Il saggio di Andrea Campucci esplora la disgregazione dei concetti di identità, fatto e coscienza in Nietzsche, evidenziando il processo critico verso l'Occidente. Le idee di volontà di potenza, eterno ritorno e oltreuomo sono presentate come fasi fondamentali per l'emergere di un uomo nuovo. Campucci celebra la differenza come valore, rifiutando le categorie del pensiero metafisico tradizionale.