cataloghi digitali Oltre alla possibilità di acquistare on-line, sono presenti informazioni dettagliate sui nostri libri, video e riviste per • l’attività fisica • l’educazione motoria • il fitness • la pallavolo • il basket • il calcio Inquadra il QrCode e scopri il nostro portale Contenuti e approfondimenti per il fitness e lo sport