I Fenici  
I Fenici erano un popolo semita che parlava una lingua affine a quella degli arabi ed ebrei.  “ Fenici” è il nome attribuito dai greci a questo popolo: “foinix” in greco significa “porpora”, e venivano chiamati così per la fiorente lavorazione della porpora rossa ricavata dai molluschi di mare che serviva per tingere di rosso cupo i tessuti come il lino. Essi chiamavano se stessi Cananei e Canaan il loro paese. Gli studiosi hanno potuto avere fonti dirette dei fenici  basandosi sulle opere di scrittori come Omero. Erano una popolazione nata  intorno  1500 a.C. e si presume che  essa abbia dato origine a  moltissime civiltà del Mediterraneo.
Questo popolo era stanziato dove  attualmente c’è il Libano; aveva  quindi uno sbocco sul mare in  un’ottima posizione del Mediterraneo.  Erano protetti dal mare ed erano  ricchi di materie prime come il legno,  la porpora, ecc.  La terra di Canaan era ricca di  insenature e di porti naturali, ma  poco fertile essendo una stretta  striscia chiusa tra il mare e le montagne.
Il destino dei Fenici appare segnato da queste condizioni ambientali: la presenza del mare, unito alla grande disponibilità di legname fornito dalle montagne particolarmente adatto alla costruzione di navi, spinse questo popolo alla navigazione e al commercio. Si distinsero anche nella pesca e nella lavorazione del vetro.
La decadenza di questo popolo è dovuta alla comparsa dei cosiddetti “popoli del mare” attorno al 1100 a.C. che si insediarono nelle sue terre, prendendo il controllo commerciale e bloccando così i traffici tra le popolazioni egiziane e mesopotamiche.  Anche Sidone  subì un’aggressione molto grave, ma riuscì a riprendersi.Tutte le città come Sidone,Biblo, Berito diventarono citta-stato.  Ognuna era indipendente e governata da un proprio re. Dai documenti egiziani con cui commerciavano, possiamo capire che le città fenicie erano sempre in rivalità tra di loro.
Ricostruiamo quindi la storia riguardante ogni singola città
Ripetiamo che i Fenici non hanno mai basato il loro potere su uno stato unitario, ma su un territorio governato da città-stato quali: Biblo, Tiro e Sidone. Queste città erano indipendenti fra loro, spesso rivali, e quindi non avevano un potere tale da riuscire a difendere il territorio dagli attacchi nemici.
Biblo :  Si trova nei pressi dell’attuale Beirut, ed era uno dei maggiori centri economici della fenicia.  Aveva un  importante porto  dal quale esportava cedro, tessuti e filati pregiati per l’Egitto.  Un altro materiale esportato era il  papiro , dal quale i greci diedero il nome alla città (byblos).  La città era servita da  due porti  ed era protetta da una possente cinta muraria al cui interno sorge un ampio quartiere di abitazione. Il  legame con l'Egitto  si fece più stretto nel II millennio AC quando, per lunghi periodi, fu sottoposta direttamente al controllo egizio,   diventando un luogo privilegiato di scambi economici,politici e culturali.
Attorno al 2300-2200 a.C. anche Biblo, come molte città  della Fenicia, venne distrutta.    tempio di Baalat città di Biblo  
Sidone : Era situata vicino ad un area portuale, riparata da un  promontorio ed era un importante centro mercantile.  Raggiunse il  massimo  della sua  potenza  tra il  1500 e  il 1100 a.C . approfittando del crollo della potenza  marittima cretese. Anche quando fu sotto il dominio  egiziano, Sidone riuscì comunque a conservare il  proprio re, una propria flotta e completa libertà di  commercio.  La sua potenza fu così grande che anche  Omero nelle sue opere chiamava Sidonii tutti i Fenici.   Fondò  numerose colonie  in tutto il Mediterraneo  orientale, la sua potenza fu abbattuta da uno dei  popoli del mare, i Filistei che abitavano le coste della  Palestina.
Una parte della città di Sidone. Oggi l’acropoli della città fenicia conserva resti della seconda metà del II millennio a.C. e resti di costruzioni ellenistico-romane.
Tiro :  Le prime notizie certe risalgono circa al  I millennio a.C.  ed  ebbe inizio con la fine della potenza di Sidone. Per evitare rivalità nel mar Mediterraneo fondò  molte colonie , arrivando fino al Mare del Nord e verso sud fino a Capo Verde.  Aiutata dalla favorevole posizione geografica,  prosperò  grazie al  commercio  del vetro, del legno di cedro e soprattutto della porpora   La potenza di Tiro fu abbattuta dagli Assiri, dai Babilonesi e in fine dai Persiani.  Era circondata da una poderosa muraglia; comprendeva due porti: a nord il Sidonio e a sul l’egiziano.  
Possiamo quindi dedurre che i Fenici erano un popolo di navigatori e di mercanti.
Il commercio Esportazione di: Legname Prodotti artigianali (Gioielli d’ oro, oggetti  di bronzo, intagli  d’avorio) Cedri Vasi
La porpora I fenici erano i più bravi nella tintura di stoffe ed erano famosi per il color porpora che veniva ricavato dalla lavorazione di un particolare mollusco che vive nei fondali del meditteraneo; la città di Tiro era la prima produttrice di capi color porpora. http://www.silab.it/storia/?pageurl=08-i-fenici-e-la-porpora Murice:   particolare mollusco utilizzato per il color porpora
La navigazione I fenici costruivano navi resistenti e agili che avevano sia una vela quadrata sia i rematori. Erano di forma allungata e avevano una stiva molto spaziosa. Ad ogni approdo venivano riparate e cosparse di bitume per la tenuta stagna. Libro di storia
Vasi allungati che venivano incastrati nei sassi Sassi sul fondo che mantenevano la stabilità della nave UNICA VELA QUADRATA UTILE IN CASO DI VENTO FAVOREVOLE
Nave fenicia
Dopo la caduta dei “popoli del mare” i fenici divennero la massima potenza commerciale del mediterraneo. L’ espansione cominciò nel IX sec. E continuò nel VIII sec.. Le mete commerciali divennero pian piano sempre più lontane: dall’ Egitto al mar Egeo, a Malta, alla Sardegna, tutta la costa settentrionale dell’ africa fino ad oltre lo stretto di Gibilterra (Cadice, Tarsis). La più importante colonia fenicia è Cartagine che venne sconfitta dai Romani nel 146 a.C..  “ L’ Enciclopedia” di Repubblica
http://www.mediterranean-yachting.com/Storia-5.htm
L’alfabeto fenicio Le necessità pratiche di commercio spinsero i fenici, nel 1050 a.C., a cercare un sistema di scrittura semplice. Così elaborarono un “alfabeto” , formato da 22 suoni riproducibili dalle nostre corde vocali,  trascritti con linee semplici e facili da ricordare. Esso era essenzialmente “consonantico”, cioè composto solamente da consonanti. Più tardi furono i Greci a inserire le vocali, e i Romani la perfezionarono scrivendolo in modo più facile.  Questo alfabeto divenne uno dei maggiori sistemi di scrittura, diffuso dai più grossi commercianti fenici attraverso Europa e Medio Oriente.
Alfabeto fenicio  Testo fenicio
La religione Ogni città fenicia ebbe le proprie divinità, dai nomi diversi ma dalle caratteristiche simili. Le divinità femminili più importanti furono: ASTERTE, dea guerriera e della fertilità,  e TANIT, dea anch’essa della fertilità  ma anche dell’amore e del piacere,  ed era associata alla buona fortuna. Viaggiando le religioni si sovrapposero  formandone una nuova.  Questo fenomeno venne chiamato  dagli studiosi “SINCRETISMO RELIGIOSO”. L’approccio alla religione da parte dei  Fenici era più ritualistico che mitologico.
L’arte  Di questa grande civiltà restano ben poche tracce: il tempo e gli uomini hanno cancellato quelle che certamente erano le grandiose città fenicie e così nulla a noi è arrivato dei loro palazzi e templi. Però negli ultimi anni nuove ricerche archeologiche hanno resto possibile il recupero di resti che ci hanno permesso di  ricostruire la struttura  architettonica e  urbanistica delle  città fenicie.
L’architettura A cominciare dall’architettura essa è caratterizzata principalmente dalla statuaria e dalle stele, in cui è presente l’impronta dell’arte egiziana. Notevoli sono anche i sarcofagi e le figurine di terracotta, ma una tipica produzione fenicia sono le maschere, di una ricchezza davvero eccezionale: la loro utilizzazione era inanzitutto funeraria ed esse servivano ad allontanare, con la loro espressione di smorfia, o a conciliare, con il sorriso, gli spiriti maligni.
La società Delle città fenice si sa poco, in quanto come abbiamo detto prima, per la maggior parte, sono andate distrutte. È comunque possibile ricostruirne un modello: a capo di tutti c’era un re che regnava incontrastato; esisteva anche un’Assemblea del Popolo;  esisteva anche una casta sacerdotale, articolata su precisi simboli  e riti; la grande attività commerciale, inoltre, favoriva la presenza di una classe borghese che spesso aveva influenza sulla scena politica; la ricchezza era data, non dalla proprietà terriera, ma dalle attività economiche;
Le città fenicie erano numerose, tutte vivevano separate tra loro.  Erano tutte difese molto bene: isolate dal mare e contornate da possenti mura. Resti di mura
L’inizio dei fenici  risale agli anni 1500 a.C. 850 a.C inizio decadenza  527 a.C .  Inizio delle sottomissioni dei Persiani 1050 a.C.  nasce l’alfabeto  146 a.C. 1100 a.C.  Fine dei Fenici,  arrivo dei “popoli del mare”  diventati interamente  dominio romano  1200 a.C. espansione nel Mediterraneo
I creatori di questa Slide riguardante  i Fenici: Liverani Giorgia Liverani Linda Malpezzi Paolo Morsiani Annalisa

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La civiltà egizia
Presentazione di storia

Presentazione Storia Dei Fenici[1]

  • 2. I Fenici erano un popolo semita che parlava una lingua affine a quella degli arabi ed ebrei. “ Fenici” è il nome attribuito dai greci a questo popolo: “foinix” in greco significa “porpora”, e venivano chiamati così per la fiorente lavorazione della porpora rossa ricavata dai molluschi di mare che serviva per tingere di rosso cupo i tessuti come il lino. Essi chiamavano se stessi Cananei e Canaan il loro paese. Gli studiosi hanno potuto avere fonti dirette dei fenici basandosi sulle opere di scrittori come Omero. Erano una popolazione nata intorno 1500 a.C. e si presume che essa abbia dato origine a moltissime civiltà del Mediterraneo.
  • 3. Questo popolo era stanziato dove attualmente c’è il Libano; aveva quindi uno sbocco sul mare in un’ottima posizione del Mediterraneo. Erano protetti dal mare ed erano ricchi di materie prime come il legno, la porpora, ecc. La terra di Canaan era ricca di insenature e di porti naturali, ma poco fertile essendo una stretta striscia chiusa tra il mare e le montagne.
  • 4. Il destino dei Fenici appare segnato da queste condizioni ambientali: la presenza del mare, unito alla grande disponibilità di legname fornito dalle montagne particolarmente adatto alla costruzione di navi, spinse questo popolo alla navigazione e al commercio. Si distinsero anche nella pesca e nella lavorazione del vetro.
  • 5. La decadenza di questo popolo è dovuta alla comparsa dei cosiddetti “popoli del mare” attorno al 1100 a.C. che si insediarono nelle sue terre, prendendo il controllo commerciale e bloccando così i traffici tra le popolazioni egiziane e mesopotamiche. Anche Sidone subì un’aggressione molto grave, ma riuscì a riprendersi.Tutte le città come Sidone,Biblo, Berito diventarono citta-stato. Ognuna era indipendente e governata da un proprio re. Dai documenti egiziani con cui commerciavano, possiamo capire che le città fenicie erano sempre in rivalità tra di loro.
  • 6. Ricostruiamo quindi la storia riguardante ogni singola città
  • 7. Ripetiamo che i Fenici non hanno mai basato il loro potere su uno stato unitario, ma su un territorio governato da città-stato quali: Biblo, Tiro e Sidone. Queste città erano indipendenti fra loro, spesso rivali, e quindi non avevano un potere tale da riuscire a difendere il territorio dagli attacchi nemici.
  • 8. Biblo : Si trova nei pressi dell’attuale Beirut, ed era uno dei maggiori centri economici della fenicia. Aveva un importante porto dal quale esportava cedro, tessuti e filati pregiati per l’Egitto. Un altro materiale esportato era il papiro , dal quale i greci diedero il nome alla città (byblos). La città era servita da due porti ed era protetta da una possente cinta muraria al cui interno sorge un ampio quartiere di abitazione. Il legame con l'Egitto si fece più stretto nel II millennio AC quando, per lunghi periodi, fu sottoposta direttamente al controllo egizio, diventando un luogo privilegiato di scambi economici,politici e culturali.
  • 9. Attorno al 2300-2200 a.C. anche Biblo, come molte città della Fenicia, venne distrutta.  tempio di Baalat città di Biblo 
  • 10. Sidone : Era situata vicino ad un area portuale, riparata da un promontorio ed era un importante centro mercantile. Raggiunse il massimo della sua potenza tra il 1500 e il 1100 a.C . approfittando del crollo della potenza marittima cretese. Anche quando fu sotto il dominio egiziano, Sidone riuscì comunque a conservare il proprio re, una propria flotta e completa libertà di commercio. La sua potenza fu così grande che anche Omero nelle sue opere chiamava Sidonii tutti i Fenici. Fondò numerose colonie in tutto il Mediterraneo orientale, la sua potenza fu abbattuta da uno dei popoli del mare, i Filistei che abitavano le coste della Palestina.
  • 11. Una parte della città di Sidone. Oggi l’acropoli della città fenicia conserva resti della seconda metà del II millennio a.C. e resti di costruzioni ellenistico-romane.
  • 12. Tiro : Le prime notizie certe risalgono circa al I millennio a.C. ed ebbe inizio con la fine della potenza di Sidone. Per evitare rivalità nel mar Mediterraneo fondò molte colonie , arrivando fino al Mare del Nord e verso sud fino a Capo Verde. Aiutata dalla favorevole posizione geografica, prosperò grazie al commercio del vetro, del legno di cedro e soprattutto della porpora La potenza di Tiro fu abbattuta dagli Assiri, dai Babilonesi e in fine dai Persiani. Era circondata da una poderosa muraglia; comprendeva due porti: a nord il Sidonio e a sul l’egiziano.  
  • 13. Possiamo quindi dedurre che i Fenici erano un popolo di navigatori e di mercanti.
  • 14. Il commercio Esportazione di: Legname Prodotti artigianali (Gioielli d’ oro, oggetti di bronzo, intagli d’avorio) Cedri Vasi
  • 15. La porpora I fenici erano i più bravi nella tintura di stoffe ed erano famosi per il color porpora che veniva ricavato dalla lavorazione di un particolare mollusco che vive nei fondali del meditteraneo; la città di Tiro era la prima produttrice di capi color porpora. http://www.silab.it/storia/?pageurl=08-i-fenici-e-la-porpora Murice: particolare mollusco utilizzato per il color porpora
  • 16. La navigazione I fenici costruivano navi resistenti e agili che avevano sia una vela quadrata sia i rematori. Erano di forma allungata e avevano una stiva molto spaziosa. Ad ogni approdo venivano riparate e cosparse di bitume per la tenuta stagna. Libro di storia
  • 17. Vasi allungati che venivano incastrati nei sassi Sassi sul fondo che mantenevano la stabilità della nave UNICA VELA QUADRATA UTILE IN CASO DI VENTO FAVOREVOLE
  • 19. Dopo la caduta dei “popoli del mare” i fenici divennero la massima potenza commerciale del mediterraneo. L’ espansione cominciò nel IX sec. E continuò nel VIII sec.. Le mete commerciali divennero pian piano sempre più lontane: dall’ Egitto al mar Egeo, a Malta, alla Sardegna, tutta la costa settentrionale dell’ africa fino ad oltre lo stretto di Gibilterra (Cadice, Tarsis). La più importante colonia fenicia è Cartagine che venne sconfitta dai Romani nel 146 a.C.. “ L’ Enciclopedia” di Repubblica
  • 21. L’alfabeto fenicio Le necessità pratiche di commercio spinsero i fenici, nel 1050 a.C., a cercare un sistema di scrittura semplice. Così elaborarono un “alfabeto” , formato da 22 suoni riproducibili dalle nostre corde vocali, trascritti con linee semplici e facili da ricordare. Esso era essenzialmente “consonantico”, cioè composto solamente da consonanti. Più tardi furono i Greci a inserire le vocali, e i Romani la perfezionarono scrivendolo in modo più facile. Questo alfabeto divenne uno dei maggiori sistemi di scrittura, diffuso dai più grossi commercianti fenici attraverso Europa e Medio Oriente.
  • 22. Alfabeto fenicio Testo fenicio
  • 23. La religione Ogni città fenicia ebbe le proprie divinità, dai nomi diversi ma dalle caratteristiche simili. Le divinità femminili più importanti furono: ASTERTE, dea guerriera e della fertilità, e TANIT, dea anch’essa della fertilità ma anche dell’amore e del piacere, ed era associata alla buona fortuna. Viaggiando le religioni si sovrapposero formandone una nuova. Questo fenomeno venne chiamato dagli studiosi “SINCRETISMO RELIGIOSO”. L’approccio alla religione da parte dei Fenici era più ritualistico che mitologico.
  • 24. L’arte Di questa grande civiltà restano ben poche tracce: il tempo e gli uomini hanno cancellato quelle che certamente erano le grandiose città fenicie e così nulla a noi è arrivato dei loro palazzi e templi. Però negli ultimi anni nuove ricerche archeologiche hanno resto possibile il recupero di resti che ci hanno permesso di ricostruire la struttura architettonica e urbanistica delle città fenicie.
  • 25. L’architettura A cominciare dall’architettura essa è caratterizzata principalmente dalla statuaria e dalle stele, in cui è presente l’impronta dell’arte egiziana. Notevoli sono anche i sarcofagi e le figurine di terracotta, ma una tipica produzione fenicia sono le maschere, di una ricchezza davvero eccezionale: la loro utilizzazione era inanzitutto funeraria ed esse servivano ad allontanare, con la loro espressione di smorfia, o a conciliare, con il sorriso, gli spiriti maligni.
  • 26. La società Delle città fenice si sa poco, in quanto come abbiamo detto prima, per la maggior parte, sono andate distrutte. È comunque possibile ricostruirne un modello: a capo di tutti c’era un re che regnava incontrastato; esisteva anche un’Assemblea del Popolo; esisteva anche una casta sacerdotale, articolata su precisi simboli e riti; la grande attività commerciale, inoltre, favoriva la presenza di una classe borghese che spesso aveva influenza sulla scena politica; la ricchezza era data, non dalla proprietà terriera, ma dalle attività economiche;
  • 27. Le città fenicie erano numerose, tutte vivevano separate tra loro. Erano tutte difese molto bene: isolate dal mare e contornate da possenti mura. Resti di mura
  • 28. L’inizio dei fenici risale agli anni 1500 a.C. 850 a.C inizio decadenza 527 a.C . Inizio delle sottomissioni dei Persiani 1050 a.C. nasce l’alfabeto 146 a.C. 1100 a.C. Fine dei Fenici, arrivo dei “popoli del mare” diventati interamente dominio romano 1200 a.C. espansione nel Mediterraneo
  • 29. I creatori di questa Slide riguardante i Fenici: Liverani Giorgia Liverani Linda Malpezzi Paolo Morsiani Annalisa