36° Corso Nazionale per Coordinatori alla
Donazione e al Prelievo di Organi e Tessuti
9-12 dicembre 2014
Marco Zanello
Università di Bologna
U.O.C. di Anestesia e Rianimazione
Istituto delle Scienze Neurologiche di
Bologna
IRCCS Ospedale Bellaria
Tel.:051-6225533
marco.zanello@unibo.it
Gli organi trapiantabili con
successo sono quelli con
alta vitalità biologica
e con conservate prerogative
funzionali in quanto
precedentemente normoperfusi e
privi di potenziale lesività
per il ricevente
① Perché è necessario continuare il trattamento
intensivo del cadavere a cuore battente
② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo
encefalico e le basi del trattamento
③ Come aumentare il Procurement
① Perché è necessario continuare il trattamento
intensivo del cadavere a cuore battente
② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo
encefalico e le basi del trattamento
③ Come aumentare il Procurement
•Perdita della omeostasi aggregante corporea
•Diminuzione della perfusione e
dell’ossigenazione di organi e tessuti
•Alterazioni funzionali e strutturali (SIRS?) di
cellule, tessuti, organi e apparati anche
correlati alla morte encefalica
Attività complessa, multifattoriale,
di
che si svolge durante il periodo di
osservazione ai fini dell’accertamento
della morte
e
utilizza gli strumenti diagnostici e
terapeutici propri ORIENTATI
Trattamento intensivo del donatore
Trattamento del Donatore
① Perché è necessario continuare il trattamento
intensivo del cadavere a cuore battente
② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo
encefalico e le basi del trattamento
③ Come aumentare il Procurement
Ipotensione 81%
Ipotermia 76%
Diabete Insipido 65%
CID 28%
Aritmie cardiache 25%
Edema polmonare 18%
Acidosi metabolica 11%
ACC 3-10%
Physiologic changes During Brain Stem Death
Lessons for Management of the Organ Donor.
Smith M - J Heart Lung Transplant 23 (9 Suppl) S217-S222 2004
Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione
spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
CNT TPM
Trattamento intensivo del donatore
Manuale TPM
VII Edizione, marzo 2012
 + CVP
 CVC
 Catetere arterioso
 Catetere vescicale
 Sonda termica
 SNG
 Emodinamica avanzata
(se); S-G (se presente)
 TT & Monitoraggio VAM
 … … …
 CVP
 SpO2, ETCO2
 IBP, EGAA
 Diuresi oraria
 T° centrale
 Parametri vent.
 … … …
 Laboratorio
 Imaging
 ECG
 … … …
1. Controllo emodinamico
adeguata perfusione degli organi
1. Mantenimento di corretti:
scambi respiratori
equilibrio idroelettrolitico
equilibrio endocrino-metabolico
funzione emostatica
temperatura corporea
Obiettivi
GASP! CHE STA
SUCCEDENDO SUL
MONITOR? LA
PRESSIONE E’ 55/35
mm Hg!
da C. Martini (1997)
Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione
spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
Perdita dell‘ autoregolazione dei centri
vasomotori e cardiocontrollore del tronco
encefalico, del riflesso barorecettoriale e
del tono simpatico
vasodilatazione periferica artero-
venulare (perdita tono simpatico)
sequestro ematico venoso ( pre-load)
instabilità emodinamica
 Ipotensione arteriosa
 Ipoperfusione (acidosi)
 Ipovolemia relativa
 Stato di periarresto cardiaco
BD effects
Interventions
PVC SEI
PREZIOSISSIMA
!!!
da C. Martini (1997)
◦ Recupero volemia efficace
 Espansione volemica
◦ Tono vascolare
 Farmaci vasoattivi
◦ Supporto inotropo
 Farmaci inotropi
◦ Stabilizzazione metabolica
 Supporto ormonale
 Cristalloidi
maggiore spazio di distribuzione
permettono il reintegro orientato (H2O-ioni)
inducono edema (ipo-oncotico)
 Colloidi
> PVC (se normo-idratazione)
disturbi coagulativi
tubulolesività renale (starches)
 Soluzioni ipotoniche (acqua libera)
correzione di iperNa+ p iperOsm p
I sostituti volemici: alcune specificità
Se: PAM <60 mmHg PVC 8-12 cm H2O
 Dopamina < 10 μg/Kg/min
 Dobutamina < 10 μg/Kg/min
 Noradrenalina 0,05-0,1 μg/Kg/min
 Adrenalina 0,05-0,1 μg/Kg/min
 Vasopressina 1 U bolo 0,5 - 4 U/h
PAM: ≥ 70 mm Hg con segni di adeguata
perfusione
PVC di 6 - 12 mm Hg
Hb ≥ 10 g/dL e Ect ≥ 30%
FC: 60 - 100 b/min (< 60 con segni di
adeguata perfusione)
Diuresi: 1-1,5 mL/kg/h
n.b.: i farmaci vasoattivi generano
un carico resistivo
Meccanismi regolatori fisiologici e modificazioni
patologiche in BD
MORTE ENCEFALICA
Ipovolemia
Diabete insipido
Perdita del tono
vasomotore
Deplezione ormonale
 After-load
 Pre-load  Perfusione coronarica
 Contrattilità
Legge Frank-Starling Effetto Anrep Effetto micro-perfusivo
efficacia mioproteine Ca++
Attivazione canali Ca ++ Disponibilità O2
Monitoraggio emodinamico
avanzato?Impiego di
Swan-Ganz o PiCCO in Donor
Indicazioni all’uso
 Se già impiegato pre-morte
 FE VSn (ecocardiografia) ≤40%
 Uso protratto/massivo di catecolamine
 Escalation therapy
 Difficoltà mantenimento equilibrio
emodinamico (elevata espansione)
 Prelievo di polmone/cuore marginale
Am Coll of Cardiol - Crit Care Med 1996; 24: 1599
Can Council Donation Transplantation 2004
 CI  2,5 l/min/m2
 PCWP 6-12 mmHg
 SVR: non raccomandazioni
 se PiCCO
• GEDVI* 680-800 (fina a 950 mL/m2)
• ITBVI** 850-1000 (fino a 1200 mL/m2)
• EVLWI*** < 7 mL/kg (fino a 10 mL/kg nei pz. non
responder)
*Global End-Diastolic Volume Index ** Intra-thoracic blood-volume index
*** Extra-vascular Lung Water Index
Emodinamica: Obiettivi
(monitoraggio esteso se presente)
Attenzione eccessivo  PAM
Cause
 Iatrogena: (pulse-dose o eccesso di amine, eccesso di
riempimento volemico
 Riflessi neurovegetativi durante l’osservazione e
prelievo (globo vescicale, incisione cute al prelievo, ecc.)
Terapia
 Eliminare la noxa eziologica
 Esmololo/vasodilatatori
… E’ ANDATO IN
ARRESTO CARDIACO!
E ADESSO CHE COSA
FACCIAMO ?
da C. Martini (1997)
Ipotermia, ipossiemia, ipovolemia,
Acidosi, alterazioni K+; Mg+; Ca++; Na+
Ipotensione coronarica
Farmaci cardiovasoattivi (boli)
Alterazione funzionalità pompa cardiaca
ecc.
Eziologia
RIVALUTAZIONE FUNZIONALE DEGLI ORGANI
1) Terapia Eziologica
2) Terapia Antiaritmica:
- Bradicardia-BAV: Amine (l’atropina è inefficace)
(Isoprenalina 0,02 μg/Kg/min)
- Torsione di punta: Tosilato di bretilio
- Aritmie sopraventricolari: Amiodarone
- Aritmie ventricolari: Lidocaina
- Arresto cardiaco: Manovre rianimatorie (BLS-D;
ACLS) (no intracardiaca)
SONO ROVINATO!!!
LA SpO2 E’ 85% E CONTINUA
A SCENDERE !!!
… E ADESSO ?
da C. Martini (1997)
Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione
spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
Perdita della organizzazione e della
regolazione ritmica del respiro
VENTILAZIONE MECCANICA
BRONCOSCOPIA
IGIENE POLMONARE
FLUIDI E VOLEMIA
PREVENZIONE
Obiettivi
 PaO2 ≅ 100 mm Hg
 SpO2 > 95%
 PaCO2 = 35 - 45 mmHg
 pHa = 7,35 - 7,45
 PaO2/FiO2 > 300
 Volume corrente = 5 – 8 ml/Kg
 PEEP ≤ 5 cmH2O
 FIO2 ≤ 0.4-0.5
 Pressione di plateau < 30 cm H2O
 Frequenza atti respiratori
PaO2 >100 mmHg
Normocapnia
}
Metabolismo (VO2) 
Produzione CO2 
Alcalosi ipocapnica 
Ipocapnia  difficoltà test apnea
Gas inspirati filtrati, riscaldati ed umidificati
Espansioni toraciche manuali/meccaniche
Variazioni di postura
Toilette bronchiale:
- broncoaspirazione
- fibrobroncoscopia
- FKT (clapping)
- prevenzione infezioni respiratorie
 Emogasanalisi arteriosa
 Saturimetria (Pulsossimetria)
 Capnometria
 Dinamica ventilatoria:
- pressione inspiratoria massima
- compliance polmonare
 PEEP
 FiO2
 Rx torace, TAC torace
BUUH! SONO
DISPERATO!!! PERCHE’
LA DIURESI E’ 7
ml/Kg/ora?
da C. Martini (1997)
Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione
spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
Diabete
insipido
Diuresi > 4-5 mL/kg/h
Osm p > Osm u
Peso specifico urine < 1005
Na u < 20 mEq/L
N.B. :
 Diuresi adulti 1-1,5 ml/Kg/ora
 Diuresi bambini 2 ml/Kg/ora
PVC <8 cm H2O
PAS <100 mmHg
PAM <60-70 mmHg
PVC >12 cm H2O
PAS >100 mmHg
PAM >70 mmHg
Oliguria
< 0,5-1 ml/Kg/h
Riempimento
vascolare Diuretici
Poliuria
> 3-4 ml/Kg/h
Terapia eziologica
Reintegro
Equilibrio idrico
OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO
 Obiettivi primari (omeostasi generale e di organi)
 MANTENIMENTO DELLO STATO VOLEMICO
 SODIEMIA (130-150 mEq/ml)
 OSMOLARITA’ SIERICA (305-315 mOsm/l)
 Obiettivo secondario (protezione renale)
 CONTENIMENTO DELLA DIURESI
(0,5 - 3 ml/kg/ora)
Poliuria Moderata  3 ml/Kg/h
 Riempimento vascolare
 Normalizzazione volemia
 Controllo elettrolitico
Poliuria Severa > 3-4 ml/Kg/h
Ormonoterapia sostitutiva
STRUMENTI DEL TRATTAMENTO
Eccessiva diuresi con urine diluite
Diuresi oraria > 4 ml/Kg
Aumento di Na+
Riduzione di K+, Ca++, Mg++, P++
Osmolarità plasmatica > 300 mOsm/Kg
Na+ normale
Normale K+, Ca++, Mg++, P++
Osmolalità urinaria < 200 mOsm/l
Peso specifico urinario < 1,005
 ADH di sintesi
 Agonista selettivo V2
 > effetto antidiuretico
 Durata > 3-5 volte
POSOLOGIA (una fl = 4 μg/ml)
e.v.: bolo 0,2-0,4 μg poi in continuo: 0,1-0,2 μg/h
s.c.: bolo 1-2 μg
TARGET DOSE
Desmopressina = DDAVP (Minirin)
(1-Desamino 8 D Arginina VasoPressina)
vs. Vasopressina
(ADH)
ADH (Vasopressina, Pitressina)
Attivo su Recettori V1
> PA
Effetto proaggregante
Effetto glicogenolitico
Effetto contratturante mm. lisci
 Prevalenza ormoni
contro- Insulinari
 Infusione di catecolamine
 Infusione di glucosate o
pregresso trattamento
con corticosteroidi
 Ipotermia
Cause Conseguenze
 Chetoacidosi
 Glicosuria, poliuria
osmotica
 Disidratazione e
ipovolemia
Trattamento
Insulina
pronta e.v.
Normalizzazione della
glicemia (100-120 mg/dl)
Disionie plasmatiche a carico di:
 Na+, K+, Cl-, Mg++, Ca++, P++
Conseguenze
 Aritmie
 Alterazioni emodinamiche
 Alterazione funzionalità organi (rene-fegato)
 Difficoltà mantenimento bilancio idrico
Monitoraggio (Sangue-Urine-bilanci)
 Na+, K+, Osmolarità
 Cl -, Mg ++, Ca ++, P++
Perdita del controllo emodinamico
Perdita della respirazione
spontanea
Perdita della termoregolazione
Alterazioni ormonali e metaboliche
Squilibri idroelettrolitici
Alterazioni della coagulazione
 Stati di fibrinolisi
 CID
 Trasfusioni massive di
sangue citratato
 Ipotermia
Cause Conseguenze
 Consumo piastrinico e
di fattori della
coagulazione
 Emorragie
 Formazione microtrombi
Trattamento
Trasfusioni di emazie concentrate
e di plasma fresco, piastrine, conc.
fattori coagulazione e Ca++
Normalizzazione
dei parametri
coagulativi
MA SIAMO PROPRIO
SICURI CHE UNA
TEMPERATURA
CORPOREA DI 33 °C
SIA CORRETTA?
da C. Martini (1997)
Conseguenze
Depressione miocardica
Aritmie (QT lungo, invers. T , FA, FV)
Acidosi
Alterazioni della coagulazione/microtrombi (CID)
Squilibri elettrolitici-enzimatici
Ridotta cessione di O2 ai tessuti
Iperglicemia
≠ Farmacocinetica e Farmacodinamica (Amine)
Temperatura centrale
 Esofagea
 Vescicale
 Ematica (Swan-Ganz)
 Rettale
Temperatura
Centrale
> 35 (36,5) °C
 Riscaldamento ambiente
 Riscaldamento delle infusioni
 Riscaldamento dei gas inspirati
 Coperte elettriche
 Coperte a flusso di aria riscaldata
 Lampade irradianti
 Materassini riscaldanti (H2O)
Apporto di calore
Riduzione della termodispersione
 Teli isolanti
 Coperte isolanti
 <Tempo scopertura Paziente
Prevenzione di infezioni, danni e lesioni
epato-nefrotossicità (farmaci)
eccesso vasocostrittivo (amine)
lesioni tessuti
(esposizione/pressione)
prevenzione infezioni ( respiratorie e
correlate a dispositivi endovascolari)
Protezione degli organi e dei
tessuti donabili
Cefalosporine III – IV; Carbapenemico
Piperacillina-Tazobactam
n.b. – sempre colturali di sorveglianza su campioni
biologici opportuni
Antibioticoprofilassi
Protezione dei tessuti
1
2
Prevenzione delle infezioni nel donatore
1
2
Prevenzione delle infezioni nel donatore
3
4
① Perché è necessario continuare il trattamento
intensivo del cadavere a cuore battente
② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo
encefalico e le basi del trattamento
③ Come aumentare il Procurement
nuovo obiettivo della terapia intensiva
… ovvero come
migliorare la
funzionalità di
organi
(talora renderli prelevabili)
Opportunità di trattamento
avanzato
TRATTAMENTO DEL
DONATORE “DIFFICILE”
Hormonal replacement
Protezione polmonare
strategia ventilatoria
surfactante
Uso stretto di Protocolli
La variabile “tempo” di trattamento
… … …
MODELLI ANIMALI
Mertes PM et al. - Transpl 1994; 58: 414
Chen EP et al. - Crit Care Med 1996; 24: 1352
CLINICA UMANA
Gramm HJ et al.- Transpl 1992; 54: 851
Masson F et al. - Transpl Int 1990; 3: 226
Sugimoto T et al. - Acta neurochir 1992;115:31
SUPPORTO
ORMONALE
MINORE
NECESSITA’
DI AMINE E
MAGGIORE
STABILITA’
EMODINA-
MICA
PIU’
ORGANI
PRELEVATI
E MIGLIORE
FUNZIONE
POST-
TRAPIANTO
HORMONAL REPLACEMENT
PRESUPPOSTO: INSUFFICIENZA EMODINAMICA IPORESPONSIVA
Utilità terapia 3 Hr (MPS-T3 o T4-Vasopressina). per
migliorare l’instabilità emodinamica e l’estrazione
periferica di O2?
3HR: increased probabilities of an organ being transplanted
kidney + 7,3% - heart + 4,7% - liver +4,9%
lung +2,8% - pancreas +6,0%
UNOS: 2000-’01 10,292 consecutive BD donors
701 (6,8%): 3HR (MPN + T3 or T4 + Vasopressin)
Donor type
Age ≤ 40 yrs
Organs trx.
per donor
Age ≥ 40 yrs
Organs trx.
per donor
HR donor 4,2 (p<0.01) 3,1 (p<0.01)
NHR donor 3,8 2,5
Trattamento intensivo del donatore
DANNO DEL
SURFACTANTE
ALVEOLARE
INFIAMMAZIONE
SISTEMICA
DANNO DELL’
INTERSTIZIO
Ventilator induced lung injury
Dreifuss D, Saumon G – AJCCM 1998; 157:294-323
Ventilation induced remote organ failure
Imai Y et al. JAMA 2003; 289:2104-2112
PARAMETRI SETTING
MODALITA’ DI
VENTILAZIONE
Controllata (V, P)
FREQUENZA RESPIRATORIA per PaCO2 normale
VOLUME CORRENTE 5-7 mL/Kg
PEEP 5-8 mm Hg
FiO2 Per PaO2 ≥ 100 mm
Hg
Altro Pressione di plateau
< 30 cm H2O
• E’ MIGLIORABILE
DURANTE IL
PERIODO DI
TRATTAMENTO ?
Funzione degli organi donabili
Rosendale JD et Al. - Am J Transpl 2002; 2: 761-768
Critical Pathways for the Organ Donor®- Phase IV Donor Management
Pilot Study: 88 ICU
Total organs 381,4 420,8
ROPO (LAC+USC Medical Centre) ADM (Aggressive Donor Management)
Policy 1998 (SG-fluid-vasopressor-early treatment…)
Pre-ADM Post-ADM
%
change
P-value
Referrals for donation 341 537 +57% <0.001
Potential donors 214 255 +19% 0.01
Actual donors 57 104 +82% <0.001
Donors lost (CCA) 39 5 -87% <0.001
Organs recovered 217 370 +71% <0.001
Organs per donor 3.8 3.6 -6.5% n.s.
Functional improvement between brain death
declaration and organ harvesting
Grigoras I, et al. –Transplant Proc 2010, 42:147-149
 12 BD
 Time interval between BD declaration (P1) and
organ harvesting (P2) 16.08 ± 8.54 hours (6-
32)
P1 P2 P > .05
Vasopressor support 9/12 0/12 .003
Oxygenation disturbances 1/12 0/12 .0001
Renal dysfunction 9/12 2/12 .001
Liver dysfunction 7/12 1/12 .027
Coagulopathy 4/12 0/12 .055
Hypernatremia 8/12 3/12 .002
Matabolic acidosis 9/12 1/12 .0001
STRATEGIA COMMENTO
ORGANIZZAZIONE • Implementazione diffusa delle cure e terapie
intensive del Donatore
• Aumento del finanziamento per la ricerca
• Aumento dell’attenzione sociale
• Training del personale sanitario
ETICA • Target di intervento per il consenso famigliare
INTERVENTI PER LA
PRESERVAZIONE
DEGLI ORGANI
• Ventilazione polmonare protettiva
• Controllo stretto della terapia fluidica basata su
monitoraggio emodinamico
• Nuove tecniche di perfusione ex-vivo
(Condizionamento)
• Preservazione degli organi orientata da biomarkers
NUOVE TERAPIE • Emodepurazione
• Ipotermia degli organi “in vivo”
Indicatore: Ratio di conversione di Donatori
potenziali in Donatori effettivi
Al-Khafaji A et Al. – Intensive Care Med 2013;39:2031-33
da C. Martini (1997)
da C. Martini (1997)
DOMANDE ?
… GRAZIE !

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La donazione e il prelievo di organi a cuore fermo
La perfusione degli organi
L’attività della Rete Nazionale Trapianti
Modelli internazionali a confronto

Trattamento intensivo del donatore

  • 1. 36° Corso Nazionale per Coordinatori alla Donazione e al Prelievo di Organi e Tessuti 9-12 dicembre 2014 Marco Zanello Università di Bologna U.O.C. di Anestesia e Rianimazione Istituto delle Scienze Neurologiche di Bologna IRCCS Ospedale Bellaria Tel.:051-6225533 marco.zanello@unibo.it
  • 2. Gli organi trapiantabili con successo sono quelli con alta vitalità biologica e con conservate prerogative funzionali in quanto precedentemente normoperfusi e privi di potenziale lesività per il ricevente
  • 3. ① Perché è necessario continuare il trattamento intensivo del cadavere a cuore battente ② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo encefalico e le basi del trattamento ③ Come aumentare il Procurement
  • 4. ① Perché è necessario continuare il trattamento intensivo del cadavere a cuore battente ② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo encefalico e le basi del trattamento ③ Come aumentare il Procurement
  • 5. •Perdita della omeostasi aggregante corporea •Diminuzione della perfusione e dell’ossigenazione di organi e tessuti •Alterazioni funzionali e strutturali (SIRS?) di cellule, tessuti, organi e apparati anche correlati alla morte encefalica
  • 6. Attività complessa, multifattoriale, di che si svolge durante il periodo di osservazione ai fini dell’accertamento della morte e utilizza gli strumenti diagnostici e terapeutici propri ORIENTATI
  • 9. ① Perché è necessario continuare il trattamento intensivo del cadavere a cuore battente ② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo encefalico e le basi del trattamento ③ Come aumentare il Procurement
  • 10. Ipotensione 81% Ipotermia 76% Diabete Insipido 65% CID 28% Aritmie cardiache 25% Edema polmonare 18% Acidosi metabolica 11% ACC 3-10% Physiologic changes During Brain Stem Death Lessons for Management of the Organ Donor. Smith M - J Heart Lung Transplant 23 (9 Suppl) S217-S222 2004
  • 11. Perdita del controllo emodinamico Perdita della respirazione spontanea Perdita della termoregolazione Alterazioni ormonali e metaboliche Squilibri idroelettrolitici Alterazioni della coagulazione
  • 15.  + CVP  CVC  Catetere arterioso  Catetere vescicale  Sonda termica  SNG  Emodinamica avanzata (se); S-G (se presente)  TT & Monitoraggio VAM  … … …  CVP  SpO2, ETCO2  IBP, EGAA  Diuresi oraria  T° centrale  Parametri vent.  … … …  Laboratorio  Imaging  ECG  … … …
  • 16. 1. Controllo emodinamico adeguata perfusione degli organi 1. Mantenimento di corretti: scambi respiratori equilibrio idroelettrolitico equilibrio endocrino-metabolico funzione emostatica temperatura corporea Obiettivi
  • 17. GASP! CHE STA SUCCEDENDO SUL MONITOR? LA PRESSIONE E’ 55/35 mm Hg! da C. Martini (1997)
  • 18. Perdita del controllo emodinamico Perdita della respirazione spontanea Perdita della termoregolazione Alterazioni ormonali e metaboliche Squilibri idroelettrolitici Alterazioni della coagulazione
  • 19. Perdita dell‘ autoregolazione dei centri vasomotori e cardiocontrollore del tronco encefalico, del riflesso barorecettoriale e del tono simpatico vasodilatazione periferica artero- venulare (perdita tono simpatico) sequestro ematico venoso ( pre-load) instabilità emodinamica
  • 20.  Ipotensione arteriosa  Ipoperfusione (acidosi)  Ipovolemia relativa  Stato di periarresto cardiaco
  • 23. ◦ Recupero volemia efficace  Espansione volemica ◦ Tono vascolare  Farmaci vasoattivi ◦ Supporto inotropo  Farmaci inotropi ◦ Stabilizzazione metabolica  Supporto ormonale
  • 24.  Cristalloidi maggiore spazio di distribuzione permettono il reintegro orientato (H2O-ioni) inducono edema (ipo-oncotico)  Colloidi > PVC (se normo-idratazione) disturbi coagulativi tubulolesività renale (starches)  Soluzioni ipotoniche (acqua libera) correzione di iperNa+ p iperOsm p I sostituti volemici: alcune specificità
  • 25. Se: PAM <60 mmHg PVC 8-12 cm H2O  Dopamina < 10 μg/Kg/min  Dobutamina < 10 μg/Kg/min  Noradrenalina 0,05-0,1 μg/Kg/min  Adrenalina 0,05-0,1 μg/Kg/min  Vasopressina 1 U bolo 0,5 - 4 U/h
  • 26. PAM: ≥ 70 mm Hg con segni di adeguata perfusione PVC di 6 - 12 mm Hg Hb ≥ 10 g/dL e Ect ≥ 30% FC: 60 - 100 b/min (< 60 con segni di adeguata perfusione) Diuresi: 1-1,5 mL/kg/h n.b.: i farmaci vasoattivi generano un carico resistivo
  • 27. Meccanismi regolatori fisiologici e modificazioni patologiche in BD MORTE ENCEFALICA Ipovolemia Diabete insipido Perdita del tono vasomotore Deplezione ormonale  After-load  Pre-load  Perfusione coronarica  Contrattilità Legge Frank-Starling Effetto Anrep Effetto micro-perfusivo efficacia mioproteine Ca++ Attivazione canali Ca ++ Disponibilità O2
  • 28. Monitoraggio emodinamico avanzato?Impiego di Swan-Ganz o PiCCO in Donor Indicazioni all’uso  Se già impiegato pre-morte  FE VSn (ecocardiografia) ≤40%  Uso protratto/massivo di catecolamine  Escalation therapy  Difficoltà mantenimento equilibrio emodinamico (elevata espansione)  Prelievo di polmone/cuore marginale Am Coll of Cardiol - Crit Care Med 1996; 24: 1599 Can Council Donation Transplantation 2004
  • 29.  CI  2,5 l/min/m2  PCWP 6-12 mmHg  SVR: non raccomandazioni  se PiCCO • GEDVI* 680-800 (fina a 950 mL/m2) • ITBVI** 850-1000 (fino a 1200 mL/m2) • EVLWI*** < 7 mL/kg (fino a 10 mL/kg nei pz. non responder) *Global End-Diastolic Volume Index ** Intra-thoracic blood-volume index *** Extra-vascular Lung Water Index Emodinamica: Obiettivi (monitoraggio esteso se presente)
  • 30. Attenzione eccessivo  PAM Cause  Iatrogena: (pulse-dose o eccesso di amine, eccesso di riempimento volemico  Riflessi neurovegetativi durante l’osservazione e prelievo (globo vescicale, incisione cute al prelievo, ecc.) Terapia  Eliminare la noxa eziologica  Esmololo/vasodilatatori
  • 31. … E’ ANDATO IN ARRESTO CARDIACO! E ADESSO CHE COSA FACCIAMO ? da C. Martini (1997)
  • 32. Ipotermia, ipossiemia, ipovolemia, Acidosi, alterazioni K+; Mg+; Ca++; Na+ Ipotensione coronarica Farmaci cardiovasoattivi (boli) Alterazione funzionalità pompa cardiaca ecc. Eziologia
  • 33. RIVALUTAZIONE FUNZIONALE DEGLI ORGANI 1) Terapia Eziologica 2) Terapia Antiaritmica: - Bradicardia-BAV: Amine (l’atropina è inefficace) (Isoprenalina 0,02 μg/Kg/min) - Torsione di punta: Tosilato di bretilio - Aritmie sopraventricolari: Amiodarone - Aritmie ventricolari: Lidocaina - Arresto cardiaco: Manovre rianimatorie (BLS-D; ACLS) (no intracardiaca)
  • 34. SONO ROVINATO!!! LA SpO2 E’ 85% E CONTINUA A SCENDERE !!! … E ADESSO ? da C. Martini (1997)
  • 35. Perdita del controllo emodinamico Perdita della respirazione spontanea Perdita della termoregolazione Alterazioni ormonali e metaboliche Squilibri idroelettrolitici Alterazioni della coagulazione
  • 36. Perdita della organizzazione e della regolazione ritmica del respiro
  • 38. Obiettivi  PaO2 ≅ 100 mm Hg  SpO2 > 95%  PaCO2 = 35 - 45 mmHg  pHa = 7,35 - 7,45  PaO2/FiO2 > 300
  • 39.  Volume corrente = 5 – 8 ml/Kg  PEEP ≤ 5 cmH2O  FIO2 ≤ 0.4-0.5  Pressione di plateau < 30 cm H2O  Frequenza atti respiratori PaO2 >100 mmHg Normocapnia }
  • 40. Metabolismo (VO2)  Produzione CO2  Alcalosi ipocapnica  Ipocapnia  difficoltà test apnea
  • 41. Gas inspirati filtrati, riscaldati ed umidificati Espansioni toraciche manuali/meccaniche Variazioni di postura Toilette bronchiale: - broncoaspirazione - fibrobroncoscopia - FKT (clapping) - prevenzione infezioni respiratorie
  • 42.  Emogasanalisi arteriosa  Saturimetria (Pulsossimetria)  Capnometria  Dinamica ventilatoria: - pressione inspiratoria massima - compliance polmonare  PEEP  FiO2  Rx torace, TAC torace
  • 43. BUUH! SONO DISPERATO!!! PERCHE’ LA DIURESI E’ 7 ml/Kg/ora? da C. Martini (1997)
  • 44. Perdita del controllo emodinamico Perdita della respirazione spontanea Perdita della termoregolazione Alterazioni ormonali e metaboliche Squilibri idroelettrolitici Alterazioni della coagulazione
  • 45. Diabete insipido Diuresi > 4-5 mL/kg/h Osm p > Osm u Peso specifico urine < 1005 Na u < 20 mEq/L
  • 46. N.B. :  Diuresi adulti 1-1,5 ml/Kg/ora  Diuresi bambini 2 ml/Kg/ora PVC <8 cm H2O PAS <100 mmHg PAM <60-70 mmHg PVC >12 cm H2O PAS >100 mmHg PAM >70 mmHg Oliguria < 0,5-1 ml/Kg/h Riempimento vascolare Diuretici Poliuria > 3-4 ml/Kg/h Terapia eziologica Reintegro Equilibrio idrico
  • 47. OBIETTIVI DEL TRATTAMENTO  Obiettivi primari (omeostasi generale e di organi)  MANTENIMENTO DELLO STATO VOLEMICO  SODIEMIA (130-150 mEq/ml)  OSMOLARITA’ SIERICA (305-315 mOsm/l)  Obiettivo secondario (protezione renale)  CONTENIMENTO DELLA DIURESI (0,5 - 3 ml/kg/ora)
  • 48. Poliuria Moderata  3 ml/Kg/h  Riempimento vascolare  Normalizzazione volemia  Controllo elettrolitico Poliuria Severa > 3-4 ml/Kg/h Ormonoterapia sostitutiva STRUMENTI DEL TRATTAMENTO
  • 49. Eccessiva diuresi con urine diluite Diuresi oraria > 4 ml/Kg Aumento di Na+ Riduzione di K+, Ca++, Mg++, P++ Osmolarità plasmatica > 300 mOsm/Kg Na+ normale Normale K+, Ca++, Mg++, P++ Osmolalità urinaria < 200 mOsm/l Peso specifico urinario < 1,005
  • 50.  ADH di sintesi  Agonista selettivo V2  > effetto antidiuretico  Durata > 3-5 volte POSOLOGIA (una fl = 4 μg/ml) e.v.: bolo 0,2-0,4 μg poi in continuo: 0,1-0,2 μg/h s.c.: bolo 1-2 μg TARGET DOSE Desmopressina = DDAVP (Minirin) (1-Desamino 8 D Arginina VasoPressina) vs. Vasopressina (ADH)
  • 51. ADH (Vasopressina, Pitressina) Attivo su Recettori V1 > PA Effetto proaggregante Effetto glicogenolitico Effetto contratturante mm. lisci
  • 52.  Prevalenza ormoni contro- Insulinari  Infusione di catecolamine  Infusione di glucosate o pregresso trattamento con corticosteroidi  Ipotermia Cause Conseguenze  Chetoacidosi  Glicosuria, poliuria osmotica  Disidratazione e ipovolemia Trattamento Insulina pronta e.v. Normalizzazione della glicemia (100-120 mg/dl)
  • 53. Disionie plasmatiche a carico di:  Na+, K+, Cl-, Mg++, Ca++, P++ Conseguenze  Aritmie  Alterazioni emodinamiche  Alterazione funzionalità organi (rene-fegato)  Difficoltà mantenimento bilancio idrico Monitoraggio (Sangue-Urine-bilanci)  Na+, K+, Osmolarità  Cl -, Mg ++, Ca ++, P++
  • 54. Perdita del controllo emodinamico Perdita della respirazione spontanea Perdita della termoregolazione Alterazioni ormonali e metaboliche Squilibri idroelettrolitici Alterazioni della coagulazione
  • 55.  Stati di fibrinolisi  CID  Trasfusioni massive di sangue citratato  Ipotermia Cause Conseguenze  Consumo piastrinico e di fattori della coagulazione  Emorragie  Formazione microtrombi Trattamento Trasfusioni di emazie concentrate e di plasma fresco, piastrine, conc. fattori coagulazione e Ca++ Normalizzazione dei parametri coagulativi
  • 56. MA SIAMO PROPRIO SICURI CHE UNA TEMPERATURA CORPOREA DI 33 °C SIA CORRETTA? da C. Martini (1997)
  • 57. Conseguenze Depressione miocardica Aritmie (QT lungo, invers. T , FA, FV) Acidosi Alterazioni della coagulazione/microtrombi (CID) Squilibri elettrolitici-enzimatici Ridotta cessione di O2 ai tessuti Iperglicemia ≠ Farmacocinetica e Farmacodinamica (Amine)
  • 58. Temperatura centrale  Esofagea  Vescicale  Ematica (Swan-Ganz)  Rettale Temperatura Centrale > 35 (36,5) °C
  • 59.  Riscaldamento ambiente  Riscaldamento delle infusioni  Riscaldamento dei gas inspirati  Coperte elettriche  Coperte a flusso di aria riscaldata  Lampade irradianti  Materassini riscaldanti (H2O) Apporto di calore Riduzione della termodispersione  Teli isolanti  Coperte isolanti  <Tempo scopertura Paziente
  • 60. Prevenzione di infezioni, danni e lesioni epato-nefrotossicità (farmaci) eccesso vasocostrittivo (amine) lesioni tessuti (esposizione/pressione) prevenzione infezioni ( respiratorie e correlate a dispositivi endovascolari) Protezione degli organi e dei tessuti donabili
  • 61. Cefalosporine III – IV; Carbapenemico Piperacillina-Tazobactam n.b. – sempre colturali di sorveglianza su campioni biologici opportuni Antibioticoprofilassi
  • 63. Prevenzione delle infezioni nel donatore 1 2
  • 64. Prevenzione delle infezioni nel donatore 3 4
  • 65. ① Perché è necessario continuare il trattamento intensivo del cadavere a cuore battente ② Fisiopatologia degli effetti del mancato controllo encefalico e le basi del trattamento ③ Come aumentare il Procurement
  • 66. nuovo obiettivo della terapia intensiva … ovvero come migliorare la funzionalità di organi (talora renderli prelevabili)
  • 67. Opportunità di trattamento avanzato TRATTAMENTO DEL DONATORE “DIFFICILE”
  • 68. Hormonal replacement Protezione polmonare strategia ventilatoria surfactante Uso stretto di Protocolli La variabile “tempo” di trattamento … … …
  • 69. MODELLI ANIMALI Mertes PM et al. - Transpl 1994; 58: 414 Chen EP et al. - Crit Care Med 1996; 24: 1352 CLINICA UMANA Gramm HJ et al.- Transpl 1992; 54: 851 Masson F et al. - Transpl Int 1990; 3: 226 Sugimoto T et al. - Acta neurochir 1992;115:31
  • 70. SUPPORTO ORMONALE MINORE NECESSITA’ DI AMINE E MAGGIORE STABILITA’ EMODINA- MICA PIU’ ORGANI PRELEVATI E MIGLIORE FUNZIONE POST- TRAPIANTO HORMONAL REPLACEMENT PRESUPPOSTO: INSUFFICIENZA EMODINAMICA IPORESPONSIVA
  • 71. Utilità terapia 3 Hr (MPS-T3 o T4-Vasopressina). per migliorare l’instabilità emodinamica e l’estrazione periferica di O2?
  • 72. 3HR: increased probabilities of an organ being transplanted kidney + 7,3% - heart + 4,7% - liver +4,9% lung +2,8% - pancreas +6,0% UNOS: 2000-’01 10,292 consecutive BD donors 701 (6,8%): 3HR (MPN + T3 or T4 + Vasopressin) Donor type Age ≤ 40 yrs Organs trx. per donor Age ≥ 40 yrs Organs trx. per donor HR donor 4,2 (p<0.01) 3,1 (p<0.01) NHR donor 3,8 2,5
  • 75. Ventilator induced lung injury Dreifuss D, Saumon G – AJCCM 1998; 157:294-323
  • 76. Ventilation induced remote organ failure Imai Y et al. JAMA 2003; 289:2104-2112
  • 77. PARAMETRI SETTING MODALITA’ DI VENTILAZIONE Controllata (V, P) FREQUENZA RESPIRATORIA per PaCO2 normale VOLUME CORRENTE 5-7 mL/Kg PEEP 5-8 mm Hg FiO2 Per PaO2 ≥ 100 mm Hg Altro Pressione di plateau < 30 cm H2O
  • 78. • E’ MIGLIORABILE DURANTE IL PERIODO DI TRATTAMENTO ? Funzione degli organi donabili
  • 79. Rosendale JD et Al. - Am J Transpl 2002; 2: 761-768 Critical Pathways for the Organ Donor®- Phase IV Donor Management Pilot Study: 88 ICU Total organs 381,4 420,8
  • 80. ROPO (LAC+USC Medical Centre) ADM (Aggressive Donor Management) Policy 1998 (SG-fluid-vasopressor-early treatment…) Pre-ADM Post-ADM % change P-value Referrals for donation 341 537 +57% <0.001 Potential donors 214 255 +19% 0.01 Actual donors 57 104 +82% <0.001 Donors lost (CCA) 39 5 -87% <0.001 Organs recovered 217 370 +71% <0.001 Organs per donor 3.8 3.6 -6.5% n.s.
  • 81. Functional improvement between brain death declaration and organ harvesting Grigoras I, et al. –Transplant Proc 2010, 42:147-149  12 BD  Time interval between BD declaration (P1) and organ harvesting (P2) 16.08 ± 8.54 hours (6- 32) P1 P2 P > .05 Vasopressor support 9/12 0/12 .003 Oxygenation disturbances 1/12 0/12 .0001 Renal dysfunction 9/12 2/12 .001 Liver dysfunction 7/12 1/12 .027 Coagulopathy 4/12 0/12 .055 Hypernatremia 8/12 3/12 .002 Matabolic acidosis 9/12 1/12 .0001
  • 82. STRATEGIA COMMENTO ORGANIZZAZIONE • Implementazione diffusa delle cure e terapie intensive del Donatore • Aumento del finanziamento per la ricerca • Aumento dell’attenzione sociale • Training del personale sanitario ETICA • Target di intervento per il consenso famigliare INTERVENTI PER LA PRESERVAZIONE DEGLI ORGANI • Ventilazione polmonare protettiva • Controllo stretto della terapia fluidica basata su monitoraggio emodinamico • Nuove tecniche di perfusione ex-vivo (Condizionamento) • Preservazione degli organi orientata da biomarkers NUOVE TERAPIE • Emodepurazione • Ipotermia degli organi “in vivo” Indicatore: Ratio di conversione di Donatori potenziali in Donatori effettivi Al-Khafaji A et Al. – Intensive Care Med 2013;39:2031-33
  • 83. da C. Martini (1997)
  • 84. da C. Martini (1997)