RAZIONALE PIRV-F20
PIRV-F20 il Farmacogenomico che rappresenta la cura e strategia primaria antinfiammatoria, antitumorale,
antinfettiva. La più adeguata per la protezione del sistema immunitario innato e adattivo.
Indicato per tutti i pazienti con aumentato rischio di infezioni connesse alla soppressione delle funzioni
immunologiche e al malfunzionamento della barriera gastrointestinale (permeabilità intestinale).
PIRV-F20 consente, attraverso un meccanismo sinergico antinfettivo, antibatterico, antivirale, di proteggere
le cellule delle aree più vulnerabili contro i microrganismi patogeni (virus, batteri, funghi, protozoi ecc) del:
Cavo orale,
Apparato respiratorio,
Apparato gastroenterologico,
Apparato congiuntivale,
Apparato ginecologico,
Apparato cutaneo-epiteliale.
PIRV-F20 è particolarmente indicato nei pazienti over 60 e in pediatria a partire da 6/7 anni nelle fasi acute
delle malattie, nelle recidive e più specificamente in caso di persistenza dei sintomi dopo la fase acuta della
malattia, da utilizzare sino alla scomparsa degli stessi sintomi e sino al ripristino delle normali funzioni cellulari
e alla normale attività delle funzioni metaboliche.
PIRV-F20 è particolarmente indicato nella terapia adiuvante Covid-19 e nella terapia della Sindrome post
Covid-19.
SINDROME POST COVID-19
Tutti gli studi e le osservazioni più recenti spiegano e dimostrano che nella maggioranza dei soggetti (oltre il
50%) dopo l’infezione da Covid-19 guarita (con tamponi molecolari negativi) indipendentemente dal grado di
gravità della fase acuta, soffrono ancora dopo due mesi dalla dimissione ospedaliera o dalla negativizzazione
dell’infezione, di sintomi fastidiosi e complessi persistenti a lungo termine.
I sintomi principali riportati dai pazienti dopo l’infezione sono: profondo senso di stanchezza e astenia,
difficoltà respiratorie, affanno, dolori alle ossa, ai muscoli al livello del torace, associati a difficoltà
respiratorie, problemi di memorizzazione, annebbiamento, insonnia, perdita del gusto e dell’olfatto, rush
cutanei, aritmie, infezioni dell’apparato gastrointestinale (Sindrome del Colon irritabile, dolore, gonfiore,
stipsi, diarrea, disbiosi intestinale).
Le cause responsabili della SINDROME POST COVID-19 sono da ricercare o da attribuire all’attacco del
virus alle cellule del nostro corpo con conseguente utilizzo di materiale cellulare per la formazione di altri
virus (Virioni) e l’attivazione del sistema infiammatorio che insieme alla “Tempesta Citochinica” causata
nei vari apparati dal virus Covid-19, determinando importanti alterazioni metaboliche/strutturali delle cellule
che perdono la loro capacità funzionale.
I recenti studi, le osservazioni e i dati raccolti pubblicati sulla rivista Jama (Novembre 2020) che ha coinvolto
e visto la partecipazione di moltissimi esperti medici quali: otorini (valutazione gusto e olfatto), psichiatri,
pneumologi, infettivologi, gastroenterologi, geriatri, concordano che la persistenza dei vari sintomi
rappresentano un’esperienza traumatica nell’ambito della drammaticità dell’emergenza sanitaria determinata
dalla Pandemia da Covid-19.
PRESENTAZIONE CLINICA DALLA FASE SINTOMATICA DA INFEZIONE COVID-19 A
SINDROME POST COVID-19.
La presentazione clinica dell’infezione da Covid-19 è più coerente con una malattia virale sub acuta piuttosto
che acuta. L’entrata del virus all’inizio della replicazione virale causa la morte delle cellule infettate, perdite
vascolari e il rilascio dei mediatori pro-infiammatori con l’attivazione di una prima ondata dei mediatori
dell’infiammazione.
È importante fare presente infatti che rispetto ad altri virus infiammatori, l’infezione da SARS-Cov2 determina
una risposta antivirale inferiore caratterizzata da scarsi livelli di interferone-I (IFN-I) e (IFN-III) e da una iper-
infiammazione dovuta all’elevata espressione dei mediatori dell’infiammazione e di interleuchina IL-6.
In questa fase si manifesta l’immunosoppressione dovuta all’eliminazione selettiva dei linfociti T che hanno
reagito contro il Virus e dall’esaurimento delle cellule T che contribuisce alla persistenza virale (che porta alla
mortalità da Covid-19). In questo caso il sistema immunitario reagisce in maniera esagerata all’infezione non
contenuta durante la prima fase con produzione di alte quantità di mediatori dell’infiammazione (Tempesta
Citochinica).
SCHEMA CHE RIASSUME LA RISPOSTA IMMUNITARIA ADATTIVA ALL’INFEZIONE
VIRALE
Durante l’infezione virale acuta i peptidi di origine virale attivano la proliferazione delle cellule T CD8 (cellule
T citotossiche o cellule T killer) e le CD4 (cellule T helper).
Una adeguata risposta immunitaria adattiva è fondamentale per eliminare o ridurre la carica virale ed è
importante per contrastare i virus e impedire le infezioni virali croniche.
E’ vero che l’infiammazione del polmone è la causa principale delle complicazioni potenzialmente letali nelle
fasi più gravi (la coagulazione polmonare intravascolare diffusa è una delle patologie che, se non trattate
opportunamente nella fase iniziale, portano alla morte del paziente).
Successivamente alla fase della immunosoppressione, le cellule infettate subiscono la morte cellulare e
rilasciano particelle di virus, insieme a componenti intracellulari che innescano di nuovo i meccanismi
infiammatori innati attraverso il loro riconoscimento da parte dei recettori presenti sulle cellule immunitarie
innate, con la risultante espressione di citochine pro-infiammatorie (tra cui IL-1β, IL-6, TNF-α, ecc…) e
l’attivazione delle cellule immunitarie adattive che vengono così coinvolte nella difesa dell’ospite e che nella
fase acuta può causare profonde anomalie coinvolgendo le cellule barriere dell’apparato delle vie respiratorie,
cutaneo/epiteliale oltre che dell’epitelio aereo digestivo superiore, uro-genitale, gastrico, intestinale,
ghiandolare esocrino e dell’epitelio congiuntivale, che possono causare nella fase post infettiva reazioni
autoimmuni a lungo termine che sono la causa di sintomatologia persistente e gli effetti negativi a lungo
termine del Coronavirus.
E’ quindi interessante notare che il Coronavirus attacca tutte le cellule del nostro corpo, è vero che i sintomi sono
prevalentemente polmonari, in quanto il virus entra attraverso il respiro e la prima struttura anatomica che
incontra è il polmone. Bisogna però sempre ricordare che esistono una serie di sintomi extra polmonari collegati
alle infezioni da Covid-19 che riguardano tutti gli organi o sistemi quali l’intestino, il cuore, il cervello, i muscoli,
il sistema cardio circolatorio, endocrino ormonale, il rene, il fegato.
In aggiunta agli effetti diretti del Virus Covid-19 sulle cellule dobbiamo quindi ricordare che ci sono gli effetti
indiretti dovuti alla risposta infiammatoria del nostro corpo causata dal virus denominata “Tempesta
Citochinica” che abbiamo già precedentemente descritto.
Tutte le cellule che hanno subito un’azione diretta dal Covid-19, hanno bisogno di lungo tempo per ripristinare
il loro patrimonio molecolare e per tornare alla loro funzione. Analogamente un’azione diretta del Covid-19
sui neuroni spiega come questo possa aumentare il rischio di sviluppare il Morbo di Parkinson, oppure la
malattia dell’Alzheimer, come è plausibile che l’infezione da Covid-19 possa aggravare e portare la
predisposizione verso queste malattie.
I recenti dati e gli articoli finora pubblicati sulla Sindrome Post Covid indicano che un’adeguata riabilitazione
personalizzata e un’adeguata integrazione Nutrigenomica o Farmacogenomica rappresentano una strategia
terapeutica aggiornata in grado di curare la Sindrome post Covid e di riprogrammare la funzionalità cellulare
dell’ambiente tissutale locale dei vari apparati, riattivando la risposta immunitaria e migliorando le condizioni
dei pazienti fino alla totale scomparsa della sintomatologia.
PRESENTAZIONE CLINICA DI IMMUNOPATOGENESI
SINDROME POST COVID
La Sindrome Post Covid (o sindrome da rilascio di citochine/tempesta citochinica) si manifesta successivamente
e dopo l’infezione da Covid 19 con sintomi non specifici a partire da febbre, dolori diffusi, astenia, dispnea, diarrea
ecc…e possono avere un impatto sulla maggior parte dei sistemi e delle cellule di tutti gli organi.
Possono presentarsi come malattie simil influenzali, con segnali di pericolo cardiovascolare, polmonare, renale,
gastrointestinale ecc…la neurotossicità può verificarsi contemporaneamente o con un ritardo incidendo
significativamente anche con danni neurologici.
PREVENZIONE PRIMARIA
La prevenzione primaria nelle infezioni in generale, e nelle infezioni respiratorie virali, comprese quelle da
Sars-Cov2, è da raccomandare in tutte le fasce di popolazione, ma riveste una importanza cruciale nella fascia
di età degli over 65, predisposti da più patologie e quindi maggiormente esposti al rischio delle complicazioni
fatali.
PIRV - F20
GERIATRIA – OVER 65
Il PIRV-F20 rappresenta la strategia primaria per la prevenzione e profilassi delle infezioni acute dell’apparato
respiratorio nei pazienti over 65.
Posologia: 1 busta al giorno sciolta in acqua da assumere per cicli di trattamento mensili di almeno 10/15 gg
secondo parere medico, da assumere preferibilmente dopo i pasti.
NEPIROS D3
PEDIATRIA FINO AI 14 ANNI
Altrettanto importante è la prevenzione e profilassi delle infezioni acute dell’appartato respiratorio nella fascia
pediatrica a partire dal 6 mese di vita fino all’età dell’adolescenza (12/14 anni).
Il NEPIROS FLACONI D3 rappresenta la strategia primaria per la prevenzione e profilassi delle infezioni
acute dell’apparato respiratorio in pediatria.
Posologia:
Bambini da 6 mesi a 3 anni: 1 Flacone al giorno per 15 gg al mese a partire dal mese di settembre fino al
mese di Febbraio compreso.
Bambini da 3 anni in avanti: 2 Flaconi al giorno per 15 gg al mese a partire dal mese di settembre fino al
mese di Febbraio compreso.
GENELASI D3 CAPSULE
GIOVANI ADULTI SANI
Nella popolazione adulta, giovane e sana la profilassi è rappresentata dal GENELASI D3.
Il GENELASI CAPSULE D3 rappresenta la strategia primaria per la prevenzione e profilassi delle infezioni
acute dell’apparato respiratorio per i giovani adulti sani.
Posologia: 2 capsule al giorno per 15 gg al mese a partire dal mese di Ottobre fino al mese di Febbraio
compreso.
CURA PRIMARIA
NELLA SINDROME POST COVID
NELLE FASI ACUTE DELLE INFEZIONI IN GENERALE
NELLE INFEZIONI RESPIRATORIE VIRALI COMPRESE QUELLE DA SARS-COV2
Nelle fasi acute delle malattie infettive in generale e di quelle respiratorie e in corso di infezione da Sars-Cov2,
nelle recidive di tali infezioni e più specificamente in caso di persistenza di sintomi dopo la fase acuta (come
nella Sindrome post Covid-19) la strategia primaria è l’utilizzo di presidi medici Farmacogenomici idonei ed
efficaci sul sistema immunitario innato e adattivo e capaci di contrastare le infezioni virali e batteriche
limitandone le complicazioni.
Il Presidio Medico Farmacogenomico consigliabile e prescrivibile come adiuvante per la terapia domiciliare
nella fase acuta, è il PIRV-F20:
Posologia:
In età geriatrica over 65 in terapia domiciliare:: 1 busta al giorno per un trattamento continuativo di almeno
1 mese.
Nei giovani adulti sani durante la fase acuta in terapia domiciliare: 1 busta al giorno per 15 gg di PIRV-
F20. Continuare per ridurre il rischio di infezioni ricorrenti la prevenzione di con 2 Capsule di Genelasi D3
per almeno altri 15gg.
Nella Sindrome Post Covid-19: per tutta la popolazione adulta 1 busta di PIRV-F20 da somministrare per
30/60 gg fino alla scomparsa di tutta la sintomatologia.
SINERGISMO ANTINFETTIVO, ANTITUMORALE DEL FARMACOGENOMICO
PIRV -F20
Il PIRV-F20 è la ricombinazione delle molecole biologiche basiche (Lactobacillus paracasei subsp.paracasei
F19 + Lisozima idrolizzato + Lattoferrina ALfD) che sono tutte e tre parte integrante del sistema immune
innato.
La ricombinazione delle tre molecole presenti nel PIRV-F20 costituisce la più importante sostanza barriera di
difesa preposta alle aree di difesa più vulnerabili contro i microrganismi patogeni (dell’apparato delle vie
respiratorie, cutaneo/epiteliale oltre che dell’epitelio aereo digestivo superiore, uro-genitale, gastrico,
intestinale, ghiandolare esocrino e dell’epitelio congiuntivale) in grado di distruggere la membrana cellulare
dei batteri, virus, protozoi, denaturandone il DNA e potenziando l’immunità naturale di cui è componente
attiva originale con un effetto immunomodulante, e antibatterico e antivirale.
Il PIRV-F20 rappresenta quindi la strategia funzionale per contrastare le infezioni virali batteriche,
limitandone le complicanze e riducendo il rischio dell’antibiotico resistenza ed i rischi farmaco correlati,
grazie al sinergismo di azione dei suoi componenti.
Lactobacillus Paracasei subsp. paracasei F19 + Lattoferrina ALfD + Lisozima idrolizzato +
Resveratrolo + Vitamina D3 + Vitamina C + Vitamina A + Zinco + Rame
PIRV-F20 è un efficace protettore che esercita la propria funzione inibendo la fase di attacco dei virus che
infettano le cellule del nostro sistema respiratorio. Attraverso un sinergismo di azione prodotto dalla
glicoproteina ALfD (Antimicrobial Peptides Lactoferricin-Derived) che veicolata dal nanovettore
Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19 è in grado di legarsi alle “Spike Protein” che si trovano sulla
superficie dei virus ed in particolare dei Coronavirus, impedendo l’interazione sull’host cell ACE2
prevenendone l’infezione e inibendone la riproduzione. Grazie anche al meccanismo di azione del Lisozima
idrolizzato (da Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19) che è in grado di distruggere la membrana
cellulare dei virus denaturandone l’RNA o DNA.
CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI:
Lattoferrina ALfD
E una glicoproteina capace di legare il ferro libero e con una spiccata attività sul metabolismo del ferro. Diverse
ricerche ne descrivono l’ampio spettro di funzioni in particolare la proprietà antimicrobica, antivirale,
immunomodulatoria. E particolarmente utile per la profilassi delle Infezioni Respiratorie Virali, per controllare
gli stati febbrili e l’azione dei virus nelle sindromi influenzali e parainfluenzali e per le Infezioni Respiratorie
Ricorrenti.
LATTOFERRINA
E
BREVETTO INTERNAZIONALE A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived)
Recenti studi hanno ampiamente dimostrato l’efficacia della Lattoferrina nelle infezioni virali ivi compreso il
nuovo Coronavirus Sars-CoV2 (Int.J.Mol.Sci.2020,21(14),4903; https://doi.org/10.3390/ijms21144903).
La Lattoferrina glicoproteina ferro-trasportatrice, conosciuta anche come Lattotransferrina, presente nel latte
materno dei mammiferi ed è facente parte del sistema immune innato dei mammiferi, È una proteina altamente
conservata, espressa e secreta dalle cellule ghiandolari esocrine nella maggior parte dei fluidi corporei come
la saliva, le lacrime i secreti vaginali, le urine, le secrezioni nasali e quelle bronchiali, la bile e i fluidi
gastrointestinali, che ha proprietà antimicrobiche, immunostimolanti e antinfiammatorie. In medicina umana
questa glicoproteina è studiata anche per le sue proprietà antitumorali.
La Lattoferrina endogena (quella prodotta dall’organismo) è coinvolta nelle prime fasi nei processi
infiammatori poiché viene liberata dai granuli dei neutrofili ed è altamente attiva per innescare i meccanismi
a cascata di controllo delle infezioni; aumenta, in concentrazione fino a 1.000 volte i valori basali in corso di
infezioni sistemiche specialmente indotte da virus.
Sebbene l’effetto antivirale della Lattoferrina sia noto da numerosi anni, il meccanismo d’azione non è stato
ancora completamente delucidato. In questa ricerca abbiamo analizzato l’effetto della Lattoferrina bovina
sull’infezione da virus influenzale di tipo A in vitro. I risultati ottenuti hanno mostrato che, nel nostro sistema
sperimentale, l’infezione virale induce la morte cellulare per apoptosi e che il trattamento con Lattoferrina è
in grado di prevenire tale processo. In particolare i nostri studi hanno dimostrato che il trattamento con
Lattoferrina inibisce l’attivazione della caspasi 3 da parte del virus bloccando il trasporto della
ribonucleoproteina virale dal nucleo al citoplasma. Il risultato finale è una significativa riduzione della
morfogenesi virale. I nostri risultati, dimostrando che la Lattoferrina può svolgere la sua azione antimicrobica
agendo direttamente sulla cellula infetta, aggiungono nuove informazioni sul meccanismo della sua attività
antivirale. Ogni molecola di Lattoferrina può legare a sé due ioni ferrici ed in base a tale saturazione può
esistere in tre forme distinte: apolattoferrina (priva di ferro), Lattoferrina monoferrica (legata ad un solo ione
ferrico) e ololattoferrina (che lega a sé due ioni ferrici). L’attività della proteina viene mantenuta anche in
ambienti acidi ed in presenza degli enzimi proteolitici, inclusi quelli secreti dai microorganismi.
La Lattoferrina è una proteina di circa 80 Kdalton (molto pesante) a struttura spaziale mutevole in base al
legame con il ferro che capta nei due siti siderofori (uno per lobo) ed è composta da una catena amminoacidica
di circa 690 unità, ingerita a scopo medicinale viene digerita come proteina dal succo gastrico e scissa dagli
enzimi proteolitici in vari frammenti che poi vengono utilizzati, dall’organismo come tutte le proteine
alimentari, d’altro canto l’ingombro sterico della proteina non ne consente l’ottimale assorbimento.
QUINDI LA LATTOFERRINA ESOGENA QUELLA CHE SI TROVA IN COMMERCIO
DERIVANTE PREVALENTEMENTE DAL LATTE BOVINO ESSENDO UNA GLICOPROTEINA
COMPLESSA E’ DI DIFFICILE ASSORBIMENTO E DI DIFFICILE UTILIZZO ORALE E/O
SISTEMICO.
Quindi la Lattoferrina esogena è sicura ed efficace per uso topico (vedi NEPIROS SPRAY NASO,
NEPIROS SPRAY GOLA, NEPINAR), inattiva e poco efficace per uso orale e sistemico in quanto non
degradabile e assorbibile.
Il brevetto internazionale FARMAGENS A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived) utilizza
esclusivamente i frammenti di Lattoferrina derivati dal peptide bioattivo Lattoferricina nella sequenza
maggiormente attiva come antimicrobico ( antibatterico, antivirale, antifungino ed antiinfiammatorio).
Le proprietà antimicrobiche della Lattoferrina-A.Lf.D sono principalmente dovute alla capacità di legare il
ferro, sottraendolo al metabolismo di quelle specie batteriche – come l’Escherichia coli – che dipendono da
esso per la propria moltiplicazione e adesione alla mucosa intestinale (effetto batteriostatico); ha inoltre
un’azione antibatterica diretta (battericida), grazie alla capacità di ledere gli strati più esterni della membrana
cellulare (LPS) di alcune specie batteriche GRAM negative.
L’effetto antivirale della Lattoferrina A.Lf.D. è relazionato alla sua capacità di legarsi ai
glicosamminoglicani della membrana plasmatica, prevenendo l’ingresso del virus e bloccando l’infezione sul
nascere; tale meccanismo è apparso efficace contro l’Herpes Simplex, i citomegalovirus, e l’HIV.
IL FRAMMENTO A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived) E’ QUINDI UNA SEQUENZA
AMMINOACIDICA RIDOTTA (CIRCA 98/120 AMMINOACIDI) OTTENUTA GRAZIE AD UN
PROCESSO DI IDROLISI BIOLOGICO CHE NE CONFERMA LE SPICCATE PROPRIETA’
ANTIBATTERICHE E ANTIVIRALI ESTESE SULL’INTERA SEQUENZA DEL FRAMMENTO
A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived). INOLTRE IL FRAMMENTO ALFD, LEGANDOSI
AL NANOVETTORE LACTOBACILLUS PARACASEI SUBSP. PARACASEI F19 VIENE
TRASPORTATO E FACILMENTE ASSORBITO ATTRAVERSO IL SISTEMA IMMUNE
INTESTINALE (GULT E MALT) ESPRIMENDO TUTTA LA SUA EFFICACIA ANTIBATTERICA
E ANTIVIRALE SU TUTTI I DISTRETTI DEL PROBIOMA UMANO (DISTRETTO GASTRO
INTESTINALE, DISTRETTO URO GINECOLOGICO, DISTRETTO RESPIRATORIO,
DISTRETTO DERMATOLOGICO.
Quindi in conclusione la Lattoferrina-A.Lf.D è utilizzata in esclusiva (brevetto internazionale protetto) nelle
formule NEPIROS D3 FLACONI, GENELASI CAPSULE D3, PIRV-F20 e per le ragioni sopra espresse non
può essere confusa o sostituita da preparazioni di Lattoferrina grossolana esogena così come quelle proposte
di recente in commercio attraverso una comunicazione ingannevole che deve essere smascherata e perseguita.
Lisozima Idrolizzato
È un enzima (proteina funzionale) in grado di distruggere la membrana cellulare
dei batteri e dei virus, costituendo una delle più importanti “sostanze barriera” di difesa di microrganismi
patogeni che coinvolgono il cavo orale, apparato respiratorio e quello oculare. Il Lisozima Idrolizzato e una
molecola biologica conosciuta come l’antimicrobico naturale utile nel trattamento di soggetti immunodepressi
o con fattori di rischio o con patologie croniche quali asma o patologie respiratorie croniche. L’associazione
di Lisozima Idrolizzato con Lattoferrina ALfD, Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19), ripristina ed
incrementa i livelli di produzione di Lisozima endogeno presente nell’organismo, aumentando la sua funzione
di antimicrobico naturale.
Lactobacillus (paracasei subsp. paracasei F19®)
Svolge un’azione antinfiammatoria. Stimola la produzione di anticorpi prodotti dai linfociti B che proteggono
la mucosa adenotonsillare con un sistema di protezione locale altamente specializzato. Svolge inoltre
un’importante funzione “carrier”, in grado di trasportare le glicoproteine Lattoferrina ALfD e Lisozima
Idrolizzato svolgendo un ruolo di rilievo per la produzione endogena del Lisozima fisiologico.
Il Lactobacillus (paracasei subsp. paracasei F19®) è il Nutrigenomico (brevetto) che per la sua stabilità
genetica è in grado di correlare con il sistema immune e di agire positivamente sull’espressione genica di quei
geni deregolati up/down che sono causa di infiammazione, infezione e alterazioni metaboliche. È fondamentale
per la protezione della membrana intestinale e la sua protezione ed efficacia dimostrate sulla permeabilità
intestinale.
Resveratrolo
È un fenolo non flavonoide. Studi recenti dimostrano che il resveratrolo ha azione antinfiammatoria e
antitumorale per la capacita di bloccare la produzione della cicloossigenasi–2 (COX-2), l’enzima che trasforma
l’acido arachidonico in prostaglandine infiammatorie causa anche di crescita delle cellule tumorali. Il
resveratrolo riduce il processo infiammatorio associato con malattie croniche ostruttive delle vie aeree. In uno
studio di Nettles, si dimostra che il resveratrolo e un efficace inibitore della proteina pro-infiammatoria
interleuchina 6 (IL-6).
Vitamina D3
Nuove evidenze dimostrano l’importante attività della vitamina D su svariate azioni extrascheletriche nel
bambino. In particolare, la Vitamina D3, svolge un ruolo importante, e sicuro per la prevenzione delle Infezioni
Respiratorie Ricorrenti e/o le loro recidive. Svolge inoltre un ruolo positivo in molte patologie di tipo
autoimmune ed e rilevante il suo contributo nel controllo dei virus sincinziali-respiratori, citomegalovirus,
rotavirus e adenovirus.
Rame Gluconato
Il rame e per sua versatile funzione dopo il ferro e lo zinco, l’oligoelemento quantitativamente più importante
nel corpo umano. Svolge un’azione antisettica e disintossicante contro gli stati infettivi e virali, aumenta le
difese immunitarie e attiva il metabolismo.
Zinco Gluconato
Numerose evidenze sperimentali dimostrano l’importanza dello zinco gluconato sul metabolismo umano. E’
un cofattore fondamentale per i metallo-enzimi ed è essenziale per l’integrità della membrana, per la sintesi
del DNA e la moltiplicazione delle cellule immunitarie. È infatti dimostrata la sua utilità per il miglioramento
dei sintomi da raffreddore o rinovirus nei bambini in età pre-scolare.
Vitamine A, C, E, K2 •Complesso multivitaminico bilanciato, in grado di migliorare il metabolismo dei
micronutrienti.

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I livelli di efficacia dei vaccini COVID-19

RAZIONALE PIRV.pdf

  • 1. RAZIONALE PIRV-F20 PIRV-F20 il Farmacogenomico che rappresenta la cura e strategia primaria antinfiammatoria, antitumorale, antinfettiva. La più adeguata per la protezione del sistema immunitario innato e adattivo. Indicato per tutti i pazienti con aumentato rischio di infezioni connesse alla soppressione delle funzioni immunologiche e al malfunzionamento della barriera gastrointestinale (permeabilità intestinale). PIRV-F20 consente, attraverso un meccanismo sinergico antinfettivo, antibatterico, antivirale, di proteggere le cellule delle aree più vulnerabili contro i microrganismi patogeni (virus, batteri, funghi, protozoi ecc) del: Cavo orale, Apparato respiratorio, Apparato gastroenterologico, Apparato congiuntivale, Apparato ginecologico, Apparato cutaneo-epiteliale. PIRV-F20 è particolarmente indicato nei pazienti over 60 e in pediatria a partire da 6/7 anni nelle fasi acute delle malattie, nelle recidive e più specificamente in caso di persistenza dei sintomi dopo la fase acuta della malattia, da utilizzare sino alla scomparsa degli stessi sintomi e sino al ripristino delle normali funzioni cellulari e alla normale attività delle funzioni metaboliche. PIRV-F20 è particolarmente indicato nella terapia adiuvante Covid-19 e nella terapia della Sindrome post Covid-19. SINDROME POST COVID-19 Tutti gli studi e le osservazioni più recenti spiegano e dimostrano che nella maggioranza dei soggetti (oltre il 50%) dopo l’infezione da Covid-19 guarita (con tamponi molecolari negativi) indipendentemente dal grado di gravità della fase acuta, soffrono ancora dopo due mesi dalla dimissione ospedaliera o dalla negativizzazione dell’infezione, di sintomi fastidiosi e complessi persistenti a lungo termine. I sintomi principali riportati dai pazienti dopo l’infezione sono: profondo senso di stanchezza e astenia, difficoltà respiratorie, affanno, dolori alle ossa, ai muscoli al livello del torace, associati a difficoltà respiratorie, problemi di memorizzazione, annebbiamento, insonnia, perdita del gusto e dell’olfatto, rush cutanei, aritmie, infezioni dell’apparato gastrointestinale (Sindrome del Colon irritabile, dolore, gonfiore, stipsi, diarrea, disbiosi intestinale). Le cause responsabili della SINDROME POST COVID-19 sono da ricercare o da attribuire all’attacco del virus alle cellule del nostro corpo con conseguente utilizzo di materiale cellulare per la formazione di altri virus (Virioni) e l’attivazione del sistema infiammatorio che insieme alla “Tempesta Citochinica” causata nei vari apparati dal virus Covid-19, determinando importanti alterazioni metaboliche/strutturali delle cellule che perdono la loro capacità funzionale. I recenti studi, le osservazioni e i dati raccolti pubblicati sulla rivista Jama (Novembre 2020) che ha coinvolto e visto la partecipazione di moltissimi esperti medici quali: otorini (valutazione gusto e olfatto), psichiatri, pneumologi, infettivologi, gastroenterologi, geriatri, concordano che la persistenza dei vari sintomi rappresentano un’esperienza traumatica nell’ambito della drammaticità dell’emergenza sanitaria determinata dalla Pandemia da Covid-19.
  • 2. PRESENTAZIONE CLINICA DALLA FASE SINTOMATICA DA INFEZIONE COVID-19 A SINDROME POST COVID-19. La presentazione clinica dell’infezione da Covid-19 è più coerente con una malattia virale sub acuta piuttosto che acuta. L’entrata del virus all’inizio della replicazione virale causa la morte delle cellule infettate, perdite vascolari e il rilascio dei mediatori pro-infiammatori con l’attivazione di una prima ondata dei mediatori dell’infiammazione. È importante fare presente infatti che rispetto ad altri virus infiammatori, l’infezione da SARS-Cov2 determina una risposta antivirale inferiore caratterizzata da scarsi livelli di interferone-I (IFN-I) e (IFN-III) e da una iper- infiammazione dovuta all’elevata espressione dei mediatori dell’infiammazione e di interleuchina IL-6. In questa fase si manifesta l’immunosoppressione dovuta all’eliminazione selettiva dei linfociti T che hanno reagito contro il Virus e dall’esaurimento delle cellule T che contribuisce alla persistenza virale (che porta alla mortalità da Covid-19). In questo caso il sistema immunitario reagisce in maniera esagerata all’infezione non contenuta durante la prima fase con produzione di alte quantità di mediatori dell’infiammazione (Tempesta Citochinica). SCHEMA CHE RIASSUME LA RISPOSTA IMMUNITARIA ADATTIVA ALL’INFEZIONE VIRALE Durante l’infezione virale acuta i peptidi di origine virale attivano la proliferazione delle cellule T CD8 (cellule T citotossiche o cellule T killer) e le CD4 (cellule T helper). Una adeguata risposta immunitaria adattiva è fondamentale per eliminare o ridurre la carica virale ed è importante per contrastare i virus e impedire le infezioni virali croniche.
  • 3. E’ vero che l’infiammazione del polmone è la causa principale delle complicazioni potenzialmente letali nelle fasi più gravi (la coagulazione polmonare intravascolare diffusa è una delle patologie che, se non trattate opportunamente nella fase iniziale, portano alla morte del paziente). Successivamente alla fase della immunosoppressione, le cellule infettate subiscono la morte cellulare e rilasciano particelle di virus, insieme a componenti intracellulari che innescano di nuovo i meccanismi infiammatori innati attraverso il loro riconoscimento da parte dei recettori presenti sulle cellule immunitarie innate, con la risultante espressione di citochine pro-infiammatorie (tra cui IL-1β, IL-6, TNF-α, ecc…) e l’attivazione delle cellule immunitarie adattive che vengono così coinvolte nella difesa dell’ospite e che nella fase acuta può causare profonde anomalie coinvolgendo le cellule barriere dell’apparato delle vie respiratorie, cutaneo/epiteliale oltre che dell’epitelio aereo digestivo superiore, uro-genitale, gastrico, intestinale, ghiandolare esocrino e dell’epitelio congiuntivale, che possono causare nella fase post infettiva reazioni autoimmuni a lungo termine che sono la causa di sintomatologia persistente e gli effetti negativi a lungo termine del Coronavirus. E’ quindi interessante notare che il Coronavirus attacca tutte le cellule del nostro corpo, è vero che i sintomi sono prevalentemente polmonari, in quanto il virus entra attraverso il respiro e la prima struttura anatomica che incontra è il polmone. Bisogna però sempre ricordare che esistono una serie di sintomi extra polmonari collegati alle infezioni da Covid-19 che riguardano tutti gli organi o sistemi quali l’intestino, il cuore, il cervello, i muscoli, il sistema cardio circolatorio, endocrino ormonale, il rene, il fegato. In aggiunta agli effetti diretti del Virus Covid-19 sulle cellule dobbiamo quindi ricordare che ci sono gli effetti indiretti dovuti alla risposta infiammatoria del nostro corpo causata dal virus denominata “Tempesta Citochinica” che abbiamo già precedentemente descritto. Tutte le cellule che hanno subito un’azione diretta dal Covid-19, hanno bisogno di lungo tempo per ripristinare il loro patrimonio molecolare e per tornare alla loro funzione. Analogamente un’azione diretta del Covid-19 sui neuroni spiega come questo possa aumentare il rischio di sviluppare il Morbo di Parkinson, oppure la malattia dell’Alzheimer, come è plausibile che l’infezione da Covid-19 possa aggravare e portare la predisposizione verso queste malattie. I recenti dati e gli articoli finora pubblicati sulla Sindrome Post Covid indicano che un’adeguata riabilitazione personalizzata e un’adeguata integrazione Nutrigenomica o Farmacogenomica rappresentano una strategia terapeutica aggiornata in grado di curare la Sindrome post Covid e di riprogrammare la funzionalità cellulare dell’ambiente tissutale locale dei vari apparati, riattivando la risposta immunitaria e migliorando le condizioni dei pazienti fino alla totale scomparsa della sintomatologia.
  • 4. PRESENTAZIONE CLINICA DI IMMUNOPATOGENESI SINDROME POST COVID La Sindrome Post Covid (o sindrome da rilascio di citochine/tempesta citochinica) si manifesta successivamente e dopo l’infezione da Covid 19 con sintomi non specifici a partire da febbre, dolori diffusi, astenia, dispnea, diarrea ecc…e possono avere un impatto sulla maggior parte dei sistemi e delle cellule di tutti gli organi. Possono presentarsi come malattie simil influenzali, con segnali di pericolo cardiovascolare, polmonare, renale, gastrointestinale ecc…la neurotossicità può verificarsi contemporaneamente o con un ritardo incidendo significativamente anche con danni neurologici.
  • 5. PREVENZIONE PRIMARIA La prevenzione primaria nelle infezioni in generale, e nelle infezioni respiratorie virali, comprese quelle da Sars-Cov2, è da raccomandare in tutte le fasce di popolazione, ma riveste una importanza cruciale nella fascia di età degli over 65, predisposti da più patologie e quindi maggiormente esposti al rischio delle complicazioni fatali. PIRV - F20 GERIATRIA – OVER 65 Il PIRV-F20 rappresenta la strategia primaria per la prevenzione e profilassi delle infezioni acute dell’apparato respiratorio nei pazienti over 65. Posologia: 1 busta al giorno sciolta in acqua da assumere per cicli di trattamento mensili di almeno 10/15 gg secondo parere medico, da assumere preferibilmente dopo i pasti. NEPIROS D3 PEDIATRIA FINO AI 14 ANNI Altrettanto importante è la prevenzione e profilassi delle infezioni acute dell’appartato respiratorio nella fascia pediatrica a partire dal 6 mese di vita fino all’età dell’adolescenza (12/14 anni). Il NEPIROS FLACONI D3 rappresenta la strategia primaria per la prevenzione e profilassi delle infezioni acute dell’apparato respiratorio in pediatria. Posologia: Bambini da 6 mesi a 3 anni: 1 Flacone al giorno per 15 gg al mese a partire dal mese di settembre fino al mese di Febbraio compreso. Bambini da 3 anni in avanti: 2 Flaconi al giorno per 15 gg al mese a partire dal mese di settembre fino al mese di Febbraio compreso. GENELASI D3 CAPSULE GIOVANI ADULTI SANI Nella popolazione adulta, giovane e sana la profilassi è rappresentata dal GENELASI D3. Il GENELASI CAPSULE D3 rappresenta la strategia primaria per la prevenzione e profilassi delle infezioni acute dell’apparato respiratorio per i giovani adulti sani. Posologia: 2 capsule al giorno per 15 gg al mese a partire dal mese di Ottobre fino al mese di Febbraio compreso.
  • 6. CURA PRIMARIA NELLA SINDROME POST COVID NELLE FASI ACUTE DELLE INFEZIONI IN GENERALE NELLE INFEZIONI RESPIRATORIE VIRALI COMPRESE QUELLE DA SARS-COV2 Nelle fasi acute delle malattie infettive in generale e di quelle respiratorie e in corso di infezione da Sars-Cov2, nelle recidive di tali infezioni e più specificamente in caso di persistenza di sintomi dopo la fase acuta (come nella Sindrome post Covid-19) la strategia primaria è l’utilizzo di presidi medici Farmacogenomici idonei ed efficaci sul sistema immunitario innato e adattivo e capaci di contrastare le infezioni virali e batteriche limitandone le complicazioni. Il Presidio Medico Farmacogenomico consigliabile e prescrivibile come adiuvante per la terapia domiciliare nella fase acuta, è il PIRV-F20: Posologia: In età geriatrica over 65 in terapia domiciliare:: 1 busta al giorno per un trattamento continuativo di almeno 1 mese. Nei giovani adulti sani durante la fase acuta in terapia domiciliare: 1 busta al giorno per 15 gg di PIRV- F20. Continuare per ridurre il rischio di infezioni ricorrenti la prevenzione di con 2 Capsule di Genelasi D3 per almeno altri 15gg. Nella Sindrome Post Covid-19: per tutta la popolazione adulta 1 busta di PIRV-F20 da somministrare per 30/60 gg fino alla scomparsa di tutta la sintomatologia. SINERGISMO ANTINFETTIVO, ANTITUMORALE DEL FARMACOGENOMICO PIRV -F20 Il PIRV-F20 è la ricombinazione delle molecole biologiche basiche (Lactobacillus paracasei subsp.paracasei F19 + Lisozima idrolizzato + Lattoferrina ALfD) che sono tutte e tre parte integrante del sistema immune innato. La ricombinazione delle tre molecole presenti nel PIRV-F20 costituisce la più importante sostanza barriera di difesa preposta alle aree di difesa più vulnerabili contro i microrganismi patogeni (dell’apparato delle vie respiratorie, cutaneo/epiteliale oltre che dell’epitelio aereo digestivo superiore, uro-genitale, gastrico, intestinale, ghiandolare esocrino e dell’epitelio congiuntivale) in grado di distruggere la membrana cellulare dei batteri, virus, protozoi, denaturandone il DNA e potenziando l’immunità naturale di cui è componente attiva originale con un effetto immunomodulante, e antibatterico e antivirale.
  • 7. Il PIRV-F20 rappresenta quindi la strategia funzionale per contrastare le infezioni virali batteriche, limitandone le complicanze e riducendo il rischio dell’antibiotico resistenza ed i rischi farmaco correlati, grazie al sinergismo di azione dei suoi componenti. Lactobacillus Paracasei subsp. paracasei F19 + Lattoferrina ALfD + Lisozima idrolizzato + Resveratrolo + Vitamina D3 + Vitamina C + Vitamina A + Zinco + Rame PIRV-F20 è un efficace protettore che esercita la propria funzione inibendo la fase di attacco dei virus che infettano le cellule del nostro sistema respiratorio. Attraverso un sinergismo di azione prodotto dalla glicoproteina ALfD (Antimicrobial Peptides Lactoferricin-Derived) che veicolata dal nanovettore Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19 è in grado di legarsi alle “Spike Protein” che si trovano sulla superficie dei virus ed in particolare dei Coronavirus, impedendo l’interazione sull’host cell ACE2 prevenendone l’infezione e inibendone la riproduzione. Grazie anche al meccanismo di azione del Lisozima idrolizzato (da Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19) che è in grado di distruggere la membrana cellulare dei virus denaturandone l’RNA o DNA. CARATTERISTICHE DEI COMPONENTI: Lattoferrina ALfD E una glicoproteina capace di legare il ferro libero e con una spiccata attività sul metabolismo del ferro. Diverse ricerche ne descrivono l’ampio spettro di funzioni in particolare la proprietà antimicrobica, antivirale, immunomodulatoria. E particolarmente utile per la profilassi delle Infezioni Respiratorie Virali, per controllare gli stati febbrili e l’azione dei virus nelle sindromi influenzali e parainfluenzali e per le Infezioni Respiratorie Ricorrenti. LATTOFERRINA E BREVETTO INTERNAZIONALE A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived) Recenti studi hanno ampiamente dimostrato l’efficacia della Lattoferrina nelle infezioni virali ivi compreso il nuovo Coronavirus Sars-CoV2 (Int.J.Mol.Sci.2020,21(14),4903; https://doi.org/10.3390/ijms21144903). La Lattoferrina glicoproteina ferro-trasportatrice, conosciuta anche come Lattotransferrina, presente nel latte materno dei mammiferi ed è facente parte del sistema immune innato dei mammiferi, È una proteina altamente conservata, espressa e secreta dalle cellule ghiandolari esocrine nella maggior parte dei fluidi corporei come la saliva, le lacrime i secreti vaginali, le urine, le secrezioni nasali e quelle bronchiali, la bile e i fluidi gastrointestinali, che ha proprietà antimicrobiche, immunostimolanti e antinfiammatorie. In medicina umana questa glicoproteina è studiata anche per le sue proprietà antitumorali. La Lattoferrina endogena (quella prodotta dall’organismo) è coinvolta nelle prime fasi nei processi infiammatori poiché viene liberata dai granuli dei neutrofili ed è altamente attiva per innescare i meccanismi a cascata di controllo delle infezioni; aumenta, in concentrazione fino a 1.000 volte i valori basali in corso di infezioni sistemiche specialmente indotte da virus. Sebbene l’effetto antivirale della Lattoferrina sia noto da numerosi anni, il meccanismo d’azione non è stato ancora completamente delucidato. In questa ricerca abbiamo analizzato l’effetto della Lattoferrina bovina sull’infezione da virus influenzale di tipo A in vitro. I risultati ottenuti hanno mostrato che, nel nostro sistema sperimentale, l’infezione virale induce la morte cellulare per apoptosi e che il trattamento con Lattoferrina è in grado di prevenire tale processo. In particolare i nostri studi hanno dimostrato che il trattamento con Lattoferrina inibisce l’attivazione della caspasi 3 da parte del virus bloccando il trasporto della ribonucleoproteina virale dal nucleo al citoplasma. Il risultato finale è una significativa riduzione della
  • 8. morfogenesi virale. I nostri risultati, dimostrando che la Lattoferrina può svolgere la sua azione antimicrobica agendo direttamente sulla cellula infetta, aggiungono nuove informazioni sul meccanismo della sua attività antivirale. Ogni molecola di Lattoferrina può legare a sé due ioni ferrici ed in base a tale saturazione può esistere in tre forme distinte: apolattoferrina (priva di ferro), Lattoferrina monoferrica (legata ad un solo ione ferrico) e ololattoferrina (che lega a sé due ioni ferrici). L’attività della proteina viene mantenuta anche in ambienti acidi ed in presenza degli enzimi proteolitici, inclusi quelli secreti dai microorganismi. La Lattoferrina è una proteina di circa 80 Kdalton (molto pesante) a struttura spaziale mutevole in base al legame con il ferro che capta nei due siti siderofori (uno per lobo) ed è composta da una catena amminoacidica di circa 690 unità, ingerita a scopo medicinale viene digerita come proteina dal succo gastrico e scissa dagli enzimi proteolitici in vari frammenti che poi vengono utilizzati, dall’organismo come tutte le proteine alimentari, d’altro canto l’ingombro sterico della proteina non ne consente l’ottimale assorbimento. QUINDI LA LATTOFERRINA ESOGENA QUELLA CHE SI TROVA IN COMMERCIO DERIVANTE PREVALENTEMENTE DAL LATTE BOVINO ESSENDO UNA GLICOPROTEINA COMPLESSA E’ DI DIFFICILE ASSORBIMENTO E DI DIFFICILE UTILIZZO ORALE E/O SISTEMICO. Quindi la Lattoferrina esogena è sicura ed efficace per uso topico (vedi NEPIROS SPRAY NASO, NEPIROS SPRAY GOLA, NEPINAR), inattiva e poco efficace per uso orale e sistemico in quanto non degradabile e assorbibile. Il brevetto internazionale FARMAGENS A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived) utilizza esclusivamente i frammenti di Lattoferrina derivati dal peptide bioattivo Lattoferricina nella sequenza maggiormente attiva come antimicrobico ( antibatterico, antivirale, antifungino ed antiinfiammatorio). Le proprietà antimicrobiche della Lattoferrina-A.Lf.D sono principalmente dovute alla capacità di legare il ferro, sottraendolo al metabolismo di quelle specie batteriche – come l’Escherichia coli – che dipendono da esso per la propria moltiplicazione e adesione alla mucosa intestinale (effetto batteriostatico); ha inoltre un’azione antibatterica diretta (battericida), grazie alla capacità di ledere gli strati più esterni della membrana cellulare (LPS) di alcune specie batteriche GRAM negative. L’effetto antivirale della Lattoferrina A.Lf.D. è relazionato alla sua capacità di legarsi ai glicosamminoglicani della membrana plasmatica, prevenendo l’ingresso del virus e bloccando l’infezione sul nascere; tale meccanismo è apparso efficace contro l’Herpes Simplex, i citomegalovirus, e l’HIV. IL FRAMMENTO A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived) E’ QUINDI UNA SEQUENZA AMMINOACIDICA RIDOTTA (CIRCA 98/120 AMMINOACIDI) OTTENUTA GRAZIE AD UN PROCESSO DI IDROLISI BIOLOGICO CHE NE CONFERMA LE SPICCATE PROPRIETA’ ANTIBATTERICHE E ANTIVIRALI ESTESE SULL’INTERA SEQUENZA DEL FRAMMENTO A.Lf.D (Anti Microbial Lactoferricin-Derived). INOLTRE IL FRAMMENTO ALFD, LEGANDOSI AL NANOVETTORE LACTOBACILLUS PARACASEI SUBSP. PARACASEI F19 VIENE TRASPORTATO E FACILMENTE ASSORBITO ATTRAVERSO IL SISTEMA IMMUNE INTESTINALE (GULT E MALT) ESPRIMENDO TUTTA LA SUA EFFICACIA ANTIBATTERICA E ANTIVIRALE SU TUTTI I DISTRETTI DEL PROBIOMA UMANO (DISTRETTO GASTRO INTESTINALE, DISTRETTO URO GINECOLOGICO, DISTRETTO RESPIRATORIO, DISTRETTO DERMATOLOGICO. Quindi in conclusione la Lattoferrina-A.Lf.D è utilizzata in esclusiva (brevetto internazionale protetto) nelle formule NEPIROS D3 FLACONI, GENELASI CAPSULE D3, PIRV-F20 e per le ragioni sopra espresse non può essere confusa o sostituita da preparazioni di Lattoferrina grossolana esogena così come quelle proposte di recente in commercio attraverso una comunicazione ingannevole che deve essere smascherata e perseguita. Lisozima Idrolizzato È un enzima (proteina funzionale) in grado di distruggere la membrana cellulare
  • 9. dei batteri e dei virus, costituendo una delle più importanti “sostanze barriera” di difesa di microrganismi patogeni che coinvolgono il cavo orale, apparato respiratorio e quello oculare. Il Lisozima Idrolizzato e una molecola biologica conosciuta come l’antimicrobico naturale utile nel trattamento di soggetti immunodepressi o con fattori di rischio o con patologie croniche quali asma o patologie respiratorie croniche. L’associazione di Lisozima Idrolizzato con Lattoferrina ALfD, Lactobacillus paracasei subsp. paracasei F19), ripristina ed incrementa i livelli di produzione di Lisozima endogeno presente nell’organismo, aumentando la sua funzione di antimicrobico naturale. Lactobacillus (paracasei subsp. paracasei F19®) Svolge un’azione antinfiammatoria. Stimola la produzione di anticorpi prodotti dai linfociti B che proteggono la mucosa adenotonsillare con un sistema di protezione locale altamente specializzato. Svolge inoltre un’importante funzione “carrier”, in grado di trasportare le glicoproteine Lattoferrina ALfD e Lisozima Idrolizzato svolgendo un ruolo di rilievo per la produzione endogena del Lisozima fisiologico. Il Lactobacillus (paracasei subsp. paracasei F19®) è il Nutrigenomico (brevetto) che per la sua stabilità genetica è in grado di correlare con il sistema immune e di agire positivamente sull’espressione genica di quei geni deregolati up/down che sono causa di infiammazione, infezione e alterazioni metaboliche. È fondamentale per la protezione della membrana intestinale e la sua protezione ed efficacia dimostrate sulla permeabilità intestinale. Resveratrolo È un fenolo non flavonoide. Studi recenti dimostrano che il resveratrolo ha azione antinfiammatoria e antitumorale per la capacita di bloccare la produzione della cicloossigenasi–2 (COX-2), l’enzima che trasforma l’acido arachidonico in prostaglandine infiammatorie causa anche di crescita delle cellule tumorali. Il resveratrolo riduce il processo infiammatorio associato con malattie croniche ostruttive delle vie aeree. In uno studio di Nettles, si dimostra che il resveratrolo e un efficace inibitore della proteina pro-infiammatoria interleuchina 6 (IL-6). Vitamina D3 Nuove evidenze dimostrano l’importante attività della vitamina D su svariate azioni extrascheletriche nel bambino. In particolare, la Vitamina D3, svolge un ruolo importante, e sicuro per la prevenzione delle Infezioni Respiratorie Ricorrenti e/o le loro recidive. Svolge inoltre un ruolo positivo in molte patologie di tipo autoimmune ed e rilevante il suo contributo nel controllo dei virus sincinziali-respiratori, citomegalovirus, rotavirus e adenovirus. Rame Gluconato Il rame e per sua versatile funzione dopo il ferro e lo zinco, l’oligoelemento quantitativamente più importante nel corpo umano. Svolge un’azione antisettica e disintossicante contro gli stati infettivi e virali, aumenta le difese immunitarie e attiva il metabolismo. Zinco Gluconato Numerose evidenze sperimentali dimostrano l’importanza dello zinco gluconato sul metabolismo umano. E’ un cofattore fondamentale per i metallo-enzimi ed è essenziale per l’integrità della membrana, per la sintesi del DNA e la moltiplicazione delle cellule immunitarie. È infatti dimostrata la sua utilità per il miglioramento dei sintomi da raffreddore o rinovirus nei bambini in età pre-scolare. Vitamine A, C, E, K2 •Complesso multivitaminico bilanciato, in grado di migliorare il metabolismo dei micronutrienti.